Ottobre 2012
Da Commissione Divulgazione - Unione Astrofili Italiani.
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Il Cielo del Mese UAI è uno strumento utile e sempre aggiornato
a disposizione di tutti gli appassionati. Per imparare a muovere i
primi passi dell’osservazione astronomica ad occhio nudo o con
l'aiuto del binocolo e del telescopio, il Cielo del Mese non è che il
trampolino di lancio verso un servizio nato per aiutare chi vuole
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diventare astrofilo: L'Apprendista Astrofilo, per gli amici A o
semplicemente AA. AA mette a disposizione un testo
introduttivo, programmi di osservazione, una pagina di risorse in
continuo sviluppo con testi, mappe, carte della Luna e del cielo e, soprattutto, la possibilità di fare
domande e di confrontarsi con altri astrofili. Diventa amico del Cielo del Mese e dell'Apprendista
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SSO
OLLEE
Il giorno 31 passa dalla costellazione della Vergine a quella della Bilancia.
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1 ottobre: il sole sorge alle 7.09 ; tramonta alle 18.53
15 ottobre: il sole sorge alle 7.25; tramonta alle 18.30
31 ottobre: il sole sorge alle 6.44; tramonta alle 17.07
Nel corso del mese le giornate si
accorciano di circa 1 ora e 21 minuti
per una località alla latitudine media
italiana.
Fino al 27 ottobre gli orari sono
espressi in Ora Legale Estiva, pari ad
un'ora in più rispetto all'Ora Solare o
TMEC (Tempo Medio dell'Europa
Centrale).
Nella notte tra il 27 e il 28 torna in
vigore l'ora solare.
Fonte: http://divulgazione.uai.it/index.php/Archivio_Cielo_del_Mese
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Ottobre 2012
Situazione delle macchie solari nel visibile dal sito dell'Osservatorio
Solare Soho
LLU
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NAA
Le fasi:
Fasi Lunari Ottobre 2012
Data
Fase
Orario *
08/10/2012
Ultimo Quarto 09h 33m
15/10/2012
Luna Nuova 14h 03m
22/10/2012
Primo Quarto 05h 32m
29/10/2012
Luna Piena
20h 49m
** Gli orari e le date sono riferiti al tempo segnato dai nostri orologi per uso civile: O.E. (Ora Estiva o
Legale)
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DEEII PPIIAAN
NEETTII
Mercurio: il pianeta è nuovamente osservabile dopo il tramonto, ma le circostanze non sono
favorevoli perché Mercurio per tutto il mese si mantiene molto basso sull’orizzonte occidentale.
Anche se il 26 ottobre raggiunge la massima elongazione serale a 24° dal Sole, l’orario del suo
tramonto non ritarda molto. Il massimo ritardo sul tramonto del Sole è di 52 minuti la sera del 30.
Non sarà facile scorgerlo tra le luci del crepuscolo.
Venere: il periodo di migliore osservabilità mattutina è ormai passato e l’intervallo di tempo
disponibile per ammirare il luminosissimo pianeta diminuisce lentamente. Nelle ultime ore della
notte c’è comunque ancora tutto il tempo per osservarlo agevolmente. All’inizio del mese Venere
sorge 3 ore e mezza prima del Sole, alla fine il tempo a disposizione si riduce a 3 ore. Venere
attraversa la costellazione del Leone fino al giorno 23, quando fa il suo ingresso nella Vergine. Da
notare prima dell’alba del 3 ottobre la congiunzione estremamente ravvicinata (appena 7’ di
separazione angolare) con Regolo, la stella più luminosa del Leone.
Fonte: http://divulgazione.uai.it/index.php/Archivio_Cielo_del_Mese
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Ottobre 2012
Marte: per descrivere l’osservabilità del pianeta rosso, vale esattamente quanto indicato per il
mese precedente. Ripetiamo quindi le indicazioni: nei prossimi mesi Marte sarà quasi
inosservabile, ma continuerà a rimanere a lungo appena sopra l’orizzonte occidentale ad una
altezza di una decina di gradi al calare della sera. Si verifica una sorta di inseguimento tra Marte e
il Sole. Quest’ultimo si sposta tra le costellazioni zodiacali, ma Marte fa altrettanto nella stessa
direzione, senza lasciarsi raggiungere dal Sole per diversi mesi. Marte resterà quindi a lungo molto
basso in cielo, ad Ovest, osservabile per pochi minuti all’attenuarsi delle luci del crepuscolo serale.
Il 6 ottobre lascia la costellazione della Bilancia e attraversa la parte superiore dello Scorpione, fino
al giorno 18, quando entra
nell’Ofiuco.
Giove: le sere di questa
prima parte di autunno sono
praticamente prive di pianeti
osservabili ad occhio nudo.
Non rimane quindi che
attendere l’arrivo di Giove. Il
pianeta gigante continua ad
anticipare il suo sorgere e
dovremo quindi attendere
sempre meno per scorgerlo
sull’orizzonte orientale. Con
il passaggio all’ora solare già
prima delle ore 21 sarà
possibile individuarlo e seguirlo per il resto della notte. E’ l’astro più brillante della volta celeste
fino al sorgere di Venere. Dal 4 ottobre il moto si inverte e diventa retrogrado. Giove si sposta
molto lentamente nella costellazione del Toro dove, come nel mese precedente, sorge quasi in
contemporanea con la brillante stella Aldebaran.
Saturno: il 25 ottobre si trova in congiunzione con il Sole, pertanto è completamente
inosservabile. Sarà necessario attendere qualche settimana per scorgerlo nuovamente al mattino,
prima dell’alba. Il pianeta si trova ancora nella Vergine, costellazione che lo ha ospitato tutto
l’anno.
Urano: dopo l’opposizione dello scorso 29 settembre le condizioni di osservabilità del pianeta sono
ancora ottimali. Urano è osservabile praticamente per l’intera notte. Il pianeta di sposta
lentamente con moto retrogrado nella costellazione dei Pesci. La luminosità di Urano è al limite
della visibilità ad occhio nudo e per poterlo osservare è necessario l’uso di un telescopio.
Nettuno: è ancora osservabile per gran parte della notte. Nelle prime ore della notte è già alto in
cielo a Sud-Ovest e successivamente a Sud, dove culmina alla massima altezza sull’orizzonte.
Ricordiamo che Nettuno si avvicina appena alla soglia della percezione ad occhio nudo e per
poterlo osservare l’ausilio di un telescopio rimane indispensabile. Nettuno si trova ancora nella
costellazione dell’Acquario, dove è destinato a rimanere molto a lungo, fino all’anno 2022.
Fonte: http://divulgazione.uai.it/index.php/Archivio_Cielo_del_Mese
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Plutone: la IAU (International Astronomical Union), ha istituito (giugno 2008) la classe dei Plutoidi.
Abbiamo comunque ritenuto opportuno mantenere nella nostra rubrica Plutone, capostipite di
questa nuova categoria di membri del sistema solare.
L’osservazione del lontanissimo pianeta nano è destinata a diventare sempre più difficoltosa.
Plutone rimane visibile solo per poche ore sull’orizzonte occidentale e il suo tramonto anticipa
sempre più nel corso del mese. A causa della sua luminosità estremamente bassa è indispensabile
utilizzare un telescopio di adeguata potenza per riuscire ad osservarlo. Plutone si trova ancora
nella parte alta della costellazione del Sagittario, costellazione in cui è destinato a rimanere ancora
ben 11 anni, fino al 2023.
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Luna - Pleiadi: nella tarda serata del 3 ottobre sull’orizzonte occidentale merita la nostra
attenzione per il raggruppamento di astri concentrati nella costellazione del Toro. Procedendo da
destra a sinistra, il luminoso disco lunare precede le Pleiadi, le Iadi (con la nota forma a “V” che
rappresenta la testa del Toro) e la luminosa stella Aldebaran. L’ultimo a sorgere è il pianeta Giove.
Luna – Giove: la Luna, non ancora all’Ultimo Quarto, attraversando la costellazione del Toro,
supera le Pleiadi e le Iadi e il 5 ottobre possiamo ammirarla in una stretta congiunzione con Giove.
Luna - Venere: prima dell’alba del 13 ottobre una sottilissima falce di Luna calante (mancano solo
due giorni alla Luna Nuova) sorge preceduta dal luminosissimo Venere. La congiunzione tra i due
astri si verifica nella costellazione del Leone.
Luna - Marte: l’osservazione di questa congiunzione non è molto agevole, gli astri coinvolti, al
crepuscolo, si trovano ad appena una decina di gradi sull’orizzonte a Sud-Ovest. Vale comunque la
pena tentare: mentre lo Scorpione tramonta – si può notare la luminosa Antares – Marte si trova
appena oltre il confine con la costellazione dell’Ofiuco. Poco più in alto troviamo la sottile falce di
Luna crescente.
Luna - Pleiadi: il giorno dopo la Luna Piena si ripete una configurazione simile a quella già
osservata il 3 ottobre. La sera del 31 ottobre il mese si conclude con il sorgere del disco lunare in
congiunzione con le Pleiadi. Come ormai noto, questi astri sono seguiti dalle Iadi, da Aldebaran e
dal pianeta Giove.
CCO
OSSTTEELLLLAAZZIIO
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Solo nelle prime ore della notte ci sarà ancora l'opportunità di osservare parte delle costellazioni
che hanno dominato il cielo estivo.
Una volta spente le ultime luci del crepuscolo serale, avremo appena il tempo di vedere ad
occidente il tramonto del Bootes con la brillante stella Arturo, subito seguito dall'Ofiuco e da
Ercole.
Abbiamo a disposizione qualche ora in più per vedere ancora una volta il "Triangolo Estivo", del
Fonte: http://divulgazione.uai.it/index.php/Archivio_Cielo_del_Mese
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quale ricordiamo i componenti: ai vertici troviamo le stelle Altair dell'Aquila, Vega della Lira e
infine Deneb del Cigno. (Si rimanda alle rubriche dei mesi precedenti per le descrizioni più
dettagliate delle tre costellazioni).
Lungo l'eclittica cominciano ad apparire ad Est le costellazioni dello Zodiaco che vedremo alte in
cielo per i successivi mesi dell'Autunno e dell'Inverno: in tarda serata sorgeranno prima il Toro e
successivamente i Gemelli.
Ad Ovest, poco dopo il tramonto del Sole, potremo vedere un'ultima volta per quest'anno il
Sagittario; a Sud - Ovest il Capricorno e
l'Acquario, privi di stelle particolarmente
brillanti, non offrono punti di riferimento
rilevanti.
La costellazione dei Pesci è anch'essa
poco appariscente, ma la sua posizione, a
Sud di quella di Pegaso, ne facilita il
ritrovamento sulla volta celeste.
Ancora più ad Est è facile identificare la
piccola
costellazione
zodiacale
dell'Ariete. Il grande quadrilatero di
Pegaso, il cavallo alato, situato ben alto
nel cielo in questa stagione, quasi allo
zenit - cioè sulla verticale sopra le nostre
teste.
Tra Pegaso e la Stella Polare,
quest'ultima come sempre ferma in cielo
ad indicare il Nord, troviamo Cassiopea,
con la sua inconfondibile forma a "W", e Cefeo, una costellazione un po' più difficile da
riconoscere essendo priva di stelle brillanti.
Dal vertice nord-est del quadrilatero di Pegaso inizia un allineamento di 3 stelle piuttosto
luminose: si tratta della costellazione di Andromeda.
Proseguendo ancora sullo stesso allineamento, sull'orizzonte nord-orientale, sopra la brillante
stella Capella (della costellazione dell'Auriga), possiamo riconoscere il Perseo, con una forma che
ricorda una "Y" rovesciata.
Tutte queste costellazioni sono legate da una notissima leggenda della mitologia classica.
Questa è la storia tramandata: Cefeo era il re d'Etiopia, e Cassiopea era la regina, sua consorte. Da
notare che l'Etiopia del mito non va confusa con quella attuale; gli storici collocano la leggenda nel
territorio corrispondente alla moderna Tel Aviv.
Cassiopea era una donna bellissima e terribilmente vanitosa, al punto di vantarsi di essere perfino
più affascinante delle Nereidi, le ninfe del mare.
Queste ultime, offese dalla sfrontatezza della regina, chiesero a Poseidone, il Dio del mare, di
vendicarle.
Poseidone mandò allora un mostro marino, la Balena (raffigurata in una grande costellazione, non
facilissima da identificare perché priva di stelle brillanti, situata bassa sull'orizzonte a Sud - Est,
sotto i Pesci e l'Ariete) a devastare le coste del regno di Cefeo. Lo sventurato re chiese all'Oracolo
di Ammone cosa potesse fare per placare l'ira del Dio del mare: l'Oracolo gli ordinò di sacrificare al
mostro sua figlia, l'incolpevole Andromeda.
La povera fanciulla fu incatenata ad uno scoglio, nell'attesa della sua orrenda fine tra le fauci della
Balena.
Fonte: http://divulgazione.uai.it/index.php/Archivio_Cielo_del_Mese
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Ma come in tutte le storie a lieto fine, ecco che arriva il nostro eroe, il famoso Perseo (reduce da
altre imprese: aveva appena ucciso la terribile Medusa, la Gorgone con la chioma costituita da un
intreccio di serpenti).
Perseo arriva in groppa al suo destriero, il cavallo alato Pegaso, uccide il mostro e, liberata
Andromeda, la sposa.
Parlando di queste costellazioni, non si può fare a meno di citare due oggetti del cielo tra i più
ammirati dagli astrofili. Si tratta di oggetti molto facili da osservare, adatti anche a chi si avvicina
per la prima volta all'osservazione astronomica.
Iniziamo con il "Doppio Ammasso del Perseo": si trova nella zona di cielo tra Perseo e Cassiopea
ed è già visibile ad occhio nudo in cieli oscuri e senza Luna, ma diventa spettacolare già con un
semplice binocolo.
Complessivamente i due ammassi sono costituiti da circa 400 stelle, e distano da noi oltre 7.000
anni luce.
Guardiamo adesso la costellazione di Andromeda: delle 3 stelle più brillanti che troviamo vicino a
Pegaso, prendiamo a riferimento quella centrale.
Spostiamoci da lì verso Cefeo: con l'aiuto di una mappa, non sarà difficile notare anche con un
binocolo (ma in cieli molto bui si può intravedere anche ad occhio nudo) una leggera nebulosità a
forma di ellisse schiacciata: è la famosa
Galassia di Andromeda, omonima della
costellazione che la ospita.
Andromeda è la galassia più vicina alla
nostra Via Lattea, ma i "grandi numeri" che
la caratterizzano non mancheranno di
emozionare chi per la prima volta potrà
osservarla attraverso un telescopio: si trova
comunque alla distanza di circa 2 milioni e
mezzo di anni luce (un anno luce è pari a
circa 9.460,8 miliardi di km), ha un diametro
di circa 200.000 anni luce secondo le stime
più recenti e contiene oltre 100 miliardi di
stelle!
Concludiamo il tour del cielo con l'Orsa
Maggiore, che in questo periodo troviamo
bassa sull'orizzonte settentrionale.
Tra le due Orse possiamo riconoscere il
Dragone.
Note:(*)
Lo Zenit è il punto più alto della sfera celeste, proprio sopra la nostra testa: per la definizione
geometrica è il punto di intersezione tra la retta verticale passante dal punto di osservazione e la
sfera celeste.
(**) L'eclittica è il percorso apparente del Sole nell'arco dell'anno lungo la volta celeste;
geometricamente, è l'intersezione tra quest'ultima e il piano dell'orbita terrestre.
La pagina UAI su Televideo RAI: per ulteriori approfondimenti su stelle e costellazioni visibili in
questo periodo, consultate la pagina 575 di Televideo RAI.
Fonte: http://divulgazione.uai.it/index.php/Archivio_Cielo_del_Mese
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La nuova rubrica di informazione astronomica a cura di Paolo Colona è alla pagina 747 di
Televideo RAI.
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Questo
mese
l'Apprendista
Astrofilo vi suggerisce di
osservare la 94 Aquarii.
Dalla scheda di osservazione il
link per saperne di più sulle stelle
doppie:
una
presentazione
generale dell'argomento, la
storia della loro osservazione e
un repertorio bibliografico.
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OSSSSEERRVVAARREE LLAA SSTTAAZZIIO
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NEE SSPPAAZZIIAALLEE
Approfondimenti, consigli per le osservazioni sulla pagina Come osservare la Stazione Spaziale
Internazionale che contiene la tabella con le previsioni dei transiti della Stazione Spaziale
Internazionale (ISS) per i 10 giorni successivi, calcolate per ogni capoluogo di provincia.
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OSSSSEERRVVAARREE LLAA SSTTAAZZIIO
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NEE SSPPAAZZIIAALLEE CCIIN
NEESSEE TTIIAAN
NG
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NG
G 11
La pagina Come osservare la Stazione Spaziale Tiangong 1 contiene la tabella con le previsioni dei
transiti della Stazione Spaziale cinese Tiangong-1 ("Palazzo Celeste"), calcolate per ogni capoluogo
di provincia.
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GLLII IIRRIID
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Vi è mai capitato di osservare nel cielo notturno l'improvvisa apparizione di un punto molto
luminoso, seguirlo per alcuni secondi nel suo veloce movimento tra le stelle per poi vederlo
repentinamente scomparire?
Probabilmente avete osservato un Iridium Flare!
Scoprite di cosa si tratta e consultate le tabelle con le previsioni dei prossimi passaggi degli Iridium
alla pagina: Come osservare gli Iridium Flares.
Fonte: http://divulgazione.uai.it/index.php/Archivio_Cielo_del_Mese
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M
MEETTEEO
ORREE
In ottobre, chi osserva beneficia di un numero di ore notturne maggiore che nei mesi precedenti e
si può dedicare all’osservazione delle meteore anche nelle ore serali. La Luna sarà presente in
maniera consistente all’inizio e alla fine del mese, e fortunatamente lascerà la possibilità di
compiere fruttuose osservazioni nella parte centrale del mese, proprio quando saranno più attivi
alcuni tra i più interessanti sciami di ottobre.
Il massimo delle Delta Aurigidi (max 3/4 ottobre) risulterà quindi disturbato dal chiarore lunare e
sarà praticamente impossibile seguirne il comportamento, anche perché si tratta di meteore per lo
più di debole luminosità e di notevole velocità.
Le Draconidi in genere mostrano un gran numero di meteore solamente quando la cometa
d’origine, la Giacobini Zinner, è prossima al perielio. Il suo ultimo avvicinamento al Sole è avvenuto
lo scorso febbraio e in ottobre 2011 si osservò un corposo outburst (zhr 300-400) di queste
meteore. Quest’anno le cose risulteranno ridimensionate fortemente, dato che le particelle di
questa corrente meteorica passeranno assai lontane dalla Terra. Nelle migliori circostanze
osservative si dovrebbero registrare zhr di 10-15 Draconidi nella notte del 7/8 ottobre, ma nella
seconda parte il radiante sarà basso sull’orizzonte e ci sarà la Luna a disturbare.
La migliore chance di ottobre ci è offerta dalle Orionidi (max 21/22 ottobre) originate dai residui
dei vecchi passaggi della cometa Halley. L’assenza della Luna permetterà ogni tipo di studio, nel
visuale sulle frequenze orarie e sulla distribuzione delle luminosità, nel domino fotografico e video
sulla posizione dell’area radiante. Saranno ben visibili dopo mezzanotte, quando il radiante a nord
di Betelgeuse sarà più alto sull’orizzonte. Questa corrente non è omogenea, ma in realtà la Terra
tra il 16 e il 23 ottobre incontra nel suo moto zone più o meno dense di meteoroidi il che fa sì che
si assista a continue variazioni della frequenza da un anno all’altro. L’attività, che negli anni passati
fu eccezionale (zhr 60-80 nel 2006-2007),
dovrebbe essere ormai ritornata alla
normalità (zhr 10-30).
Occorre anche tener presente che per
tutto il mese sono attive le Tauridi dalla
regione a nord della Balena. Anche se il
loro numero maggiore si registra in
novembre, già in ottobre può a volte
raggiungere tassi di circa 4 meteore/ora.
Comunque tutta la regione vicina
all’eclittica tra le costellazioni dell’Ariete,
Pesci, Balena e Toro è interessante in
questo periodo, dato che spesso da qui si
sono originati grossi bolidi di chiara origine
asteroidale.
In http://meteore.uai.it/ott2012.htm maggiori dettagli sulle meteore di ottobre.
Fonte: http://divulgazione.uai.it/index.php/Archivio_Cielo_del_Mese
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In http://meteore.uai.it/ informazioni su bolidi e meteore osservati e per segnalare avvistamenti.
In http://meteore.uai.it/tecniche_osservative.htm informazioni per collaborare e osservare con la
sezione di ricerca UAI
CCO
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MEETTEE D
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MEESSEE
In un contesto che non accende grandi entusiasmi, settembre ci ha riservato la sorpresa di due
periodiche che, pur nella loro contenuta luminosità, sono andate oltre le aspettative rendendosi
visibili in strumenti dal buon diametro. Questa coppia, insieme a un altro paio di deboli oggetti,
sono le proposte osservative di ottobre, riservate purtroppo a telescopi non proprio piccoli.
C/2011 F1 Linear
Dovrebbe essere la cometa più convincente del periodo ma fin qui ha deluso. Questo è il mese in
cui la saluteremo perché già da novembre risulterà praticamente inosservabile. Peccato perché
avvicinandosi al perielio previsto per gennaio, dovrebbe aumentare gradualmente la sua
luminosità, che comunque non è previsto superi la decima magnitudine. In ottobre potrebbe
avvicinarsi a tale valore ma non ci mettiamo la mano sul fuoco visto l’andamento fin qui avuto.
Purtroppo, oltre alla comunque modesta luminosità, bisognerà tener conto della sua scarsa altezza
sull’orizzonte al momento dell’inizio della notte astronomica, che andrà tra l’altro diminuendo
drasticamente nel corso del mese. Ecco che allora, considerando tutto quanto, non troveremo
grandi motivazioni per cercarla. Una motivazione però, a ben guardare c’è: il giorno 6 transiterà a
poco più di un grado e mezzo dallo splendido globulare M 5. La cometa si muoverà dal Serpente
verso l’Ofiuco, valicando per qualche giorno anche i confini della Bilancia. Andrà osservata appena
il cielo si fa abbastanza buio per evitare di trovarla troppo vicina all’orizzonte.
C/2012 K5 Linear
Passerà al perielio a fine novembre ma dovrebbe raggiungere l’apice di luminosità a fine dicembre,
quando sarà più vicina al nostro pianeta e dovrebbe brillare di decima magnitudine. Per intanto è
più luminosa del previsto. Teniamo quindi sotto controllo il suo auspicabile ulteriore progresso
luminoso che la porterà forse a brillare di undicesima magnitudine a fine mese. La cercheremo non
appena fa buio nel Bovaro, non distante dalle stelle Beta e Gamma, ancora discretamente alta a
inizio mese, meno alla fine.
168/P Hergenrother
In settembre pareva destinata a rimanere un insignificante oggetto di 15 ma magnitudine e invece
intorno a metà mese è stata valutata appena oltre la dodicesima con un buon grado di
condensazione. La Hergenrother, scoperta nel novembre 1998 dall’astronomo statunitense Carl
Hergenrother tramite il Catalina Sky Survey, ha un periodo orbitale di poco meno di 7 anni.
Raggiungerà il perielio il primo ottobre. In seguito la sua luminosità dovrebbe diminuire
gradualmente. Consigliamo quindi di osservarla quanto prima possibile. La sua corsa mensile
inizierà dal Pegaso e per buona parte di ottobre attraverserà il famoso quadrato. A fine mese
valicherà i confini di Andromeda.
Fonte: http://divulgazione.uai.it/index.php/Archivio_Cielo_del_Mese
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Ottobre 2012
260/P McNaught
Altra cometa più luminosa del previsto e fortemente condensata, salita a metà mese fin alla 12 ma
magnitudine. La 260/P è stata scoperta dal prolifico e noto astronomo Robert H. McNaught nel
maggio del 2005 e “riscoperta” nel maggio di quest’anno dal ceco Martin Masek. Il suo periodo
orbitale è di circa 7 anni. Ha raggiunto il perielio verso metà settembre. La sua luminosità
dovrebbe essere in calo ma, considerati i valori raggiunti, dovrebbe renderla ancora alla portata di
strumenti dal buon diametro. Si muoverà dal Triangolo verso Andromeda, visibile ben alta in piena
notte. Il 12 ottobre passerà a 40’ dall’ammasso aperto NGC 752.
Effemeridi aggiornate delle comete presentate sono disponibili sul sito del Minor Planet Center:
http://www.cfa.harvard.edu/iau/Ephemerides/Comets/index.html
Ulteriori informazioni disponibili sul sito della Sezione Comete UAI: http://comete.uai.it/ mail
[email protected]
AASSTTEERRO
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Questo mese potremo osservare ben due asteroidi molto luminosi, intorno alla magnitudine 8.0
[1]Ceres e [2]Vesta. In particolare segnaliamo il passaggio di (60) ECHO, anche se più debole della
mag. 10, in quanto, verso la fine del mese, passerà molto vicino al pianeta Urano.
Asteroidi in opposizione nel mese di Ottobre 2012
01 Ott (59) Elpis mag. 10.8
05 Ott (60) Echo mag. 10.7
09 Ott (85) Io mag. 10.1
13 Ott (532) Herculina mag. 10.7
Effemeridi per il giorno 15 ottobre 2012 ore 22:00
asteroide
A.R.
Dec.
Mag Distanza Inizio Migliore Fine Costellazione
(1) Ceres 06h12m44.1s +21°38'14" 8.3
2.2 UA
01:10
05:41
06:38 Gemelli
(2) Pallas 00h08m44.8s -12°35'36" 8.6
2.0 UA
21:51
23:39
01:29 Balena
(4) Vesta 05h41m07.5s +17°27'37" 7.5
1.9 UA
00:51
05:11
06:40 Toro
(60) Echo 00h39m31.8s +03°45'47" 11.0
1.3 UA
20:43
00:10
03:38 Pesci
CALENDARIO DELLE PROSSIME OPPOSIZIONI DI RILIEVO
08 Dicembre
17 Dicembre
02 Gennaio
25 Marzo
[4] Vesta
[1] Ceres
[9] Metis
[14] Irene
mag. 6.4
mag. 6.7
mag. 8.5
mag. 8.9
Ulteriori notizie utili, dati e curiosità su (1) Ceres, (9) Metis, (4) Vesta, (14)Irene.
Fonte: http://divulgazione.uai.it/index.php/Archivio_Cielo_del_Mese
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I nominativi dei collaboratori sono indicati nella pagina "chi siamo"
FFoonnttii ddeellllee iim
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Corona solare
Giove ed Io
Pegaso
Dragone
94 Aquarii
Tauridi
http://spiff.rit.edu
http://fc00.deviantart.net
www.astrogavi.it
www.astrogavi.it
http://www.cloudynights.com
http://i.imwx.com
Nota: le immagini sono state aggiunte in un secondo tempo e non fanno parte della stesura originale del
documento uai (se non espressamente indicato).
Fonte: http://divulgazione.uai.it/index.php/Archivio_Cielo_del_Mese
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