PROGETTO PILATES : LA POSTURA DA STATICA A DINAMICA

PROGETTO PILATES : LA POSTURA DA STATICA A DINAMICA
Docente:
dott.ssa Ft Floriana Fato
Date:
12 e 13 / 19 e 20 / 26 e 27 novembre 2016
Costo:
euro 540 ( n. 3 rate da 180 euro)
Sede:
Il terzo Paradiso Piazza A. Moro 61 Bari.
part.
n. 24 Fisioterapisti
Cenni storici
Nella storia sono pochi coloro che hanno la capacità di sfidare le convenzioni: che il loro campo sia
la matematica, l’arte o la letteratura, questi visionari ci appaiono tanto oltre la loro epoca da far sì
che le loro idee e la loro opera siano ancora straordinariamente attuali a decenni di distanza. E’
questo il caso di Joseph Hubertus Pilátes, nato a Dusseldorf, in Germania, nel 1880.
Di costituzione gracile e di salute cagionevole, Pilates si dedica fin da bambino e con gran
costanza alla ginnastica, deciso ad irrobustire il proprio fisico e a superare le patologie da cui è
affetto. Il successo corona i suoi sforzi al punto che, a 14 anni, trova lavoro come modello per i
disegnatori di tavole di anatomia.
Inizia in quegli anni i suoi studi su tutte le tecniche corporee occidentali ed orientali allora
conosciute, riuscendo a fondere la concentrazione mentale e il metodo di respirazione yoga con
l’esercizio fisico della ginnastica e di altri sport, dando vita a qualcosa di veramente unico: il
metodo da lui chiamato “Contrology”.
Durante la sua giovinezza, Pilates è diventato un abile culturista, tuffatore, sciatore e ginnasta.
Nel 1912 si trasferisce in Inghilterra dove lavora come pugile, animatore nei circhi e trainer di
difesa personale per la polizia inglese.
Durante la Prima guerra mondiale, trovandosi ancora in Inghilterra, viene internato in un ospedale
e comincia a prestare aiuto agli altri pazienti, occupandosi di fisioterapia e riabilitazione.
E’ grazie a questa esperienza che mette a punto attrezzature al servizio dei degenti immobilizzati,
e, sospendendo molle e tiranti sui loro letti, aiuta i ricoverati a eseguire i primi esercizi fisici per
recuperare la forza muscolare: i benefici sono subito evidenti agli occhi di tutti.
Tornato in Germania dopo la guerra, continua ad occuparsi di movimento e tono muscolare ed un giorno
incontra Rudolf von Laban, l’inventore del metodo di notazione del balletto più utilizzato al mondo. Laban
inserisce nei suoi insegnamenti, rivolti ai ballerini, alcuni degli esercizi di Pilates. E’ subito successo!
In seguito alle pressioni del governo tedesco affinché insegnasse il proprio programma
all’esercito , nel 1926, Pilates, pacifista convinto, decide di lasciare la patria per trasferirsi negli
Stati Uniti.
Durante la traversata dell’Atlantico, Joseph conosce un’infermiera e fisioterapista di nome Clara,
destinata a diventare la sua compagna nella vita e il suo più importante riferimento nel lavoro.
Poco dopo il suo arrivo a New York, Joe si stabilisce in uno studio al “939 Eighth Avenue “, storica
sede del “New York City Ballet” ed è proprio l’affiancamento a personaggi come il coreografo
Gorge Balachine e la ballerina Martha Graham che permette alla notorietà di Pilates di superare i
confini della “Grande Mela”.
Negli anni successivi Pilates continua ad insegnare e perfezionare il suo metodo, nel tentativo di
divulgarlo alle masse.
Quando Joseph muore, nel 1967, non lascia alcuna testimonianza scritta del suo lavoro ed è
grazie a sua moglie ed ai suoi più stretti collaboratori che il “Metodo” continua a diffondersi ed
essere conosciuto nel mondo.
Il Pilates è oggi fra i metodi ginnici più classici e, attualmente, a più di tre decenni dalla morte del
suo inventore e quasi un secolo dal trasferimento negli USA, è più popolare e diffuso che mai,
avendo esteso i suoi campi di applicazione dal puro fitness alla preparazione di atleti professionisti,
al riallineamento posturale ed alla riabilitazione.
“ La mia tecnica è avanti di cinquant’anni “ era solito affermare Pilates. Se i conti sono giusti, non si
sbagliava di molto.
PILATES NELLA RIABILITAZIONE
La terapia riabilitativa tradizionale, si interessa nella maggior parte dei casi del problema locale,
sia esso articolare o muscolare, non considerando la complessità del corpo umano.
In una visione più olistica dell’ uomo, la tecnica Pilates è, invece, in grado di fornire un valido
supporto sia nella fase riabilitativa che in quella post-riabilitativa, attraverso la capacità di
sensibilizzare il paziente ad un maggior ascolto del proprio corpo con la finalità di rendere più
consapevole e benefico il movimento in una “postura dinamica”, eliminando le soggezioni dovute
alla percezione di uno stato di malattia o disabilità.
Nell’ ambito della disabilità motoria la tecnica Pilates può essere di notevole supporto ai tradizionali
percorsi riabilitativi in patologie come periartriti, algie vertebrali (lombosciatalgie,ernie del
disco,scoliosi ) decorsi post-operatori( protesi d’ anca, ginocchio, spalla, gomito, mastectomie
parziali o totali), morbo di Parkinson, sclerosi multipla ed altro.
L’evoluzione darwiniana della specie umana è ancora in corso e, millenni di adattamenti e
modifiche strutturali hanno permesso all’uomo di raggiungere, finalmente, la posizione eretta.
Contro e, nonostante, la forza della gravità, riusciamo a mantenere una posizione che non è
ancora ben tollerata dalla nostra struttura ossea e, con il tempo e l’usura, comincia a dare segnali
di “ stanchezza”.
L’80% dei disturbi che affliggono l’umanità ( mal di schiena, mal di testa ,gonfiori, cattiva
circolazione ecc.) sono dovuti allo stress,a movimenti errati , alle tensioni quotidiane o a posizioni
scorrette assunte durante l’ attività giornaliera.
Il corpo crea perciò una corazza rigida di muscoli, tendini, legamenti ed articolazioni che ci viene
segnalata attraverso blocchi chiamati contratture.
Arriva il momento in cui chiedersi se e come cominciare a rivedere alcune nostre abitudini e capire
che, in fondo, è facile e piacevole fare conoscenza con il proprio corpo e sentirlo reagire e
migliorare, liberandoci dalla errata convinzione che il riposo sia la panacea di ogni male.
Una appropriata attività fisica è consigliata a qualsiasi età e, a qualsiasi età, una giusta “postura in
movimento” permette al corpo maggiore elasticità e flessibilità, elementi che sono alla base di un
continuativo stato di benessere.
PROGRAMMA
1° giorno
Ore 8.30 check-in e formalità burocratiche
Ore 9.00-11 lezione teorica :
 introduzione alla tecnica ;
 cenni storici ;
 uso del marchio;
 situazione attuale ed insegnamento del Pilates in Italia e nel mondo ;
 le scuole più autorevoli nel mondo-Pilates ;
 analisi della popolazione ed identificazione del paziente Pilates ;
 aspettative di vita e miglioramento qualitativo della stessa ;
 interazione e motivazione: capacità di creare interazione con il paziente utilizzando tecniche
di comunicazione efficace basate sulla percezione del proprio movimento;
 problemi legati alla mancanza di movimento ed ad atteggiamenti scorretti (localizzazione e
natura delle tensioni muscolari) .
Ore 11- 11.15 pausa
Ore 11.15- 13.15lezione pratica :
 I principi del Pilates : allungamento assiale e powerhouse; concentrazione ; controllo del
corpo in posizione statica ed in movimento ; precisione ; respirazione ; fluidità .
 Esercizi propedeutici con ricerca della posizione neutra del bacino e della curva cervicale.
Ore 13.15- 14.00 pausa pranzo
Ore 14.00- 16.00 continuazionelezione pratica precedente
Ore16.00 –18.00lezione teorico-pratica
 Concetti base di anatomia e biomeccanica applicati al Pilates ;
 esercizio n° 1 modificato : The Hundred ( stabilizzazione del cingolo scapolare e rinforzodel
trasverso)
Ore 16.00-16.15 pausa
Ore 18.00- 19.00lezione teorica
 Dal Pilates alla Back School cento anni di evoluzione
2° giorno
Ore 8.30 – 10.30 lezione pratica:
 Risveglio muscolare e richiamo dei principi fondamentali
Ore 10.30-10.45 pausa
Ore 10.45-13.00 lezione pratica
 esercizio n° 2 modificato : Roll-up (mobilizzazione del rachide in antero-posteriorità);


esercizio n° 3 modificato :Roll-over(allungamento della catena cinetica posteriore con
mobilizzazione del rachide).
Ore 13.00-14.00 pausa
Ore 14.00-16.00 lezione pratica
 lavoro a coppia sull' insegnamento dei primi tre esercizi
Ore 16.00-16.15 pausa
Ore 16.15-18.00lezione pratica
 esercizio n° 4 modificato : Onelegcircle( mobilizzazione dell’ articolazione coxofemoralein
stabilizzazione del bacino).
3° giorno
Ore 8.30-10.00 lezione pratica :
Applicazione del concetto di progressione nell' esecuzione dei primi quattro esercizi
Ore 10.00-10.15 pausa
Ore 10.15-13.00 lezione pratica
 La postura come adattamento del nostro corpo agli stimoli esterni.
 Riconoscere e valutare le posture più frequenti.
 Le più frequenti algie del rachide.
 esercizio n° 5 modificato : Rolling back(connessione tra tutti i muscoli della Power-house:
trasverso, sottoscapolari, intercostali, flessori dell’ anca) ;
 esercizio n° 6 modificato : Oneleg stretch( allungamento dell’ ileo-psoas con stabilizzazione
del bacino);
 esercizio n° 7 modificato : Double leg stretch (allungamento dei flessori dell’ anca con
stabilizzazione del cingolo scapolare).
Ore 13.00-14.00 pausa
Ore 14.00-16.00 :lezione pratica
 Insegnamento a coppia degli esercizi 4,5, 6 e 7
Ore 16.00-16.15 pausa
Ore 16.15-18.00lezione pratica
 esercizio n° 8 modificato : Spine stretch(allungamento del tratto cervico-dorsale) .
4° giorno
Ore 8.30 – 10.30 lezione pratica:
 Risveglio muscolare e richiamo dei principi fondamentali
Ore 10.30-10.45 pausa
Ore 10.45-13.00 lezione pratica
 esercizio n° 9 modificato : The Cork-Screw(rotazione del bacino con stabilizzazione del
tronco) ;
 esercizio n° 10 modificato : The Saw(tonificazione in allungamento del rachide in rotazione
laterale);
 esercizio n° 11 modificato : The Swan-Dive(tonificazione in allungamento della catena
cinetica anteriore).
Ore 13.00-14.00 pausa
Ore 14.00-16.00 lezione teorico pratica
 lavoro a coppia sull' insegnamento degli esercizi 8, 9,10 e 11.
Ore 16.00-16.15 pausa
Ore 16.15-18.00lezione teorico pratica
 esercizio n° 12 modificato : The oneleg kick(tonificazione in allungamento del bicipite
femorale con stabilizzazione del bacino).
5° giorno
Ore 8,30- 10,00 lezione teorica :
 Risveglio muscolare e lezione tipo
Ore 10.00- 10.15 pausa
Ore 10.15- 13.00 lezione pratica
 esercizio n° 13 modificato : The Double Kick( iperestensione del rachide con tonificazione
della catena cinetica posteriore)
 esercizio n° 14 modificato : The Neck Pull(potenziamento del trasverso con iper-estenzione
del rachide) ;
 esercizio n° 15 modificato : The Sissors(allungamento del flessore dell’ anca e del bicipite
femorale con movimento alternato degli arti inferiori in stabilizzazione del bacino).
Ore 13.00- 14.00 pausa pranzo
Ore 14.00-16.00 lezione teorico pratica
 lavoro a coppia sull' insegnamento degli esercizi 12, 13, 14 e 15.
Ore 16.00-16.15 pausa
Ore 16.15-18,00lezione pratica
 esercizio n° 16 modificato : The
stabilizzazione del bacino).
Bicycle( mobilizzazione degli arti inferiori con
6° giorno
Ore 8.30 – 10.30 lezione pratica:
Risveglio muscolare e richiamo dei principi fondamentali
Ore 10.30-10.45 pausa
Ore 10.45-13.00 lezione pratica
 esercizio n° 17 modificato : The Shoulder Bridge( mobilizzazione del rachide con
stabilizzazione del bacino, allungamento del quadricipite e del bicipite femorale) ;
 esercizio n° 18 modificato : The Spine Twist(rotazione in allungamento del rachide) ;
 esercizio n° 19 modificato : The Side Kick(potenziamento dei muscoli obliqui profondi con
stabilizzazione del cingolo scapolare);
 esercizio n° 20 modificato : The Push Up(tonificazione degli arti superiori in stabilizzazione
del cingolo scapolare e del trasverso).
Ore 13.00-14.00 pausa
Ore 14.00-16.30 lezione pratica
 lavoro a coppia sull' insegnamento degli esercizi 16, 17, 18,19 e20.
Ore 16.00-16.15 pausa
Ore 16.15-17.30 dibattito
Ore 17.30 -18.00 Valutazione ECM