prendere visione - Dipartimento di Scienze Aziendali e Giuridiche

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Teorie psicologiche
Lo spettro di indagine è rappresentato dalla ricerca di quei fattori, diversi da
soggetto a soggetto che, a parità di condizioni portano a diverse risposte
rispetto agli stimoli esterni.
Queste componenti psicologiche della personalità sono : il carattere , il
temperamento, l’intelligenza.
Dal punto di vista criminologico la personalità è l’insieme delle caratteristiche
che ciascun individuo manifesta nel suo modo di vivere sociale.
Per comprendere la ratio di comportamenti devianti e criminosi da un punto di
vista psicologico sono state approntate diverse teorie della personalità.
Ruolo di grande importanza è stato rivestito dalla psicoanalisi, scienza che
per prima ha rivolto la sua attenzione all’inconscio.
Freud
Lo studio di Freud porta a due topiche(da topos
luogo
psichico)
importantissime.
La prima scomponeva la psiche umana in tre parti:
conscio
parte superficiale della psiche
ordinaria percezione dei
pensieri
inconscio parte sommersa della psiche, totalmente autonoma dalla parte
conscia.
Preconscio
ricordi non totalmente consci ma facilmente richiamabili
dalla coscienza superficiale desideri e sentimenti che sottendono a particolari
fasi della vita.
Nella seconda topica(integrativa e non sostitutiva della prima) Freud distingue
invece:
l’ES serbatoio dell’energia vitale, insieme di pulsioni.l’es è governato dal
principio del piacere
l’IO è la coscienza mediatrice prodotta dai due movimenti contrastatnti
dell’es e del super io. È governato dal principio di realtà. Il suo compito è
quello di mediare le pulsioni dell’estese al soddisfacimento irrazionale ed
assoluto, e le istanze del super io tese verso la censura delle pulsioni dell’Es.
super io
arbitro morale della condotta, rappresenta l’insieme dei divieti
sociali sentiti dalla psiche come costrizione ed impedimento del piacere.
I bisogni dell’Es e le censure del SuperIo sono in perenne conflitto si
scontrano principio del piacere e principio di realtà.
Quando il Superio non riesce a controllare le pulsioni dell’es si scatena una
situazione di ansia la cui forma più grave è la Nevrosi.
La nevrosi è intesa come timore della rigidità del superio che scatena nel
soggetto un grave pericolo per l’equilibrio psicologico.
L’organismo appresta dunque dei meccanismi di difesa quali:
la rimozione
la dislocazione
la sublimazione
la proiezione
la fissazione
la regressione
l’identificazione
con Freud si ha pertanto il tentativo di spiegare attraverso la psicoanalisi il
comportamento criminale dell’uomo.
La prima causa di criminalità è l’impossibilità da parte del super io di
controllare le impulsività dell’es. Questa carenza di censura dà luogo a
diverse situazioni:
normalità
delinquenza fantasmatica
delinquenza colposa
delinquenza nevrotica
delinquenza affettiva
delinquenza normale.
JUNG
Seconso Jung la personalità è data dalla combinazione di causalità e
teleologia: il comportamento dell’uomo è determinato non solo dalla sua
storia individuale ma anche dai suoi fini.il presente infatti è determinato non
solo dal passato(casualità) ma anche dal futuro(prospettive, fini).
Un atteggiamento puramente causale rende l’uomo prigioniero del proprio
passato e quindi disperato. L’atteggiamento finalistico, invece, dà all’uomo un
senso di speranza, uno scopo di vita.
La concezione junghiana della personalità considera la direzione futura del
soggetto e nello stesso tempo è retrospettiva.Jung vede nella personalità
dell’uomo la sintesi del passato ancestrale dell’uomo
l’uomo nasce con
molte predisposizioni ereditate dai suoi antenati e queste lo guidano nella sua
condotta.
La struttura della personalità junghiana è dunque così percepita:
io
mente cosciente
inconscio personale l’insieme delle esperienze rimosse o dimenticate
inconscio collettivo
tutte le esperienze che appartengono al passato
ancestrale dell’uomo(che quindi condiziona l’inconscio personale dello
stesso)
persona maschera che l’individuo porta per rispondere alle esigenze
sociali
anima e animus l’archetipo è una forma di pensiero universale dotato di
affettività.l’archetipo femminile nell’uomo è anima, nella donna quello
maschile è
animus
ombra
istinti animali ereditati dal’uomo nella sua evoluzione
Sé lo scopo della vita. Punto centrale della personalità attorno a quale
ruotano tutti gli altri sistemi
La differenza tra la concezione freudiana e quella junghiana si incentra in
primo luogo nel modo di concepire la personalità.
Per freud è un sistema di energia aperto identificabile con la libido
soddisfazione del piacere.
Per Jung la libido è sinonimo di energia psichica a seconda che sia diretta
all’interno o all’esterno:
ci sono quindi sue tipi di atteggiamento.
Introversione
l’energia psichica è diretta verso l’interno(pensieri emozioni)
Estroversione l’energia si dirige verso l’esterno su fatti e persone
In tutti noi coesistono questi due tipi di atteggiamento ma di regola ne è
prevalente uno detto dominante e cosciente, l’altro è subordinato ed
inconscio
Vi sono 4 funzioni psicologiche fondamentali che consentono di
addattarci alla vita :
Pensiero=intellettivo=funzione –
Sentimento=valore delle cose in rapporto al soggetto
Intuizione=percezione inconscia
Sensazione=percezione di fatti concreti del mondo.
Tra le 4 1 è dominante =superiore
una inferiore
rimossa ed inconscia, si esprime nei sogni e fantasie
le prime due sono dette
funzioni razionali
uso della ragione
l’intuizione e la sensazione funzioni irrazionali
percezione del
concreto e del particolare
la psicologia sociale
secondo questo tipo di impostazione la personalità può essere studiata
solo nell’ambito dei continui rapporti tra un soggetto ed i gruppi.
Adler
La principale fonte dinamica della vita psichica è la volontà di potenza
consente al soggetto di superare l’originario senso di inferiorità e
realizzare la sua aspirazione all’autoaffermazione.
Se il soggetto non realizza le mete prefissate si ha un complesso di
inferiorità porta al crimine per accentrare l’attenzione
Fromm
Per vincere la solitudine l’uomo deve inserirsi in un contesto sociale.
Per ristabilire armonia ed equilibrio personali l’uomo ha bisogno di:
relazioni amore, affetto perchè l’uomo ha abbandonato la sua veste
animale per la socializzazione
Trascendenza elevazione mediante l’attività creativa
Schemi di riferimento forniti dal costume, legge, cultura per
comprendere e percepire la realtà esterna
Identità personale
riconoscersi in un’ immagine coerente e stabile
L’inappagamento di questi bisogni porta a compensazioni con il
crimine.
Secondo fromm l’uomo vive in una società dominata dal consumo e si
percepisce come “una cosa in vendita”.nella società capitalista il
consumo diventa fine a se stesso, fa nascere nuovi bidogni e costringe
all’acquisto di nuove cose. L’uomo è quindi schiavo del possesso.
ritiene quindi che per uscire dall’alienazione bisogna sganciarsi dalla
società capitalista ed accedere ad una società fondata sull’essere e
non sull’avere. Costituire cioè un tipo di società organizzata secondo
il socialismo comunitario con la partecipazione di tutti i lavoratori al
mondo del lavoro.
Fromm propone quindi all’uomo contemporaneo la scelta netta tra due
categorie:,
avere
società capitalista
proprietà privata
essere
realizzazione dei bisogni più profondi dell’uomo
arricchimento della propria interiorità
Mentre Freud diceva che l’uomo era per natura antisociale quindi
addomesticabile, Fromm addebita al pensiero freudiano di aver
considerato solo l’uomo appartenente alla società borghese e
maschilista riducendo i rapporti tra uomo e mondo al puro
soddisfacimento della libido.
Si collega perfettamente al pensiero di Fromm ed in generale alla
psicologia sociale la teoria di Identità personale e la teoria dei ruoli
L’Identità personale è l’immagine che ognuno di noi ha di sé.
Dipende da :
Ambiente sociale in cui si vive, dallo status(ciò che il sogg può
attendersi dal gruppo e viceversa).
Le funzioni esercitate e le aspettative costituiscono il ruolo.
Criminologicamente una errata formazione di identità porta a
conseguenze disastrose!!se ad un soggetto si impongono ruoli
squalificanti, per es l’emarginazione, la carcerazione da lui ci si
aspettano solo ruoli negativi, si forma quindi un’identità negativa al
punto che il soggetto stesso si riconosce come soggetto senza valore e
attua condotte devianti.
Ugualmente si hanno effetti disastrosi nella formazione dell’identità
personale quando il soggetto viene rinchiuso in istituti correzionali,
manicomi, carcere. Il recluso viene, infatti, privato del suo precedente
ruolo con mortificazioni ed imposizioni di regole spersonalizzanti
gli
si prospetta l’identificazione solo in ruoli squalificanti
viene
vanificata la sua aspirazione ad assumere ruoli sociali di un certo valore
si convince che il suo ruolo è deviante o criminale perché così è
stato classificato dalla società.
PSICOLOGIA COMPORTAMENTISTICA o BEHAVIORISMO
Dell’uomo si può conoscere solo il comportamento, come reagisce cioè
agli stimoli esterni. La reazione ed il comportamento vengono indirizzati
a seconda di come l’ambiente li contrasta, rafforza o compensa.
la maggior parte degli uomini reagisce in modo diverso agli stessi
stimoli. Studiando le reazioni della gente si può prevedere quale sarà il
suo comportamento ed indirizzarla verso gli obiettivi prescelti.
La psicologia behavioristica è stata infatti utilizzata nelle campagne
pubblicitarie e politiche!
Dall’applicazione di tale psicologia ne deriva una visione rigidamente
deterministica della personalità umana in presenza di determinate
condizioni ambientali non è lasciato nessun margine ai comportamenti
individuali.
Secondo alcuni studiosi bisognerebbe studiare i rinforzi del
comportamento..cioè i compensi affettivi, economici per indirizzare la
condotta verso determinati risultati.
Altro tipo di applicazione di questa teoria è la frustrazione-aggressione
l’emergere di un comportamento aggressivo presuppone sempre una
frustrazione.
Se l’aspirazione al successo è ripetutamente impedita crimine
Critica:solo una parte della delinquenza è aggressiva. Non sempre la
frustrazione genera aggressione, a volte può generare una reazione di
inibizione.
Si è già fatto riferimento alla uni causalità delle teorie sociologiche,
biologiche, psicologiche.
L’unicausalità è intesa come studio su un solo fattore di criminogenesi, o
sociale o biologico o psicologico. Si è evidenziato , in realtà, come però tali
teorie non siano in grado di spiegare perché non tutti gli individui reagiscono
con le stesse condotte agli stimoli ambientali e non tutti soggetti con
personalità simili diventano delinquenti.
Per cui i fautori delle teorie multifattoriali ricercano le cause della criminalità
nella contemporanea integrazione di tutti fattori sociali, le variabili
psicologiche e le risposte differenziali dei singoli.
Teorie multifattoriali sono ad esempio
la teoria non direzionale
dei coniugi Glueck e
la teoria dei contenitori.
TEORIE BIOLOGICHE
Per la spiegazione della criminalità ci si avvale del fattore biologico. In
particolare si prendono in considerazione, gli istinti e l’ereditarietà.
Le teorie principali sono
-La teoria della predisposizione
caratterizzò la scuola Lombrosiana
In termini medici la predisposizione è intesa come elevata suscettibilità del
soggetto ad ammalarsi.
Il primo errore in cui non bisogna incorrere è però l’assimilazione tra malattia
e criminalità. La malattia è un concetto biologico, la criminalità è un concetto
giuridico-sociologico normativo!
La teoria della predisposizione mira ad evidenziare elementi facilitanti la
scelta delinquenziale. Esistono condizioni biologiche a rischio
fattori di
vulnerabilità individuale. A tal proposito sono stati effettuati studi sulla
possibile relazione tra crimine ed eredità
indagini condotte su gemelli
omozigoti e sulle famiglie dei criminali.
La ricerca sui gemelli monozigoti ha dato esito negativo in quanto ha svuotato
la teoria della possibile esistenza di una componente genetica del
comportamento criminoso. Si è Indagato infatti su gemelli omozigoti separati
alla nascita ma con stessa disposizione ereditaria, vissuti in contesti
differenti. Se nonostante la diversità ambientale avessero avuto
comportamenti criminosi
spiegata la causa biologica criminale.
Se comportamenti diversi influenza ambientale.
Statisticamente è stato invece rilevato che i gemelli non avevano
comportamenti simili.
Per quanto riguarda l’indagine sulle famiglie criminali è stato osservato che
effettivamente il numero dei condannati provenienti da famiglie in cui gli
ascendenti ed i collaterali erano criminali è statisticamente superiore a quello
dei soggetti nelle cui famiglie non vi erano criminali, ma ciò non può attribuirsi
tanto ad un’ipotetica disposizione ereditaria alla criminalità , quanto il fatto
che sia i familiari che i soggetti stessi erano probabilmente esposti a comuni
fattori ambientali sfavorevoli.
Nell'ottica attuale è certamente improprio parlare di disposizioni ereditarie al
delitto. Si possono trasmettere geneticamente particolari caratteri somatici o
malattie mentali ma di certo non comportamenti criminali che dipendono da
situazioni ambientali o culture diverse.
Relazione tra crimine ed anomalie cromosomiche
La presenza in soggetti criminali di un cromosoma y (47 anziché
46)soprannumerario rispetto al normale portò alcuni ricercatori a spiegare la
causa della criminalità.
Si effettuarono indagini in manicomi ed ospedali psichiatrici giudiziari
le
percentuali irrilevanti di soggetti ricoverati che presentavano quest’anomalia
cromosomica ha portato a sancire l’assoluta infondatezza della presunzione.
È assurdo pensare vi siano individui forniti di un cromosoma del crimine!!!!
Relazione tra crimine e costituzione
Grande influenza ha avuto la tipologia costituzionale che ha distinto due tipi di
personalità
ciclotimica e
schizotimica corrispondenti a due diversi
tipi di costituzione.
alla personalità ciclotimica caratterizzata da socievolezza affabilità
corrisponde
una costituzione di tipo picnico
altezza media
rotondeggiante reati di poco conto
alla personalità schizotimica
natura introversa, egoista corrisponde
una struttura leptosomica magri e con viso allungato ladri, truffatori;
oppure strutture atletiche
con tendenza epilettoide
reati violenti; oppure
tipi displasici
ritardati mentalmente reati per lo più a carattere sessuale.
Questo tipo di anlisi costituzionale si differenzia da quella descritta dal
costituzionalismo di Di Tullio che riflette maggiormente il carattere psicologico
e non somatico del soggetto.
Il suo delinquente costituzionale è di tipo :
ipoevoluto
reazioni impulsive , scarsa intelligenza; psiconevrotico
caratterizzato da situazioni nevrotiche; psicopatico anomalie del
carattere.
Altra tipologia costituzionalistica ampiamente usata in campo criminologico
era fondata
sulla preminenza che in alcuni individui hanno certi gruppi di
organi:
-costituzione endomorfa
apparato digerente sviluppato
viscerectomia
-costituzione mesoforma
struttura forte
somatomia
-costituzione ectomorfa
longilinea temperamento cerebrotonico
La teoria degli istinti caratterizzò la scuola etologica di Lorenz essere
vivente ed ambiente si influenzano e si realizzano continuamente in un
rapporto reciproco di stimoli e risposte . gli istinti emergono solo se
nell’ambiente esistono stimoli adeguati a provocare un’azione secondo
modalità predefinite geneticamente.
Secondo l’orientamento istintivi stico
il comportamento animale è
determinato dall’istinto
di conservazione, di difesa della prole etc.
Orientamento ambientalistico
comportamento influenzato
dall’apprendimento ambientale
le diposizioni genetiche diverse
rifletterebbero solo la capacità dell’animale di recepire gli stimoli esterni.
Orientamento Correlazionistico
il comportamento è la risultante della
reciproca integrazione tra fattori ambientali ed ereditari.
In particolare sono stati individuati due tipi di comportamento innato
il
gene ereditario si riflette sulla struttura biologica individuale; comportamento
acquisito i fattori genetici, comportando una struttura individuale
diversificata fanno in modo che gli individui interagiscano con l’ambiente in
modo diverso e per cui agiscano sul vario modo di apprendere e del formarsi
delle diverse esperienze.
Aggressività nella commissione del crimine
Nella visione biologica dei fattori determinanti del comportamento assume
rilievo, in criminologia l’aggressività
disposizione istintiva alla violenza.
Secondo alcuni autori, l’aggressività è l’istinto che più spesso entra in gioco
nella commissione di delitti.
In ogni caso criminalità ed aggressività non sono equivalenti. Molti delitti si
compiono senza aggressività
frodi, evasioni fiscali.
L’aggressività può esprimersi in diversi modi:
-violenza diretta sulle cose e sull’ambiente
reati di danneggiamento ed
incendio doloso
-violenza verbale sulle persone ingiuria e calunnia
-violenza diretta sulla persona
omicidio,lesioni
-violenza rivolta verso se stessi nei casi di suicidio.
Relazione tra ambiente ed aggressività
In una prospettiva biologica, si ritiene che l’impulso ad aggredire, o il suo
contrario, la fuga, non siano istinti opposti.
Di fronte ad un attacco aggressivo un animale esprimerà il suo stato di paura
o con la fuga o con il contrattacco. La scelta sarà dettata dalle circostanze
ambientali del momento.
L’ambiente, dunque esercita un ruolo fondamentale nella soluzione da
scegliere, la quale, pertanto, non dipenderà solo da quanto suggerisce
l’istinto.
L’aggressività animale è diversa da quella umana.
Negli animali esistono due fenomeni aggressivi diversi aggressività
extraspecifica rivolta tra animali di specie diversa
in pratica è
inesistente
Aggressività intraspecifica rivolta verso animali della stessa specie, è
biologicamente funzionale si riferisce al .controllo e difesa del territorio.
questa aggressività non costituisce pericolo per la specie perché viene
frenata da un rigido codice di comportamento che si manifesta con
meccanismi di auto contenimento.
Altro meccanismo di auto contenimento dell’aggressività è quello della ridirezione rivolgere su oggetti l’ira primitivamente indirizzata verso una
persona.
Relazione tra cultura e aggressività
Mentre negli animali l’aggressività è biologicamente determinata e controllate
dall’istinto, nell’uomo essa deve ricollegarsi a fattori diversi da quelli biologici.
Nell’uomo non è solo l’istinto a guidare il comportamento bensì
l’apprendimento, gli insegnamenti
la cultura.
Fromm ha distinto due tipi di aggressività:
benigna-difensiva
comune a tutti gli animali ed è innata. Si esprime con
attacco o fuga quando vi sono in gioco interessi vitali.
Maligna distruttiva-cecrofila è legata alla struttura sociale, appresa e
trasmessa dalla cultura.questa forma è pericolosa per la sopravvivenza della
specie in quantol’uomo che ha maggiori potenzialità intellettive nei confronti
degli altri animali trasforma a suo vantaggio le situazioni per pervenire ad uno
stato assoluto di potere
si innesta un gioco di prevaricazione del più forte
sul più debole per il conseguimento dei propri nteressi.
La cultura se da un lato ha contribuito nel senso predetto a spingere verso la
sopraffazione , dall’altro ha tentato di contenerla in limiti tollerabili con
l’imposizioni di leggi.
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