AMFOTERICINA B INDICAZIONI TERAPEUTICHE Trattamento delle candidosi invasive gravi. Terapia di seconda linea nel trattamento di infezioni fungine sistemiche gravi in pazienti che non hanno risposto alla comune amfotericina B o ad altri agenti antifungini sistemici, in pazienti con insufficienza renale o comunque con controindicazioni all’amfotericina B convenzionale, o che hanno sviluppato nefrotossicità da amfotericina B. Trattamento di seconda linea di aspergillosi, meningite criptococcica, criptococcosi disseminata in pazienti affetti da HIV, fusariosi, coccidioidomicosi, zigomicosi e blastomicosi. MECCANISMO D’AZIONE L’amfotericina B è un antibiotico, antimicotico, polienico prodotto dallo Streptomyces nodosus, che ha mostrato in vitro un'alta attività contro molte specie di funghi. L'amfotericina B ha effetti nulli o minimi su batteri e virus, è fungistatica o fungicida a seconda della concentrazione raggiunta nei fluidi corporei e la suscettibilità del fungo. Il farmaco agisce legandosi agli steroli della membrana cellulare fungina, provocando una variazione nella permeabilità della membrana, che permette la fuoriuscita di una varietà di piccole molecole. PRINCIPALI DATI DI FARMACOCINETICA Distribuzione: in pazienti adulti cui sono stati somministrati per via endovenosa dosi ripetute di circa 0,5 mg/kg/die si sono rilevate concentrazioni plasmatiche al termine dell’infusione pari a 1,0-1,5 g/ml, che si abbassano a circa 0,5-1,0 g/ml nelle successive 24 ore. Elevato legame alle proteine (> 90%). Escrezione: circa il 40% viene escreto attraverso il rene. POSOLOGIA E MODALITÀ DI SOMMINISTRAZIONE Posologia Somministrare mediante infusione endovenosa alla dose di 5 mg/kg e alla velocità di 2,5 mg/kg/h. La dose va comunque stabilita dal medico in base alla gravità dell’infezione. Modalità di somministrazione Quando si inizia per la prima volta il trattamento con amfotericina B si raccomanda di somministrare una dose test immediatamente prima dell’inizio della prima infusione. La prima infusione deve essere preparata secondo le istruzioni previste, e per un periodo di circa 15 minuti si deve somministrare al paziente una dose di 1 mg di infusione. Dopo la somministrazione di questa quantità di infusione, bisogna fermare la somministrazione e tenere il paziente sotto attenta osservazione per 30 minuti. Se il paziente non mostra sintomi di ipersensibilità, la somministrazione dell’infusione può essere completata. Temperatura, polso, frequenza respiratoria e pressione sanguigna dovrebbero essere registrati ogni 30 minuti per 4 ore. Quando per la prima volta si somministra l’amfotericina B, devono essere a disposizione tutte le attrezzature necessarie per la rianimazione cardiopolmonare, per far fronte a eventuali reazioni anafilattiche. Per l’infusione endovenosa di amfotericina B può essere utilizzato un filtro in linea. Il diametro medio di un poro del filtro deve essere non inferiore a 15 micron. E. Battaglia, M. Vanzetta, S. Tolomeo, La terapia infusionale. Strumenti e metodi. © 2011 - The McGraw-Hill Companies Preparazione della sospensione per l’infusione Lasciare che la sospensione raggiunga la temperatura ambiente. Agitare delicatamente in modo che non ci sia alcun deposito giallo sul fondo del flaconcino. Prelevare la dose necessaria dal numero richiesto di flaconcini in una o più siringhe sterili da 20 ml, utilizzando un ago calibro 17-19. Rimuovere l’ago da ogni siringa riempita e sostituirlo con un altro ago-filtro da 5 micron ad alto flusso, in dotazione con ogni flacone. Inserire l’ago-filtro della siringa in una sacca EV contenente destrosio per iniezione al 5% e svuotare il contenuto della siringa nella sacca con la pressione manuale o con una pompa per infusione. La concentrazione dell’infusione finale deve essere di 1 mg/ml. Per i pazienti pediatrici e per i pazienti con malattie cardiovascolari può essere diluito con destrosio per iniezione al 5% sino a raggiungere una concentrazione finale dell’infusione di 2 mg/ml. Non usare la soluzione diluita qualora si notasse la presenza di corpi estranei. L’infusione va somministrata preferibilmente con l’ausilio di una pompa per infusione. Una via endovenosa preesistente deve essere lavata con destrosio per iniezione al 5% prima dell’infusione, oppure si deve usare una linea di infusione diversa. Nello specifico, l’amfotericina B è compatibile con le seguenti soluzioni: destrosio al 2,5%, 5%, 10%, 15% e 20% in acqua sterile per iniezione. PRINCIPALI CONTROINDICAZIONI E AVVERTENZE Controindicazioni Ipersensibilità al prodotto o a uno qualsiasi degli eccipienti. Avvertenze Contenuto di sodio: nei pazienti in cui l’assunzione del sodio è un problema medico (per esempio pazienti con insufficienza cardiaca congestizia, insufficienza renale, sindrome nefrotica), si deve tener conto del contenuto di sodio di questo prodotto (71,8 mg/20 ml) Pazienti con nefropatie: essendo un farmaco potenzialmente nefrotossico, prima di iniziare il trattamento in pazienti con preesistente nefropatia o che hanno già presentato insufficienza renale, deve essere eseguito un monitoraggio della funzione renale e, durante la terapia, almeno una volta alla settimana. I livelli di potassio e magnesio nel siero devono essere monitorati con frequenza regolare. Allattamento: non è noto se passi nel latte materno. PRINCIPALI REAZIONI AVVERSE con particolare riferimento a quelle legate alla terapia infusionale Reazioni avverse correlate all’infusione sono comuni con la prima infusione di amfotericina B e sono caratterizzate soprattutto da febbre e brividi, ma anche da nausea, vomito, cefalea, mialgie, artralgie e tromboflebiti. Premedicazione con antiemetici e FANS possono ridurre questi sintomi. Le flebiti da amfotericina B possono essere minimizzate con una infusione lenta di almeno 6 ore. Una funzionalità renale anormale è un riscontro frequente in circa l’80% dei pazienti; include iperazotemia, diminuzione della clearance della creatinina, ipokaliemia, ipostenuria, acidosi tubulare renale e nefrocalcinosi. Insufficienza renale permanente e reversibile può presentarsi ad alte dosi. E. Battaglia, M. Vanzetta, S. Tolomeo, La terapia infusionale. Strumenti e metodi. © 2011 - The McGraw-Hill Companies INCOMPATIBILITÀ FARMACEUTICHE Essendo incompatibile con molti farmaci (penicillina, cloruro di potassio, polimixina, paclitaxel, aminoglicodidi, verapamil ecc.) è buona norma non mescolare l’amfotericina B con altri farmaci o elettroliti. L’amfotericina B è incompatibile con le soluzioni di destrosio 2,5%, 5%, 10% in cloruro di sodio o in Ringer per iniezione; è anche incompatibile con la nutrizione parenterale totale. MODALITÀ DI CONSERVAZIONE Conservare in frigorifero (2°C-8°C). Non congelare. Tenere il contenitore nell’imballaggio esterno. La sospensione diluita e pronta all'uso è stabile fino a 24 ore prima dell'uso, se conservata a una temperatura di 2°C-8°C. FONTI: Riassunto Caratteristiche del farmaco; DRUGDEX® System; Goodman & Gilman’s,The Pharmacological Basis of Therapeutics, 11th ed. McGraw-Hill, 2006. E. Battaglia, M. Vanzetta, S. Tolomeo, La terapia infusionale. Strumenti e metodi. © 2011 - The McGraw-Hill Companies