MECCANISMI DI REAZIONE IN CHIMICA ORGANICA Corso di Laurea in Chimica (Laurea Magistrale) A. A. 2009-2010 Che cosa si intende per MECCANISMO DI REAZIONE ? Descrizione, istante per istante, del cammino degli atomi (e dei loro elettroni) da prima che le specie in reazione si avvicinino a dopo che si è formato il prodotto. .....impossibile! Ottenimento di informazioni ci possano fornire un quadro delle specie che partecipano alla reazione in uno o più istanti cruciali, nel coso della reazione stessa. in pratica un insieme di esperimenti può portare all'esclusione di certi meccanismi, lasciando però possibile un certo numero di altri meccanismi. Gi esperimenti si possono sudividere in: - metodi cinetici - metodi non cinetici F Prima di iniziare a studiare il meccanismo, è necessario conoscere la stechiometria. 1 1. STECHIOMETRIA REAGENTI A aA + bB + cC + .... PRODOTTI X xX + yY + zZ + .... (a, b, c, ..., x, y, z, ... = numero di moli di A, B, C, ..., X, Y, Z) 2. PROCESSO ELEMENTARE o NO? Se la trasformazione ha luogo attraverso una sequenza di intermedi (Ik): ........... I1 I2 In-1 In A Con nessun intermedio con n intermedi X UNO STADIO n+1 STADI Studiare il meccanismo di una reazione significa studiare gli STADI della reazione stessa. Informazioni che si cercano nello studio del meccanismo di una reazione: 1. numero di stadi elementari (numero di intermedi) 2. struttura degli intermedi 3. sequenza degli intermedi (degli stadi elementari) 4. velocità degli stadi elementari e velocità globale 5. requisiti stereochimici 6. sequenze e modi di rottura e formazione di legami 7. eventuale ruolo di sostituenti, solventi e catalizzatori 2 METODI NON CINETICI PER LA DETERMINAZIONE DEI MECCANISMI DI REAZIONE 1. ANALISI DEI PRODOTTI L'identificazione dei prodotti di reazione è il primo passo nello studio di un meccanismo esempi: a) Clorurazione del metilbenzene CH2Cl CH3 hν + Cl2 + HCl CH3 CH3 FeCl3 Cl HCl + + Cl qualunque sia, dall'analisi dei prodotti è evidente che il meccanismo nelle due condizioni di reazione è diverso b) Reazione con cianuro di potassio di cloruri primari di tipo benzilico CH2Cl CH2 C N + O CH2Cl + Cl- CN- + CN- N C O CH3 + Cl- qualunque sia, dall'analisi dei prodotti è evidente che il meccanismo con i due substrati è diverso c) Reazione di tosilati alchilici con nucleofili O CH3 O S O CH2 C CH3 CH3 O O S O+ I- CH3 CH3 H3C C CH2 I CH3 + CH3 3 O O S O- O O S O CH2 C CH CH O CH3 + CH3O- + CH3 CH3 qualunque sia, il meccanismo con i due reagenti deve essere diverso Ipotesi di meccanismo accettabile spiega la formazione di tutti i prodotti isolamento, identificazione ed analisi quantitativa dei prodotti E’ importante assicurarsi che il bilancio di massa della reazione sia completo E pericoloso trarre conclusioni sul meccanismo basandosi su un prodotto presente in resa bassa, se non si conoscono gli altri prodotti d reazione esempio FATTI SPERIMENTALI: CH3 HNO3 CH3 CH3 NO2 + CH3CO2H O O + NO2 56.5% CH3 CH3 CH3 CH3 CH3 + CH3 C O O C CH3 NO2 40.0% 3.5% CH3 + CH3 56.5% 26.5% CH3 17.0% Ad una prima osservazione, la distribuzione dei prodotti sembrerebbe analoga (anche se l'elevata percentuale di prodotto 1,3- dovrebbe mettere in guardia) 4 Il meccanismo della nitrazione aromatica è noto: si tratta di un processo in due stadi, con formazione, nello stadio lento, dell'addotto σ. La distribuzione dei prodotti dipende dall'effetto del sostituente sulla stabilità dell'addotto σ. CH3 CH3 CH3 H + NO2 H+ CH3 NO2+ + lento NO2 veloce CH3 H NO2 veloce H+ CH3 NO2 CH3 + veloce H+ H NO 2 NO2 e la reazione con perossido di acetile? Ad un esame più attento sono stati trovati in piccola quantità altri prodotti: prodotti secondari: CO2 CH4 CH3CH3 CH2CH3 reazione radicalica! O O CH3 C O O C CH3 2 CO2 + 2 .CH 3 5 CH3 H . CH3 . 3 lento CH3 3 CH3 veloce CH3 .CH CH3 .CH + CH4 CH3 .CH 3 H veloce CH3 CH3 .CH . CH3 CH4 . . CH4 + CH4 3 veloce H CH 3 + CH3 CH3 CH2 .CH + CH2 CH3 3 . CH2 CH2 + .CH 3 + .CH3 CH3CH3 Talvolta è l'assenza di un prodotto che porta ad escludere un meccanismo O CH esempio: CH2Cl H2O + (CH2)6N4 C meccanismo proposto: CH2 N CH2 O CH H2O + CH3 NH2 mai trovata Altre volte un prodotto inatteso mette in evidenza l’esistenza di un meccanismo alternativo: esempio Cl O 2N OH + -OH O 2N SN2 però..... 6 tra i prodotti è stato trovato l’1,2-di(4nitrofenil)etene, che non si può formare con l’SN2! NO2 O 2N O 2N Cl - -OH Cl Cl O2N O 2N H2O NO2 NO2 -OH Cl H2O,Cl- O 2N O 2N 2. ISOLAMENTO DEGLI INTERMEDI Esempio: trasposizione di Hofmann: R-CO-NH2 + NaOBr R-NH2 + CO2 + NaBr intermedi isolati: N-bromoammide (RCONHBr) ed isocianato (RNCO) .. R-CO-NH2 Br2 .. R-CO-NH-Br HBr .. R-CO-NH-Br -OH H2 O .. R-CO-N-Br .. .. R-CO-N-Br .. .. R-CO-N: Br - .. R-CO-N : .. O=C=N-R H2O .. O=C=N-R R-NH2 + CO2 7 reazione I A si tratta di un intermedio X reazione reazione A NON è un intermedio X I Se si isola un composto che si pensa sia un intermedio, si mette nelle stesse condizioni di reazione: per essere un intermedio si deve trasformare negli stessi prodotti, con una velocità non inferiore a quella della reazione a partire dai reagenti. esempi: a) Reazione di Reissert N C C N H CHO HCl H 2O O N C O NH2 + si osserva la formazione di un intermedio di colore arancione-rossiccio intermedi proposti: N C e C N N però N C N NH2 C H O O NH2 C H O O C N composto arancione-rossiccio CHO + HCl + H2O + HCl + H2O N +N Cl- O 8 b) Reazione di Clemmensen O Zn C HCl H H OH possibile intermedio: C OH però Zn CH non è un intermedio HCl c) Reazione dell'urea con alcooli O 2 R OH + C H2N veloce R NH2 possibile intermedio: H N O O R O O R O NH2 O però R O R OH NH2 R lento O H N O O O R O non è un intermedio Nell’idrogenazione catalitica degli alcheni (catalizzatore di Wilkinson) sono stati isolati due composti H Ph3P Cl H Ph3P PPh3 PPh3 Ph3P Rh Cl Rh Ph3P Cl Rh Rh Messi nelle condizioni di reazione sono risultati poco efficaci PPh3 Cl PPh3 PPh3 H2 PPh3 Solv H Ph3P Cl Rh H PPh3 PPh3 Solv H Ph3P Cl Ph3P Ph3P Cl Rh Rh Cl Rh Solv H2 PPh3 Ph3P Cl Rh H H Solv Ph3P Cl PPh3 Rh H PPh3 H PPh3 H PPh3 H H Ph3P Cl Rh Solv PPh3 9 Raramente gli intermedi sono abbastanza stabili da essere isolati. Negli altri casi bisogna ricorrere a metodi indiretti rilevamento mediante metodi fisici intrappolamento mediante metodi chimici 3. RIVELAZIONE DI INTERMEDI E DETERMINAZIONE DELLA LORO STRUTTURA intermedi instabili non isolabili Possono essere "visti" con metodi spettroscopici UV IR (RAMAN) NMR ESR L’intermedio deve avere una vita sufficientemente lunga per essere compatibile con il tempo di risposta della tecnica spettroscopica e formarsi in quantità sufficientemente alta per la sensibilità della tecnica stessa. Bisogna dimostrare che: -l’intermedio osservato spettroscopicamente è effettivamente un intermedio del meccanismo studiato - la risposta spettrale sia proprio dell’intermedio proposto e non di qualche altra specie sconosciuta. ESEMPI NO2+ è isoelettronico con CO2. La frequenza Raman caratteristica di CO2 è ν = 1332 cm-1. Nella nitrazione aromatica: H2SO4 + H +O H H2O + NO2 H H + NO2+ NO2 + HSO4 ν = 1400 cm-1 NO2+ H H +O H .. O NO2 NO2 NO2 HSO4- + H2SO4 UV L'idrolisi dell'acetato di p-nitrofenile è catalizzata da imidazolo .. N NO2 O H 3C O + H2O N H NO2 O H3 C + OH HO Quale è il ruolo dell'imidazolo? Sono stati proposti due meccanismi 10 Meccanismo A (Catalisi basica generale) N + N H H 3C O -O NO2 O + H 3C H 3C C O OH H N+ NO2 + + -OH N H NO2 O- NO2 + -OH O H N+ H :O H OH N NO2 + N H -O HO N H Meccanismo B (Catalisi nucleofila) O H3C C .. N NO2 + O NO2 OH3 C C O N+ N H N H NO2 -O O + + HCCN 3 O NO2 C + H3C N N H HO O H3C C H + :O N H N N O H3C C N OH + N H O H 3C C N composto noto, preparabile in modo indipendente N SPERIMENTALMENTE UV, λmax= 245 nm si osserva un massimo a 245 nm, che aumenta con il tempo e poi scompare 11 ESR In grado di rivelare specie radicaliche con vita 1 secondo e concentrazione 10-7M a bassa temperatura si può prolungare la vita dei radicali fino a 10 minuti :O- OH + 2 OH O . O -OH 2 H2O :O- :O- e e O . O dà all'ESR un quintetto (accoppiamento con 4 H, resi equivalenti dalla delocalizzazione elettronica) :O- NMR Vengono rivelate solo specie con tempo di vita superiore al tempo di risposta dello strumento esempio: CH3 CH2 CH CH3 + SbF5 F F- + CH3 CH2 CH CH3 F + CH3 C CH3 CH3 Spettri NMR di carbocationi, registrati in SbF5-SO2ClF, a -60°C 12 Spettro NMR di + CH in SO2 Spettro NMR del catione 1-adamantile + (Chemically Induced Dynamic Nuclear Polarization) CIDNP NMR Se nel corso della reazione si formano specie radicaliche, alcune righe dello spettro presentano un aumento di intensità (assorbimento stimolato, A), mentre altre righe presentano un'emissione (emissione stimolata, E). Riscaldando il perossido di dipropanoile in un tubo NMR in presenza di benzentiolo, si forma radicale etile, che reagisce con il benzentiolo, formando etil fenil solfuro. OO CH3 CH2 C C CH2 CH3 O O . CH3 CH2 + SH O Δ 2 CH3 CH2 C . O . 2 CH3 CH2 2 CO2 S CH2 CH3 13 Se si registra lo spettro NMR dell'etil fenil solfuro durante la reazione, l'etile è: spettro CIDNP spettro normale Gli spin nucleari dell'etil fenil solfuro subiscono polarizzazione dinamica a causa della reazione chimica che sta producendo la molecola. Il meccanismo della polarizzazione CIDNP è complesso e l'effetto osservato (E o A) dipende dal modo con cui gli stati di spin nucleare interagiscono con gli spin elettronici dei radicali. L'osservazione di effetto CIDNP durante una reazione costituisce una prova di meccanismo radicalico (ma la mancata osservazione, da sola, non permette di escluderlo). F esempio: F F F F F F F . F Δ + O F F Cl O C F C C O O F F OO F 2 F F F F Cl . O C F Cl O F O C . O . F + H F F F O H segnale con effetto CIDNP F O C F F F F sperimentalmente effetto CIDNP negli spettri 1H e 13C NMR 14 IR metodi criogenici (matrice di argon solido, a bassa temperatura) esempio: nella sostituzione nucleofila aromatica con meccanismo eliminazione-addizione si forma un intermedio Possibili strutture: H H H H H H . H H H . H cicloalchino H biradicale ciclico H cumulene O O O O hν (λ > 340nm) 8K CO2 O O IR CO2 Una strategia per caratterizzare intermedi a vita troppo breve è generarli in un mezzo in cui non siano possibili reazioni persistenza Mezzo stabile per ioni Per esempio, generare carbocationi in assenza di qualsiasi nucleofilo metodo praticabile solo se l’intermedio non reagisce con se stesso per esempio, non va bene per i radicali Isolamento in matrice L’intermedio viene generato in un solvente solido (congelato) O CH3 2-metiltetraidrofurano Forma un vetro a bassa temperatura La matrice sopprime tutte le reazioni bimolecolari (ma non i processi unimolecolari) CH3. in vetro stabile indefinitamente a temperatura ambiente 15 LASER spettroscopia picosecondi Permette di rilevare specie transienti esempio a) irradiazione con un raggio laser intenso per alcuni picosecondi reazione fotochimica b) irradiazione con laser più debole per alcuni picosecondi registrazione dell'assorbimento della luce in funzione del tempo velocità di decomposizione dell'intermedio esempio: I2 hν (λ=530nm), CCl4 2 I la concentrazione di I raggiunge il massimo dopo 20 ps e diventa il 25% dopo 140 ps il 75% di I torna a I2 nella gabbia del solvente 4. INTRAPPOLAMENTO DI INTERMEDI Un metodo per identificare un intermedio è quello di intrappolarlo aggiungendo un altro reagente Gli intermedi reattivi hanno vita breve e perciò la “trappola” deve essere MOLTO REATTIVA, per competere con la reazione in esame. Intermedi elettrofili possono essere intrappolati con specie nucleofile (e viceversa). BrBr CH2 CH2 Br CH2 CH2 Br2 Br- ClC2H4Br+ Br CH2 CH2 Cl Br CH2 CH2 ONO2 NO3- questo però non chiarisce la struttura dell'intermedio: + Br ione bromonio ciclico o carbocatione a catena aperta CH2 CH2 Br + CH2 CH2 ? 16 Per intermedi radicali R . R' O N O N R reagenti di spin trapping . O R + ON R' hν CH3 H3C C N O CH3 . N Br N Br O . N O N . . CH3 C CH3 CH3 O N O O O R R' R R R O R . R' radicale nitrossido ESR Anche intermedi neutri possono venire intrappolati Esempi Cl KNH2 NH2 + KCl NH3 Cl intermedio: Cl KNH2 H HCl NO NH2 NH3 benzino ? NH2 - intermedi neutri facilmente intrappolabili sono quelli con l'ottetto incompleto R R + C N N hν o Δ R N2 diazo composto R' CH R C: R CH2 H H H R' ciclopropano R carbene R N .. + R N N N azide hν o Δ N2 .. R N: R' CH CH2 H R' H H aziridina nitrene (azaciclopropano) 17 Problema: MgBr + BrMg C C O C C O C C OMgBr OH2 l'addizione avviene al C=O o al C=C? C C O H Risposta oppure C C O intrappolamento dell'intermedio prima del trattamento con acqua si aggiunge alla miscela di reazione un elettrofilo molto reattivo, che si lega al sito nucleofilo O C Cl C INTERMEDIO C O O C l'addizione avviene al C=O (purché il prodotto non subisca trasposizione durante l'isolamento) La natura di un intermedio può essere messa in evidenza sintetizzando un substrato simile a quello in esame, ma con una variazione strutturale che permetta all’eventuale intermedio di reagire in modo nuovo, ma prevedibile. esempio L’enzima mandelato racemasi interconverte gli enantiomeri dell’anione dell’acido 2idrossifenilacetico (acido mandelico). OH OH H CO2- Mandelato racemasi H CO2- 18 OH - intermedio proposto: CO2- Per verificare la formazione del carbanione, è stato preparato l’acido p-bromometilmandelico, che è stato trattato con l’enzima. O OH Br H+ OH OH - CO2- Mandelato racemasi H CO2- CO2- CO 2 Br Il risultato conferma l’ipotesi della formazione del carbanione 5. REAZIONI DI COMPETIZIONE Un esperimento di competizione comporta l’aggiunta di due o più reagenti, che competono per uno o più intermedi. Il rapporto dei prodotti derivati dai diversi tipi di intrappolatori dà il rapporto delle costanti di velocità corrispondenti esperimento fattibile solo quando la reazione di intrappolamento è sotto controllo cinetico Trap 1 SUBSTRATO Prodotto 1 INTERMEDIO Trap 2 Prodotto 2 esempio Nell’idrolisi di RNA e DNA è stata proposta la formazione come intermedi di specie pentacoordinate (fosforani) O OH O O P Per verificare l’ipotesi, è stata studiata la chimica di O sistemi modello, come il fosfoestere 19 Il fosfoestere può ciclizzare per dare un fosforano OH O O OH P O O O O O P O fosforano (pentacoordinato) mai visto a temperatura ambiente però, aggiungendo cloruro di acetile all'estere: O OH O O O P O O O + Cl O O O O P O O P O O O O + L’esperimento ha dimostrato che – Il fosforano è presente in una soluzione di fosfoestere – i fosforani sono intermedi ragionevoli Reazioni simili possono procedere attraverso lo stesso intermedio: Br H2O OH + I H2 O Per verificare se l’intermedio è lo stesso, si può effettuare un esperimento di competizione: i prodotti risultanti si devono formare nello stesso rapporto. esempio Controllo dell’eventuale intermedio comune nelle alchilazioni alliliche catalizzate da Rh M Complesso π η3-allile, struttura molto comune nelle reazioni organometalliche (ibrido di risonanza) M M I complessi π-allile possono essere attaccati da nucleofili al C, con formazione di sistemi allilici estesi. Con esperimenti di competizione è stato dimostrato che, nel caso dell’alchilazione di Rh allile, l’intermedio non è simmetrico 20 Carbonati allilici non simmetrici, fatti reagire con una quantità catalitica di Rh(PPh3)3Cl, darebbero prodotti con lo stesso rapporto se l’intermedio fosse simmetrico: O O O O O Rh Rh(PPh3)3Cl cat. Na+ - O O CH(CO2Me)2 CH(CO2Me)2 + 97 O O : 3 O O O Na+ - Rh(PPh3)3Cl cat. O O CH(CO2Me)2 CH(CO2Me)2 + Questo risultato si interpreta con un complesso del Rh σ+π 3 : 97 6. ESPERIMENTI STEREOCHIMICI tecniche PROBLEMA: natura dell'intermedio cationico della bromurazione CH3 Br2 C C H H cis-2-butene Br- H3C H CH2 CH2 o H CH3 C C H Br + + Br Br + CH2 CH2 H3C BrH 3C IR, NMR, CD, ORD Br C C CH 3 Br H (R,R)-2,3-dibromobutano Br H 3C H C C C H Br (S,S)-2,3-dibromobutano 21 BrCH3 H C C H3C H H3C Br- trans-2-butene Br + C H C H3C infatti Br- Br CH3 H Br2 C C H H H3C Br + CH3 C C H Br (R,S)-2,3-dibromobutano reazione non stereospecifica con sostituenti che stabilizzano il carbocatione si perde la specificità X I risultati dello studio stereochimico confermano l'assenza di processo sincrono C C H Br H CH3 H3C CH3 H3C // H (R,S)-2,3-dibromobutano C C H Br Br Br Altri esempi: H CO2H H CO2H OsO4 acido cis-butendioico (acido maleico) CO2H O O H Os H O O CO2H CO2H NaClO3 H H OH OH CO2H acido (R,S)-2,3-diidrossibutandioico acido meso-2,3-diidrossibutandioico, acido meso-tartarico Metodo molto usato per distinguere tra SN1 e SN2 OHBr MeCN OH H2O + Br OH OH 22 H3 C (R) Cl- H CH3OH C+ C Cl H H 3C H+ CH3 C OCH3 + CH3O C H (R) (S) H CH3 miscela racemica intermedio carbocatione planare =/ CH3OC Cl H3 C δδCH3O ..........C .......... Cl H (R) H CH3O C Cl- CH3 (S) H CH3 7. ESPERIMENTI DI MARCATURA ISOTOPICA CH3-I* + I- CH3-I + I*- isotopi radioattivi 3H, 14C, 35S marcatura parziale isotopi stabili 2H, 13C, 15N, 18O marcatura parziale o completa 1 2π ν= IR tecniche utilizzate k μ SPETTROMETRIA DI MASSA Esempio: idrolisi basica degli esteri con l'aiuto di 18O sono stati dimostrati vari meccanismi BAc2 O H 3C C + 18OH- O CH2CH2CH2CH2CH3 O H3C C 18 OH - + O CH2CH2CH2CH2CH3 OH3C C O CH2CH2CH2CH2CH3 18 OH O H3C C 18 O- + HO CH2CH2CH2CH2CH3 sensibile agli effetti sterici Questo è il meccanismo più comune Se il C acilico è ingombrato stericamente, l'attacco del nucleofilo può avvenire sull'alchile 23 CH3 BAl2 H 3C C CH3 H3C CH3 C CH3 CH3 O H 3C + C C H 3C O CH3 C CH3 H 3C CH3 CH3 O 18OH- + O CH3 O C 18 H 3C - 18OH C + O- CH3 H3C CH3 C CH3 O + C O C CH3 H3C CH3 HO CH3 18 HO CH3 La marcatura isotopica sull'alcool permette di escludere il meccanismo BAc2, ma non permette di distinguere tra BAl2 e BAl1 BAl1 O C CH3 C+ O CH3 O C CH 3 CH3 C H 3C + 18OH O- + CH3 C+ CH CH3 3 18 H 3C C O H H 3C CH CH3 3 Esempio: trasposizione di Claisen OH O Δ hν Reazione termica: D D O OH O Δ D D 24 Reazione fotochimica: D D D O OH OH hν Si deve formare un frammento allilico libero D D D + 50 : 50 HO Esempio: idrolisi dei piranosidi O+ R'O HO acido + ROH NH Path A O HO O OR R'O HO SCISSIONE ESOCICLICA HO NH O OH OR + R'O HO acido NH Path B O Calcoli di dinamica molecolare hanno suggerito che nei processi catalizzati da enzimi sia operativo il percorso endociclico + O H+ D OH D O SCISSIONE ENDOCICLICA CD3OD O D OH D + HO O + OCD3 D OH D OCD3 O D OH D H+ CD3OD O D OH O D OH + O O D D O + OCD3 D D OCD3 D O D Con questo metodo si è trovato che circa il 15% della reazione procede attraverso il percorso endociclico 25 8. ESPERIMENTI DI CROSSOVER si utilizzano per determinare se la reazione è INTERMOLECOLARE o INTRAMOLECOLARE Per effettuare questo tipo di esperimenti si usano due substrati simili, uno dei quali “etichettato” per distinguerlo dall’altro La variazione strutturale deve essere la più piccola possibile A B C D + + A* B* A B C D + + A* B* C* D* C* D* + C* intramolecolare D + C D* intermolecolare Esempio: trasposizione benzidinica H+ NH NH EtOH/H2O difenilidrazina H2N H2N NH2 + H2N 30% 70% 2,4'-diamminobifenile difenilina 4,4'-diamminobifenile benzidina in solventi aprotici si formano anche altri prodotti: H 2N NH2 H2N NH NH2 2,2'-diamminobifenile orto-benzidina N-fenil-1,2-diamminobenzene orto-semidina NH N-fenil-1,4-diamminobenzene para-semidina processo intramolecolare o intermolecolare? esperimenti con miscele di reagenti che differiscono per i sostituenti dato sperimentale: MeO O Me Me O NH NH + O Et Et O H+ EtOH/H2O H2N H2 N Et O NH2 + O Et H2N NH NH MeO O Me NH2 O Et NH2 NON OSSERVATO La formazione dei bifenili deve avvenire con un processo intramolecolare 26 dato sperimentale: CH3 O 15 CH3 O NH NH 1. H+ + CD3 O 2. Ac2O NH NH 15 NH CD3 O NH + O NH NH O Anche la formazione delle difenilammine deve avvenire con un processo intramolecolare MECCANISMO PROPOSTO formazione di un intermedio doppiamente protonato formazione di legame C-C sincrona alla rottura di legame N-N perdita di protoni con riaromatizzazione H H + H2N ............NH2 =/ H N N + + H+ NH NH H ..............+ δH H primo intermedio diprotonato + H2N H H + NH2 H2N H+ ultimo intermedio diprotonato H+ H2 N stato di transizione sincrono H + NH2 intermedio monoprotonato NH2 Questo meccanismo spiega la formazione (intramolecolare) della benzidina, ma non quella degli altri isomeri + NH2NH2 secondo intermedio protonato + complesso π rotazione 0° i rotameri del complesso π portano agli altri prodotti: 27 + NH2NH2 0° H2 N .....+ + H2 N NH2NH2 ..... 0° 2 H+ + NH .. 2 .. 60° NH2 NH2 + NH2 NH + 2 H+ 2 H+ NH NH NH2 2 H+ H2 N NH2 + .... 120° + NH2 2 H+ NH2 H2 N NH2 120° + ..... 2 H+ NH NH H2 N + NH2 2 H+ NH .. 2 .. . + 180° // H 2N NH 2 H+ NH2 + altre evidenze sperimentali indicano che la p-semidina si ottiene attraverso un intermedio monoprotonato =/ H H N . + .. + .. + NH2 NH H : N . .. NH NH2 . .. H Le conclusioni che si possono trarre dall'indagine sperimentale, basata soprattutto sugli esperimenti di crossover sono: 1. la benzidina (4,4,'-diamminobifenile) si forma con un meccanismo sincrono 2. l'o-semidina (N-fenil-1,2-diamminobenzene) e la difenilina (2,4'-diamminobifenile) si formano per scissione del legame N-N e rotazione del complesso π risultante 3. la p-semidina si forma probabilmente con un meccanismo (sincrono) che comporta trasposizione sigmatropica [1,5]. 28 Talvolta un meccanismo può essere intermolecolare o intramolecolare, a seconda dei sostituenti Trasposizione di Beckman Esempio ossima substrato catalizzatore H3C CH3 C C N H2SO4 conc. acido polifosforico PCl5 O alogenuri acilici H N OH Di solito migra il gruppo in posizione trans all'OH, dal C all'N. H2SO4 conc. CH3 C N N H2O OH + N H 3C C H3 C C C + O SO3H H3 C C H O+ H 3C H O C N N + H3 C C =/ HSO4- + N H2O ..... . . .C CH3 .......... δ+ ... . .N ... δ.. OSO3H CH3 H H+ N catione nitrilio rivelato con 1H NMR; intrappolato (con alcool) ione nitrilio H3 C C N + OEt + EtOH H3 C C N immino estere con H218O: 18 O H 3C C N + + H218O: quando si può formare carbocatione stabile H3 C C N H reazione intermolecolare 29 H3C CH3 H3 C C N H3 C OH } { + H3C C N C(CH3)3 + H+3C N C H3 C C CH3 H3 C C N { + H3C C N + C(CH3)3 + OH { } H3 C + C N + H3 C C } H3 C + + H3 C C N C H3 C O O + H 3C C H3 C C NH C(CH3)3 + N C(CH3)3 C CH3 O C + NH C } CH3 NH C CH3 CH3 O C + NH C(CH3)3 La trasposizione di Beckmann è stata investigata con studi computazionali, usando tre substrati e due gruppi di solventi, H+(AcOH) e H3O+(H2O)6. Calcolando le energie dei possibili intermedi e stati di transizione, gli autori hanno concluso che il meccanismo dipende dal tipo di ossima: H 3C + C N OH H3 C H3C C N CH3 + H2O + H3C C N CH3 + H2O H+ + C N OH H3 C + H 3C C N CH3 C N H + H3 C O H + H 2O O HO C N C N H3 C H H HC H+ 3 + H + N OH CH3 C N+ H H3 C HO + H+ H+ N N OH H+ H O L’ossima dell’acetone dà un intermedio carbocationico, che nel caso dell’ossima dell’acetofenone è preceduto da un intermedio in cui c’è partecipazione del fenile; invece l’ossima del cicloesanone dà la migrazione senza formazione di intermedi. (J. Org. Chem. 2005) 30 esempio Eliminazione riduttiva di metano dal complesso planare quadrato del Pt Ph3P H Pt Ph3P Ph3P CH3 Pt PPh3 + CH4 Rottura del legame C-Pt con formazione di CH3.? Esperimento di crossover: Ph3P Pt Ph3P CH4 40% H CH3 Ph3P + Ph3P D Pt CD3 + CH3 D + CD3 H + CD4 1% 1% Viene esclusa anche la formazione di specie bimetalliche Pt-Pt Ph3P Ph3P intramolecolare 40% H meccanismo sincrono =/ Pt CH3 UN RISULTATO NEGATIVO VA INTERPRETATO CON CAUTELA: l’assenza di rimescolamento (scrambling) non esclude la frammentazione, se la ricombinazione dei frammenti avviene più velocemente della diffusione. 9. “RADICAL CLOCKS” E’ difficile ottenere informazioni su quello che succede dopo lo stadio rate-determining Nel caso di reazioni radicaliche, è possibile ottenere informazioni, incorporando nel substrato in esame dei gruppi funzionali che diano radicali che possono riarrangiarsi, con una velocità nota. Sono disponibili gruppi la cui velocità di riarrangiamento varia in un intervallo di 10 ordini di grandezza O . . . . O k (25°C) = 59 s-1 k (25°C) = 10 s-1 N . k (25°C) = 71 s-1 N + . N N . . k (25°C) = 7.8 x 102 s-1 31 O . . O . . k (25°C) = 9.8 x 103 s-1 O k (25°C) = 1.3 x 103 s-1 O O O O . . . + CO2 . O k (25°C) = 1.3 x 105 s-1 k (25°C) = 3.3 x 104 s-1 . . . . + CO O k (25°C) = 1.3 x 108 s-1 k (25°C) = 5.2 x 107 s-1 . O R R O O . k (25°C) = 5÷8 x 109 s-1 k (25°C) = 2 x 109 s-1 . k (25°C) = 1÷4 x 1011 s-1 Ar Ar esempio . O Fotolisi dei chetoni: O O hν R R + + HO R E’ stato proposto che si formi un 1,4-biradicale O .O hν R R H . α γ OH β R SCISSIONE OH O R R + . . CHIUSURA HO R Si sa che l’introduzione di CO, sotto forma di estere, accelera il decadimento dell’1,4biradicale risultante, attraverso frammentazione O O nel chetone è stato inserito un “radical clock” che si apre con una costante di circa 108 s-1 O O 32 OH O O O . hν . O O . senza riarrangiamento OH O . O O + CO + OH O . O . O HO Il risultato dice che la framentazione del radicale ha una velocità confrontabile con quella del riarrangiamento del radical clock O O O HO O tempo di vita dell’1,4-biradicale formato per fotolisi: 1÷4 ns 33