Sindrome di Joubert associata a difetto oculare e presa in carico abilitativa multidisciplinare precoce: descrizione di due casi D. Bellipanni*; R. Pantaleo*, B. Chinosi*, M. Fasone*, C. Bagnasco*, R. Pitino°, R. Nardello° e S. Mangano° *Istituto dei Ciechi Florio Salamone di Palermo ° Scuola di Specializzazione Neuropsichiatria Infantile, Università degli Studi di Palermo Con il presente lavoro si descrivono due casi di Sindrome di Joubert con deficit visivo correlato sottoposti a trattamento riabilitativo multisensoriale precoce. E.S. di 23 mesi presenta all’obiettività clinica: ipotonia muscolare prevalente agli arti superiori, movimenti oculari anormali caratterizzati da nistagmo e posizione preferenziale di sguardo in lateroversione sinistra. A.A. di 31 mesi, anch’esso globalmente ipotonico, presenta un deficit visivo caratterizzato da nistagmo a scosse in tutte le posizioni di sguardo con posizione preferenziale in lateroversione destra e al F.O. coloboma papillare e distrofia retinica. Entrambi presentano condotte stereotipate sia motorie che di tipo digito-oculare (“eye pocking”, “eye pressing”) e un quadro di ritardo globale nell’acquisizione delle tappe di sviluppo psicomotorio verosimilmente riconducibile sia al coinvolgimento delle strutture cerebellari sia al deficit visivo. Gli obiettivi dell’intervento neuroriabilitativo sono direttamente collegati al contenimento delle disfunzioni e alla promozione del potenziale visivo e della sua integrazione ad abilità sensoriali alternative (tatto-udito), per favorire l’uso funzionale dell’oggetto, dei passaggi posturo-motori ed incentivandone gli aspetti socio-comunicativi e relazionali. L’intervento, essenzialmente sintomatico, viene svolto all’interno di un setting percettivamente adattato alle difficoltà visive dei soggetti, in costante collaborazione tra i membri dell’équipe specialistica pluridisciplinare: NPI, musicoterapeuta, fisioterapista, ortottista, logopedista e terapista sensoriale. Le attività si svolgono a cadenza plurisettimanale in maniera integrata anche in presenza dei genitori al fine di promuovere lo sviluppo psicomotorio globale in modo individualizzato. In conclusione, si ritiene che ad oggi tale approccio ha evidenziato un miglioramento delle performances visuo-percettive e oculo-motorie con l’emergenza di nuove competenze posturomotorie e comunicativo-relazionali. Bibliografia 1) Brancati, Dalla Piccola e Valente. Joubert Syndrome and related disorders Orphanet Journal of Rare Diseases 2010, 5:20 2) William V Good et. al. Recent advances in cortical visual impairment Developmental Medicine & Child Neurology 2001, 43: 56–60 3) Fazzi et al. Visual Disorders in Children With Cerebral Visual Impairment. Journal of Child Neurology Volume 22 Number 3 March 2007 294-301 4)A. Guzzetta. Visual disorders in children with brain lesions. 2001; 5: 107-114. European Journal of Pediatric neurology 5) Fazzi et. al Visual–perceptual impairm ent in children with periventricular leukomalacia Brain & Development 26 (2004) 506–512 6) E. Fazzi et al. Early intervention in visually impaired children / International Congress Series 1282 (2005) 117–121