csc α = 1 sin α Identità trigonometriche fondamentali 1 1 sin α sec α = cot α = tan α = cos α tan α cos α cos 2 α + sin 2 α = 1 cot α = cos α sin α Verifica delle identità trigonometriche Combinando tra loro le identità trigonometriche fondamentali si possono verificare innumerevoli altre relazioni che, ovviamente, non è necessario memorizzare: infatti, qualora si renda necessario utilizzarne una, si potrà sempre ricavarla a partire da quelle fondamentali. benché non esista una procedura universale, con passaggi ben definiti, per verificare se una certa espressione trigonometrica è un'identità, è possibile per lo meno fornire alcune utili indicazioni che si potranno seguire all'occorrenza. La più importante, forse, riguarda quello che non si deve fare: non si deve trattare un'espressione trigonometrica come se fosse un'identità fino a che non si è dimostrato che lo è veramente. La maniera più semplice per evitare i tranelli di qualsiasi genere consiste nel lavorare con i due membri dell'equazione separatamente. Esempio sinx = -sinx non è un'identità. Ma se si elevano entrambi i membri al quadrato si ottiene sin2 x = sin2 x che è un'identità. Consiglio 1. Si consideri un membro dell'uguaglianza e si cerchi di renderlo uguale all'altro mediante una serie di trasformazioni successive. Generalmente conviene partire dal membro più complicato e cercare di renderlo uguale a quello più semplice. Consiglio 2. Se le operazioni suggerite nel consiglio 1 non permettono di raggiungere un risultato soddisfacente, si cerca di semplificare ciascun membro dell'uguaglianza separatamente. Se si riesce a ridurre entrambe le espressioni ad una medesima forma, si può concludere che l'uguaglianza originale è un'identità. Consiglio 3. Mettendo in pratica i consigli 1 e 2 si applicano le seguenti regole: (a ) si eseguono le addizioni o sottrazioni di frazioni indicate. (Naturalmente si calcola prima il minimo denominato.) (b) si eseguono le moltiplicazioni o le divisioni indicate. (c) si semplificano le frazioni dividendone numeratore e denominatore per gli stessi fattori comuni. (d) si controlla se la scomposizione in fattori può risultare utile per conseguire lo scopo prefissato. (e) si prova a moltiplicare numeratore e denominatore di una frazione per una medesima espressione. (f) si prova a riscrivere tutte le espressioni trigonometriche in funzione di seno e coseno. Pagina 134, Trigonometria Mustafà A. Munem, David j. Foulis Zanichelli Esercizio n14 pag137 Esercizio n16 cot 2 α − cos 2 α = cot 2 α cos 2 α tan 4 α − sec 4 α = 1 − 2 sec 2 α cos 2 α cos 2 α 2 α − cos = cos 2 α sin 2 α sin 2 α sin α 1 1 − = 1− 2 4 4 cos α cos α cos 2 α 4 cos 2 α − cos 2 α sin 2 α cos 4 α = sin 2 α sin 2 α sin 4 α − 1 cos 2 α − 2 = cos 4 α cos 2 α cos 2 α (1 − sin 2 α ) cos 4 α = sin 2 α sin 2 α (sin α − 1)(sin α + 1) cos α − 2 ⋅ (1) = cos 4 α cos 2 α 2 2 2 − cos α (sin α + 1) cos α − 2 ⋅ (sin α + cos α ) = cos 4 α cos 2 α 2 2 2 2 2 − (sin 2 α + 1) cos 2 α − 2 sin 2 α − 2 cos 2 α ) = cos 2 α cos 2 α − (sin 2 α + sin 2 α + cos 2 α ) − 2 sin 2 α − cos 2 α = cos 2 α cos 2 α − (2 sin 2 α + cos 2 α ) − 2 sin 2 α − cos 2 α = cos 2 α cos 2 α − 2 sin 2 α − cos 2 α ) − 2 sin 2 α − cos 2 α = cos 2 α cos 2 α cos 2 α (cos 2 α ) cos 4 α = sin 2 α sin 2 α cos 4 α cos 4 α = sin 2 α sin 2 α