FISIOLOGIA CdL in Medicina e Chirurgia Percezione gustativa Dott.ssa Michela Anna Pia Ciliberti TASTE : SENSO CHIMICO Il senso del gusto origina dall’interazione di molecole, presenti nel cibo o nelle bevande, che vengono introdotte nel cavo orofaringeo con le cellule sensoriali gustative, presenti per lo più sulla superficie della lingua, ma anche nel palato, nella faringe e nella laringe. Le varie centinaia di sapori che è possibile percepire sono causate da stimoli chimici, che si possono raggruppare in base a sei sapori principali: DOLCE, SALATO, ACIDO, AMARO, UMAMI (GUSTO DEL GLUTAMMATO), GUSTO DEL GRASSO. Il sistema gustativo, insieme a quelli olfattivo e chemiosensoriale trigeminale, è una modalità chemiosensoriale, cioè genera percetti in risposta a stimoli chimici. ORGANO DI SENSO SPECIALIZZATO PER IL GUSTO È costituito da circa 10.000 gemme gustative, la maggior parte delle quali si trova in piccole protuberanze della superficie della lingua dette papille gustative. PAPILLE GUSTATIVE - fungiformi, strutture rotonde, sparse nella parte anteriore della lingua; - circumvallate, formazioni rilevate, disposte a V nella parte posteriore della lingua; - foliate, localizzate ai margini laterali della lingua. N.B. Le papille filiformi, che non contengono gemme gustative, non sono delle papille gustative. GEMMA GUSTATIVA - struttura ordinata di forma ovoidale; - di circa 50 micron di diametro; - cipolla con una piccola apertura alla sommità, il poro gustativo; - composta da 50-150 cellule di quattro tipi morfologicamente distinti: cellule basali, cellule scure, cellule chiare, cellule intermedie. CELLULE SENSORIALI GUSTATIVE Le cellule sensoriali gustative - sono i neuroni sensoriali che rispondono agli stimoli del gusto o eccitogustativi e comprendono: - cellule scure, - cellule chiare, - cellule intermedie; - estremità apicale microvilli sporgenti nel poro; -estremità basale rapporto sinaptico con gli assoni di neuroni afferenti; - elettricamente eccitabili in grado di generare potenziali d’azione; - no assoni; - sinapsi, alla base delle gemme gustative, con assoni di neuroni afferenti che conducono gli impulsi al sistema nervoso centrale; - vita media di due settimane con rigenerazione da cellule basali. Attraverso il poro gustativo le varie sostanze presenti nel cavo orofaringeo possono penetrare nella gemma ed entrare in contatto con le cellule gustative. Le cellule basali originano dalle cellule epiteliali che circondano la papilla e si differenziano in nuove cellule gustative per rimpiazzare le cellule sensoriali gustative vecchie. SISTEMA GUSTATIVO E INNERVAZIONE CELLULE SENSORIALI GUSTATIVE delle GEMME GUSTATIVE PAPILLE FUNGIFORMI PAPILLE CIRCUMVALLATE e FOLIATE PAPILLE di LARINGE, EPIGLOTTIDE e PARTE SUP. di ESOFAGO ASSONI di NEURONI AFF. GUSTATIVI di 1° ORDINE RAMO di N. FACCIALE RAMO LINGUALE di N. (VII N.CRANICO) GLOSSOFARINGEO (IX N. CRANICO) RAMO LARINGEO di N.VAGO (X N. CRANICO) NEURONI DI 2° ORDINE in NTS (NUCLEO di TRATTO SOLITARIO) di MIDOLLO ALLUNGATO NEURONI di 3° ORDINE in NUCLEO VENTRALE POSTERO-MEDIALE di TALAMO CORTECCIA CEREBR. IPSILAT. : INSULA e OPERCOLO FRONTALE (percezione cosciente e discriminazione tra vari sapori) IPOTALAMO e AMIGDALA: appetito, sazietà e tono affettivo TRASDUZIONE DEGLI STIMOLI GUSTATIVI stimolo chimico cellula sensoriale gustativa: interazione sui microvilli a livello dei recettori gustativi DIVERSI PROCESSI DI TRASDUZIONE depolarizzazione della terminazione presinaptica rilascio del neurotrasmettitore a livello della sinapsi tra cellula gustativa e neuroni afferenti AMARO - sostanze : veleni, molecole organiche derivate dalle piante es. caffeina, nicotina, stricnina, molti composti presenti nelle medicine; - proteine recettrici sulla membrana apicale delle cellule recettrici del gusto; - processo di trasduzione metabotropico; - recettori: - almeno 24 accoppiati a proteina G , - geni della famiglia TAS2R (taste receptor type 2) proteine simili al recettore β adrenergico con7 domini transmembrana e 1 breve dominio N-terminale extracellulare; - meccanismi di trasduzione: a- composti che producono il sapore amaro possono agire senza recettore direttamente a livello della proteina G, es. chinino; b- altri composti inibiscono la fosfolipasi che metabolizza il GMPc inducendo depolarizzazione; c- denatonio cloruro proteina G-gustducina fosfolipasiC (PLC) aumento [IP3] IP3 + recettori IP3 (sono canali ionici che rilasciano ioni Ca2+ su legame di IP3 nella membrana dei depositi di Ca2+ endoplasmico) incremento in Ca2+ su rilascio di ioni Ca2+ da depositi di Ca2+ fusione delle vescicole transmembrana con la membrana plasmatica presinaptica rilascio del neurotrasmettitore (processo senza depolarizzazione della cellula recettoriale del gusto). DOLCE - sostanze che provocano il sapore dolce: molecole organiche come zuccheri, alcol, saccarina; - processo di trasduzione metabotropico; - recettori: 3 geni della famiglia TAS1R (taste receptor type 1), TAS1R1, TAS1R2 e TAS1R3, che codificano per proteine con 7 domini transmembrana e con lunga sequenza extracellulare N-terminale; - meccanismi di trasduzione: 1) ZUCCHERI recettori per il dolce e una proteina G attivazione di adenilato ciclasi aumento della [AMPc] proteinkinasi A fosforilazione e chiusura dei canali per il K+ depolarizzazione della terminazione presinaptica della membrana del neurone rilascio del neurotrasmettitore; 2) DOLCIFICANTI ARTIFICIALI (saccarina) recettori del dolce e proteina G fosfolipasi C (PLC) aumento nella [IP3] rilascio del neurotrasmettitore. ACIDO - sostanze che provocano il sapore acido: sostanze che fanno aumentare in cavità orale H+; - recettori non identificati, ma forse diversi gruppi ionotropici: 1) canale ionico ENaC, permeabile agli ioni H+; 2) canali ionici permeabili al K+, la cui probabilità di apertura diminuisce all’aumentare della [H+]; 3) HCN, canale ionico regolato da nucleotidi ciclici e attivato dall’ iperpolarizzazione; - svariati meccanismi di trasduzione: a - depolarizzazione del terminale presinaptico per 1)- afflusso di cationi, 2)- blocco dell’apertura dei canali K+ con TEA o bloccanti del canale K+ all’estremità apicale delle cellule recettoriali, 3)- blocco della fuoriuscita di K+; b - generazione di potenziali d’azione; c - apertura dei canali del Ca2+; d - aumento in [Ca2+]; e - rilascio di neurotrasmettitori. SALATO - il sapore salato è prodotto da cationi di sali ionizzati e sodio; - recettori per il salato (NaCl): - cellule contenenti canali ionici nella membrana apicale permeabili agli ioni Na+ ma anche a H+; - recettore principale: ENaC, canale epiteliale per il sodio sensibile all’amiloride, che ha su di lui effetto inibente, ma inibizione incompleta a livello della lingua forse altri tipi di recettori per il salato scoperto il VR-1 (recettore vanilloide di tipo 1); -meccanismo di trasduzione: aumento della [NaCl] sulla lingua corrente verso l’interno di ioni Na+ depolarizzazione canali Na+ e K+-voltaggio dipendenti potenziali d’azione apertura dei canali per il Ca2+ voltaggio-dipendenti afflusso di ioni Ca2+ incremento nella [Ca2+] rilascio del neurotrasmettitore; equilibrio ionico grazie a Na+-K+-ATPasi sul versante basolaterale delle cellule recettrici. ANIONE PARADOSSO non solo il sodio ma anche l’anione corrispondente influisce sulla trasduzione UMAMI o GUSTO del GLUTAMMATO - è il sapore associato al sale di sodio dell’acido glutammico, un Aa molto diffuso negli alimenti proteici, soprattutto nelle carni e nei formaggi stagionati (es. parmigiano); - recettori: 1) dimero di TAS1R1 e TAS1R3, sensibile agli aminoacidi L-glutammato e L-aspartato; 2) recettore molto simile a mGluR4, che si trova nelle sinapsi nel cervello e i cui agonisti sono 5-ribonucleotidi purinici come IMP e GMP presenti nel cibo; -processo di trasduzione metabotropico non ancora noto. GUSTO DEL GRASSO i mScoperti i recettori long chain fatty acid (LCFA) CD36 e GPR120, localizzati nelle cellule delle gemme gustative, responsabili della recezione dei cibi grassi (DegracePassilly e Besnard, 2012). PERCEZIONE GUSTATIVA 1)- TEORIA DELLE VIE SPECIFICHE Esistono classi distinte di neuroni che rispondono in maniera preferenziale a particolari stimoli. 2)- TEORIA DEL PRINCIPIO DELLA CODIFICAZIONE IN BASE AL PROFILO GLOBALE DI SCARICA DI UNA POPOLAZIONE DI FIBRE I neuroni del SNC paragonano le afferenze provenienti da un’intera popolazione di fibre afferenti, ciascuna delle quali risponde in maniera preferenziale a un certo stimolo ma ha anche una sensibilità apprezzabile verso altri tipi di stimolo. 3)- TEORIA CHE INTEGRA LE DUE TEORIE PRECEDENTI La codificazione centrale di un certo stimolo è il risultato del confronto tra l’attività presente nella linea ottimale per quello stimolo e quella delle linee che danno risposta ottimale per altre qualità gustative. DISFUNZIONI GUSTATIVE - AGEUSIA: mancanza del gusto. - IPOGEUSIA: diminuzione della sensibilità gustativa. - IPERGEUSIA: eccessiva sensibilità gustativa. - DISGEUSIA: alterazione della senso del gusto con distorsione delle percezioni dei sapori. - ALLUCINAZIONI GUSTATIVE - PERCEZIONE DI SAPORI ANCHE IN ASSENZA DI STIMOLI. - Farmaci quali Captopril e Penicillamina (hanno gruppi sulfidrilici) causano una temporanea perdita della sensazione gustativa. VARIAZIONI ED EFFETTI POSTUMI Il senso del gusto a volte mostra reazioni ritardate e fenomeni di contrasto per la base chimica locale o per fenomeni centrali. È stata scoperta in una pianta una proteina, la miraculina che, applicata sulla lingua, fa sentire dolce l’acido. SOGLIA PER IL GUSTO La concentrazione-soglia di una sostanza alla quale le papille gustative rispondono varia da sostanza a sostanza. DISCRIMINAZIONE DELL’INTENSITÀ È relativamente grossolana, la concentrazione della sostanza deve variare di almeno il 30% prima di ottenere una differenza di intensità. GUSTO E COMPORTAMENTO Esperimento di Garcia ratti stimolo gustativo specifico stimolo acustico sostanza blandamente tossica che dà nausea rifiuto di tutti gli alimenti che possiedono quel gusto Gli animali, ma anche l’uomo, hanno acquisito meccanismi nervosi di associazione dell’olfatto e del gusto con il senso di nausea e altri disturbi di origine gastrica VANTAGGIO EVOLUTIVO TESTI CONSIGLIATI William F. Ganong, Fisiologia Medica, Piccin, 12^ Edizione Italiana FISIOLOGIA MEDICA a cura di Fiorenzo Conti – Volume 1, edi-ermes, Seconda edizione Eric R. Kandel, James H. Schwartz, Thomas M. Jessell , PRINCIPI DI NEUROSCIENZE, Casa Editrice Ambrosiana, Terza edizione R. Greger, U. Windhorst, COMPREHENSIVE HUMAN PHYSIOLOGY – From cellular mechanisms to integration – Vol.1, Springer CONTATTI [email protected] Laboratorio di Fisiologia Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università degli Studi di Foggia Viale L. Pinto, 71100 - Foggia Tel. 0881 / 711716 Tutorato: lunedì e giovedì 10.00-11.00