INFLIXIMAB (Remicade ®) Usi clinici Farmaco immunoppressore utilizzato per patologie autoimmuni quali: artrite reumatoide spondilite anchilosante artrite psoriasica morbo di Crohn psoriasi. Meccanismo di azione (farmacocinetica e farmacodinamica) Il farmaco in modo specifico al TNF alfa, fattore di necrosi tumorale alfa, una citochina proinfiammatoria che gioca un ruolo chiave nella reazione autoimmune impedendo l' interazione con i propri recettori, TNFR1-2. TNFR è presente a livello della membrana cellulare di diversi tipi cellulari. Il farmaco somministrato endovena presenta un volume di distribuzione allo steady state indipendente dalla dose somministrata, considerando cosi che infliximab si distribuisce principalmente nel compartimento vascolare. La via di eliminazione di infliximab non è stata caratterizzata. Infliximab non modificato non è stato rinvenuto nelle urine. Alla dose di 3,5 o 10 mg/kg l’emivita terminale del farmaco è compresa tra 8 e 9,5 giorni. Alla dose consigliata per il morbo di Crohn, 5mg/kg, e per l’artrite reumatoide, 3mg/kg ogni otto settimane, il farmaco viene rilevato nel siero per 8 settimane. Posologia e modo di somministrazione Artrite reumatoide Pazienti non trattati in precedenza con Remicade: una infusione endovenosa di 3 mg/kg, della durata di 2 ore, seguita da infusioni supplementari di 3 mg/kg alle settimane 2 e 6 dalla prima infusione, quindi ogni 8 settimane. Viene sempre somministrato in associazione a metotrexato. La risposta clinica si raggiunge dopo 12 settimane di trattamento. Morbo di Crohn 5 mg/kg somministrati in infusione endovenosa della durata di 2 ore seguita da una infusione supplementare di 5 mg/kg a 2 settimane dalla prima infusione. Spondilite anchilosante e artrite psoriasica Una infusione endovenosa di 5 mg/kg della durata di 2 ore seguita da infusioni supplementari di 5 mg/kg alle settimane 2 e 6 dalla prima infusione, poi ripetute dopo un tempo che può variare dalle 6 alle 8 settimane. Psoriasi Una infusione endovenosa di 5 mg/kg della durata di 2 ore seguita da infusioni supplementari di 5 mg/kg alle settimane 2 e 6 dalla prima infusione, poi ripetute ogni 8 settimane. In tutti questi casi, bisogna sempre valutare se il paziente è responder a tale terapia.Se all’incirca dopo due dosi di farmaco non abbiamo risposta bisogna sospendere la terapia. Controindicazioni Il farmaco non deve essere somministrato in soggetti allergici a proteine murine o ad uno qualsiasi degli eccipienti, né in pazienti con tubercolosi ed infezioni opportunistiche gravi e con insufficienza cardiaca moderata e/o grave. Per quanto riguarda la somministrazione in gravidanza,l’esperienza clinica disponibile è troppo limitata per escludere rischi e pertanto la somministrazione di infliximab non è raccomandata in tale periodo. Effetti indesiderati Le reazioni avverse più frequentemente riportate sono state le reazioni correlate all’infusione. Le reazioni correlate all’infusione (dispnea, orticaria e cefalea) sono state le cause più comuni che hanno determinato la sospensione del trattamento. Per approfondimenti si rimanda alla sezione ADRs degli anti-TNF alfa. Sovradosaggio Attualmente non sono stati riportati casi di sovradosaggio. Sono state somministrate dosi singole fino ad un massimo di 20 mg/kg senza effetti tossici. Interazioni Non sembra che i corticosteroidi alterino la farmacocinetica di infliximab in modo clinicamente rilevante. L’associazione di Remicade e anakinra o abatacept non è raccomandata. Evitare anche la somministrazione concomitante di vaccini.