Composti Carbonilici 1 Introduzione • Due grandi classi di composti contengono il gruppo carbonilico: 1. Composti che hanno solo atomi di carbonio e di idrogeno legati al carbonile: aldeidi e chetoni. O C O C H R aldeidi R' R chetoni 2. Composti che contengono un atomo elettronegativo legato al carbonile: acidi e derivati. R O C acidi OH R O C Cl cloruri acidi R O C O O C anidridi R' R O C OR' esteri R O C N ammidi 2 Il gruppo carbonilico • Il gruppo carbonilico consiste di: – un legame σ formato da sovrapposizione di orbitali ibridi sp2 – un legame π formato da sovrapposizione di orbitali 2p. • Il legame C=O è polarizzato verso l’atomo più elettronegativo, rendendo il carbonio elettron deficiente. • Usando la descrizione della risonanza il carbonile ha due forme di risonanza. C O C O contributo maggiore contributo minore δ+ δC O ibrido carbonile polarizzato 3 Aldeidi e Chetoni 4 Molecole che contengono il gruppo carbonilico O O O H H H HO OCH3 aldeide cinnamica geraniale (E)-3,7-dimetil-2,6-ottadienale vanillina trans-3-fenil-2-propenale 4-idrossi-3-metossibenzaldeide OH O O O O testosterone progesterone canfora 5 Nomenclatura aldeidi A. IUPAC 1. generale: alcanale (carbonio aldeidico #1) 2. aldeidi cicliche: cicloalcancarbossaldeide 3. priorità: aldeide > chetone > alcool B. Nomi comuni Usare il prefisso del nome comune dell’acido che si forma per ossidazione, facendolo seguire da aldeide. 1 C: acido formico, formaldeide 2 C: acido acetico, acetaldeide 3 C: acido propionico, propionaldeide 4 C: acido butirrico, butirraldeide. • In una molecola contenente un gruppo funzionale a priorità maggiore, C=O è osso- e –CHO è formile. • Aldeide priorità maggiore del chetone. 6 Nomenclatura chetoni A. IUPAC 1. generale: alcanone (carbonio carbonilico # più basso) 2. priorità: aldeide > chetone > alcool B. Nomi comuni alchil alchil′ chetone (dagli alchili legati a C=O) chetoni aromatici: fenoni O O O O R fenone acetofenone propiofenone benzofenone 7 Proprietà Fisiche Proprietà Composti con PM paragonabile: i p. eb. e p.f. seguono il solito trend. Maggiori le forze intermolecolari, maggiore il p.eb o il p.f. p. eb. e p.f. CH3CH2CH2CH2CH3 CH3CH2CH2CHO CH3CH2CH2CH2OH PM 72 p.eb. 36°C PM 72 p.eb. 70°C PM 74 p.eb. 118°C VDW VDW, DD CH3CH2COCH3 VDW, DD, HB PM 72 p.eb. 80°C forze intermolecolari crescenti p. eb. crescente Solubilità RCHO e RCOR solubili in solventi organici RCHO e RCOR con <5C sono solubili in acqua RCHO e RCOR con >5C sono insolubili in acqua VDW = van der Waals, DD = dipolo-dipolo, HB = legame idrogeno 8 Formaldeide • Gas a t.a. • Formalina è una soluzione acquosa al 40%. O O O triossano p.f. 62°C H2O O calore H H formaldeide p.eb. –21°C HO OH H H formalina • Esiste anche un polimero lineare della formaldeide che si chiama paraformaldeide. 9 Preparazione di aldeidi e chetoni • Aldeidi – Ossidazione di alcoli 1° con PCC – Riduzione di esteri e nitrili con DIBAL-H e cloruri di acidi con LiAlH[OC(CH3)3]3 – Idratazione di alchini terminali per idroborazioneossidazione • Chetoni – – – – Ossidazione di alcoli 2° con reagenti di Cr6+ Reazione di cloruri di acidi con organocuprati Acilazione di F.C. Idratazione di alchini interni per idroborazione-ossidazione 10 Preparazione di aldeidi e chetoni • Riduzione di esteri e nitrili con DIBAL-H e cloruri di acidi con LiAlH[OC(CH3)3]3. OBut H Al OBut OBut Li+ H Al Litio tri-tert-butilossialluminio idruro Diisobutilalluminio idruro • Essi sono meno reattivi di LAH, in parte perché stericamente ingombrati. O R Cl O R OR' R-C≡N 1) LiAlH(OBut)3, etere, -78°C 2) H2O O R H O 1) DIBAL-H, esano, -78°C 2) H2O R 1) DIBAL-H, esano 2) H2O R H O H 11 Riduzione di esteri e nitrili e cloruri di acidi • Meccanismo: O R Cl Al(OC(Me3)3 H R O Al[But]3 H Cl O Al[But]3 R C H − Cl− Cl O Al[But]3 R C H H2O O R H O R AlBui2 H OR' R-C≡N AlBui2 H R O AlBui2 O AlBui2 H O 2 R C H R C H − −OR′ OR' O AlBui2 H OR' R C N AlBui H 2 R C N H AlBui2 H2O O R H O R H 12 Reattività di aldeidi e chetoni C O basico δ+ δC O 1. Formazione di legami H 2. Protonazione Nucleofili dell’O 4. Addizione di alcoli C elettrofilo ADDIZIONE NUCLEOFILA 3. Addizione di H2O (idratazione) Nucleofili dell’N 5. Addizione-eliminazione di NH3 e derivati G-NH2 Nucleofili del C 6. Addizione ioni CN– 7. Addizione di organometallici Nucleofili dell’H 8. Addizione di idruro 9. Riduzione catalitica ad alcoli 10. Riduzione C=O a CH2 11. Ossidazione di CHO a COOH 13 Reattività di aldeidi e chetoni • Le aldeidi sono più reattive dei chetoni verso i nucleofili per ragioni steriche e elettroniche. aldeidi δ- : O: R chetoni : O: H ingombro sterico minore R δ- : O: δ+ H un solo R stabilizza la carica + R : O: R ingombro sterico maggiore R δ+ R due R stabilizzano la carica + C meno elettrofilo 14 Addizione Nucleofila • • I carbonili reagiscono con i nucleofili carichi (:Nu−) o neutri (:Nu). Se neutri, hanno un H legato (:Nu–H). La presenza o assenza di un gruppo uscente sul carbonile determina il tipo di reazione. 1. Aldeidi e chetoni subiscono addizione nucleofila. O– O R :Nu– R H (R') H (R') H2O Nu intermedio tetraedrico O H H (R') R Nu Nu– e H+ si addizionano 2. I composti carbonilici che contengono un gruppo uscente subiscono sostituzione nucleofila. Nu– sostituisce Z– O R :Nu– Z – O R O Z Nu –Z– intermedio tetraedrico Z = Cl, OH, OR, OCOR, NH2, NHR, NR2 R Nu Questa reazione è chiamata sostituzione nucleofila acilica: RCO- era legato a Z ora è legato a Nu. 15 Addizione Nucleofila ad Aldeidi e Chetoni Quali Nu si addizionano al carbonile? • Cl–, Br– e I– sono buoni nucleofili nelle sostituzioni al C saturo ma sono inefficaci nelle reazioni al C insaturo. – Quando essi si addizionano a un carbonile, si forma un alcossido. Dato che X– è una base molto più debole dell’alcossido, l’equilibrio è spostato verso i reagenti. base forte O C Cl– base debole O C Cl alcossido 16 Addizione Nucleofila ad Aldeidi e Chetoni Meccanismo: O O C C C Nu Nu Nu H+ OH intermedio tetraedrico Con alcuni nucleofili neutri l’addizione ha luogo solo con catalisi acida. O H+ OH C C OH C HNu HNu –H + OH C Nu intermedio tetraedrico 17 3. Addizione di H2O – Idratazione • Per trattamento di un aldeide o chetone con H2O in presenza di un acido o una base si ha addizione di H e OH sul legame π C=O, generando un 1,1-diolo, gem-diolo o idrato. R OH O H–OH C H+ o –OH H(R') R C H(R') OH • La resa in gem-dioli è buona solo con aldeidi non ingombrate o con aldeidi con gruppi elettron attrattori. Gruppi elettron attrattori destabilizzano il carbonile favorendo la forma idrata. O H C H2O H OH H C H OH O Cl3C C H2O H OH Cl3C C H OH 18 3. Addizione di H2O – Idratazione • Sia l’acido che la base catalizzano l’addizione di H2O al carbonile. 1. In base, il nucleofilo è –OH, più forte di H2O. H OH O C O OH C C OH OH + OH intermedio tetraedrico HO 2. In ambiente acido la protonazione dell’ossigeno del carbonile rende più elettrofilo il carbonio. H3O H O O C C H2O H2O H OH OH C C O OH H intermedio tetraedrico + H3O 19 3. Addizione di H2O – Idratazione • Aumentando il numero di alchili (elettron donatori) sul carbonio carbonilico, diminuisce la quantità di forma idrata. numero di R crescente stabilità crescente del carbonile H O C H3C H formaldeide H2O OH H C H OH O C H acetaldeide CH3 acetone H2O OH H3C C H OH 99.9% H3C O C H2O OH H3C C CH3 OH 58% quantità di forma idrata crescente 0.2% 20 4. Addizione di Alcoli: Formazione di Acetali • Aldeidi e chetoni reagiscono con 2 equivalenti di alcool per dare acetali. • La formazione di acetali è catalizzata da acidi come TsOH (acido ptoluensolfonico). R O C + 2 R′′OH R' H+ H2O gli acetali non sono eteri R''O OR'' C R R' acetale • Quando si usa un diolo si forma un acetale ciclico. O + HOCH2CH2OH etilenglicol TsOH O O + H2O • La sintesi di acetali è reversibile. Per favorirne la formazione si rimuove l’acqua. 21 4. Addizione di Alcoli: Formazione di Acetali Meccanismo: 1) Attacco nucleofilo al carbonile catalizzato da acido (1 eq di alcool) O C R O H R' R C H OH R R' H •• R"OH •• 2) SN1CA (1 eq di alcool): OH R C R' H OR" emiacetale OH 2 R C R' OR" •• R"OH •• R R' C O R" C O R' OH -H R R R' OR" R" H C emiacetale gen. instabile O C R" R' OR" -H OR" R C R' OR" acetale 22 4. Addizione di Alcoli: Formazione di Acetali Esempi O CH O 3 CH3OH, H+ OCH 3 - H2O O OEt EtOH, H+ H OEt - H2O O OH HO O O H+ OH OH cicloesanone dimetil acetale benzaldeide dietil acetale 2-pentanone etilene acetale O O H+ O 23 Acetali come gruppi proteggenti O O ? Br H O Br O Br HO H OH 1) HC CNa H protezione del carbonile HC C 2) H2O Br l’addizione al carbonile è più veloce della SN2 C CH OH H+ O HC CNa H non reattivo con nucleofili O HC C O H O H3O+ HC C deprotezione H 24 Acetali come gruppi proteggenti O O ? Br OH O O incompatibili Mg MgBr Br OH HO H+ O O O O 1) Mg O 2) H3O+ Br MgBr O OH 25 4a. Emiacetali ciclici • Emiacetali ciclici a 5 e 6 termini sono composti stabili isolabili. OH C legato a: HO OR un OH un OR emiacetale O O O HO H 5-idrossipentanale H 4-idrossibutanale 6% O = O C legati a: un OH un OR con R parte dell’anello OH H OH = O HO OH H OH 11% O 94% OH O 89% Sono reazioni intramolecolari, molto più veloci di quelle intermolecolari: i gruppi reattivi OH e C=O sono spazialmente vicini. 26 5. Addizione Nucleofila di R− • Il trattamento di un’aldeide o chetone con un organometallico (RLi, RNa, RMgX, RZnX), seguito da acqua produce un alcool 1°, 2°, 3°. • Il nucleofilo è R–. R O C R′′MgX H (R') H2O o R′′Li OH R C H (R') R'' • Il meccanismo è a due stadi. Li O O–Li+ H–OH H H attacco nucleofilo OH H + LiOH protonazione (ac. debole) intermedio tetraedrico 27 6. Addizione Nucleofila di −CN • Il trattamento di un’aldeide o un chetone con NaCN e un acido forte come HCl addiziona HCN sul carbonile generando una cianidrina. • Il meccanismo è il solito. O R C O– R C H(R') H(R') OH H–CN R C H(R') + –CN CN NaCN + H2SO4 → –CN attacco nucleofilo intermedio tetraedrico CN cianidrina protonazione • La reazione è reversibile in ambiente basico. O H R C H(R') CN –OH O– R C H(R') CN Keq > 100 aldeidi e chetoni ciclici Keq < 0.02 chetoni lineari O R C H(R') + −CN 28 Cianidrine come Intermedi di Sintesi • Il ciano gruppo di una cianidrina può venir idrolizzato a gruppo carbossilico per riscaldamento con un acido o una base acquosi o può essere ridotto ad ammino gruppo (con un atomo di C in più). OH R C R' CN H2O H+ o –OH OH R C R' COOH α-idrossiacido riduzione 1) LiAlH4 2) H3O+ OH R C R' CH2NH2 β-amminoalcool 29 La Reazione di Wittig • La reazione di Wittig usa un carbonio nucleofilo (il reagente di Wittig) per formare alcheni. • Il gruppo C=O viene trasformato in C=C. Ilide: una R C O (R') H Ph3P C R ilide del fosforo (R') H C C molecola che, scritta nella struttura di Lewis, ha una carica positiva e una negativa su atomi adiacenti. + Ph3P=O alchene • Formazione dell’ilide: – Nel primo stadio si forma il sale di fosfonio. – Nel secondo stadio una base forte rimuove un protone dando l’ilide. Ph3P: + CH3–Br H Bu–Li Ph3P CH2 –BuH metiltrifenilfosfonio bromuro SN2 Ph3P CH2 Ph3P CH2 ilide carbonio nucleofilo 30 La Reazione di Wittig • La reazione di Wittig è una addizione-eliminazione. + R C O R' H2C PPh3 O PPh3 R C CH2 R' betaina O PPh3 R C CH2 R' ossafosfetano R R' C CH2 + O=PPh3 trifenilfosfina ossido • La formazione del doppio legame P=O, molto forte, è la driving force per la reazione di Wittig • Quando il carbonio dell’ilide è sostituito si ottiene una miscela di alcheni. 31 7. Addizione Nucleofila di Idruro H− Riduzione di C=O a CHOH • Fonti di idruro sono sodio boridruro NaBH4 (in acqua o alcool) o litio alluminio idruro LiAlH4 (in etere anidro). NaH non va bene perché H– è un Nu debole. Segue la protonazione che produce un alcool 1° o 2°. • Il nucleofilo è H:¯ O R C H(R') NaBH4 LiAlH4 H2O OH R C H(R') H • Meccanismo: – –BH3 Na+ – O–AlH3 Li+ O H H Li+ H3Al–H Na+ H3B–H – –B Na+ – O––Al Li+ H–OH H H 4 intermedio tetraedrico attacco nucleofilo OH H + LiOH protonazione 32 Riduzione di C=O a CH2 1. Riduzione di Clemmensen: condizioni acide: Zn(Hg), HCl conc., riscaldamento. O R C Zn(Hg), HCl R' EtOH, 80°C R–CH2–R′ 2. Riduzione di Wolff-Kishner: condizioni basiche. R C O (R') H NH2NH2 R C N (R') H NH2 1) NaOH, H2O, ∆ 2) H3O+ R CH2 (R') H idrazone 3. Desolforazione di tiochetali (idrogenolisi): condizioni neutre HS O SH BF3, etere Ni Raney S S EtOH 33 Meccanismo della Wolff-Kishner R R C N (R') H N H H C N (R') H N H HO– R (R') H R C N (R') H N H H2O H2O R H C (R') H R H C N lento (R') H N –N2 R H C N (R') H N H si protona il C-, più basico di N- –OH carbanione 34 8. Addizione Nucleofila di Ammine e Derivati R G-NH2 G R N C O C CH2R R2NH R CH2R immine R N C R CHR enammine G = –H, –R, –OH, –NH2, –NHC6H3(NO2)2, –NHCONH2 35 Meccanismo Formazione di Immine • È simile all’addizione di alcoli: R O C H+ CH2R La formazione dell’immina è più veloce quando il mezzo è debolmente acido (pH 4-5). + OH C R CH2R ‥ G–NH2 + HO NH2 G C R CH2R HO NHG addizione C nucleofila R CH2R carbinolammina instabile H+ G R N C CH2R G + + NH H2O NHG disidratazione C C R CH2R −H2O R CH2R stereoisomeria geometrica! G = –H, –R, –Ar, –OH, –NH2, –NHC6H3(NO2)2, –NHCONH2 36 Meccanismo Formazione di Enammine • La prima parte, addizione nucleofila, è uguale: R O C H+ CH2R La formazione dell’enammina è più veloce quando il mezzo è debolmente acido (pH 4-5). + OH C R CH2R ‥ R2 NH R R N C + HO NHR2 −H+ HO NR 2 addizione C C nucleofila R CH2R R CH2R carbinolammina H+ R CHR enammina R + R N + H2O NR2 C disidratazione R CHR −H O C 2 R CH2R H ione immonio 37 Formazione di Immine G = –H, –R, –Ar Composto carbonilico ‥ Immina G–NH2 NH O + ‥ H–NH2 H+ cicloesilimmina N O + CH3NH2 H+ CH3 N-metilimmina del 2-pentanone O H NH2 + H+ N N-fenilimmina della benzaldeide 38 Formazione di Immine G = –NH2, –NHC6H3(NO2)2, –NHCONH2 Composto carbonilico ‥ Immina G–NH2 O HO–NH2 + N H+ OH acetone ossima idrossilammina acetone + H2N–NH2 NNH2 H+ acetone idrazone idrazina NHNH2 NHN H+ + O2N NO2 NO2 O2N acetone 2,4dinitrofenilidrazone 2,4-DNP 2,4-dinitrofenilidrazina O O H+ + H2N NHNH2 semicarbazide H2N NHN acetone semicarbazone 39 Ossidazione delle aldeidi O R C O [O] R H [O] = C OH CrVI MnVII CrO3 KMnO4 K2Cr2O7 Ag2O/NH3 OH O R C C R OH H H CrO3 H3 O+ O2 O R C OH Alcune aldeidi sono ossidate facilmente: O O H Ag 2 O NH4 OH, H2 O, EtOH OH O2 aria 40 Ossidazione dei chetoni • I chetoni sono inerti alla maggior parte degli agenti ossidanti. – Subiscono lenta rottura in soluzione bollente alcalina di KMnO4. O 1 . KMn O 4 , H2 O, Na OH COOH 2 . H3 O + COOH • Reazione di Bayer-Villiger: O O R C + R′′COOOH R' protonazione chetone O – R"COO R′ C O R + O–H OH RCR' R−CR' O−OCR′′ O R′′COOH R migra con ritenzione di configurazione attitudine migratoria: 3° > 2° > 1° > CH3 41 Ossidazione dei chetoni di J. Baeyer-Villiger Esempi O O O CH3CO3H O non O CH3CO3H O OCH3 O 42