1 Cielo di Novembre 2009

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Cielo di Novembre 2009
ANNO INTERNAZIONALE DELL'ASTRONOMIA
Il sito ufficiale
Il sito UAI con il calendario delle iniziative 2009
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Il Cielo del Mese UAI è uno strumento utile e sempre
aggiornato a disposizione di tutti gli appassionati. Per imparare
a muovere i primi passi dell’osservazione astronomica ad
occhio nudo o con l'aiuto del binocolo e del telescopio, il Cielo
del Mese non è che il trampolino di lancio verso un servizio
nato per aiutare chi vuole diventare astrofilo: L' Apprendista
Astrofilo, per gli amici
A
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o semplicemente AA. AA mette a disposizione un testo
introduttivo, programmi di osservazione, una pagina di risorse in continuo sviluppo con testi,
mappe, carte della Luna e del cielo e, soprattutto, la possibilità di fare domande e di
confrontarsi con altri astrofili. Diventa amico del Cielo del Mese e dell' Apprendista
Astrofilo: osserva il cielo e condividi con altri questa emozionante esperienza!
SOLE
Il giorno 23 passa dalla costellazione della Bilancia a quella dello Scorpione; vi rimane però
solo 6 giorni.
Il 29 infatti fa il suo ingresso nell'Ofiuco, la "13a costellazione zodiacale".
• 1 novembre: il sole sorge alle 6.45 ; tramonta alle 17.06
• 15 novembre: il sole sorge alle 7.02 ; tramonta alle 16.51
• 31 novembre: il sole sorge alle 7.19 ; tramonta alle 16.42
Nel corso del mese le giornate si accorciano di circa 58 minuti per una località alla latitudine
media italiana.
(Gli orari indicati sono validi per una località alla latitudine media italiana)
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LUNA
Le Fasi:
• Luna piena il 2
• Ultimo quarto il 9
• Luna nuova il 16
• Primo quarto il 24
OSSERVABILITÀ DEI PIANETI
Mercurio: questo mese non è molto favorevole all’osservazione di Mercurio. Il giorno 5 si
trova in congiunzione con il Sole, pertanto è del tutto inosservabile. Nella seconda parte del
mese il pianeta ricompare ad occidente, subito dopo il tramonto del Sole. E’ comunque molto
basso sull’orizzonte e non sarà facile individuarlo.
Venere: il pianeta più luminoso sta gradualmente lasciando i cieli mattutini. Sempre più basso
sull’orizzonte orientale, a fine mese l’intervallo di tempo a disposizione per osservarlo prima
del sorgere del Sole diventa inferiore ad un’ora. Il 14 novembre passa dalla costellazione della
Vergine alla Bilancia.
Marte: lo si può osservare per tutta la seconda parte della notte. Compare sull’orizzonte
orientale e si eleva sempre più fino a culminare verso Sud nelle ore che precedono il sorgere
del Sole. Marte attraversa per intero la costellazione del Cancro e termina il mese di novembre
proprio sul limite con la costellazione del Leone.
Giove: diminuiscono le ore disponibili per osservare il pianeta gigante del sistema solare.
Giorno dopo giorno la sua altezza sull’orizzonte si riduce, e lo si può osservare solo nelle prime
ore della notte, sempre più vicino all’orizzonte di Sud-Ovest. Giove si trova ancora nella
costellazione del Capricorno.
Saturno: aumentano gradualmente le ore di osservabilità del pianeta con gli anelli. Sorge ad
Est circa 4 ore prima del sorgere del Sole. All’apparire delle prime luci dell’alba lo si può
facilmente individuare a Sud-Est. Saturno si trova nella costellazione della Vergine.
Urano: prosegue il periodo relativamente favorevole all'osservazione del pianeta. Urano infatti
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culmina a Sud nel corso delle prime ore della notte ed è quindi possibile osservarlo ancora alto
sull'orizzonte dopo il tramonto del Sole. La luminosità del pianeta è comunque al di sotto della
soglia accessibile all'occhio nudo; quindi sempre necessario l'uso del telescopio. Urano si trova
ancora nella parte orientale della costellazione dell'Acquario, nei pressi del limite con i Pesci.
Nettuno: le condizioni per l'osservazione anche in questo mese sono simili a quelle di Giove
ed Urano. Nettuno tramonta infatti circa 1 ora e mezza prima di Urano; inoltre si riduce la
distanza angolare con Giove, per cui a fine mese l’intervallo di osservabilità è praticamente
identico a quello del pianeta gigante. Per la sua bassa luminosità è visibile solo con l'uso di un
telescopio. Nettuno rimane tutto l’anno nella costellazione del Capricorno.
Plutone
Cambia nuovamente la denominazione dei pianeti nani orbitanti al di là di Nettuno. La IAU
(International Astronomical Union), ha istituito (giugno 2008) la classe dei Plutoidi. Abbiamo
quindi ritenuto opportuno mantenere nella nostra rubrica Plutone, capostipite di questa nuova
categoria di membri del sistema solare.
Nel corso del mese diventa inosservabile, trovandosi ormai molto basso sull'orizzonte a SudOvest già nelle prime ore dopo il tramonto del Sole. Per osservarlo è comunque indispensabile
l'uso di un telescopio. Si trova nella costellazione del Sagittario.
CONGIUNZIONI
Luna - Marte: nella seconda parte della notte del giorno 9, la Luna all’Ultimo Quarto è in
congiunzione con il pianeta rosso, riconoscibile appena più in alto rispetto al nostro satellite. I
due astri si trovano nella costellazione del Cancro.
Luna – Saturno: una congiunzione osservabile poco prima dell’alba. Il giorno 12 la falce di
Luna calante sorge accompagnando Saturno, riconoscibile poco più in alto sull’orizzonte
orientale. I due astri sono nella costellazione della Vergine.
Luna – Giove: nelle prime ore della notte del 23 la Luna, quasi al Primo Quarto, si trova in
congiunzione con Giove, nella costellazione del Capricorno.
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Sciami meteorici: LEONIDI
17 novembre - Osserviamo le Leonidi
Serata osservativa dedicata allo sciame meteorico più conosciuto, dopo le Perseidi. L’UAI invita
le associazioni astrofili locali ad organizzare serate osservative sul proprio territorio.
Una panoramica delle iniziative astronomiche del mese di novembre è consultabile alla pagina
delle Astroiniziative.
Nella notte tra il 17 ed il 18 novembre lo sciame meteorico delle Leonidi avrà la sua massima
attività.
Le Leonidi sono uno sciame meteorico prodotto dai minuscoli residui di una cometa periodica,
la Temple Tuttle, la cui orbita è intersecata ogni anno dalla terra a novembre.
Lo sciame ha conosciuto in passato periodi di eccezionale attività, culminati con vere e proprie
tempeste di meteore, che si verificano ogni circa 33 anni, intervallo di tempo corrispondente al
periodo orbitale della cometa progenitrice.
Dopo gli spettacolari picchi di attività registrati tra il 1998 e il 2002, dovremo attendere il
periodo 2029 – 2033 per osservare nuovamente delle importanti piogge di meteore.
Le Leonidi sono attive dal 10 al 23 novembre e presentano una attività abbastanza blanda.
Quest'anno la curva di attività dovrebbe crescere lentamente fino alle ore 18 circa del 17
novembre, e poi cominciare a decrescere. La notte del 17/18 novembre sarà perciò quella in
cui dovremmo vedere il maggior numero di Leonidi – fino ad alcune decine all’ora - grazie
anche al fatto che non ci sarà la Luna a disturbare.
Il radiante - punto di provenienza della meteore - si trova nella costellazione del Leone (da cui
deriva il nome dello sciame).
Il radiante delle Leonidi in Italia sarà osservabile solo a partire dalla mezzanotte e fino all'alba:
nelle prime ore della notte (con il radiante ancora sotto l’orizzonte) non si potranno quindi
vedere Leonidi.
Recentemente
è
stato
calcolato
che
la
Terra
quest'anno
potrebbe
incontrare
degli
addensamenti di vecchi residui cometari che potrebbero far aumentare notevolmente il numero
delle meteore, ma solo per poco tempo. Tali incontri sono previsti tutti il 17 novembre, centrati
alle 08h27m, alle 22h43m e alle 22h50m , tutti purtroppo troppo presto, dato che a quell’ora
le Leonidi non sono ancora visibili. Spesso però le previsioni non sono del tutto rispettate e si
può sperare che questi aumenti di meteore durino più del previsto, così da rientrare almeno in
parte negli orari utili per le nostre osservazioni.
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(con la consulenza di Enrico Stomeo – Sezione Meteore UAI)
Le previsioni IMO (International Meteor Organization)
Approfondimenti sugli sciami meteorici: Sezione Meteore UAI e il cielo di agosto, al paragrafo
NOTE SCIENTIFICHE - GLI SCIAMI METEORICI.
COSTELLAZIONI
La notte si allunga, il Sole anticipa sempre più il suo tramonto, e questo ci regala qualche ora
in più di osservazione della volta stellata.
È così che allo spengersi delle ultime luci del crepuscolo avremo ancora l'opportunità di
ammirare brevemente, sull'orizzonte occidentale, alcuni degli astri caratteristici del cielo
estivo.
Li rammentiamo ancora una volta: possiamo riconoscere il "Triangolo Estivo", ai cui vertici
troviamo le stelle Altair dell'Aquila, Vega della Lira e Deneb del Cigno (si consiglia di
consultare le rubriche dei mesi precedenti per le descrizioni più dettagliate delle tre
costellazioni).
Subito dopo il tramonto sarà possibile scorgere anche Ercole, in basso sull'orizzonte a Nord
Ovest. Lungo la fascia zodiacale nelle prime ore della sera possiamo riconoscere il Capricorno
e l'Acquario, privi di stelle particolarmente brillanti.
Proseguendo verso Sud, troviamo i Pesci e la minuscola costellazione dell'Ariete.
Chi osserva da luoghi con l'orizzonte meridionale privo di ostacoli - in pianura o sul mare - può
cimentarsi nel riconoscimento delle costellazioni che si estendono al di sotto dell'eclittica: la
Balena e più a Ovest, sotto l'Acquario, il Pesce Australe, dove si può facilmente riconoscere
una stella brillante, Fomalhaut.
Verso Est vedremo sorgere le costellazioni zodiacali che domineranno il cielo nell'imminente
inverno: vedremo così prima il Toro e successivamente i Gemelli.
In tarda serata nel cielo orientale si inizieranno a vedere altre costellazioni, prossime
protagoniste dei cieli invernali: il Cancro, a sinistra dei Gemelli, e nella seconda parte della
notte, il Leone.
Inconfondibili, a Sud-Est nelle prime ore della notte, le costellazioni di Orione e del Cane
Maggiore, con la luminosissima Sirio.
Sopra i Gemelli e il Toro è facilmente identificabile un'altra costellazione che vedremo ben
alta in cielo per i prossimi mesi: si tratta dell'Auriga, dalla caratteristica forma a pentagono, in
cui uno dei vertici è rappresentato da una delle stelle più luminose della volta celeste, Capella.
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In prossimità dello zenit, sulla nostra verticale, godono ancora di visibilità ottimale le
costellazioni già descritte nel "cielo di ottobre": il grande quadrilatero di Pegaso, seguito,
verso Nord Est, da Andromeda e da Perseo e, più vicine al Polo Nord Celeste, la "W" di
Cassiopea e il meno appariscente Cefeo.
Vale la pena soffermarsi anche sulla piccola costellazione del Triangolo, tra Andromeda e
l'Ariete: in essa si trova la Galassia a spirale M33, ben nota a tutti gli astrofili: è la terza
componente per importanza del "Gruppo Locale", la concentrazione di galassie di cui fanno
parte la nostra Via Lattea e la notissima Galassia di Andromeda.
A Settentrione troviamo come sempre l'Orsa Maggiore e l'Orsa Minore, con la Stella Polare
immobile ad indicarci il Nord; tra le due Orse possiamo riconoscere il Dragone.
Per ulteriori approfondimenti sulle costellazioni e le stelle visibili in questo periodo,
consultate la pagina 575 di Televideo.
OSSERVIAMO LE STELLE DOPPIE AL TELESCOPIO
Questo mese l'Apprendista Astrofilo vi suggerisce di osservare Gamma Arietis.
Dalla scheda di osservazione il link per saperne di più sulle stelle doppie: una presentazione
generale dell'argomento, la storia della loro osservazione e un repertorio bibliografico.
OSSERVARE LA STAZIONE SPAZIALE
Approfondimenti, consigli per le osservazioni sulla pagina Come osservare la Stazione Spaziale
Internazionale che contiene la tabella con le previsioni dei transiti della Stazione Spaziale
Internazionale (ISS) per i 10 giorni successivi, calcolate per ogni capoluogo di provincia.
OSSERVARE GLI IRIDIUM FLARES
Vi è mai capitato di osservare nel cielo notturno l'improvvisa apparizione di un punto molto
luminoso, seguirlo per alcuni secondi nel suo veloce movimento tra le stelle per poi vederlo
repentinamente scomparire? Probabilmente avete osservato un Iridium Flare!
Scoprite di cosa si tratta e consultate le tabelle con le previsioni dei prossimi passaggi degli
Iridium alla pagina: Come osservare gli Iridium Flares.
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COMETE DEL MESE
Novembre si presenta sicuramente (e finalmente) stimolante dopo mesi di calma piatta o
quasi. A dire il vero, se non ci fosse stata la bellissima Lulin nei primi mesi dell’anno, al
momento il 2009 andrebbe in archivio come piuttosto deludente in quanto ad astri chiomati.
Ma siamo fiduciosi di rifarci da qui a fine anno… In ogni caso ecco quel che passa… il cielo in
questo periodo:
P/88 Howell Questa cometa periodica di corto periodo, che si ripresenta dalle nostre parti
ogni cinque anni e mezzo circa, ci darà la possibilità a inizio mese di tuffarci nella parte più
spettacolare della Via Lattea per salutare questo splendido angolo di cielo che sta per
abbandonarci. Siamo naturalmente nel Sagittario, costellazione che ospiterà la Howell per tutto
il mese e nella quale la cometa si sposterà di venticinque gradi in direzione del Capricorno. La
sua ricerca dovrà iniziare non appena le luci del tramonto si spengono, vista la scarsissima
altezza sull’orizzonte e il precoce tramonto. Verso la metà di ottobre è stata segnalata sotto la
nona magnitudine, luminosità che in novembre dovrebbe mantenere e che non dovrebbe
comunque migliorare, se non di poco, anche in futuro (ma non si sa mai…). E’ quindi
teoricamente alla portata di strumenti modesti sotto cieli bui, anche se la limitatissima altezza
dell’astro sarà comunque una non trascurabile difficoltà a cui gli osservatori andranno incontro.
Da seguire i suoi avvicinamenti a dei luminosi globulari, oggetti che da quelle parti non
mancano. Il primo novembre (con la Luna però quasi piena) sarà a poco più di un grado da
NGC 6553 (anche se la sera prima l’avvicinamento è maggiore). Il quattro e cinque novembre
disterà meno di due gradi da M 28, mentre la sera del sei sarà a poco più di un grado da NGC
6638 e l’ultimo giorno del mese esattamente a due gradi da M 75 che avvicinerà
maggiormente il primo dicembre.
C/2006 W3 Christensen Cometa inossidabile che “tiene botta” da mesi, essendosi attestata
su una magnitudine che la rende visibile in piccoli telescopi o binocoli di discreto diametro. E’
da osservare dopo il tramonto, visto che si muoverà durante il mese pressappoco nella stessa
zona di cielo della Howell, tra la parte meridionale dell’Aquila e la parte settentrionale del
Sagittario, anche se la maggiore altezza ne favorirà l’osservazione. Le più recenti stime a
disposizione la danno sotto la decima magnitudine e visibile come un oggetto piccolo molto
concentrato e quindi piuttosto semplice da “staccare” dal fondo cielo. E’ comunque in
allontanamento e in presumibile calo.
217/P 2009 F3 Linear La 217/P sarà osservabile nel cuore della notte e disegnerà una curva
che la porterà durante il mese dall’Unicorno in Orione, costellazione dove è già transitata in
settembre sfiorando la grande nebulosa M 42, uscendone poi nei primi giorni di ottobre. La sua
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luminosità dovrebbe oscillare fra la decima e l’undicesima magnitudine (a meno di sorprese
sempre possibili).
C/2007 Q3 Siding Spring Altra cometa di buona luminosità (segnalata intorno alla nona
magnitudine a fine settembre con stime che la danno in leggera crescita per il futuro prossimo)
che sarà possibile osservare poco prima dell’alba, abbastanza bassa sull’orizzonte est. Visto
l’orario improbabile, sarà preda quindi di cacciatori motivati, disposti ad abbandonare il
calduccio del letto per immergersi nel freddo umido di novembre. Varrà comunque la pena
alzarsi sia per cercarla che per altri motivi che leggerete qualche riga più sotto… A inizio mese
sarà posizionata nella parte estrema del Leone a est, quasi al confine con la Vergine. Proprio
nella Vergine proseguirà il suo viaggio prima di continuarlo nella Chioma di Berenice. Occhio a
non confonderla con una delle tante galassie dell’ammasso Coma-Virgo che incontrerà lungo il
suo cammino però (questo è l’altro motivo stimolante per tirarci giù dal letto come accennato
sopra). Citiamo solo alcuni incontri tra i più interessanti, per non rischiare di allungarci troppo:
il 15 novembre sarà a ridosso della galassia NGC 4216. Il 17 sarà circa a metà strada fra M 99
e la coppia M 86 e M 84. In un campo di due gradi abbondanti avremo la possibilità di
osservare quindi quattro “brillanti” oggetti. Il 24 infine la Siding Spring sarà uno dei vertici di
un triangolo che comprenderà anche M 88 e M 91, distanti dalla cometa meno di un grado. In
ogni caso sarà quasi sempre immersa in un campo ricchissimo di universi isola.
Queste dovrebbero essere le più interessanti comete di novembre ma vi invito a restare
sintonizzati su queste frequenze per eventuali (e auspicabili) news!
Le cartine allegate:
Per la 88/P Howell. La posizione è calcolata per le ore 18.30 ora solare e le stelle arrivano alla
mag. 8
Per la cometa C/2006 W3 Christensen. La posizione è calcolata per le ore 18.30 solare e le
stelle arrivano alla mag. 9
Per la 217/P la posizione è riferita alle ore 1.00 ora solare e le stelle arrivano alla mag. 10
Per la C/2007 Q3 Siding Spring la posizione si riferisce alle ore 4.00 ora solare e le stelle
arrivano mag. 9.
Le mappe fornite sono indicative e per l'intero mese. Poiché le comete si spostano (anche
notevolmente) da una sera all'altra, si consiglia, a chiunque si appresti all'osservazione degli
astri chiomati, di munirsi di mappe dettagliate con stelle di riferimento per giorno ed ora di
osservazione scaricabili dai comuni programmi di simulazione del cielo o contattare la sezione
comete uai.
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Effemeridi aggiornate delle comete presentate sono disponibili sul sito del Minor Planet Center:
http://www.cfa.harvard.edu/iau/Ephemerides/Comets/index.html
Ulteriori informazioni disponibili sul sito della Sezione Comete UAI: http://comete.uai.it/
Estratto da "http://divulgazione.uai.it/index.php/Cielo_di_Novembre_2009”
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