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SEDAZIONE COSCIENTE
CON PROTOSSIDO
D’AZOTO
La sedazione cosciente con ossigeno e protossido d’azoto è una tecnica di analgesia sedativa che
trova la sua applicazione ideale nell’odontoiatria pediatrica. Questa metodica viene utilizzata da
anni nella maggior parte degli studi odontoiatrici degli Stati Uniti e del Canada. Da pochi anni ha
iniziato a diffondersi anche in Italia. Si rivolge in generale a tutti i pazienti, ma in modo particolare ai
bambini e a quelli traumatizzati da una precedente esperienza odontoiatrica.
La paura del dentista provoca
ansia e angoscia sia nei bambini che si devono sottoporre alla seduta odontoiatrica, sia nei genitori
che li accompagnano. Riuscendo ad eliminare tali stati emotivi possiamo rendere la seduta dal dentista
estremamente gradevole.
Si utilizza un apparecchio (sedation machine) in grado di miscelare due gas, ossigeno e protossido
d’azoto, in percentuali ben definite; la miscela viene inalata dal bambino tramite una mascherina
profumata in modo da raggiungere una stato di sedazione.
Il bambino durante la sedazione cosciente rimane perfettamente vigile e collaborante, risponde agli
stimoli ed alle richieste dell’odontoiatra, ma è estremamente tranquillo e non ha paura. Rimane in
questa condizione fino al termine della seduta consentendo all’operatore di lavorare nel migliore dei
modi. Al termine della seduta il bambino scende dalla poltrona del dentista allegro e felice per il grande
risultato ottenuto: essersi sottoposto alle cure senza nessun timore.
La sedazione cosciente è di estremo ausilio anche nei casi in cui i bambini vanno volentieri dal dentista,
ma non riescono a farsi curare a causa della difficoltà a stare per “troppo tempo” con la bocca aperta, o
causa di accentuato riflesso del vomito. Durante la Sedazione Cosciente infatti si perde la percezione
della durata della seduta odontoiatrica e si riduce il riflesso faringeo. In questo modo il bambino può
affrontare le cure senza alcuna difficoltà.
La facilità e la comodità di utilizzo ne fanno una metodica estremamente efficiente. L’induzione della
sedazione è molto rapida (3-5 minuti), altrettanto rapida è la metabolizzazione del protossido d’azoto
(1-2 minuti). E’ importante sottolineare che, nel caso in cui il paziente non si trovasse a suo agio, la
somministrazione può essere interrotta in qualsiasi momento su volontà del paziente.
A chi serve l’analgesia sedativa?
L’Analgesia Sedativa serve a TUTTI. Non c’è paziente, adulto o bambino, fobico od indifferente,
tranquillo od agitato, pauroso o coraggioso che non ne possa trarre beneficio.
Al fobico perchè altrimenti difficilmente si lascerebbe curare.
Al bambino perchè non è facile renderlo collaborante.
Al portatore di handicap a cui si evita l’anestesia generale.
All’adulto che trova una soluzione definitiva e piacevole alle sue ansie.
Al dentista che può finalmente concentrarsi solo sul suo lavoro.
All’igienista che non si deve più preoccupare di avere un paziente sofferente.
Ai pazienti ‘a rischio’ ai quali lo stress può essere il motivo scatenante della patologia fino alle
conseguenze più gravi.
Ma non è pericoloso?
No, non è pericoloso in quanto è un gas che non viene metabolizzato dal nostro organismo e una volta
inalato viene eliminato tramite l’espirazione. Per questo motivo non appena si interrompe l’inalazione
della miscela e si somministra Ossigeno puro per 2 minuti vengono annullati tutti i suoi effetti. Inoltre la
macchina è tarata per non scendere mai al di sotto di un rapporto di 30% Ossigeno e 70% Protossido
d’Azoto, pertanto se si considera che nell’aria la concentrazione di Ossigeno è circa del 20%, di fatto il
paziente è sempre iperossigenato, quindi si lavora sempre in condizioni di sicurezza.
Ci sono delle controindicazioni?
In realtà controindicazioni assolute non ce ne sono, anzi, oltre ad essere utilizzato per il trattamento
della paura e dell’ansia, ha anche effetti benefici come la stabilizzazione della pressione arteriosa e del
battito cardiaco, ma possiamo considerare come controindicazioni relative (e pertanto se ne sconsiglia
l’utilizzo in questi casi) le seguenti:
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pazienti claustrofobici (non tollerano la mascherina nasale)
pazienti che assumono antidepressivi in quanto, innalzando già questi il tono dell’umore,
potrebbero subire un’alterazione della coscienza se inalassero anche Protossido d’Azoto
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pazienti con malattia polmonare cronica ostruttiva
donne gravide nel primo e nell’ultimo trimestre
pazienti con precedenti esperienze negative di anestesia generale
pazienti impossibiltati alla respirazione nasale
tossicodipendenti
pazienti con disturbi neurologici (anche l’epilessia)
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