La pompa valvulo - muscolare negli arti inferiori • Fluidodinamica Computazionale (Computational Fluid Dynamics, CFD) come supporto alle sperimentazioni mediche. • Possibilità di fornire alcune importanti informazioni riguardo al flusso sanguigno, soprattutto nel determinare alcune grandezze fisiche difficili da misurare nei pazienti. • Possibilità di simulare complessi fenomeni legati all’interazione fluido-struttura in emodinamica (Fluid-Structure Interaction, FSI) Il problema consiste nel far tornare il sangue dalle estremità inferiori al cuore contro la forza di gravità quando il soggetto è in piedi: il meccanismo determinante nell’economia del ritorno venoso è costituito dalla pompa muscolare. La forza di gravità si manifesta all’interno dei vasi come pressione idrostatica Come varia la pressione idrostatica nel passaggio da posizione eretta a posizione orizzontale In un soggetto in piedi e fermo la pressione idrostatica alla caviglia è data dal peso della colonna di sangue dal cuore alla caviglia: in un soggetto di altezza normale è pari a 90 mmHg 0 h =120 cm P idrost = hρg Pressione arteriosa (mmHg) Pressione venosa(mmHg) La pressione del sangue negli arti inferiori viene incrementata notevolmente dalla pressione idrostatica: nelle arterie, elastiche, questo effetto non ha conseguenze mentre invece nelle vene, sottili e poco elastiche, la pressione idrostatica tende a provocare la dilatazione Sono presenti valvole a nido di rondine per spezzare la colonna di sangue e diminuire la pressione sulla parete venosa Conseguenze del loro cattivo funzionamento sono l’indebolimento e la deformazione della parete venosa (vene varicose) Durante la deambulazione, le contrazioni dei muscoli negli arti inferiori comprimono facilmente le vene intramuscolari e intermuscolari (a differenza delle arterie) spingendo il sangue verso il cuore. Inoltre, la chiusura delle valvole al di sotto della zona di compressione impedisce il flusso retrogrado. Pompa muscolare molto sviluppata nel polpaccio (la contrazione genera una pressione superiore ai 200mmHg) anche cambiamenti di peso, contraggono i muscoli del polpaccio Æ I muscoli del polpaccio come cuore periferico Quando si passa in fase di rilassamento muscolare il gradiente pressorio si inverte: la valvola al di sopra del punto di compressione si chiude impedendo il reflusso del sangue progredito in precedenza, mentre la valvola a monte si apre per permettere il flusso in ingresso. Clinostatismo: pompa inattiva e valvole aperte 0 h hρg Ortostatismo: pompa inattiva e valvole aperte; il gradiente di pressione idrostatica non è frazionato Sistole muscolare durante la marcia: il piede va in appoggio sulla punta e il muscolo del polpaccio si contrae; la valvola prossimale (la più vicina al cuore) si apre, mentre quella distale (la più vicina al piede) si chiude: pompa attiva e gradiente di pressione idrostatica frazionato; la pressione alla caviglia è ridotta a h3ρg Diastole muscolare durante la marcia: rilassamento del muscolo del polpaccio e appoggio sul tallone; la valvola prossimale si apre e quella più vicina al piede si chiude: pompa attiva e gradiente di pressione idrostatica frazionato; pressione alla caviglia ridotta a h2ρg Durante la contrazione muscolare, nonostante la pressione nelle vene profonde superi quella delle vene superficiali, le valvole nelle vene perforanti si chiudono impedendo il reflusso dal sistema profondo a quello superficiale. Durante il rilassamento muscolare, la diminuzione della pressione provoca l'apertura delle valvole delle vene perforanti, permettendo al sangue del sistema superficiale di essere drenato nel profondo e di progredire verso il cuore Durante la deambulazione, l’azione della pompa svuota verso l'alto e in modo intermittente il contenuto venoso dell’arto più velocemente di quanto non si possa riempire dal basso per apporto arterioso, a causa delle resistenza micro circolatorie svuotamento del letto venoso dopo pochi passi; in un arto normale il volume venoso del polpaccio è compreso tra 100 e 150 ml, di cui il 40-60% viene espulso con una singola contrazione muscolare. Variazione di calibro e riempimento dei tronchi superficiali e profondi del polpaccio in corso di deambulazione Variazioni della pressione media venosa alla caviglia nel tempo durante l’ortostatismo, la camminata, e il successivo riposo Variazioni di volume e pressione con l’attivazione della pompa muscolare del polpaccio; volume rimanente nell’arto dopo l’esercizio diviso per il volume venoso in ortostatismo riportato come frazione di volume residuo (RVF, %). Incontinenza valvolare a monte: svuotamento parziale con scarico a valle ma anche a monte durante la sistole Incontinenza valvolare a valle: reflusso del sangue verso i piedi durante la diastole Schema del modello fisico adottato • sistemi venoso e arterioso semplificati da due tubi sottili a pareti rigide (escludendo un tratto deformabile, a livello polpaccio), divisi da un setto poroso che produce caduta di pressione equivalente a nel distretto delle arteriole e nel letto capillare • fluido newtoniano (η = 0.035 cm2/s) omogeneo e incomprimibile (ρ = 1.06 g/cm3) • pressione in ingresso che simula la pompa cardiaca Uscita del condotto (vena cava superiore) SCHEMA DEL SISTEMA Ingresso del condotto (tratto aortico) Pin(t)=[100+20sin(2πt)] mmHg CIRCOLATORIO 4 mmHg AD VD CUORE AS VS 25 mmHg 5 litri/min 100 mmHg 8 mmHg 5 litri/min POLMONI GRANDE CIRCOLO 40 mmHg 10 mmHg CAPILLARI … E SCHEMA DEL CIRCUITO PER LE SIMULAZIONI A valle del polpaccio Vena a livello della caviglia Vena a livello del piede Setto poroso (arteriole e capillari) Arteria a livello del piede Modello CAD tridimensionale del condotto idraulico utilizzato 0.5 cm 1.2 m 0.3 m Diametro delle sezioni variabile lungo il condotto per ottenere valori di velocità del sangue caratteristici dei vari distretti, in base all’equazione di continuità: il calibro del condotto è stato ristretto nelle zone in cui la velocità del flusso doveva essere maggiore, come nel tratto iniziale aortico Il condotto è stato dimensionato in modo da ottenere valori realistici della pressione e della velocità in condizioni di riposo (sia in posizione supina che in posizione eretta) SISTEMA CIRCOLATORIO pressione media (nel tempo) velocità media (nel tempo) CUORE AORTA ARTERIE ARTERIOLE CAPILLARI VENULE VENE VENA CAVA CUORE velocità media (cm s–1) pressione media (mmHg) 50÷40 40÷10 10÷0.1 <0.1 <0.3 0.3÷5 5÷25 100 100÷40 40÷25 25÷12 12÷8 8÷3 2 EQUAZIONE di CONTINUITA' S1 v1 = S2 v2 portata Q ≈ 5 litri min–1 =5000 cm3 ≈ 85 cm3 s–1 circolo 60 s AORTA r = 0.8 cm S = πr2 = 2.5 cm2 v = Q/ S = 85/ 2.5 cm s–1 ≈ 42.5 cm s–1 ARTERIOLE r = 11.28 cm S = πr2 = 400 cm2 v = Q/ S = 85/ 400 cm s–1 ≈ 0.2 cm s–1=2 mms-1 CAPILLARI S = 4500 cm2 v = 85/ 4500 cm s–1 » 0.02 cm s–1 = 0.2 mm s–1 VENA CAVA S = 4 cm2 v = 85/ 4 cm s–1 » 21 cm s–1