Il
Suo
medico
ha
ritenuto
opportuno
farLe
eseguire
una
esofogogastroduodenoscopia per chiarire la natura dei Suoi disturbi,
riconoscere precocemente eventuali anomalie e/o sottoporLa ad un eventuale
trattamento.
Questo foglio informativo è stato preparato per aiutarLa a capire le modalità di
esecuzione dell'esame, i relativi rischi e le possibili alternative.
L'ESOFAGOGASTRODUODENOSCOPIA è un esame che viene eseguito
introducendo attraverso la bocca una sottile sonda flessibile (endoscopio) che
consente la visione diretta della mucosa di esofago, stomaco e duodeno. E’ così
possibile valutare la presenza di eventuali patologie (anomalie) quali
infiammazioni, ulcere, polipi, tumori. Se necessario, potranno essere prelevati
durante l’esame, in modo indolore, alcuni campioni di tessuto (biopsie) per analisi
istologiche.
METODICHE ALTERNATIVE l’esame radiologico con mezzo di contrasto (bario)
non consente la visione diretta della mucosa del tratto digestivo superiore, nè di
eseguire, se necessario, i prelievi bioptici da sottoporre all'esame microscopico
per ottenere una più precisa diagnosi.
PREPARAZIONE Lo stomaco deve essere vuoto da almeno 12 ore. La sera
precedente l’esame è consentita una cena leggera. Appena alzato può assumere
gli eventuali farmaci di uso corrente per altre patologie.
IL GIORNO DELL’ESAME venga accompagnato, porti con sè le due richieste del
medico (per la gastroscopia e per eventuale esame istologico), i documenti
relativi a ricoveri, interventi chirurgici, esami ematochimici, esami endoscopici e
radiologici precedenti. Le verranno chieste informazioni relative a terapie
precedenti e in corso. Segnali eventuali sue allergie a farmaci, se portatore di
pace maker, o se affetto da glaucoma. In caso di malattia cardiaca valvolare o
valvuloprotesi potrà essere necessario sottoporsi prima e dopo l’esame a terapia
antibiotica profilattica per l’endocardite batterica:consulti a questo proposito il
suo medico e/o il suo cardiologo.
MODALITÀ DI ESECUZIONE DELL’ESAME Il medico e/o l’infermiere le
esporranno la procedura e risponderanno alle sue domande. Prima dell'esame è
opportuno rimuovere occhiali ed eventuali protesi dentarie mobili. Lei verrà fatto
coricare su un lettino, sul fianco sinistro, e dovrà tenere un boccaglio in bocca. Se
non controindicata, se Lei è d’accordo e se è accompagnato da persona che
possa guidare l’auto le verrà praticata una sedazione farmacologica con iniezione
endovenosa (Midazolam) e un anestetico locale spray. Il gastroscopio verrà
introdotto attraverso il boccaglio in bocca e quindi in esofago, stomaco e
duodeno. La procedura non le impedirà di respirare e non le provocherà dolore.
Attraverso l'endoscopio verrà immessa dell'aria che potrà causare distensione
addominale, ma che verrà comunque aspirata al termine dell'esame. L’indagine
dura alcuni minuti (circa 10).
COSA SUCCEDE DOPO L'ESAME Salvo diverse indicazioni, potrà riprendere la
sua dieta usuale dopo che sarà scomparso l’effetto dell’anestesia locale alla gola.
E’ possibile avvertire la sensazione di addome disteso,dovuta all’insufflazione di
aria avvenuta durente l’esame endoscopico. Tale disturbo è comunque transitorio.
Se praticata sedazione, la sensazione di “stordimento” durerà circa 30 minuti e
comunque lascerà il nostro Servizio solo a completa ripresa della lucidità. Inoltre
non potrà guidare autoveicoli per almeno 12 ore.
Il referto dell’esame endoscopico Le verrà personalmente rilasciato prima della
Sua dimissione; se eseguito, l’esame istologico verrà consegnato a Lei
personalmente o a persona di Sua fiducia con delega scritta.
QUALI SONO LE POSSIBILI COMPLICANZE? L'esofagogastroduodenoscopia è
un esame routinario sicuro. Tuttavia, seppur molto raramente (0,13%), si
possono verificare alcune complicanze, per lo più legate ai farmaci impiegati per
la sedazione, perforazione o emorragie. Alterazioni della funzionalità respiratoria
o cardiaca legate alla sedazione possono verificarsi in particolari categorie di
pazienti (anziani o affetti da gravi malattie cadiache o respiratorie) e solo
raramente richiedono l’intervento dell’anestesista. La perforazione in corso di
endoscopia diagnostica è un evento molto raro (0.03%), così come il
sanguinamento, per altro in individui con coagulopatie. Le complicanze possono
essere perlopiù trattate agevolmente con terapia medica e solo raramente
possono richiedere un intervento chirurgico. Consideri questo modulo come
traccia per la formulazione del suo CONSENSO INFORMATO ALL’ESAME. Se
non ha compreso chiaramente quanto illustrato in questo foglio informativo o se
necessita di ulteriori informazioni chieda chiarimenti al medico prima di iniziare
l'esame.
Informi il medico che esegue l'esame su eventuali malattie del cuore, dei polmoni,
malattie infettive acute/croniche (p. es.: epatite, AIDS), malattie del sangue o
alterazioni della. coagulazione, su altre malattie importanti e su eventuali allergie
che potrebbero aumentare il rischio della procedura.