Lucidi Lezione 4

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IL CONCETTO DI VARIABILE CASUALE
Associare una misura di probabilità al verificarsi di un certo evento
(come esito di un esperimento) non sempre è sufficiente a risolvere
gran parte dei problemi reali con connotati di incertezza
Talvolta studiando un certo fenomeno aleatorio si è più interessati a
una qualche funzione dei possibili esiti piuttosto che agli esiti stessi
Consideriamo un esperimento dato dal lancio di due dadi:
E’ possibile calcolare, ad esempio, la probabilità che la somma
delle due facce sia un numero pari, o un numero dispari, o sia
esattamente uguale a sette, e così via…
Possiamo considerare tutti i possibili risultati del lancio dei due dadi
allo stesso tempo?
E’ NECESSARIO RICORRERE ALLE VARIABILI CASUALI
Variabile casuale
Corrispondenza tra eventi e valori della variabile casuale X
“somma dei punteggi”, nella prova “lancio di due dadi”
Definizione
Una variabile causale (o aleatoria) è una variabile che assume valori
numerici in corrispondenza dei diversi risultati di un esperimento
casuale (o aleatorio)
Ω
1
E1
E3
P[X(E1)]
E4
P[X(E2)]
E5
E2
P[X(E3)]
0
X(E1)
X(E2)
X(E3)
R
Una v. casuale X è una funzione definita sullo spazio campionario
Ω che associa ad ogni evento E ⊂ Ω un unico numero reale
Variabili casuali discrete e continue
• Una var. casuale discreta può assumere un insieme
discreto (finito o numerabile) di numeri reali
• Una var. casuale continua può assumere tutti i valori
compresi in un intervallo reale
ESEMPI
1.
2.
3.
N° di pezzi difettosi in un campione
di 20 pezzi estratti da un certo lotto
N° di clienti che arrivano in un’ora,
alla cassa di un supermarket
N° di richieste d’indennizzo, in un
anno, relative ad una certa polizza
1.
2.
3.
4.
Reddito annuo di una famiglia
Quantità di petrolio importata in
Italia in un certo mese
Variazione del prezzo di un’azione
o di un indice di borsa telematico
Utili di una certa azienda o società
N.B.: Ci sono alcune grandezze di interesse economico-aziendale
che vengono trattate come fossero in realtà continue
Var. casuali discrete finite e numerabili
Dalla precedente definizione segue:
(1) Una variabile casuale X è discreta se può assumere solo
un numero finito di valori
ES. n° di teste risultanti da 10 lanci di una moneta
(2) Una variabile casuale X è discreta anche quando il numero
di possibili risultati è infinito ma numerabile
ES. n° di lanci necessari per osservare testa per la prima volta
…
Calcolare la probabilità
P(X=xi)
Probabilità che la v.c. X assuma il valore xi
La funzione di probabilità di una variabile casuale discreta
X associa ad ognuno dei possibili valori xi la corrispondente
probabilità P(X=xi)
Valgono le seguenti due proprietà:
1)
∑ P(x ) = 1
2)
P(x i ) ≥ 0
i
Dal punto di vista della notazione si utilizzano le lettere maiuscole
per indicare la v.c. (es. X) e la corrispondente lettera minuscola (es.
x) per indicare una sua realizzazione
Distribuzione di probabilità (1)
Associando a ciascun valore della variabile casuale la probabilità
corrispondente si ottiene la distribuzione di probabilità:
x
P(x)
2
1
3
2
36
36
4
3
36
5
4
36
6
5
7
6
36
8
36
5
36
9
4
36
10 11 12
3
36
2
36
P(X)
0,168
0,14
0,112
0,084
0,056
0,028
0
2
3
4
5
6
7
X
8
9
10
11
12
1
36
Distribuzione di probabilità (2)
Si osservi come i risultati possibili dell’esperimento siano 36
mentre la v.c. può invece assumere 11 possibili valori distinti
si ha maggiore facilità di trattazione se agli
eventi si associano delle quantità numeriche
Poiché ogni evento elementare ha probabilità 1/36, si avrà:
P(X=2) = P[(1,1)] = 1/36
P(X=3) = P[(1,2) o (2,1)] = 2/36
Come facciamo a calcolare la probabilità che lanciando due
dadi il risultato sia, ad esempio, inferiore a 4?
Funzione di ripartizione (1)
Si introduce la funzione di ripartizione quando si è interessati alle
probabilità cumulate, ossia alla probabilità che la v.c. X assuma un
valore minore o uguale ad un dato valore xi
Data una v.c discreta X, la funzione che fa corrispondere ai
valori x le probabilità cumulate
P (X ≤ x k )
viene detta funzione di ripartizione ed indicata con
F( xk ) =P(X≤xk ) =P(x1) +...+P(xk ) =∑P(X=xi )
i
Funzione di ripartizione (2)
2
x
P(x) 136
F(x) 136
3
4
3
2
5
6
5
4
7
6
8
9 10 11 12
5
3
4
2
1
36 36 36 36 36 36 36 36 36 36
3
6
10
15
26
30
33
35
21
36
36
36
36
36
36
36
36
36 1
F(x)
1
0,8
0,6
P(X=6)
0,4
0,2
X
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
Funzione di Ripartizione: proprietà
1. è non decrescente, ossia:
x1 < x 2 ⇒ F (x1 ) ≤ F ( x 2 )
2. è continua a destra, ossia
lim F ( x ) = F ( x0 )
x → x0+
3. Inoltre:
lim F (x ) = 0
x →−∞
lim F (x ) = 1
x →∞
Esempio
Consideriamo un esperimento casuale dato dal lancio di tre monete
Lo spazio campionario è dato da:
Ω =
E1 = CCC
E5 = TCT
E2 = CTT
E6 = CTC
E3 = CCT
E7 = TTC
E4 = TCC
E8 = TTT
Se consideriamo l’evento E2 e vogliamo costruire la var. casuale “n° di
teste uscite nel lancio di tre monete” allora avremo
E2 = T ∩ T ∩ C
X=2
Anche per E5 e E7 si ottiene X = 2, quindi si può scrivere la probabilità
che siano uscite 2 teste come
P(X = 2) = E2 ∪ E5 ∪ E7 = P(E2) + P(E5) + P(E7) = 3/8
Il valore assunto da X non è noto a priori e perciò è detta var. casuale
Deriviamo ora la distribuzione di probabilità della var. X:
E1 = C ∩ C ∩ C
E2 = C ∩ T ∩ T
E3 = C ∩ C ∩ T
E4 = T ∩ C ∩ C
E5 = T ∩ C ∩ T
E6 = C ∩ T ∩ C
E7 = T ∩ T ∩ C
E8 = T ∩ T ∩ T
X
P(x)
0
1/8
1
3/8
0,25
2
3/8
0,125
3
1/8
0,375
0
0
1
2
1
3
Qual è la probabilità che lanciando tre monete si ottengano al più 2
teste?
P(X ≤ 2) = P(X=0) + P(X=1) + P(X=2) = 7/8
Esempio: vendita di automobili
Basandosi sulle vendite degli anni precedenti il direttore di una
concessionaria sa che ogni giorno, il n° di auto vendute per una
certa categoria varia tra 0 e 5. Come si può usare la funzione di
probabilità per pianificare le scorte?
X
P(X)
F(X)
0
0,15
0,15
1
0,30
0,45
2
0,20
0,65
3
0,20
0,85
4
0,10
0,95
5
0,05
1
Se nel salone ci sono 4 auto la concessionaria potrà soddisfare il
95% delle richieste dei clienti mentre se ce ne sono 2 solo il 65%
Esercizi
Il n° di PC venduti giornalmente in un negozio specializzato è definito dalla
seguente distribuzione di probabilità:
X
0
1
2
3
4
5
6
P(X) 0,05 0,10 0,20 0,20 0,20 0,15 0,10
Trovare P(3≤x<6); P(x>3); P(x≤4); P(2<x≤5)
La compagnia aerea VOLARE ha chiesto agli specialisti di studiare i ritardi
dei voli nella settimana prima di Natale, dall’aeroporto di LT. Se la variabile
X rappresenta il n° di voli in ritardo in un’ora:
X
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
P(X)
0,10 0,08 0,07 0,15 0,12 0,08 0,10 0,12 0,08 0,10
Trovare: 1) la FdR; 2) la prob. che il n° di voli in ritardo sia superiore a 5;
3) la prob. che il n° di voli in ritardo sia tra 3 e 7 (estremi inclusi)
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