"SCENARI CRITICI IN PRONTO SOCCORSO" SOCCORSO" FOGGIA, MARZOMARZO-APRILE 2012 SEDOANALGESIA NEL PZ CRITICO DR. DOMENICO LASORSA U.O. Medicina e Chirurgia d’Accettazione ed Urgenza Azienda OspedalieroOspedaliero-Universitaria - Foggia SEDOANALGESIA IN TUTTA L’ATTIVITA’ SVOLTA A LIVELLO DEL DEU, LA SEDAZIONE E L’ANALGESIA ANALGESIA OCCUPANO DEGLI SPAZI FONDAMENTALI. OGNI FASE DELLA GESTIONE DEL PZ CHE ACCEDE AI SERVIZI DI URGENZA-EMERGENZA PUO’ PREVEDERE DELLE INDICAZIONI ALLA SEDAZIONESEDAZIONE-ANALGESIA. ANALGESIA IL MEDICO OPERANTE IN UN DEU QUINDI DEVE AVERE ASSOLUTA PADRONANZA DELLE TECNICHE IN OGGETTO. SEDOANALGESIA • LA MEDICINA D’URGENZA E’ FATTA D’INTERVENTI CHE MOLTO FACILMENTE GENERANO DOLORE, DOLORE ANSIA, ANSIA AGITAZIONE. AGITAZIONE • NELL’AMBITO PREOSPEDALIERO, A LIVELLO DEU E PIU’ IN GENERALE IN TUTTA QUELLA CHE E’ L’URGENZA APPARE DISUMANO EFFETTUARE DEGLI INTERVENTI DOLOROSI ED ANSIOGENI SENZA PRENDERE DELLE PRECAUZIONI PER MINIMIZZARE QUESTI EFFETTI. • IL N°DI PZ DI UN DEU CHE PRESENTA QUADRI DOLOROSI O STATO DI AGITAZIONE E’ ESTREMAMENTE ELEVATO. 1 INDICAZIONI DI MASSIMA • • • • • • DOLORI INTENSI STATI DI GRAVE AGITAZIONE PSICOMOTORIA DISINCARCERAZIONE E/O TRASPORTO DEI PZ CRITICI APPLICAZIONI DI TRAZIONI RIDUZIONI FRATTURE O LUSSAZIONI APPLICAZIONI DI CATETERI VESCICALI, ARTERIOSI O VENOSI • • • • • • • • • • BRONCOASPIRAZIONI CARDIOVERSIONI INTUBAZIONE CONTROLLO MOTORIO (TAC, RMN) ESTRAZIONE C.E. OCCHIO, ORECCHIO, NASO RACHICENTESI ESCAROTOMIA SUTURE FERITE MAGGIORI DRENAGGIO TORACICO NEUROPROTEZIONE • LE COMPETENZE SPECIFICHE NECESSARIE PER ESEGUIRE UNA CORRETTA SEDOANALGESIA NON SONO DISSIMILI DA QUELLE DI BASE DEL MEDICO URGENTISTA. 1. CAPACITA’ DI FARE UN BUON MONITORAGGIO CARDIORESPIRATORIO. 2. CAPACITA’ DI OPERARE UNA RCP AVANZATA, DI CONTROLLARE UNA COMPROMISSIONE DELLE VIE AEREE O DI CORREGGERE PROBLEMI EMODINAMICI. 3. UNA CONOSCENZA PROFONDA DEI FARMACI SEDATIVI, IPNOTICI, OPPIOIDI ECC.. SEDOANALGESIA LA DISPONIBILITÀ DI ATTREZZATURE PER IL MONITORAGGIO NON INVASIVO E DI FARMACI OPPIACEI E SEDATIVI AD AZIONE ULTRARAPIDA HA APERTO LA POSSIBILITÀ AI NON ANESTESISTI DI PRATICARE LA SEDAZIONE PROCEDURALE IN DIVERSI AMBITI CLINICI. UNA GESTIONE OTTIMALE DELLA SEDAZIONE RIMANE ALTRESÌ FONDAMENTALE, IN MODO DA NON AGGIUNGERE ULTERIORI RISCHI A QUELLI INTRINSECI ALLE PROCEDURE STESSE. 2 COS’È LA SEDAZIONE? La sedazione e uno stato medicalmente indotto di depressione della coscienza che varia con continuità dall’ansiolisi all’anestesia generale, attraverso stadi definiti solo convenzionalmente ma, nella realtà, non nettamente suddivisi. Infatti la persona sedata può passare da uno stadio all’altro di depressione della coscienza in base alle concentrazioni che nei diversi momenti il farmaco raggiunge a livello cerebrale. SEDAZIONE SEDAZIONE MINIMA o ANSIOLISI: ANSIOLISI Riduzione dello stato di apprensione senza cambiare la coscienza durante il quale il paziente è in grado di rispondere normalmente ai comandi verbali. SEDAZIONE SEDAZIONE MODERATA (nota in passato come SEDAZIONE COSCIENTE): COSCIENTE Depressione farmaco-indotta della coscienza, durante la quale i pazienti rispondono adeguatamente a comandi verbali, spontaneamente o sollecitati con un leggero stimolo tattile. Non è necessario alcun intervento per mantenere la pervietà delle vie aeree e la ventilazione spontanea è adeguata. 3 SEDAZIONE SEDAZIONE DISSOCIATIVA: DISSOCIATIVA Stato catalettico indotto dalla ketamina e caratterizzato da profonda analgesia e amnesia, con mantenimento dei riflessi protettivi delle vie aeree, della respirazione spontanea e della stabilità cardiopolmonare. SEDAZIONE SEDAZIONE PROFONDA: PROFONDA Depressione farmaco-indotta della coscienza, durante la quale i pazienti non possono essere facilmente risvegliabili ma rispondono adeguatamente a seguito di ripetute stimolazioni verbali o dolorose. I pazienti possono avere bisogno di assistenza nel mantenere la pervietà delle vie aeree e la ventilazione spontanea può essere inadeguata. Tale condizione può essere associata a una perdita parziale o totale dei riflessi di protezione delle vie aeree. SEDAZIONE ANESTESIA GENERALE: GENERALE Perdita di coscienza farmaco-indotta, durante la quale i pazienti non sono risvegliabili nemmeno con stimoli dolorifici. La capacità di mantenere spontaneamente la funzione ventilatoria è spesso compromessa. In genere i pazienti richiedono assistenza per mantenere la pervietà delle vie aeree e può essere necessaria una ventilazione a pressione positiva per la depressione spontanea della ventilazione spontanea o per la depressione farmacoindotta della funzione neuromuscolare. La funzionalità cardiovascolare può essere compromessa. 4 OBIETTIVI DELLA SEDAZIONE 1. LA SICUREZZA DEL PZ 2. ANSIA E L’AGITAZIONE AGITAZIONE DURANTE: RIDURRE L’ANSIA • • • APPROCCIO A PROCEDURE EXTRAOSPEDALIERE. TRASPORTO PRESSO IL DEU. PROCEDURE DIAGNOSTICO/TERAPEUTICHE INTRAOSPEDALIERE. 3. RIDURRE IL PIU’ POSSIBILE IL TRAUMA PSICOLOGICO LEGATO ALLA SITUAZIONE D’URGENZA 4. ESEGUIRE INTERVENTI TOTALMENTE REVERSIBILI CIOE’ ORIENTATI IN TERMINI DI RESTITUTIO COMPLETA ALLO STATO PRECEDENTE ALLA SEDAZIONE LA SEDAZIONE DEL PZ CRITICO “ NON PUOI TRATTARE QUELLO CHE NON PUOI MISURARE ” Per applicare la sedazione al pz irrequieto è necessario poter misurare il suo stato di agitazione. Per definire/aggiustare la dose del sedativo applicato è necessario poter misurare il suo stato di sedazione. SCALE DI VALUTAZIONE DELLA SEDAZIONE UN’IDEALE SCALA PER LA VALUTAZIONE DELLA SEDAZIONE CONSENTE: 1. DESCRIVERE ACCURATAMENTE IL GRADO DI SEDAZIONE/AGITAZIONE. 2. GUIDARE GLI AGGIUSTAMENTI DELLA TERAPIA. 5 ESEMPI • Riker Sedation-Agitation Scale (SAS) • Motor Activity Assesment Scale (MAAS MAAS) • Richmond Agitation-Sedation Scale (RASS RASS) • RAMSEY SCALE • Vancouver Interaction and calmness Scale (VICS VICS) • COMFORT SCALE SCALA DI RAMSEY 1. MALATO ANSIOSO E AGITATO 2. MALATO COOPERANTE, ORIENTATO E TRANQUILLO 3. RISPONDE SOLAMENTE AL COMANDO 4. RISPONDE VIVAMENTE ALLA COMPRESSIONE DELLA GLABELLA 5. RISPONDE LIEVEMENTE ALLA COMPRESSIONE DELLA GLABELLA 6. NESSUNA RISPOSTA ALLA COMPRESSIONE DELLA GLABELLA SCALA RASS • • • • • • • • • • 4 3 2 1 0 -1 -2 -3 -4 -5 COMBATTIVO MOLTO AGITATO AGITATO IRREQUIETO SVEGLIO E TRANQUILLO SOPOROSO LIEVEMENTE SEDATO MODERATAMENTE SEDATO SEDAZIONE PROFONDA NON RISVEGLIABILE 6 ANALGESIA ASSENZA DI SENSIBILITA’ AL DOLORE O AGLI STIMOLI NOCICETTIVI NEL PZ COSCIENTE. DOLORE PERCHE’ TRATTARLO? • ETICA • CLINICA • TECNICOTECNICO-OPERATIVA DOLORE • TACHICARDIA • AUMENTATO CONSUMO MIOCARDICO DI O2 • ANSIA • AGITAZIONE • IPERCOAGULABILITA’ • IMMUNOSOPPRESSIONE • CATABOLISMO PERSISTENTE 7 DOLORE • E’ UN PARAMETRO VITALE CHE VA QUANTIFICATO. SCALE VALUTAZIONE DOLORE • VAS (Scala analogica visiva) • VNS (Scala numerica verbale) • VRS (Scala valutazione verbale) • SCALA DELLA FACCIA DOLORE VAS ( SCALA ANALOGICA VISIVA ) • Ha il vantaggio della semplicità • E’ indipendente dal linguaggio e viene facilmente compreso dalla maggior parte dei pazienti • Può essere facilmente ripetuto Particolarmente utile per monitorare il decorso acuto 8 SCALA NUMERICA NRS • 1. Viene abitualmente confusa con la VAS • 2. Teoricamente meno precisa • 3. Stesse difficoltà di comprensione della VAS SCALA VALUTAZIONE VERBALE VRS SCALA DELLA FACCIA • SI USA PREVALENTEMENTE NEL BAMBINO 9 FARMACOLOGIA CARATTERISTICHE DEL FARMACO IDEALE: IDEALE • PROCURARE UN’EFFICACE ANALGESIA, ANALGESIA SEDAZIONE E AMNESIA. AMNESIA • SICURO E SEMPLICE DA SOMMINISTRARE. • RAPIDO INIZIO D’AZIONE. • RAPIDA REVERSIBILITA’ D’AZIONE. SEDOANALGESIA AGENTI DISPONIBILI • • • • • • • • • Diazepam, Lorazepam, Midazolam Morfina, Meperidina, Fentanyl, Alfentanil, Sufentanil, Remifentanil Propofol Tiopentale Pentobarbital Etomidate Ketamina Aloperidolo Dexmedetomidina FARMACI ANALGESICI ANALGESICI OPPIOIDI • LA MORFINA ED IL FENTANYL RAPPRESENTANO IL CAPOSALDO DELLA TRATTAMENTO DEL DOLORE MODERATOSEVERO. 10 FARMACI ANALGESICI ANALGESICI NON OPPIOIDI • FANS • PARACETAMOLO TROVANO LE PRINCIPALI INDICAZIONI NEL DOLORE LIEVE-MODERATO MORFINA E’ L’OPPIACEO DI RIFERIMENTO. • ONSET: 10-15 MIN. • DURATA D’AZIONE: 2-3 ORE. • EFFETTI COLLATERALI:- DEPRESSIONE RESPIRATORIA - IPOTENSIONE • DOSAGGIO: LA SOMMINISTRAZIONE DOVREBBE ESSERE INIZIATA CON BOLI DI 0,05 mg/Kg EVENTUALMENTE RIPETIBILI VALUTANDO L’EFFICACIA E LO STATO CLINICO DEL PAZIENTE. ANTIDOTO: NALOXONE • FENTANYL • E’ L’ANALGESICO PIU’ INDICATO NEI PZ CRITICI CON INSTABILITA’ EMODINAMICA POICHE’ A DIFFERENZA DELLA MORFINA NON CAUSA SIGNIFICATIVE LIBERAZIONI D’ISTAMINA • • • ONSET RAPIDO (30-40 SEC) DURATA D’AZIONE (1-2 ORE) EFFETTI COLLATERALI: - DEPRESSIONE RESPIRATORIA - NAUSEA E VOMITO DOSAGGIO: INIZIARE CON 1-2 µ/Kg RIPETIBILI IN BASE ALLA RISPOSTA ED AGLI EFFETTI COLLATERALI ANTIDOTO: NALOXONE • • 11 FANS UTILIZZATI NEL DOLORE LIEVELIEVE-MODERATO KETOROLAC • • • EMIVITA: 4-6 ORE EFFETTI COLLATERALI: GASTROLESIVITA’ DOSE: 30 mg IN BOLO LENTO O DILUITO IN 100 CC DI SF E INFUSO IN 5 MINUTI SEDAZIONE CON COSA ? • BENZODIAZEPINE • IPNOTICI • ANTIPSICOTICI BENZODIAZEPINE • FARMACI PIU’ USATI PER LA SEDAZIONE • HANNO EFFETTI ansiolitici, ansiolitici, amnesici ( amnesia anterograda ) MA NON analgesici MECCANISMO D’AZIONE • POTENZIAMENTO NEL SNC DEL SISTEMA GABAGABA-ERGICO 12 BENZODIAZEPINE • • • LIPOFILE (EFFETTO RAPIDO SUL SNC) METABOLISMO (RIDUCE CMRO2) DEPRESSIONE RESPIRATORIA (DOSE DIPENDENTE) • EFFETTI ANTAGONIZZABILI (FLUMAZENIL) MIDAZOLAM • IPNOVEL (FL 5 MG/1 ML, 15 MG/3ML). • E’ LA BZP CHE PIU’ SI ADATTA ALLE NECESSITA’ DELL’URGENZA IN RAGIONE DI UNA EMIVITA RELATIVAMENTE BREVE. • POSSIEDE PROPRIETA’ ANSIOLITICHE, AMNESICHE, IPNOTICHE, MIORILASSANTI ED ANTICONVULSIVANTI. • ONSET: ONSET: CIRCA 90 SEC. MIDAZOLAM • DURATA: DURATA: 1,5 ORE PER LA SEDAZIONE. • PUO’ DETERMINARE DEPRESSIONE RESPIRATORIA E IPOTENSIONE PROPORZIONALMENTE ALLA SUA VELOCITA’ D’INFUSIONE. D’INFUSIONE. • DOSE: DOSE: 0,10,1-0,2 mg/kg E LA SEDAZIONE INIZIA DOPO CIRCA 9090-120 SEC. • ANTAGONISTA: ANTAGONISTA: FLUMAZENIL (0,2 mg in 2 min ripetibili,max ripetibili,max 1 mg) 13 DIAZEPAM • VALIUM (FL 10 MG/2ML). • HA PERSO LA SUA POPOLARITA’ A CAUSA DI UNA FARMACOCINETICA MENO FAVOREVOLE. • DOSE: DOSE: 2,52,5-5,0 MG EV PER LA SEDAZIONE IN UN MINUTO SENZA DILUIRE. LORAZEPAM • TAVOR (FL 4 MG/1ML) • DOSE: 1-2 MG EV. IPNOTICI PROPOFOL • DIPRIVAN (FL 20 MLML-10 MG/ML) • HA PROPRIETA’ SEDATIVE, IPNOTICHE, ANSIOLITICHE E AMNESICHE. • ONSET: ONSET: 3030-40 SEC. • DURATA EFFETTO: EFFETTO: 1010-15 MIN. • DOSE: DOSE: 0,50,5-1 MG/KG DA RIPETERE AD INTERVALLI REGOLARI IN RAPPORTO ALLA RISPOSTA CLINICA ED AGLI EVENTUALI EFFETTI COLLATERALI. 14 PROPOFOL • EFFETTI COLLATERALI: COLLATERALI: DEPRESSIONE RESPIRATORIA ED IPOTENSIONE • HA UN BASSO EFFETTO ANALGESICO PERCIO’ VA ABBINATO SE NON CI SONO CONTROINDICAZIONI AD UN OPPIOIDE • CONTROINDICAZIONE ASSOLUTA: ASSOLUTA: INTOLLERANZA VERSO IL FARMACO, ROSSO D’UOVO, D’UOVO, DERIVATI DELLA SOIA. KETAMINA • E’ UN ANESTETICO DISSOCIATIVO • EFFETTO EMODINAMICO ( ↑ PA, ↑ FC, ↑ SIMPATICO ) • BRONCODILATAZIONE • • DOSE: 1-5 MG/KG EV • ONSET: 90 SEC KETAMINA INDICAZIONI • STATO DI SHOCK • USTIONI ESTESE • GRAVE CRISI ASMATICA CON AGITAZIONE • GRAVI FRATTURE SCOMPOSTE 15 NEUROLETTICI DROPERIDOLO-ALOPERIDOLO DROPERIDOLO ALOPERIDOLO • PER LE SUE CARATTERISTICHE IL PRIMO FARMACO (SINTODIAN) E’ PIU’ INDICATO. • EFFETTI : SEDATIVO, ANTIPSICOTICO, ANTIEMETICO. • ONSET: 3-5 MIN. • DURATA AZIONE: 1-4 ORE. • DOSE: NEL PZ AGITATO, 2,5-5 mg (1-2 ml). CARATTERISTICHE FARMACOLOGICHE Agente Meccanismo d’azione Insorgenza (min) Emivita (h) Lipofilicità MIDAZOLAM Agonista recettore GABAa/BZ 2-5 2-12 +++ FENTANYL Agonista recettore-µ <1 2-4 +++ 1-2 1.5-12.4 +++ PROPOFOL Agonista recettore GABAa/BZ Devlin JW et al. Crit Care Clin. 2009;25:431–49. SEDATIVI E ANALGESICI Ansiolisi Amnesia Ipnosi Analgesia BDZ + + + - OPPIODI - - - + PROPOFOL + + + - Darrouj J et al. Am J Ther. 2009;16:339–53. 16 EFFETTI EMODINAMICI DEI PRINCIPALI SEDATIVI E ANALGESICI BDZ OPPIODI PROPOFOL HR CO MAP SVR Symp Paras ↔⁄↑ ↓⁄↔ ↓ ↓⁄↔ ↔ ↔ ↓ ↔ ↓ ↓⁄↔ ↑ ↔⁄↑ ↔/↓ ↓ ↓↓ ↓↓ ↓ ↓⁄↔ Rhoney D et al. Neurol Res. 2001;23:237-59. Devlin JW et al. Crit Care Clin. 2009;25:431–49. CARATTERISTICHE FARMACOLOGICHE Agente Via metabolica principale Metaboliti attivi Implicazioni Farmacogenetiche MIDAZOLAM Idrossilazione (substrato CYP3A4/5) Si Si FENTANYL N-dealchilazione (substrato CYP3A4/5) Si Si PROPOFOL Idrossilazione e glucoronidazione (substrato CYP2B6) No Si Devlin JW et al. Crit Care Clin. 2009;25:431–49. CONTROINDICAZIONI ALLA SEDOANALGESIA CONTROINDICAZIONI ASSOLUTE: ASSOLUTE • INESPERIENZA NEL MANAGEMENT DELLE VIE AEREE O NELLA RCP • MANCATA CONOSCENZA DEI FARMACI NECESSARI • ASSENZA DI IDONEE ATTREZZATURE DI MONITORAGGIO • ALLERGIE O IPERSENSIBILITA’ AI FARMACI CONTROINDICAZIONI RELATIVE: RELATIVE • ANOMALIE FACCIALI O DENTARIE • PZ AD ALTO RISCHIO DI VOMITO E INALAZIONE • PZ INSTABILI DA UN PUNTO DI VISTA EMODINAMICO O NEUROLOGICO 17 COME SI PROCEDE CON I FARMACI • • • PREPARAZIONE DEL MATERIALE PREOSSIGENAZIONE DEL PZ CON FIO2 AL 100% SOMMINISTRAZIONE DEI FARMACI: PRIMA IL SEDATIVO O PRIMA L’ANALGESICO? • • • • L’ORDINE NON E’ FONDAMENTALE PREFERIBILE IL SEDATIVO PER RILASSARE BENE IL PZ FONDAMENTALE E’ PROCEDERE ALLA DILUIZIONE A 10 ML DEI FARMACI DILUIBILI E SOMMINISTRARE IL SEDATIVO A PICCOLI BOLI FINO AD OTTENERE L’EFFETTO DESIDERATO QUINDI INIZIARE L’ANALGESICO. ALCUNI PRINCIPI DI BASE • SEDAZIONE ED ANALGESIA SONO PRATICHE DISTINTE • L’EFFETTO DESIDERATO NON SI OTTIENE CALCOLANDO A TAVOLINO UN DOSAGGIO MG/KG • UN BOLO EV RAPIDO PUO’ ESSERE MOLTO PERICOLOSO • RAGGIUNGERE LIVELLI DI SEDAZIONE TALI DA NON COMPROMETTERE LA FUNZIONE VENTILATORIA • GRUPPI AD ALTO RISCHIO MONITORAGGIO • MOMENTO FONDAMENTALE • FORNISCE INFORMAZIONE SULLE PRINCIPALI FUNZIONI FISIOLOGICHE E DELLE EVENTUALI VARIAZIONI CHE QUESTE SUBISCONO • MONITORIZZARE I SEGNI VITALI (POLSO, PA, FR, SATO2) PRIMA DURANTE E DOPO L’ESECUZIONE DELLA SEDAZIONE 18 DOTAZIONE MINIMA DI MONITORAGGIO • PULSOSSIMETRO • SORGENTE DI O2 E MASCHERA • MATERIALE DI VENTILAZIONE ASSISTITA • MONITOR ECG • APPARECCHIO PER NIPB • ASPIRATORE DI SECRETI CENNI AI "PZ SPECIALI" SPECIALI" • • • • • • PZ PEDIATRICO PZ ANZIANO PZ CARDIOPATICO PZ CON TRAUMA CRANICO PZ CON BPCO PZ USTIONATO PZ PEDIATRICO • PECULIARITA’ ANATOMICHE, FIOSIOLOGICHE, METABOLICHE ED EMOZIONALI DEL BAMBINO FARMACI • MIDAZOLAM EV: 0,05-0,1 mg/kg in 2-5 minuti (non somministrare rapidamente perché aumentano gli effetti collaterali) • ANTIDOTO: FLUMAZENIL 0,01 mg/kg • FENTANYL EV: 1-2 µg/kg lentamente. (Max 5 µg/kg) ONSET: 1-2 minuti • ANTIDOTO: NALOXONE 0,1 mg/kg 19 PZ PEDIATRICO • MORFINA: 0,05- 0,1 mg/kg ev lentamente • PROPOFOL: 2-3 mg/kg ev ONSET E OFFSET rapidi • • • PARACETAMOLO: 10-15 mg/kg ASA: 10 mg/kg IBUPROFENE: 10 mg/kg • KETAMINA: 1ª scelta nelle emergenze pediatriche. pediatriche. Sedazione ed analgesia a basse dosi (0,1(0,1-0,3 mg/kg), anestesia a dosaggi maggiori (1(1-3 mg/kg) PZ ANZIANO • • • • COMORBIDITA’ INTERAZIONI FARMACOLOGICHE RIDOTTA RISERVA FISIOLOGICA DI ORGANI E SISTEMI ENTITA’ DEL TRAUMA MODIFICAZIONI PARAFISIOLOGICHE • • • • SNC: SNC Maggiore sensibilità di farmaci che hanno come target il cervello. SCC: SCC Ridotta risposta compensatoria (tachicardia) a ipovolemia, stress e dolore. RENE: RENE I farmaci ad eliminazione renale hanno emivita allungata, l’effetto è prolungato e vi è rischio di tossicità. FEGATO: FEGATO Modificazione della quota libera del farmaco. PZ ANZIANO NELL’ANZIANO, PIU’ CHE IL FARMACO, HA IMPORTANZA LA DOSE E IL MODO CON CUI VIENE SOMMINISTRATO. 1. DOSE RIDOTTA 2. LENTEZZA NELLA SOMMINISTRAZIONE 3. SOMMINISTRAZIONE EFFETTO-DIPENDENTE 20 PZ CARDIOPATICO • ANALGOSEDAZIONE PRECOCE • FARMACI CON MINORI EFFETTI COLLATERALI POSSIBILI • ATTENZIONE ALL’IPOSSIA E IPOTERMIA • ATTENZIONE ALLE INTERAZIONI FARMACOLOGICHE (FTN/β (FTN/β BLOCCANTI, FTN/AMIODARONE, FTN/CLONIDINA) • ATTENTO MONITORAGGIO PZ CON TRAUMA CRANICO SEVERO • STRESS, STIMOLI ESTERNI, MANOVRE DI NURSING AUMENTANO LA PIC • STABILIZZARE L’EMODINAMICA PER PREVENIRE IL DANNO SECONDARIO • EVITARE I BOLI DI OPPIOIDI E PREFERIRE SEMPRE L’INFUSIONE CONTINUA PZ CON BPCO • CONTROLLARE IL DRIVE RESPIRATORIO • AZIONE BRONCODILATANTE • EVITARE STIMOLI AL BRONCOSPASMO • FARMACI UTILI: KETAMINA FENTANYL MIDAZOLAM 21 PZ USTIONATO • USTIONE: USTIONE: LESIONE IN EVOLUZIONE • • • PZ DA ASSISTERE O PZ POTENZIALMENTE DA RIANIMARE ? LA PERVIETA’ DELLE VIE AEREE E’ GARANTITA ? SONO PRESENTI LESIONI ASSOCIATE ( TRAUMI MUSCOLOMUSCOLOSCHELETRICI, ADDOMINALIADDOMINALI-TORACICI CHIUSI ) ? • ANALGOSEDAZIONE: ANALGOSEDAZIONE: ANSIA, EVOLUZIONE DELLA GRAVITA’ DELLE LESIONI, ESCAROTOMIA PRECOCE • EVITARE SOMMINISTRAZIONI IM E SC • MONITORARE CIRCOLO E RESPIRO PZ INCARCERATO • QUANDO LO STATO INIZIALE DEL FERITO IMPONE UNA INTUBAZIONE IMMEDIATA, L’IOT DOVREBBE ESSERE REALIZZATA SECONDO LO SCHEMA DELL’INTUBAZIONE IN SEQUENZA RAPIDA UTILIZZANDO L’ASSOCIAZIONE FENTANYL-MIDAZOLAM • QUANDO LA SITUAZIONE IMPONE IL MANTENIMENTO DI UNA VENTILAZIONE SPONTANEA L’OBIETTIVO SARA’ QUELLO DI OTTENERE UN LIVELLO DI ANALGOSEDAZIONE ACCETTABILE PER PRATICARE LA DISINCARCERAZIONE SEDOANALGESIA " Nulla e’ cosi’ facilmente sopportabile come il dolore degli altri " " Rochefoucauld " 22 Grazie per l’attenzione 23