17 LA PROVINCIA VENERDÌ 11 SETTEMBRE 2015 Focus Tecnologia e ambiente In dono alla città una “spugna” per ripulire il lago Innovazione. Presentato allo Yacht Club il prodotto a base di grafene creato dalla Directa Plus di Lomazzo Lucini: «Grande risultato tutto made in Como» SIMONA FACCHINI Un nanomateriale naturale contro gli sversamenti di gasolio nel lago. È una invenzione tutta comasca quella del Grafysorber, un prodotto a base di fogli di grafene che si comporta come una spugna, che ieri pomeriggio è stato donato alla città di Como da Giulio Cesareo, fondatore e amministratore delegato di Directa Plus, azienda di Lomazzo leader in Europa per la produzione di grafene. Ecocompatibile Una tecnologia innovativa ed ecocompatibile capace di ripulire le acque del lago cinque volte più velocemente rispetto alle tecniche tradizionali, e che potrebbe rivelarsi un alleato indispensabile per prevenire disastri ambientali. «Il lago di Como – ha spiegato il sindaco Mario Lucini – ed in particolar modo il nostro ramo, è molto vulnerabile a causa del lento ricambio di acqua e ci fa quindi molto piacere poter avere a disposizione da oggi un prodotto come questo in caso di emergenza». «Inoltre – ha aggiunto il sindaco – è motivo di orgoglio che si tratti di una invenzione realizzata sul nostro territorio, spero ci possa aiutare a valorizzare e a rendere ancora più fruibile e balneabile il lago, che è una nostra grande ricchezza». Grafysorber, infatti, è il risultato di una ricerca tutta made in Como che ha saputo cogliere e sviluppare le capacità di absorbimento del grafene. «È un materiale trasparente ed impermeabile – ha spiegato Cesareo – estremamente flessibile e 200 volte più resistente dell’acciaio nonostante sia molto leggero. Un materiale totalmente naturale visto che deriva dalla grafite, e che ci permette quindi di intervenire a tutela dell’ambiente senza utilizzare elementi chimici». Una ricerca sostenuta dai comaschi, ai quali l’azienda ha voluto rendere onore proprio grazie al dono di un primo kit di emergenza. «La nostra azienda – aggiunge l’amministratore delegato – è stata fondata per pensare locale ed agire globale; la comunità ci ha sostenuto, questa è la realtà dove vivono e hanno studiato i nostri ragazzi e siamo quindi orgogliosi di poter ricambiare l’appoggio ricevuto». Durante la 1 Il prodotto è stato testato davanti ai numerosi presenti 1 Con 500 chili si possono ripulire 45 tonnellate di sostanza inquinante presentazione, avvenuta allo Yacht Club, si è tenuta anche una dimostrazione pratica delle potenzialità del prodotto che nella pratica agisce come una spugna ed è in grado di assorbire enormi quantità di idrocarburi disciolti in acqua, terra ed aria (500 chili di prodotto sono in grado di assorbire 45 tonnellate di gasolio). Alla cerimonia di donazione hanno partecipato anche i consiglieri regionali Alessandro Fermi, Daniela Maroni e Francesco Dotti. «Quello che abbiamo di fronte oggi – ha dichiarato Fermi, sottosegretario all’Attuazione del programma, ai rapporti istituzionali nazionali e alle relazioni internazionali di Regione Lombardia – è un grosso esempio di una azienda in cui il merito è un fiore all’occhiello, capace di investire in ricerca ed in formazione». Giulio Cesareo e Mario Lucini allo Yacht Club Il ritorno A stupire, soprattutto, il fatto che l’azienda abbia scelto di tornare a Como dagli Usa, dove era stata creata. Il perchè di questa scelta che si è rivelata vincente lo ha spiegato lo stesso fondatore Giulio Cesareo: «L’Italia è meglio di quello che ci raccontano, fare impresa non è semplice ma noi abbiamo fatto leva sulla creatività e l’ingegno di cui noi italiani sono maestri. Quello che ci rende diversi è aver creato un processo non mirando direttamente alla realizzazione di un singolo foglio di grafene, ma fermandoci nel mezzo, e analizzando le possibilità». E le possibilità che sono comparse sono pressoché infinite, tanto che l’azienda sta lavorando per utilizzare la stessa tecnica di absorbimento degli idrocarburi in acqua per pulire l’aria dalle diossine. La sala gremita per la presentazione dell’azienda Directa Plus Le caratteristiche Si può persino riutilizzare E si recupera il petrolio Il prodotto ideato da Directa Plus e donato ieri alla città di Como è stato approvato dal ministero dell’Ambiente per l’impiego in mare nelle situazioni di sversamento di idrocarburi petroliferi ed è già stato utilizzato con successo in un progetto di decontaminazione di oltre 30mila metri cubi di acque contenenti petrolio, svoltosi in Romania lo scorso inverno. Grafysorber ha consentito di recuperare velocemente l’area inquinata abbattendo le concen- trazioni di petrolio in acqua da 200-300 a 0.5 parti per milione. Ciò è reso possibile dal grafene, un prodotto al 100% di origine naturale che deriva dalla grafite, un materiale altamente performante che può essere utilizzato in moltissimi settori, da quello medicale all’industria aerospaziale. Nella pratica si tratta di un materiale costituito da uno strato monoatomico di atomi di carbonio ed avente uno spessore equivalente alle dimensioni di un solo atomo. Caratteristiche che lo rendono unico sono la leggerezza, la resistenza (200 volte più forte dell’acciaio), la flessibilità e l’estensibilità, tanto che si dice che sia un materiale con la resistenza meccanica del diamante e la flessibilità della plastica. Inoltre ha la capacità di assorbire gli idrocarburi trattenendoli come una spugna, senza rilasciarli in caso di spostamento delle barriere assorbenti come avviene invece coni materiali conosciuti fino ad ora, come il polipropilene. In ultimo, i fogli di grafene possono permettere il recupero del gasolio assorbito tramite semplice spremitura, e possono essere riutilizzati.1 S.FAC.