Mutazioni geniche MUTAZIONE Cambiamento ereditario, raro e casuale che provoca un’alterazione qualitativa e/o quantitativa dell’informazione genetica, non dovuto a segregazione o ricombinazione di geni preesistenti Individuo mutante Gene normale -> il cambiamento mutazionale può essere valutato rispetto ad uno standard che chiamiamo “normale” rappresentato dal genotipo selvatico, che puo’ essere la forma genica piu’ diffusa in natura o presente in uno stock standard di laboratorio Tipi di mutazioni • Geniche -puntiformi - delezioni -inserzioni si verificano all’interno di un singolo gene creando varianti alleliche diverse o alleli ipoattivi, inattivi o iperattivi • Cromosomiche si verificano nell’ambito di segmenti di cromosomi o di cromosomi interi e possono determinare disorganizzazione genica • Genomiche Anomalie cariotipiche, si verificano quando un organismo presenta dei cromosomi in più o in meno rispetto al normale. Se sono presenti interi corredi cromosomici in più o in meno si parla di euploidia aberrante ; se invece è solo una parte del corredo in eccesso o in difetto l'anomalia è chiamata aneuploidia La mutazione 1. Crea variabilità sulla quale agisce la selezione naturale nel processo evolutivo, promuovendo le mutazioni favorevoli dalle sfavorevoli o letali 2. Permette l’analisi genetica 3. È alla base del miglioramento genetico di piante ed animali di interesse agronomico Reversione selvatico mutante Mutazione in avanti Retromutazione mutante selvatico Mutazioni puntiformi - Sostituzioni di basi - Inserzioni di basi - Delezioni di basi Sostituzioni di basi Sostituzioni di basi Sostituzioni di basi Frameshift -> spostamento dello schema di lettura; vengono persi completamente la struttura e la funzione della proteina normale Mutazioni nelle sequenze regolative Il promotore non viene riconosciuto per la trascrizione La mutazione nei siti accettori e donatori dello splicing compromette il corretto splicing degli introni Influenzano la quantita’ di prodotto proteico ma non la struttura della proteina La mutazione è un cambiamento ereditabile del materiale genetico Somatica Ereditata solo dai discendenti di una cellula Germinale trasmessa attraverso le generazioni Individuo/i mutati Mutazioni somatiche -Avvengono nelle cellule del tessuto somatico o mitotico o post-mitotico - Non vengono trasmesse alla progenie - La cellula in cui avviene la mutazione e’ detta capostipite e può dare origine ad un CLONE di cellule mutate o SETTORE - La mutazione si manifesta se dominante rispetto al WT Cloni di cellule mutate Proto-oncogeni e cancro I proto-oncogeni codificano per una classe di proteine attive in modo selettivo, ovvero solo se opportunamente stimolate e che sono coinvolte nella regolazione della divisione cellulare. Se l’evento mutazionale disaccoppia la proteina dalla sua via regolativa, la sua attivazione può diventare continua ed incontrollata Proto-oncogene-> gene coinvolto nella regolazione della divisione cellulare mutazione Oncogene -divisione incontrollata della cellula -diffusione di cellule tumorali L’oncoproteina Ras GRasV12 G->T L’oncoproteina Ras e melanoma Fenotipi delle mutazioni -Mutazioni morfologiche determinano nuove caratteristiche fenotipiche visibili -Mutazioni letali effetto sulla sopravvivenza -Mutazioni condizionali comparsa del fenotipo solo in un ambiente particolare detto restrittivo -Mutazioni auxotrofiche incapacita’ di sintetizzare uno specifico nutriente -Mutazioni con perdita di funzione (Loss of function) è recessiva se l’allele selvatico e’ sufficiente a sopperire alla mancanza dell’altro allele che è mutato; è dominante se l’allele selvatico non è sufficiente a sopperire alla mancanza dell’allele mutato -Mutazioni con acquisto di funzione (Gain of function) la mutazione conferisce acquisto di funzione per cui si comporta da dominante Loss of function Gain of function Quanto sono frequenti le mutazioni? Frequenza delle mutazioni in alcuni loci del mais Gene Number of gametes tested Number of mutations Average number of mutations per million gametes R→r 554,786 273 492.0 I→i 265,391 28 106.0 Pr → pr 647,102 7 11.0 Su → su 1,678,736 4 2.4 1,745,280 4 2.2 2,469,285 3 1.2 Y→y Sh → sh Tasso di mutazione = numero delle mutazioni che si verificano in una certa unità di tempo (generazione di cellule o individui) Frequenza di mutazione = frequenza con cui una mutazione compare in una popolazione di cellule o individui (la popolazione può essere costituta da gameti o qualsiasi altro tipo cellulare) Tasso di mutazione = 1/7 divisioni cellulari Frequenza di mutazione= 2/8 cellule Rilevazione delle mutazioni Poiché la mutazione è un evento “raro”, è necessario disporre di un sistema di screening opportuno Sistemi di screening di mutazioni Reversione degli auxotrofi - retromutazione nello stesso gene - soppressione in un altro gene Auxotrofo per l’adenina Su terreno minimo cresceranno solo i prototrofi per l’adenina Si fanno crescere i mutanti auxotrofi in terreno permissivo e poi si passano in terreno selettivo, su cui cresceranno solo i prototrofi Nella maggior parte delle reversioni si genera una mutazione in un locus genico diverso con funzione di soppressore dell’auxotrofia Mutazione soppressore E’ una seconda mutazione nello stesso locus genico che sopprime l’effetto della prima, almeno in parte esempio Delezione della C Inserzione della A L’inserzione della A ripristina in parte lo schema di lettura corretto delle parole Mutazione non senso Codoni di stop della traduzione UAG o codone amber, UAA o codone ochre, e UGA o codone opal Mutazione soppressore intergenico amber Mutazione nell’anticodone nel t-RNA Arricchimento per filtrazione (selezione di mutanti auxotrofici) Neurospora, Aspergillus Cellule di E. Coli resistenti all’infezione da fago T1 Crescita di colonie isolate resistenti al fago T1 La natura della mutazione Nei cellule di E. Coli resistenti al fago T1 si genera una mutazione o si determina un adattamento fisiologico alla presenza del fago? Teorie sulla resistenza ai fagi Cambiamento o adattamento fisiologico costante per tutte le cellule Evento raro di mutazione casuale variabile nel tempo Test di fluttuazione Bulk culture individual culture I batteri vengono piastrati su piastre che contengono i fagi T1 Le cellule resistenti, già presenti nella popolazione, vengono selezionate dall’agente ambientale (fago) Esperimento di Replica-Plating (Lederberg, 1952) Piastra master con terreno non selettivo Repliche esatte della piastra master su terreno selettivo Le cellule che crescono su terreno selettivo avevano la mutazione già presente prima della selezione Piastra madre Piastre di selezione Se le mutazioni si fossero verificate dopo l’esposizione al fago ogni replica sarebbe stata diversa quanto a distribuzione delle colonie resistenti Ricerca di mutazioni letali associate al cromosoma X di Drosophila: il cromosoma ClB (Muller) X ClB Allele recessivo letale, l Regione C invertita soppressore del crossover Allele B dominante per l’occhio Bar Cromosoma bilanciatore: cromosoma marcato con allele dominante (B) e con inversione (C) Determinazione di mutazioni letali recessive X-linked x ♀2:♂1 x Solo ♀ Mutazione spontanea sull’X che produce un gene letale La frequenza delle mutazioni spontanee è di circa 1.5 per 1000 cromosomi Il trattamento con raggi X determina un aumento di oltre 10 volte nella frequenza di mutazioni letali X-linked I raggi X sono mutageni in tutti gli organismi Mutazioni indotte per selezionare varietà vegetali con caratteri desiderati Mutagenesi di polline o semi Mutazioni spontanee -> si verificano naturalmente Mutazioni indotte-> si formano in seguito ad esposizione di un organismo ad agenti mutageni Mutazioni spontanee Si verificano per: - Errori nella replicazione del DNA Malappaiamento di basi a causa dell’oscillazione tautomerica Fedeltà della replicazione: 1 errore/ ~ 109 nt copiati Lesioni spontanee -Depurinazione -Deaminazione Riparato da parte dell’Uracile-DNA glicosilasi Transizioni GC->AT HOT SPOTS non riparti dall’Uracile-DNA glicosilasi Danni da ossidazione del DNA da parte di radicali superossidi (O2., da perossido di idrogeno (H2O2) e radicali ossidrili (OH.) Si appaia erroneamente con A generando trasversione C->A Mutazioni indotte Mutageni-> chimici, radiazioni -Incorporazione di analoghi delle basi -5-Bromouracile (5-BU) analogo della timina ma può appaiare con la guanina -2-Amminopurina (2-AP) analogo dell’adenina (può appaiare con la citosina) -Agenti alchilanti EMS (etilmetansulfonato) NG (nitrosoguanidina) -Agenti intercalanti - Proflavina - Arancio di acridina - Bromuro d’etidio Hanno strutture planari piatte che imitano la coppia di basi, per cui riescono ad inserirsi fra le basi azotate impilate del DNA, causando inserzioni o delezioni di singole coppie di basi Bromuro d’etidio Radiazioni UV Generano fotoprodotti Dimero ciclobutilico di pirimidine TEST DI AMES Test per valutare il potenziale mutagenico/cancerogeno di un composto Stimolazione a produrre enzimi epatici (il fegato di mammiferi può convertire composti apparentemente non tossici in composti tossici) La presenza di revertenti indica che il composto chimico è mutageno Meccanismi di riparazione del DNA Sistemi enzimatici che riparano i danni subiti dal DNA Se questi sistemi non funzionano adeguatamente insorgono mutazioni, quindi malattie, quindi cancro Meccanismo SOS meccanismo di emergenza attivato per impedire la morte della cellula procariotica in seguito al danno Fotodimero TC Le proteine UmuD/C riducono la fedeltà del processo di replicazione del DNA Riparazione per escissione Riparazione da DNA glicosilasi Endonucleasi AP Sito AP (apurinico/apirimidinico) lasciato dalla glicosilasi Riparazione postreplicativa Il DNA neosintetizzato non e’ metilato Riparazione postreplicativa per ricombinazione Xeroderma Pigmentoso Difetto nel meccanismo di riparazione per escissione di nucleotidi. Le persone affette sviluppano tumori della pelle con estrema facilità, indotti da radiazioni UV, in seguito all’esposizione alla luce solare