il sistema visivo i componenti della proiezione retinica (o retinofuga) è la via neurale che partendo dall’occhio arriva al tronco dell’encefalo ! prima di arrivare nel tronco dell’encefalo gli assoni passano per tre strutture: Nervo ottico Chiasma ottico Tratto ottico a livello del chiasma ottico le vie visive si incrociano (decussano) e successivamente danno origine al tratto ottico il sistema visivo Centr Optic nerve Optic chiasm Lateral geniculate nucleus Optic radiation Optic tract Hypothalamus: regulation of circadian rhythms Figure 11.2 nal ganglion terminate in nucleus of th colliculus, th thalamus. Fo axons of the is looking up the brain). Pretectum: reflex control of pupil and lens Superior colliculus: orienting the movements of head and eyes Striate cortex ganglion (see Chapter 19). Neurons in the ciliary ganglion innervate the constrictor muscle in the iris, which decreases the diameter of the pupil when Figure 11.3 for the pupil way includes il sistema visivo perchè la decussazione delle vie visive è importante? ! il nostro campo visivo si distingue in: emicampo destro emicampo sinistro campo binoculare il sistema visivo perchè la decussazione delle vie visive è importante? quando chiudiamo uno o l’altro occhio la porzione binoculare del campo visivo è comunque visibile. ! un oggetto nell’emicampo sinistro proietta alla porzione nasale della retina sinistra ed a quella temporale della retina destra. il sistema visivo perchè la decussazione delle vie visive è importante? la porzione nasale sinistra incrocia nella parte destra del chiasma per cui tutto quello che è presente nell’emicampo sinistro “viene visto” dall’emisfero desto e viceversa. il sistema visivo (bottom). Comparable lines drawn through the point of fixation define visual field quadrants (center). Color coding illustrates corresponding retinal and visual field quadrants. The overlap of the two monocular visual fields is shown at the top. F Monocular portion of visual field Monocular portion of visual field Left visual Right visual field field Left monocular visual field Lens Superior (S) F Temporal (T) F Inferior (I) Left retina F T Monocular portion of visual field Monocular portion of visual field S Nasal (N) Fixation point S F Binocular visual field (B) Right monocular visual field I F T I S N Fovea Right retina F Eye (A) T I Left visual Right visual field field Left monocular visual field Right monocular visual field Superior (S) Temporal (T) F S Nasal (N) F T ual points in space. As a general rule, information from the left half of t visual world, whether it originates from the left or right eye, is represent in the right half of the brain, and vice versa. Understanding the neural basis for the appropriate arrangement of inpu from the two eyes requires considering how images are projected onto t two retinas, and the central destination of the ganglion cells located in d ferent parts of the retina. Each eye sees a part of visual space that defines visual field (Figure 11.4A). For descriptive purposes, each retina and its c Binocular visual field Left visual field Right visual field A B FP C D Fixation point Left visual field B Right visual field C D A Temporal retina Temporal retina Nasal retina Optic chiasm Left optic tract Right optic tract Figure 11.5 Projection of the bin field of view onto the two retinas relation to the crossing of fibers in optic chiasm. Points in the binocu portion of the left visual field (B) the nasal retina of the left eye and temporal retina of the right eye. P in the binocular portion of the rig visual field (C) fall on the nasal re the right eye and the temporal ret the left eye. Points that lie in the m cular portions of the left and righ fields (A and D) fall on the left an nasal retinas, respectively. The axo ganglion cells in the nasal retina c the optic chiasm, whereas those fr temporal retina do not. As a resul formation from the left visual fiel carried in the right optic tract, and mation from the right visual field ried in the left optic tract. il sistema visivo il tratto ottico circa il 90% degli assoni del tratto ottico finisce con innervare il nucleo genicolato laterale (NGL)del talamo dorsale. da qui i neuroni proiettano alla corteccia visiva primaria e prendono il nome di radiazione ottica. ! In base alla localizzazione di un eventuale lesione della proiezione retinofuga possiamo stabilire quale tipo di deficit visivo avremo il sistema visivo il tratto ottico deficit consistenti del campo visivo sono chiamati anopsie. deficit meno rilevanti sono detti scotomi. ! lesioni a livello del nervo ottico portano alla cecità per l’occhio interessato ! lesioni a livello del chiasma ottico portano alla cecità per porzioni del campo visivo di entrambi gli occhi (emianopsia bilaterale) ! lesioni a livello del tratto ottico portano alla cecità per porzioni del campo visivo di uno degli occhi (emianopsia omonima) 268 Chapter Eleven Left eye visual field Right eye visual field (A) Left Right (B) Optic nerve Optic chiasm Optic tract A (C) B C D Lateral geniculate nucleus (D) Optic radiation E (E) Striate cortex Figure 11.8 Visual field deficits resultng from damage at different points along the primary visual pathway. The diagram on the left illustrates the basic In contrast, damage to the optic chiasm results in visual field deficits that il sistema visivo interruption of the optic tract on the right results in a loss of sight in the left visual field (that is, blindness in the temporal visual field of the left eye and the nasal visual field of the right eye). Because such damage affects corresponding parts of the visual field in each eye, there is a complete loss of vision in the affected region of the binocular visual field, and the deficit is referred to as a homonymous hemianopsia (in this case, a left homonymous hemianopsia). Lateral ventricles Lateral geniculate nucleus Fibers representing superior retinal quadrants (inferior visual field) Meyer’s loop Fibers representing inferior retinal quadrants (superior visual field) Figure 11.7 Cours tion to the striate co information about th of the visual field sw eral horn of the vent ral lobe (Meyer’s loo the occipital lobe. Th mation about the inf visual field travel in il sistema visivo il tratto ottico deficit consistenti del campo visivo sono chiamati anopsie. deficit meno rilevanti sono detti scotomi. ! lesioni a livello del nervo ottico portano alla cecità per l’occhio interessato ! lesioni a livello del chiasma ottico portano alla cecità per porzioni del campo visivo di entrambi gli occhi (emianopsia bilaterale) ! lesioni a livello del tratto ottico portano alla cecità per porzioni del campo visivo di uno degli occhi (emianopsia omonima) ! lesioni a livello della radiazione ottica portano alla cecità per porzioni superiori/ inferiori del campo visivo di uno degli occhi (quadrantopsia) il sistema visivo RETINA - NGL - CORTECCIA STRIATA = COSA RETINA - COLLICOLO - CORTECCIA EXTRASTRIATA = DOVE ! BLINDSIGHT (visione cieca): i pazienti non riconoscono lo stimolo ma lo localizzano correttamente nello spazio SOLO SE gli è concesso di muovere gli occhi verso la posizione dello stimolo stesso il sistema visivo ipotalamo dove sincronizzano i ritmi biologici come sonno-veglia dove finiscono gli assoni del tratto ottico che non innervano il NGL? pretetto dove controllano il diametro della pupilla e alcuni movimenti oculari collicolo superiore (circa il 10%) dove controllano il movimento degli occhi e della testa per portare in visione foveale il punto d’interesse ganglion (see Chapter 19). Neurons in the ciliary ganglion innervate the constrictor muscle in the iris, which decreases the diameter of the pupil when activated. Shining light in the eye thus leads to an increase in the activity of pretectal neurons, which stimulates the Edinger-Westphal neurons and the dal pretetto le proiezioni raggiungono il nucleo Edingerciliary ganglion neurons they innervate, thus constricting the pupil. Westphal, che chethe proiettano i loro In addition to its contiene normal roleneuroni in regulating amount of light that enters assoni lungo il nervoreflex oculomotore (terzo nervo cranico) the eye, the pupillary provides an important diagnostic tool that allows the sinapsi physiciana to test the integrity of theciliare visual sensory apparatus, the fino a far livello del ganglio che controlla motor outflow to the pupillary muscles, and the central pathways that medi- l’apertura dell’iride Figure 11.3 The circuitry responsible for the pupillary light reflex. This pathway includes bilateral projections from the retina to the pretectum and projections from the pretectum to the Edinger-Westphal nucleus. Neurons in the Edinger-Westphal nucleus terminate in the ciliary ganglion, and neurons in the ciliary ganglion innervate the pupillary constrictor muscles. Notice that the afferent axons activate both Edinger-Westphal nuclei via the neurons in the pretectum. Postganglionic parasympathetic fiber Pupillary constrictor muscle Iris Optic nerve Ciliary ganglion Preganglionic parasympathetic fiber in cranial nerve III EdingerWestphal nucleus Pretectum Superior colliculus Cornea Aqueous humor Lens Retina Vitreous humor il sistema visivo il nucleo genicolato laterale (NGL) i due NGL (destro e sinistro) sono localizzati sul talamo dorsale e rappresentano il principale bersaglio del tratto ottico. ! sono composti da 6 strati di cellule. ! La particolare conformazione di questi strati che si “piegano” attorno al tratto ottico è alla base del termine genicolato la suddivisione in sei strati cellulari del NGL il tratto ottico il sistema visivo come l’occhio ed il NGL si spartiscono l’input visivo molti neuroni del NGL proiettano verso la corteccia visiva primaria (V1). ! è importante notare come il NGL destro riceve informazioni sul campo visivo sinistro e viceversa, infatti a questo livello l’input visivo dei due occhi viene mantenuto separato. il sistema visivo come l’occhio ed il NGL si spartiscono l’input visivo per capire meglio il funzionamento del NGL andiamo ad osservare i suoi sei strati: i restanti 4 strati presentano neuroni più piccoli e sono chiamati strati parvocellulari i primi 2 strati presentano grandi neuroni e sono chiamati strati magnocellulari neuroni più piccoli posti ventralmente a ciascuno strato sono detti koniocellulari e ricevono l’input da cellule gangliari non-M e non-P. il sistema visivo i campi recettivi inserendo dei microelettrodi nel NGL possiamo misurarne i campi recettivi (così come si fa per le cellule gangliari). i neuroni magnocellulari hanno campi recettivi centro-periferia ampi (come per le cellule gangliari retiniche M) mentre i neuroni parvocellulari hanno campi centro-periferia più piccoli (come per le cellule P della retina). ! il sistema visivo output retinico occhio cellula gangliare NGL strato controlaterale 6 ipsilaterale 5 ! ! ! ! controlaterale ! ! tipo P ! ! ! ! controlaterale 4 ! ! ipsilaterale ipsilaterale ! ! cellula NGL strati koniocellulari Parvo cellulare 3 tipo M nonM nonP 2 ! ! 1 ventrale ad ogni strato Magno cellulare Konio cellulare field properties of neurons in the striate cortex (and beyond) plays an impo tant role in determining the basic attributes of visual scenes. Another feature that distinguishes the responses of neurons in the stria cortex from those at earlier stages in the primary visual pathway is binocu larity. Although the lateral geniculate nucleus receives inputs from bot eyes, the axons terminate in separate layers, so that individual genicula il sistema visivo Lateral geniculate nucleus Striate cortex (B) I II Layer (A) 1 2 3 4 5 6 III IV V VI Parietooccipital sulcus Calcarine sulcus Posterior pole of occipital lo Figure 11.10 Mixing of the pathways from the two eyes first occurs in the striate cortex. (A) Although the lateral geniculate nucleus receives inputs from both eyes, these are segregated in separate layers (see also Figure 11.14). In many species, includ ing most primates, the inputs from the two eyes remain segregated in the ocular dominance columns of layer IV, the primar cortical target of lateral geniculate axons. Layer IV neurons send their axons to other cortical layers; it is at this stage that the information from the two eyes converges onto individual neurons. (B) Pattern of ocular dominance columns in human striate cortex. The alternating left and right eye columns in layer IV have been reconstructed from tissue sections and projected onto a photograph of the medial wall of the occipital lobe. (B from Horton and Hedley-Whyte, 1984.) il sistema visivo input non retinici verso il NGL molti input che raggiungono il NGL provengono dalla corteccia visiva. ! altri input arrivano dal tronco dell’encefalo e sono legati a fenomeni di allerta e attenzione. ! un concetto importante per quanto riguarda il NGL è che rappresenta il primo centro dove quello che vediamo viene influenzato cognitivamente ed emotivamente. il sistema visivo anatomia della corteccia striata la corteccia visiva primaria corrisponde all’area 17 di Brodmann nel lobo occipitale ed è chiamata anche V1 o corteccia striata is represented below the calcarine sulcus, the lower field above the calcarine sulcus. (B) Photomicrograph of a coronal section of the human striate cortex, showing the characteristic myelinated band, or stria, that gives this region of the cortex its name. The calcarine sulcus on the medial surface of the occipital lobe is indicated. (B courtesy of T. Andrews and D. Purves.) il sistema visivo the optic nerve, the optic tract contains the axons of ganglion cells that originate in both eyes and represent the contralateral field of view. Optic tract axons terminate in an orderly fashion within their target structures thus generating well ordered maps of the contralateral hemifield. For the primary visual pathway, the map of the contralateral hemifield that is established in the lateral geniculate nucleus is maintained in the projections of the lateral geniculate nucleus to the striate cortex (Figure 11.6). Thus the (A) (B) Parieto-occipital sulcus Binocular portion Macula Calcarine sulcus Myelinated stria Monocular portion Medial surface Left visual field Right occipital lobe il sistema visivo anatomia della corteccia striata la proiezione dalla retina a NGL e poi allo strato IV è un esempio di organizzazione retinotopica ! il principio della organizzazione retinotopica è che cellule vicine nella retina inviano informazioni a zone limitrofe delle strutture bersaglio. ! in questo modo la superficie della retina viene tracciata sulla superficie di NGL e IV come se fosse una mappa il sistema visivo l’organizzazione retinotopica possiamo individuare tre caratteristiche dell’organizzazione retinotopica: ! I. la mappatura del campo visivo su una struttura organizzata retinotopicamente viene distorta. ad esempio la limitata zona centrale del campo visivo viene ingigantita a livello corticale ! II. un singolo stimolo luminoso attiva diffusamente la corteccia striata con un picco nella corrispondente posizione retinotopica ! III. la mappa retinotopica deve essere letta correttamente. il cervello deve interpretare l’attività nervosa distribuita per consentire la visione il sistema visivo la struttura della corteccia striata la corteccia striata viene suddivisa in sei lamine o strati. ! nello strato I non sono presenti neuroni ! lo strato IV si divide in strati IVa, IVb e IVc. ! lo strato IVc a sua volta si suddivide in IVcα e IVcβ il sistema visivo la struttura della corteccia striata nella corteccia striata troviamo 2 tipi principali di neuroni: ! le cellule stellate spinose sono piccoli neuroni i cui dendriti sono ricoperti da spine e sono particolarmente diffusi nello strato IVc ! le cellule piramidali presentano un solo grande dendrite apicale che si può estendere in verticale sino alla pia madre. solo queste cellule inviano i loro assoni al di fuori della corteccia striata cellule stellate spinose cellule piramidali il sistema visivo la maggior parte degli assoni che provengono dal NGL fa sinapsi a livello dello strato IVc della corteccia striata. ! in particolare: neuroni magnocellulari proiettano verso IVcα ! neuroni parvocellulari proiettano verso IVcβ ! assoni koniocellulari fanno sinapsi negli strati II e III. il sistema visivo output retinico occhio cellula gangliare NGL strato controlaterale 6 ipsilaterale 5 ! ! ! ! controlaterale ! ! tipo P ! ! ! ! controlaterale 4 ! ! ipsilaterale ipsilaterale ! ! cellula NGL Corteccia Striata strato Parvo cellulare IVcβ Magno cellulare IVcα Konio cellulare II, III 3 tipo M nonM nonP 2 ! ! 1 ventrale ad ogni strato il sistema visivo input-output dei diversi strati corticali iniezione di un aminoacido radioattivo in un occhio in modo da seguire il percorso di alcune proteine delle cellule gangliari fino al NGL ed in particolare fino allo strato IVc il sistema visivo input-output dei diversi strati corticali in questo modo è stato possibile osservare che i segnali radioattivi non erano continui all’interno dello strato ma erano organizzati a colonne. ! in altre parole gli input che arrivano al NGL dall’occhio si dispongono in colonne chiamate colonne di dominanza oculare organizzazione a colonne della corteccia visiva in un macaco il sistema visivo input-output dei diversi strati corticali i diversi strati corticali si innervano tra loro perpendicolarmente attraverso connessioni radiali ! una connessione radiale si estende perpendicolarmente lungo la corteccia mentre le connessioni orizzontali sono localizzate nello strato III. ! lo strato IVc proietta principalmente agli strati IVb e III dove i segnali dei due occhi si combinano per la prima volta ! RICORDA che magno e parvocellulari rimangono comunque separati a livello corticale infatti: magno (IVcα) - IVb parvo (IVcβ) - III il sistema visivo output retinico occhio cellula gangliare NGL strato controlaterale 6 ipsilaterale 5 ! ! ! ! controlaterale ! ! tipo P ! ! ! ! controlaterale 4 ! ! ipsilaterale ipsilaterale ! ! cellula NGL Corteccia Striata strato Parvo cellulare IVcβ III Magno cellulare IVcα IVb Konio cellulare II, III 3 tipo M nonM nonP 2 ! ! 1 ventrale ad ogni strato il sistema visivo input-output dei diversi strati corticali dalla corteccia striata l’output attraversa i vari strati per andare nella materia bianca. ! in particolare le cellule piramidali degli strati II, III e IVb inviano assoni alla corteccia, quelle dello strato V proiettano al collicolo superiore ed al ponte mentre quelle dello strato VI tornano verso il NGL il sistema visivo gli strati II e III sono cruciali nell’elaborazione visiva. ! colorando questi strati di corteccia (enzima citocromo ossidasi) si osserva come all’interno di questi strati sono presenti delle regioni chiamate blob ! i blob sono posti in corrispondenza con le colonne di dominanza dello strato IV. il sistema visivo i blob sono divisi tra loro da regioni interblob e ricevono input diretti dagli strati koniocellulari del NGL ! le cellule di queste regioni blob sono particolarmente importanti per l’analisi del colore dell’oggetto. il sistema visivo via MAGNOCELLULARE via PARVOCELLULARE via KONIOCELLULARE il sistema visivo via MAGNOCELLULARE •gangliari M •strati magnocellulari NGL (1-2) •IVC alfa •IVB il sistema visivo via PARVOCELLULARE •gangliari P •strati parvocellulari NGL (3,4,5,6) •IVC beta •III (blob e interblob) il sistema visivo via KONIOCELLULARE •gangliari nonM e nonP •strati koniocellulari NGL •III (blob) il sistema visivo la via magnocellulare anche la corteccia visiva presenta campi recettivi simili a quanto visto con le cellule gangliari nella via magnocellulare i campi visivi dello strato IVc alfa rispondono diversamente tra centro e periferia in relazione a variazioni di luminosità il sistema visivo la via magnocellulare cellule di questo canale sono dette cellule semplici. queste cellule ricevono input da gangliari con campi recettivi allineati il sistema visivo negli strati esterni di IVc alfa troviamo che questo tipo di cellule rispondono molto meglio ad una barra di luce in relazione al suo orientamento. ! un neurone potrebbe scaricare molto con la barra posta orizzontalmente piuttosto che verticalmente ! per questo motivo si parla di neuroni selettivi per l’orientamento il sistema visivo se un neurone è selettivo per un particolare orientamento anche i neuroni adiacenti mostreranno la stessa preferenza. ! per questo motivo si parla di colonne di orientamento. i neuroni che mostrano questa selettività sono cruciali per l’analisi della forma degli oggetti. ! oltre che all’orientamento molti neuroni mostrano di essere selettivi per la direzione (ad esempio rispondendo quando lo stimolo si muove in una precisa direzione e non rispondendo allo spostamento opposto). ! i neuroni che mostrano questa selettività sono cruciali per l’analisi del movimento degli oggetti. il sistema visivo la via parvocellulare le cellule di questo canale possiedono campi recettivi campo-periferia rosso-verde (IVC beta) ! nella via parvocellulare ci sono cellule interblob a livello dello strato III che non hanno regioni on e off e sono dette cellule complesse. queste cellule danno risposte on e off a stimoli che attraversano il campo recettivo il sistema visivo la via koniocellulare (o via blob) le regioni blob di questo canale a livello dello strato III possiedono cellule sensibili alle diverse lunghezze d’onda e che non rispondono all’orientamento. ! i campi recettivi sono opponenti per rosso-verde e blu-giallo e oltre alle cellule dello strato IVC beta sono gli unici sensibili al colore il sistema visivo RIASSUMENDO nella via parallela magnocellulare si passa dalle cellule M della retina agli strati magnocellulari del NGL e da qui a IVC alfa. si ritiene che questa via sia cruciale per l’analisi del movimento. ! la via parvo-interblob va dalle cellule gangliari P della retina agli strati parvocellulari del NGL e da qui a IVCbeta che a sua volta proietta allo strato III delle regioni interblob. si ritiene che questa via sia cruciale per l’analisi dei dettagli dell’oggetto. ! la via blob va dalle cellule nonP e nonM della retina agli strati koniocellulari del NGL. da qui alle regioni blob degli strati II e III. si ritiene che questa via sia cruciale per l’analisi del colore. il sistema visivo vie parallele e moduli corticali è stato visto come una regione di soli 2x2mm di corteccia visiva sia in grado di compiere una completa analisi di uno stimolo visivo. ! una regione 2x2mm è detta modulo corticale. la corteccia striata conta circa 1000 moduli corticali ! ! il sistema visivo oltre la corteccia striata oltre alla corteccia striata altre aree corticali extrastriate sono coinvolte nell’elaborazione visiva. ! possiamo individuare due distinti flussi di elaborazione visiva nella corteccia: una via dorsale (implicata nell’analisi del movimento) e una via ventrale (implicata nel riconoscimento) ! ! il sistema visivo la via dorsale l’area MT (V5) è specializzata per l’analisi del movimento l’area MT riceve input da V2 e V1 e dallo strato IVB il sistema visivo il sistema visivo la via ventrale tra le aree che compongono la via ventrale troviamo: ! l’area V4. questa area riceve input dalle regioni blob e interblob e da V2 si ritiene che V4 sia particolarmente importante per il riconoscimento della forma e del colore degli oggetti