Principi di genetica Robert J. Brooker Copyright © 2010 – The McGraw-Hill Companies srl Capitolo 16 - Mutazione genica e riparazione del DNA Domande a risposta aperta 1. Definisci una mutazione silente Risposta: Si tratta di un cambiamento della sequenza nucleotidica che non altera la sequenza aminoacidica. Esse sono quindi mutazioni delle regioni codificanti di un gene strutturale. 2. Spiega la differenza tra mutazione deleteria e letale Risposta: Una mutazione deleteria riduce la probabilità di sopravvivenza o di riproduzione di un organismo; un allele letale è un esempio estremo di mutazione deleteria che porta alla morte dell’organismo. 3. Al termine di molti geni eucariotici ci sono due codoni di stop ravvicinati. In che modo pensi che questo sia rilevante? Risposta: In presenza di una mutazione soppressoria non senso, la disponibilità di un secondo codone di stop, soprattutto se diverso dal primo, garantisce che la proteina possa comunque essere terminata. 4. Il tasso di mutazione di un gene è 10-5. Quale altra informazione ti serve per calcolare la frequenza di mutazione? Risposta: Non posso dedurla in nessun modo dal tasso di mutazione: avrei bisogno invece di conoscere la dimensioe della popolazione e il numero di alleli mutanti presenti in essa. 5. Esiste un vantaggio funzionale per riparare con maggiore efficienza i geni trascritti? Risposta: E’ ragionevole che i geni trascritti attivamente siano necessari per le corrette funzioni cellulari e quindi sopportino meno facilmente le mutazioni. Inoltre questi geni sarebbero meno condensati rispetto alle regioni non trascritte, e quindi più facile bersaglio del danno al DNA.