Inibitori della biosintesi della parete cellulare batterica • La parete cellulare batterica differisce enormemente (struttura e funzione) dallo strato esterno delle cellule dei mammiferi. • Potenziale bersaglio per una chemioterapia selettiva. • Serve come: – Barriera semipermeabile tra l’esterno e l’interno; – Resistenza alle variazioni di pressione osmotica dell’ambiente; – Prevenzione verso gli enzimi digestivi dell’ospite. 1 Parete batterica 2 • Ciò che caratterizza la parete batterica è lo strato di peptidoglicano. • È un gel costituito da una lunga catena eterodimerica composta da N-acetilglucosamina (NAG) e Acido Nacitilmuramico (NAM) legati con giunzione β-1,4. • Ai residui di acido lattico presenti sulle varie unità di acido muramico vi è attaccata una catena di amminoacidi (L-Ala-D-Glu-L-Lys-D-Ala). • Importante è la stereochimica di Glu e Ala (terminale) che risulta essere D. • Tale caratteristica sembra essere fondamentale per la protezione del peptidoglicano dall’azione delle peptidasi dell’ospite che ne causerebbero l’idrolisi. HO HO O O OH O OH HO OH HO NHAc NHAc H3C COOH NAG NAM 2 Parete batterica 3 • Due catene tetrapeptidiche adiacenti si uniscono tra loro tramite un ponte pentaglicinico che lega la L-Lys di una l’unità e D-Ala terminale dell’altra. • Questo passaggio è una transammidazione in cui il gruppo NH2 dell’ultima Gly sposta la D-Ala terminale. • Si forma così una struttura tridimensionale che: risulta resistente agli stress osmotici; conferisce al batterio una ben precisa morfologia. • Questo meccanismo è sensibile all’inibizione da parte degli antibiotici β-lattamici. 3 Parete batterica 4 • Le unità di base vengono costruite cellula. all’interno della • La struttura sempre più complessa che si forma viene estrusa a mano a mano che essa cresce. • L’assemblaggio delle varie strutture all’esterno della membrana interna. avviene poi • Ciò è molto importante in quanto gli enzimi necessari a quest’ultimo passaggio si ritrovano all’esterno della cellula e risultano pertanto vulnerabili all’attacco da parte dei farmaci. • Sebbene esistano differenze tra specie batteriche è comunque possibile farne un quadro generale e sufficientemente accurato. 4 Parete batterica 5 5 Parete batterica 6 6 Parete batterica 7 7 Parete batterica dei Gram-positivi 1 Parete batterica dei Gram-positivi • E’ più semplice di quella dei gram-negativi. • La parte esterna è costituita da un insieme di carboidrati e proteine specifiche per ogni batterio che ne determinano sia l’antigenicità sia l’aderenza a determinate cellule bersaglio. • Tra queste ricordiamo le porine formate principalmente da amminoacidi idrofobici. 8 Parete batterica dei Gram-positivi 2 • Poi vi è lo strato di peptido-glicano che attraversato da acido teicoico e teicuronico. è • Al di sotto c’è la membrana citoplasmatica nella quale fluttuano numerose molecole proteiche. Tra queste vi sono ben 7 recettori delle beta-lattamasi (PBP). 9 Parete batterica dei Gram-positivi 3 • Il legame degli antibiotici beta-lattamici con la PBP-1 porta a lisi cellulare, mentre cellule ovali incapaci di riprodursi sono la conseguenza del legame con la PBP-2. • Le β-lattamsi vengono secrete al di fuori della cellula e devono essere costantemente sostituite. PBP 1A 1B 2 3 4 5 6 Proteine che legano le penicilline (PBP) dell’ E. coli Funzione Allungamento della cellula (estensione parete esterna) Allungamento della cellula (estensione parete esterna) Conservazione forma a bastoncello Formazione di un setto Limita la quantità di legami “crociati” nel peptidoglicano Limita la quantità di legami “crociati” nel peptidoglicano Limita la quantità di legami “crociati” nel peptidoglicano Letale? Si Si Si No No No No 10 Parete batterica dei Gram-negativi • Costituita da una membrana esterna ed una interna con in mezzo un periplasma • Esternamente vi è poi uno strato complesso di polisaccaridi che sono responsabili delle risposte antigeniche, determinano il sierotipo e influenzano la morfologia. Gram-negativi Gram-positivi 11 Parete batterica dei Gram-negativi 2 • La membrana esterna è attraversata da proteine e da porine che arrivano fino allo strato di peptidoglicano. • Le porine sono supermolecole transmembrana costituite da tre proteine monomeriche al cui centro vi è un poro, di dimensioni diverse, che attraversa la membrana. • Questi pori possono permettere il passaggio di piccole molecole o contengono specifici recettori che consentono il passaggio di determinate sostanze. • La lipofilicità, la dimensione e la forma risultano determinanti per il passaggio attraversole Porine 12 Parete batterica dei Gram-negtivi 3 • Sotto la membrana vi è uno strato meno spesso di peptidoglicano. • Sotto vi è una membrana citoplasmatica, ricca di fosfolipidi, nella quale troviamo le proteine che esplicano le loro funzioni. • Tra queste troviamo i recettori dei β-lattami (PBP). • Le β-lattamasi si ritrovano nello spazio periplasmatico e pertanto non devono essere costantemente rimpiazzate. 13 Struttura peptidoglicano HO HO Legame O-glucosidico O O O O O O OH NHAc NHAc H3C O HN CH3 O HO O NH O COOH HN R R= Meso Diamminopimelico Gram (-) NH2 O NH NH2 H3C L-Lisina Gram (+) O HN CH3 14 O OH La Fosfomicina e i derivati fosfonici • Sono antibiotici battericidi a basso peso molecolare e di natura polare spesso come derivati organometallici. • Il primo antibiotico di questa classe è la Fosfomicina scoperta da colture di S. gradiae, S. wedmorensis e S. viridochromogenes. HO O P O OH OH H3C N+ OH HO • Viene somministrata sin dalla sua scoperta: • per iniezione IM come sale sodico - Fosfocin Iniettabile ®; • compresse per via orale come sale calcico – Fosfocin Orale ®; • Per via orale in bustine come sale di Trometamolo - Monuril ®. 15 Fosfomicina • La sua struttura è stata subito dimostrata mediante sintesi BuO H3C CH2MgBr H3C C CH H3C C C Mg Br H3C THF Cl P BuO O Di-butilclorofosfato OBu HCl P O OBu H3C H3C OH P O OH 1) NH3 NH4+ - 2) H2O2 60° C H3C O O P O NH4+ O C H2 Pd Lindlar C OBu P O OBu Risoluzione con Chinina N HO MeO N H3C OO P O O Sale di Chinina H3C O- P O O Sale di Chinina O BnNH2 H3C OO BnNH3+ P + O BnNH3 O 16 Meccanismo d’azione della Fosfomicina • Inibiscono la prima fase della biosintesi della parete batterica Impedendo la formazione del lactil etere. • Si lega alla transferasi responsabile della incorporazione del fosfoenol piruvato all’acido uridindifosfato-N-Acetil glucosamina per formare l’acido UDP- acetil muramico. Enzima Enzima Enzima bloccato Enzima Enzima 17 Fosfomicina • Se somministrata per via IM raggiunge un livello ematico di 17-28 mg/L già dopo 1 h. Analogo dosaggio per via orale porta ad un livello ematico di 3 – 5 mg/L. • Non viene biotrasformata dal ciclo enteroepatico. • Viene eliminata inalterata filtrazione glomerulare. per via renale mediante • L’ottima diffusione tissutale del farmaco fa sì che venga utilizzata nelle infezioni ossee e meingee. • Vengono utilizzate in sinergia con altri antibiotici (β βlattamici). • Secondo alcuni autori sembra che la fosfomicina sia in grado di ridurre la tossicità di composti aminoglicosidici e glicopeptidici. • È possibile riscontrare resistenza di tipo plasmidica dovuta alla reazione tra l’epossido della molecola con il tio gruppo del Glutatione. 18 Fosfono derivati Analoghi: come possiamo vedere dalle formule di struttura essi non posseggono il gruppo espossidico tipico delle fosfomicina e sono: • FR 32863 (da S. lavendulae) e FR 32289 (da S. rubellomurimus) e FR 31564 (Fosmidomicina da S. rubello-murinus). OHC OH OH OH O N P OH N HO P HO O OH OH N O OH O P OH O • La Fosmidomicina è la più attiva e mostra sinergismo con altri antibiotici β-lattamici, trimetoprim e gentamicina. • Interessante è l’acido L-aminoetilfosfonico che inibisce la alaninoracemasi batterica in vitro ma non inibisce la crescita batterica perché non si accumula nella cellula. Il derivato Lalaninil è attivo in quanto entra nella cellula tramite peptidopermeasi. OH O H2N P OH CH3 H2N CH3 H N O OH O P OH CH3 19 Cicloserina • Isolata da differenti ceppi di actinomiceti, si differenzia nettamente da tutti gli altri antibiotici antimicobatterici. • Derivato a struttura configurazione D. eterociclica (isossazolidinone) avente • Il Teridizone è un suo profarmaco entrato in terapia come antisettico urinario. NH2 HO Cl COOH NH2 HCl O CH3 O MeOH HO HCl NH2 HCl O CH3 O NH2 PCl5 N H O NH O N Teridizone O O N O NH2OH HCl Alcali O HN O HN NH O Cicloserina COOR enammina con estere acetoacetico D-4-amino-3-Isosazolidinone 20 Cicloserina La Cicloserina interferisce con la biosintesi della parete batterica: • in quanto mima il dimero D-Ala-D-Ala (2 Alanine) e pertanto blocca la creazione di reticolazioni nella parete batterica, inibendo il legame tra la D-Ala e la Gly; • inibisce la alaninoracemasi che converte L-Ala in D-Ala. La Cicloserina, oltre ad essere un antibiotico ad ampio spettro d'azione è usato soprattutto come anti-tubercolare di seconda scelta, in associazione con altri farmaci, nei casi di resistenza batterica, • L’utilizzo in terapia è limitato dalla elevata tossicità soprattutto a livello del sistema nervoso centrale: provoca convulsioni, cefalea e tremori con intensità dose-dipendente. Somministrata per via orale, ha ampia distribuzione e viene escreto con le urine. 21 Antibiotici beta-lattamici • Rappresenta antibiotici. R R1 N O R2 la – – – – – – classe più numerosa di Penicilline e derivati Cefalosporine e derivati Carbapenem Oxapenem Oxacefem Carbacefem – Monobattami 22 Penicilline • Sebbene l’uso della Penicillina fosse ormai diffuso, solo nel ’45 venne determinata la struttura mediante l’analisi ai raggi X. CYS VAL Derivano da Valina e Cisteina Anello β-lattamico (azetidinone) Anello tiazolidinico La catena acilica R varia in funzione del mezzo di fermantazione. – Configurazione ai centri chirali 5R e 6R – – – – 23 Antibiotici betabeta-lattamici 2 • La penicillina G (R = benzile) fu la prima prodotta a causa dell’elevata concentrazione di acido fenilacetico presente nel brodo di coltura. • La penicillina G ha le seguenti proprietà: – Attiva contro i bacilli Gram-positivi; – Non è tossica – Inattiva su ampio spettro di batteri; – Inefficace per via orale; – Sensibile a tutte le β-lattamasi; – Sono note reazioni allergiche. • Lo scopo di produrre derivati analoghi per via fermentativa o semisintetica è quello di trovare composti privi di questi svantaggi. 24 Antibiotici betabeta-lattamici 3 • Inserendo nei brodi di coltura acidi acetici variamente sostituiti vennero preparate le prime penicilline modificate. R-COOH – Penicillina V o fenossimetilpenicillina PhOCH2- – Penicillina F CH3CH2CH=CHCH2- – Diidropenicillina F CH3CH2CH2CH2CH2- – Penicillina K – Penicillina X – Penicillina N CH3(CH2)6- p-OH-Ph-CH2+ NH3 (R) - – Isopenicillina (S) OOC 25 Antibiotici betabeta-lattamici 4 • Esiste una limitazione al tipo di acido carbossilico che può essere aggiunto al brodo di fermentazione: R-CH2COOH • Sheehan riuscì nel 1957 a sintetizzare per la prima volta la penicillina V (resa totale 1 %). • 1958-60 Beeckams isolò per primo un intermedio biosintetico (6-APA) che permise di sviluppare numerose altre penicilline. • Idrolisi enzimatica (Penicillinamidasi) o chimica (con PCl5 eseguita a -65 °C). 26 Antibiotici betabeta-lattamici 5 • Sintesi di Sheehan O CHO N O H2N O O 1) separazione eritro da treo 2) separazione isomeri ottici CH3 HS CH3 O COOH O N O S O HN t-Butil-α α-Ftalimido malonaldeidato D-Penicillamina COOH NH2 O 3) NH2-NH2 4) HCl, H2O O S C6H5-O-CH2-COCl O HN HCl, Py anidra NH O Py COOH O S O HN L-eritro (S,R) COOH O O R O Ac. Fenossiacetil penicilloico 1) NaOH NH S OH HN COOH 2) DCCD H NH H O S N O COOH Penicillina V (resa 1%) 27 Antibiotici betabeta-lattamici 6 Preparazione industriale del 6-APA H NH H R O H NH H R S N O CH3 CH3 ClSi(CH3)3 O S N O O OK O PCl5 (-65 °C) CH3 CH3 O Si R = C6H5-CH2 R R NH H Cl S N O CH3 CH3 n-ButOH NH H Bu O S CH3 CH3 N O O Si O S N O O CH3 CH3 O Si + O Si O Iminoetere Iminocloruro H2N H H H3O H2O alcalina H2N H H S N O O CH3 CH3 OH 6-APA 28 Antibiotici betabeta-lattamici 7 Sintesi dei derivati della 6-APA H2N H H S N O O CH3 CH3 OH 6-APA è da considerarsi un aminoacido pertanto può essere derivatizzato all’atomo di azoto utilizzando: – l’agente acilante cloruro; – l’agente acilante anidride mista; – l’agente acilante estere attivo con la N-Idrossisuccinimide; – l’agente acilante estere attivo con un Nitrofenolo; – la DCCD (dicicloesilcarbodiimide). 29 Antibiotici betabeta-lattamici 8 Degradazione delle penicilline H C N O R O C NH R S N O CH3 CH3 COOH OHBeta Lattamasi -CO2 S O R O C NH CH3 CH3 OH HN S HN COOH CH3 CH3 COOH Acido penicilloico H R C N O Acido penilloico H2O S N O H C N O H R CH3 CH3 COOH + H O S CH3 CH3 + N H R H + N S O O COOH N H CH3 CH3 R + + N O COOH HS + O N H HOOC S N R N CH3 CH3 COOH Acido penillico R H N CHO O Penicillaldeide -CO2 H N R O CHO COOH Acido penaldico HS H2N CH3 CH3 CH3 CH3 COOH Penicillamina 30 COOH Antibiotici betabeta-lattamici 9 Sensibilità agli acidi delle Penicilline • L’anello β-lattamico risulta essere il punto debole a causa di una forte tensione angolare e torsionale. • Gruppo carbonilico dell’anello molto sensibile ai nucleofili. β-lattamico risulta 31 Antibiotici betabeta-lattamici 10 • Influenza della catena laterale acilica sull’apertura dell’anello lattamico. • Per modificare la resistenza agli acidi, bisogna modificare il contributo della catena laterale al fine di impedire l’attacco all’anello β-lattamico da parte 32 dell’acile. Antibiotici betabeta-lattamici 11 Relazione struttura-attività nelle Penicilline • Gruppi funzionali Penicilline. essenziali per l’attività delle • Variazioni permesse: – A carico della catena laterale acilaminica;; – A carico della (esterificazione). funzione carbossilica 33 Antibiotici betabeta-lattamici 12 • La Pen V che possiede un ossigeno in α, avente effetto elettron-attrattore, risulta più stabile (somministrata per via orale). • Notevole successo hanno quindi avuto le penicilline disostituite in α nella catena. • Anche la modificazione della funzione carbossilica ha portato a derivati esterei somministrabili oralmente (sono assorbite ed idrolizzate nell’intestino a dare la corrispondente penicillina). 34 Antibiotici betabeta-lattamici 13 Principali penicilline 35 Antibiotici betabeta-lattamici 14 • Il legame delle penicilline con le proteine sieriche dipende molto dalla catena laterale (una sua maggior lipofilia porta ad un legame più forte). – Protegge da degradazione; – Riduce la conc. del farmaco libero; – Riduce anche la velocità di escrezione basata su un meccanismo di trasporto attivo di ioni negativi. Legame delle Penicilline alle proteine Penicillina % di legame alle proteine Benzilpenicillina 45-68 Fenossimetilpenicillina 75-89 Meticillina 35-80 Ampicillina 25-30 Amoxicillina 25-30 Carbenicillina ∼ 50 Oxacillina >90 Cloxacillina >90 36 Antibiotici betabeta-lattamici 15 • E’ da tutti accettato che le penicilline agiscano come inibitori selettivi ed irreversibili di enzimi che costruiscono lo strato di peptidoglicano. • Poco prima della formazione dei legami crociati il peptide legato all’acido muramico termina con due Alanine D. • Una transammidasi l’idrolisi. della parete ne catalizza • Si è visto che la geometria del sito attivo dell’enzima si accorda perfettamente con la forma e la distanza degli amminoacidi del substrato. • Si ritiene che gli antibiotici beta-lattamici presentino stretta somiglianza con la geometria del substrato D-Ala-D-Ala acetilato. 37 Antibiotici betabeta-lattamici 21 • L’apertura avviene con attacco nucleofilo da parte di un OH. • Formazione di un intermedio tetraedrico con possibilità di rotazione attorno C1-N2. Analogia strutturale tra l’antibiotico e il residuo acil-D-Ala-D-Ala del precursore. 38 Antibiotici betabeta-lattamici 16 • Quando l’anello beta-lattamico (fortemente tensionato) si lega al serinolo dell’enzima si apre ma non si stacca impedendo al sito stesso di interagire con l’unità di pentaglicina e di essere rigenerato. Idrolisi di porzione della parete cellulare (D-Ala-D-Ala) da parte di una transammidasi della parete cellulare 39 Idrolisi di un beta-lattame da parte di una transammidasi della parete cellulare Antibiotici betabeta-lattamici 20 Legame delle penicilline con PBP I. Sito basico, caratterizzato dalla presenza di una Arg, che interagisce con lo ione carbossilato; II. Sito in grado di accettare catena acilamminica; III. Sito d’azione responsabile dell’idrolisi del nucleo azetidinonico. II III I 40 la Antibiotici betabeta-lattamici 17 • La Resistenza dei batteri alle penicilline è soprattutto dovuta alla produzione di enzimi betalattamasi che idrolizzano il beta-lattame prima che questo giunga alle PBP. • Assomigliano alle transamidasi bersaglio ma, al contrario, è possibile la loro rigenerazione di tipo idrolitico e pertanto anche quantità minime di enzima distruggono quantità elevate di farmaco. • Vengono riversate nel mezzo extracellulare per cui incontrano il farmaco stesso al di fuori della parete cellulare . • L’allergenicità è dovuta la tipo di farmacoforo e non si può pensare di risolvere il problema. 41 Antibiotici betabeta-lattamici 18 • La Pen G è attiva contro tutti i gram-positivi fatta eccezione per la Neisseria Gonorrhoeae. • Se i batteri sono sensibili la Pen G rimane un farmaco altamente efficace. • La fenossimetil penicillina (Pen V) è stata la prima delle sostanze orali che hanno permesso livelli ematici più elevati e più prolungati. • La Meticillina è stata la prima resistente alle penicillasi per motivi sterici 42 Antibiotici betabeta-lattamici 19 • Altre penicilline ad uso orale resistenti alle penicillasi sono la Oxacillina, Cloxacillina e la Dicloxacillina. • Sono come la meticillina meno potenti della Pen G contro i gram-positivi, ma sono più resistenti verso i ceppi in grado di produrre l’enzima. • Le penicilline derivate della D-fenilglicina sono ad ampio spettro e anche più stabili in ambiente acido. • Per ovviare al fenomeno della sensibilità alle betalattamsi, sono stati progettati farmaci definiti substrati suicidi (acido clavulanico e Sulbactam) in grado do bloccare in modo irreversibile l’ossidrile del sito attivo. • Associando il substrato suicida all’ampicillina ne viene potenziata l’azione. L’amossicillina è del tutto analoga alla precedente ma con un assorbimento orale migliore. 43 Antibiotici betabeta-lattamici 22 Biosintesi delle penicilline naturali • Costituzione iniziale del tripeptide tra l’acido L-α αammino adipico, la L-Cys e la L-Val. • Ciclizzazione ad isopenicillina N • Sostituzione della catena laterale ad opera di una aciltransferasi Tripeptide Isopenicillina N NH 2 O C Ro si r OOH e C f R an s r t l i Ac Penicilline 44 Antibiotici betabeta-lattamici 23 Penicilline appartenenti al gruppo I Questo gruppo comprende le penicilline naturali G e V e i derivati semisintetici la cui struttura assomiglia a quella dei due archetipi. Penicillina G viene prodotta per fermentazione da Penicillum crysogenum, e commercializzata come: – Sale sodico o potassico (rapida – escrezione per via tubulare); – Sale di procaina (1/2 ritardo-livelli ematici costanti per 24h); – Sale di benzatina (ritardo-alti livelli ematici per circa un mese). • Penicillina V (più stabile in ambiente acido) viene commercializzata come: O – Sale sodico o potassico; – Sale di benzatina. N O Procaina H2N N H H N Benzatina 45 Antibiotici betabeta-lattamici 24 In questo gruppo troviamo anche: derivati della Pen V modificati in catena. • R = -CH3 Feneticillina • R = -C2H5 Propicillina • O R O HN R = -C6H5 Fenbenicillina S N O COOH derivati della Pen G derivati sempre in catena. • R = -N3 Azidocillina (legame con le proteine seriche buono, Cl rapida eliminazione e breve emivita) Cl • R = -OCH3 Clomecillina R O HN S N O COOH 46 Antibiotici betabeta-lattamici 25 Dati farmacocinetici relativi alle Penicilline appartenenti al gruppo I • Via di somministrazione: iniettabile per la Pen G orale per la Pen V e le semisintetiche. • Legame alle proteine seriche: 65-80 % per i prodotti naturali e sale al 90% per la clometicillina. • Diffusione tissutale: buona ma meno elevata che nel sangue; aumenta nel parenchima renale e cala a livello del liquido cefalorachidiano. • Eliminazione: essenzialmente a livello renale (carattere acido) mentre a livello biliare è poco importante. • Attività di queste penicilline è verso cocchi Gram+, bacilli Gram+, anaerobi e spirochete, • Tra i Gram (–) solo i meningococchi e i gonococchi sono sensibili ma solo ad alte concentrazioni. 47 Antibiotici betabeta-lattamici 26 Penicilline appartenenti al gruppo II Si tratta sempre di Penicilline semisintetiche a stretto spettro d’azione ma in grado di resistere alle penicillasi secrete da certi ceppi di stafilococchi. Tale resistenza venne osservata per la prima volta nel ’60 dopo un uso l’indiscriminato di Penicillina G. Strategia • inserire un gruppo catena acilaminica; ingombrante nella • consentire comunque all’anello β-lattamico di attaccare il sito attivo dell’enzima bersaglio. In questa classe troviamo i derivati Isossazolici tra i quali ricordiamo la Oxacillina, Cloxacillina, Dicloxacillina e Fluocloxacillina. 48 Antibiotici betabeta-lattamici 27 Sensibilità alle β-lattamasi Oxacillina Penstapho Cloxacillina Flucloxacillina Meticillina OMe H NH H MeO O R1 S N O Anello aromatico ingombranto ma privo di elettron attrattori R COOH N O H NH H CH3 O ® S N O COOH Anello aromatico ingombranto ed elettron attrattore 49 Antibiotici betabeta-lattamici 26 Meticillina ha attività inferiore a Pen G e uno spettro d’azione ristretto (clostridi, naisserie, streptococchi e stafilococchi non MR). Eliminazione renale rapida e breve emivita. Dolorosa somministrazione parenterale. Resistenza dovuta alle PBP 2A. Oxacillina (Penstapho®), Dicloxacillina, Flucloxacillina (Isoxazolil penicilline) inizialmente sintetizzate stafilococciche, come Cloxacillina, penicilline anti- hanno un utilizzo limitato dalla bassa attività dall’incremento della meticillina-resistenza MR; sono somministrabili per os; si legano fortemente con le proteine seriche (93-97%) hanno una breve emivita. 50 e Antibiotici betabeta-lattamici 27 Sintesi della catena isossazolica CH Cl Cl 3 -C NH2OH COCl Cl Cl C Cl Cl Cl C O N OH COOEt OCH 2 -C OO Et OH Cl Cl Cl COOEt N O Cl COOH N O NH 2 O 51 Antibiotici betabeta-lattamici 28 Penicilline appartenenti al gruppo II • In questo gruppo di sostanze troviamo anche la Nafticillina e la ancillina. O R O R O • Le penicilline appartenenti a questo gruppo vengono somministrate per I.M. o per via orale (derivati isossazolici). • La loro emivita è piuttosto breve (0,5- 1 h). • Legame alle proteine seriche va dal 50 % della meticillina fino al 90-100% per i derivati isossazolici. • Distribuzione tissutale analoga a quella del I gruppo. • Vengono escrete tal quali a livello renale o sotto forma del corrispondente acido pencilloico. 52 Antibiotici betabeta-lattamici 29 Penicilline appartenenti al gruppo III Appartengono a questo gruppo penicilline semisintetiche modificate essenzialmente per allargarne lo spettro d’azione verso i Gram (-). Comprende quattro gruppi di sostanze a loro volta suddivisibili in due sottogruppi. I primi tre posseggono sul carbonio benzilico della catena laterale: un gruppo -NH2 (aminobenzilpenicilline). un gruppo –COOH (Carbossibenzilpenicilline) un gruppo –NH=CO-N-CO- (ureidopenicilline) Il quarto gruppo è differente chimicamente in quanto possiede in luogo della funzione carbossiamidica un sostituente N=CH-N (amidinopenicilline). 53 Antibiotici betabeta-lattamici 30 Aminobenzilpenicilline • Tra queste troviamo: NH2 H NH H O NH2 S N O O CH3 CH3 HO H NH H O NH2 S N O OH O Ampicillina CH3 CH3 H NH H O S N O OH OH O Amossicillina CH3 CH3 Epicillina • Il gruppo amminico in posizione α rafforza, per effetto elettron-attrattore, la stabilità in ambiente acido. Esso possiede una pKa di circa 7.24. • Nonostante la buona stabilità in acidi dell’Ampicillina sono stati preparate diversi prodrugs in conseguenza del sua scarso assorbimento orale. H2C HN N H N N O Etacillina O Metampicillina O O O O Pivampicillina O O O Bacampicillina 54 Antibiotici betabeta-lattamici 31 Sintesi dell’Ampicillina C6H5 COOH NH2 H3C C6H5 NaOH COOEt COONa COOH NH2 HN O C6H5 COOEt CH3 Benzilcloroformiato Sale di Dane D-Fenilglicina Cl-COOEt C6H5 SOCl2 HN O C6H5 Cl - COCl NH3 COOH C6H5 + O O HN O O Etilcloroformiato OEt COOEt O CH3 O C6H5 6-APA 6-APA NH2 C6H5 O O HN 1) 6-APA OEt O 2) H2 /Pd/BaCO3 H NH H O S N O O CH3 CH3 OH 55 Antibiotici betabeta-lattamici 32 Carbossibenzilpenicilline • Tra queste troviamo: O COOH H NH H O S N O O CH3 CH3 O H NH H O CH3 CH3 N O OH Carbenicillina S S OH O Carindacillina COOH H NH H O S N O O CH3 CH3 OH Ticarcillina Timentin ® • Il centro chirale in posizione α può essere utilizzato in forma racema. • La Carbenicillina si degrada abbastanza ambiente acido per cui non si usa per os. • Possiamo annoverare tra questi composti anche la Sulfocillina SO3H H NH H O S N O O rapidamente CH3 CH3 OH 56 in Antibiotici betabeta-lattamici 33 Ureidopenicilline • Derivano da una aminobenzilpenicillina carbonio benzilico con un gruppo ureidico. H N R (R) O H NH H (R) S (R) N (S) O O CH3 CH3 R = OH H N O O sostituita H N N N sul O N O N O O O N SO2 H3C N H Azlocillina Mezlocillina Piperacillina • Le ureidopenicilline sono usate sempre per via I.V. • La somministrazione all’ambiente acido. orale è impedita dall’instabilità • La diffusione extravascolare è buona e nei diversi tessuti più che soddisfacente. • Vengono eliminate fondamentalmente nelle urine e poco tramite vie biliari (eccezione l’Apalcillina) 57 Antibiotici betabeta-lattamici 34 Amidinopenicilline • Apparse nel 1972 - utilizzano una struttura originale che vede l’azoto dell’acido 6-APA coinvolto in una ammididna. N NH H S N O O CH3 CH3 R = H R= Pivaloilmetil Mecillina Pivmecillina OR • Questo tipo di modifica strutturale comporta : – una azione elettiva verso i batteri Gram (-) ma quasi nulla per i Gram (+); – un sito d’azione differente rispetto alle altre penicilline (si legano con grande affinità alle PBP2); – Mancanza di resistenza crociata con le ampicillina che le porta ad un uso sinergico con esse. 58 Antibiotici betabeta-lattamici 35 Spettro d’azione • Catena acilaminica – Gruppi idrofobici favoriscono l’attività vs Gram-pos ma non vs Gram-neg. – Gruppi idrofili incrementano l’attività vs Gram-neg ma la diminuiscono vs Gram-pos. Attività rispetto alla Penicillina G H2N H NH HOOC O S N O H2N H NH O S N O COOH COOH Penicillina N Penicillina T Gram-pos circa 1% Uguale Gram-neg Maggiore 2-4 volte > 59 Antibiotici betabeta-lattamici 36 • Antibiotici a largo spettro di classe I Ampicillina e Amossicillina • • • • Attive vs Gram-pos e neg che non producano penicillasi. Resistenti agli acidi (NH2). Non tossiche. Inattive contro lo Pseudomonas aeruginosa. • Possono provocare distruzione della flora intestinale. NH2 H NH H O S N O O H+ Pen O O O O O O O OR Pivampicillina Bacampicillina Talampicillina H+ O H Pen O O O CH3 CH3 C H2 Enzima O Pen O + OH O O CH2O 60 Antibiotici betabeta-lattamici 37 Antibiotici a largo spettro di classe II Carbenicillina • Resistente alla maggior parte delle penicillasi. • Sensibile agli acidi (deve essere iniettata). • Attiva contro i gram-neg ma poco contro gram-pos (gruppo acido idrofilo). • Attiva contro lo Pseudomonas aeruginosa. • Possiede in posizione α della catena un centro aggiuntivo e solo un enantiomero è quello attivo. O OR H NH H O S N O O CH3 CH3 R=H Carbenicillina R = Ph Carfecillina chirale OR 61 Antibiotici betabeta-lattamici 38 6α α-Metossi penicilline • Derivano dalla scoperta della resistenza metossicefalosporine alle β-lattamasi. delle 7- • La temocillina è attiva su un gran numero di Gram-neg. Attiva nei confronti dei coliformi resistenti alle cefalosporine di 3a generazione, ma non nei confronti dello Pseudomonas aeruginosa. – Possiede un’emivita di 4-5- ore (legame proteico 85%). – Ha una elevata stabilità metabolica. – Il sale bisodico viene preparato per scambio con sodio etilesanoato. 6a-Formamido penicilline • Preparate sulla base dello stesso razionale delle precedenti. S CH3 O H H N HO O (S) O S (R) N (S) O O CH3 CH3 OH 62 Antibiotici betabeta-lattamici 39 Metodi di sintesi di Penicilline O H2N S Cl NaHCO3 O N O O O H N O S O COOH H2 OH N O H N O COOH S O Pd/C N O COO H O Carbenicillina O O NH O NH2 ∆T -H2O O O N NH H2N O N HN NH H3C O S N O2 O 2) Fosgene H3C H N H2N O Cl N O O S N O S N O2 O N O N COOH TEA, pH 8-8.5, 0-5° C NH 1) TMCS O N S COOH Cl O CH3SO2Cl H N O HN O N O 2) Fosgene 1-Etil-Piperazin2,3-dione S O O N 1) TMCS H N COOH TEA, pH 8-8.5, 0-5° C Piperacillina O O2 S N H3C H N HN N O O S N O COOH Mezlocillina63 Antibiotici betabeta-lattamici 40 Metodi di sintesi di Penicilline O O O NH H H N3 S N O O O CH3 CH3 OH Cl NH H H O O N3 NH H H S CH3 CH3 N O Etil α-cloroetil carbonato O H2 Pd/C O O O N3 S N O O Cl O CH3 CH3 O O O O CH3 O BACAMPICILLINA O NH H H O CH3 CH3 N CH3 O NH H H S O CH3 O O NH2 N3 S N O OK O Clorometilpivalato NH H H H2 Pd/C CH3 CH3 O NH2 S CH3 CH3 N O O O O O O O PIVAMPICILLINA H2N H H Cl S N O O CH3 CH3 OH H2N H H O O S N O O CH3 CH3 O N 1) NaHCO3 2) CHCl3 / TEA O O 3) FORMILESAMETILENIMINA OSSALIL CLORURO ETERE ETILICO -20° N HH S N O O CH3 CH3 O O O PIVMECILLINA 64 CH3 Antibiotici betabeta-lattamici 41 6-Metossi penicilline S S O H3C O p-NO2BnBr H NH H O S N O O O H3C CH3 CH3 H NH H O O PCl5 Py S N O OK Benzene CH3 CH3 O O NO2 S NH H S C C ROOC N O S Br2 THF -70 °C CH3 CH3 MeONa MeOH C ROOC O CH3 CH3 N H3PO4 THF O R O S H3C S O O R O S CH3 H N OH O H3C O H C N O H2 S N O O CH3 CH3 Pd/C H2O (Na2B407) CH3 H N OH HO O O S N O O O NO2 Temocillina CH3 CH3 OH 65 Cefalosporine • Derivano dalla Antibiotici betabeta-lattamici 42 scoperta da parte di Brotzu del Chephalosporium acremonium i cui brodi di fermentazione avevano azione anti stafilpcocchi. • Molecola simile alla penicillina N salvo il nucleo diidrotiazinico in luogo di quello tiazolidinico. • Iniziò così la ricerca di nuovi derivati semisintetici sull’esempio delle penicilline al fine di identificare il farmacoforo e di allargare lo spettro d’azione. • Venne così introdotta in terapia la Cefalotina. • Contemporaneamente Cefamicine. ricercatori della Lilly isolarono • Le diverse modificazioni introdotte permisero di: Allargare lo spettro d’azione; Aumentare la resistenza alle beta lattamasi; Migliorare moltissimo le proprietà farmacocinetiche. 66 le Antibiotici betabeta-lattamici 43 Struttura delle Cefalosporine • Struttura biciclica simile a quella delle penicilline, a libro aperto, con angolo diedro pari a 135°. • Derivano dagli stessi amminoacidi. • Elemento comune fondamentale è l’anello beta lattamico (azetidinone). • Il secondo anello è una 2,3-diidro-6H-1,3-tiazina. • Vi sono solo due centri chirali (in 6 e 7) entrambi: aventi configurazione R; Indispensabili all’attività biologica. CYS 6 5 1 4 2 3 VAL Cefalosporina C 67 Antibiotici betabeta-lattamici 44 Prodotti naturali H2N H2N H N HOOC O S N H N OCH3 S HOOC O O COOH N O O O R COOH • La sola molecola naturale delle cefalosporine propriamente dette è la Cefalosporina C (prodotta da un fungo). • Per contro le cefamicine sono prodotte da Actinomiceti (Streptomyces) e tra esse ricordiamo: • Cefamicina A isolata da S. griseus e S.viridochromagenes • Cefamicina B isolata dalle stesse colture. • Cefamicina C isolata da colture di S. lactamdurans. O OCH3 O SO3H OCH3 O O O NH2 68 O O A OH B C Antibiotici betabeta-lattamici 45 Biosintesi della Cefalosporina C • Deriva dalla penicillina N ad opera di una ossigenasi, enzima inibito dagli ioni CN-. H2N H NH H HOOC O Ossigenasi S N O O CH3 CH3 OH H2N H NH H S HOOC O N OAc O COOH interessante notare che il Cephalosporium acremonium è privo di sistemi enzimatici quali: • È • Transacilasi - pertanto, contrariamente alle penicilline, il tentativo di ottenerle già modificate variando i precursori presenti nel terreno di coltura ha portato a risultati negativi; • Amidasi - analoghi risultati negativi sono stati ottenuti dalle prove di idrolisi enzimatica della catena. 69 •Antibiotici betabeta-lattamici 46 Sintesi della Cefalosporina C O SH H2N MeOOC Acetone t-BuOCOCl N S Pb(OAc)2 MeOOC NaN3 N S MeOOC Cl O S N O O MeOH SOCl2 MeOOC S Na SnO 2 2 O S N O Idrolisi S N O NH2 DCCD MeOOC N3 OH MeOOC O N S N O OAc AcONa MeOOC t-BuOH O O O O O A NH O O O S N OH N H N O O S AcCl Py N OH H N O Zn, ACOH Acq N O O CCl3 CHO O OAc O O N R S B2H6 O CCl3 CCl3 R S O CHO O O B O CHO O S N ac. TFA O R Idrolisi H N R H2N O H N O CCl3 S N OAc O O O CCl3 O OH 70 Antibiotici betabeta-lattamici 47 Preparazione del 7-ACA • I metodi classici regioselettività. di desacetilazione risultarono privi di • Pertanto, la preparazione di Cefalosporine semisintetiche fu resa possibile solo dopo il 1962 allorché Morin e coll. misero a punto un metodo d’idrolisi selettiva dell’amide in 7. • Le rese sono piuttosto basse (45-50 %). NH2 H N HOOC O H N NOCl S S O N OAc O HNO2 HCOOH COOH N N N COOH S H2O OAc O OAc O H2N S O HOOC HOOC N+ N Cl- N OAc O COOH COOH 71 Antibiotici betabeta-lattamici 48 • Successivamente altri metodi permisero di migliorare le rese di questa idrolisi: Metodo Peter, Bickel & Vischer utilizza diversi tipi di protezione dei gruppi funzionali presenti (resa 75%); Metodo con TMCS, PCl5 e BuOH dove la protezione avviene in situ ad opera dell’agente silanizzante (resa 90%). NH2 HO H N O O S N O O N H N OAc O O O POCl3 O O OH EtOH S N OAc O O O O N O O N O EtO S Idrolisi N H2N OAc O S N OAc O O O O O 72 Antibiotici betabeta-lattamici 49 Cefalosporine da Penicilline • Si tratta di una sintesi biomimetica di apertura del ciclo pentatomico, chiusura con allargamento a ciclo esatomico e sua funzionalizzazione. Ione solfonio 73 Antibiotici betabeta-lattamici 50 Cefamicine (7 α-metossicefalosporine) • Sono caratterizzate dall’avere un gruppo metossilico in posizione 7 α e da una catena laterale in 3 con gruppi acilanti diversi. NH2 H N OMe S HOOC O N X O COOH X = O Cefamicina A O OMe • Sono più resistenti all’idrolisi da parte delle β-Lattamasi di batteri Gram-neg che inattivano le cefalosporine di prima generazione. • Numerosi derivati delle Cefamicine sono stati ottenuti modificando sia la catena in 7-β β acilamidica che quella acilossimetilica in 3. O SO3H O Cefamicina B O OMe OH O Takeda C-2801-X OH O OMe OH O Cefamicina C 7α α-Metossice falosporina C 7α α-Metossidesacetos sicefalosporina C O NH2 O O CH3 H 74 Antibiotici betabeta-lattamici 51 • Tutti i tentativi di scissione della catena laterale in 7 hanno sempre comportato inversione di configurazione del centro chirale. H2N H2N S N OAc O MeOH N R H N OMe S O N O O OAc OCH(Ph)2 Anisolo R N OAc O OCH(Ph)2 O OCH(Ph)2 CF3COOH OAc RCOCl H2/ PtO2 Diossano. O OCH(Ph)2 H2N OMe S N OCH(Ph)2 OAc DCM -15 °C O O AgBF4 O OCH(Ph)2 N3 OMe S OAc O BrN3 TEA O 0 °C O S N OAc O COOH S HNO2 DCM N t. amb. N3 Br N2 S (Ph)2CN2 H N OMe S O N OAc O O OH 75 Antibiotici betabeta-lattamici 52 • Le principali Cefamicine entrate in terapia come Sali sodici sono la Cefossitina (Mefoxin® - Cefociclin®), il Cefotetan, il Cefmetazolo (Metax® - Metafar®) ed il Cefbuperazone. • La maggior attività delle cefamicine, rispetto alle corrispondenti 6-α α-metossi penicilline, è da attribuirsi alla diversa reattività dell’anello azetidinonico. • Le cefabacine (7α α-formammido cefalosporine) hanno attività antibatterica modesta associata ad una buona resistenza alle β-lattamasi. • Sono stati cefabacine. sintetizzati numerosi analoghi delle 76 Antibiotici betabeta-lattamici 53 Modificazioni strutturali • Sebbene l’attività della Cefalosporina C fosse modesta essa presentava delle qualità tali da giustificare gli sforzi per giungere al 7-ACA • Rispetto alla penicillina la cefalosporina offre una maggior gamma di variazioni strutturali. In posizione 7–β ed- in 7-α α-; In posizione 3; R H N R O S N OAc O Alla funzione carbossilica. O OR 77 Antibiotici betabeta-lattamici 54 Modificazioni strutturali in 7 • In 7-α α le modificazioni sono rappresentate dalle Cefamicine (resistenti alle β-lattamasi ed attive) e dalle Cefabacine (sempre resistenti ma poco attive). • Le modificazioni in 7-β sono quelle responsabili delle differenti proprietà antibatteriche. • Esse hanno portato al maggior numero di composti clinicamente utili con differenze di livello di attività e di ampiezza di spettro. • I migliori risultati si sono avuti acilando il gruppo amminico in 7 con un derivato dell’acido acetico mono sostituito. • Soltanto nel caso del derivato fenilacetico è possibile avere un accrescimento dell’attività verso Gram-neg introducendo in α un gruppo amminico o ossidrilico. 78 Antibiotici betabeta-lattamici 55 Modificazioni strutturali in 7 H R N S N CIM (µ µg/mL) S. Aureus E. Coli OAc O O OH CIM (µ µg/mL) S. Aureus E. Coli COOH O Cefalosporina C 39 67 O 0.5 HOOC NH2 O 0.2 88 NH2 27 O O 6.3 Cefaloglicina 3.1 3.5 OH 140 O O 1.5 5.6 OMe 18 >200 O OMe O S S 0.1 O CN-CH2-CO O 62 S N Cefacetrile 0.6 12 Cefalotina 0.5 6.4 Cefapirina 0.4 17 79 Antibiotici betabeta-lattamici 56 Modificazioni strutturali in 3 • Queste modifiche servono a migliorare le proprietà farmacocinetiche e, solo raramente, hanno portato ad un ampliamento di spettro d’azione. • Il gruppo acetossilico viene facilmente rimosso, da parte di nucleofili azotati o solforati, con un meccanismo concertato che stabilizza il carbocatione. • Il sostituente in 3 influenza questa risonanza con conseguente modifica della reattività dell’anello β-lattamico e pertanto variazione dell’attività delle Cefalosporine. • In vivo, il gruppo acetossi viene idrolizzato ad alcol avente attività H H H ridotta. R N S R N S R N S N OAc N O OH N H+ o in vivo H R N S OH O OH Nu O O OH O OH S N O O N O O Esterasi H R N + O O 80 Antibiotici betabeta-lattamici 57 • La sostituzione dell’acetile con omologhi ha portato a prodotti con analoga attività che decresce all’aumentare della catena aliciclica. • Il derivato 3-piridinio (Cefaloridina) è stato il primo composto della serie avente maggior attività verso i Gram-neg e diversi vantaggi: Stabilità metabolica; Solubilità in acqua; Basso legame serico; Basso dolore all’iniezione. H N S S O N+ N O O Cefaloridina CIM (mg/mL) S. Aureus E. Coli 0.4 3.3 O- • La trasformazione dell’acetile in azide, ammina e ammidi non ha portato a risultati degni di nota. • I ditiocarbammati (-S-CS-NR2), xantogenati (-S-CS-OR) tioteri (-SR), tiouree (-S-C(=NH)-NR2 e i tiosolfati (-SSO3Na hanno dato analoghi risultati. 81 Antibiotici betabeta-lattamici 58 • I migliori risultati sono stati ottenuti con i derivati di tiolieterociclici aromatici che hanno accentuato l’attività verso i Gramneg. • Sono attivi parenterale. se somministrati per via • Il gruppo 2-mercapto-1-metiltetrazolico sembra responsabile di fenomeni emorragici dovuti a interazioni con la vitamina K. N N S 2-Mercapto3,4-tiadiazolo S N N S S N N S N H3C CH3 2-Mercapto-5-metil3,4-tiadiazolo 2-Mercapto-1-metil1,3,4-triazolo N N 2-Mercapto-1-metilN 1,3,4,5-tetrazolo S N H3C H3C N N 2-Mercapto-1-metilOH 4-cheto-5-idrossiS N 1,3,6-triazina O Se al gruppo mercaptotetrazolico, presente in posizione, 3 si sostituisce il metile con una catena alchilica recante un gruppo acido finale (COOH, SO3H, NHSO3H), le nuove molecole presentano alti livelli ematici e sono molto attive sui Gram-neg. resistenti alle cefalosporinasi. 82 Antibiotici betabeta-lattamici 59 • Tra le modificazioni in 3 abbiamo anche la sostituzione dell’acetossi con un atomo di H a dare i 3-metil derivati (le cosiddette desacetossi cefalosporine derivanti dal 7-DACA) • Questi derivati del 7-DACA, quando recano in α sulla catena amidica in 7 un amino gruppo, mostrano una buona attività orale. Eccezione è la Cefatrizina che in 3 presenta il gruppo 4tia-1,2,3-triazolico e viene ben assorbita oralmente. • Successivamente si è visto che l’assorbimento orale delle cefalosporine viene esaltato dalla presenza di gruppi αossiminofuril o tiazolilacetamidici (Cefixima) HOOC H2N NH2 S HO N O H N O N S N O OH 7-ADCA H N S O S N HN N O Cefatrizina O OH H2N N S O N Cefixima O O OH 83 Antibiotici betabeta-lattamici 60 Modificazioni Strutturali in 4 CH3 O N • La formazione di esteri labili sul carbossilato in 4 produce un notevole incremento alla liposolubilità della molecola: Cefuroxima Axetil, Cefteram Pivoxil e Cefpodossima Proxetil H N O N Resistenza alle β-lattamasi. O CH3 O N N H2N O O H3C H N S O CH3 CH3 S O N N N N N O O CH3 O N Liposolubilità-ionizzabilità; Stabilità chimica e reattività del βlattame OAc O • Sono tutti profarmaci. • Un buon assorbimento gastro-enterico unito ad una buona attività è il risultato di modifiche strutturali con opposte influenze: S O H2N H3C H N S N O O CH3 CH CH3 3 O S O N O O O H3C O O O 84 CH3 O CH3 Antibiotici betabeta-lattamici 61 Cefalosporine di prima generazione • Comprende prodotti che hanno un’ottima attività contro i Gram (+) e su buona parte di Gram (-) (esclusi Salmonelle, Enterobacter, Pseudiomonas, H. influenzae) e resistono alle β-lattamasi da Stafilococchi. • Distinte in – Metabolicamente instabili (presentano in 3 l’Aceotossile che è idrolizzabile) e tra di esse troviamo la Cefalotina (prima cefalosporina commercializzata); – Metabolicamente stabili (le più nefrotossiche). • La catena in 7 può essere: – Lipofila (Cefalotina e Cefaloridina) – Idrofila (Cefazolina, Cefacetrile, Ceftezolo) – Indifferente (Cefapirina). 85 Antibiotici betabeta-lattamici 62 Cefalosporine di prima generazione Instabili Cefalotina Agenti ad uso parenterale Cefapirina Cefazolina Agenti ad uso orale Agenti ad uso parenterale e orale Cefalexina Cefadroxile Cefradina Stabili86 Antibiotici betabeta-lattamici 63 Cefalosporine di seconda generazione • Attive come le precedenti ed influenzae e alcuni gram-negativi. in più contro H. • Sono meno tossiche e più resistenti delle precedenti alle β-lattamasi. • Appartengo a questa classe: – Derivati con Cefonicid); catena mandelica (Cefamandolo e – La Cefuroxima che in 7 presenta una catena recante un gruppo metossimico in configurazione sin (l’isomero anti è inattivo) che la rende notevolmente resistente alle βlattamasi (anticipa quelle di terza generazione). – In questa classe rientrano le Cefamicine (7α α-metossi) in particolare la Cefoxitina che presenta in 3 un gruppo carbamoilmetilenico. 87 Antibiotici betabeta-lattamici 64 Cefalosporine ad uso parenterale di seconda generazione Cefamandolo nafato Cefonicid Cefuroxima Cefamicina Cefoxitina Ceforanide Cefotetan 88 Antibiotici betabeta-lattamici 65 Cefalosporine di terza generazione • Allargamento dello spettro d’azione. • Hanno minore azione contro gli stafilococchi ma sono più potenti contro i gram-negativi. • Possiedono tutte una emivita allungata. • Due classi: – Derivati α-idrossamici (Metossimine, acilossime) nei quali è presente in 7 un gruppo 2-ammminotiazolil-α α-ossiminoacetico; – Derivati aventi catena anionica (Cefoperazone, Cefpiramide). • in 7 La Ceftizoxima non porta nessun sostituente in 3 per evitarne l’idrolisi e quindi l’inattivazione. 89 Antibiotici betabeta-lattamici 66 Cefalosporine ad uso parenterale di terza generazione 7β β 4 3 7α α Cefotaxima Ceftizoxima Ceftriaxone Ceftazidina Cefoperazone Moxalatam 90 Antibiotici betabeta-lattamici 67 Cefalosporine ad uso orale Seconda generazione 7β β 4 3 7α α Cefuroxima axetil Cefaclor Loracarbef Cefprozil Terza generazione Cefixima Cefpodoxima proxetil 91 Antibiotici betabeta-lattamici 68 Cefalosporine di 4 generazione • Le cefalosporine di quarta generazione possiedono una maggiore attività antibatterica, un largo spettro d’azione e una minore tossicità associati ad una maggiore stabilità alle β– lattamasi. • Vengono utilizzate per combattere infezioni scarsamente sensibili alle cefalosporine delle prime generazioni: – Polmoniti nosocomiali; – Complicazioni acute di bronchiti croniche; – Infezioni del tratto urinario; – Infezioni da Stafilococchi, streptococchi e P. aeruginosa; – Infezioni da anaerobi: 92 Antibiotici betabeta-lattamici 69 Cefalosporine di IV generazione Cefepima N+ N O H N S H2N N Cefpirone N+ S O N R O COO N+ N - OH S H2N N N N O H N O NH2 O S NH2 + N O Cefoselis Cefclidina N COO- 93 Antibiotici betabeta-lattamici 69 Nuovi composti in fase clinica Derivano da studi SAR condotti sulla Ceftazidima con lo scopo di incrementare l’ingombro sterico in posizione 3 del nucleo cefalosporinico. La massima attività contro lo Pseudomonas aeruginosa la si ottiene con l’introduzione sull’anello Pirazolico di una ulteriore catena in posizione 4 COOH N O H N S H2N N O S N + N O COO- Ceftazidima H2N H2N COOH N O H N S H2N N O N+ N NH2 S N O NH R COO- O N+ N N+ OH FK518 NH NH2 FR245989 N NH2 94 FR264205 Antibiotici betabeta-lattamici 70 Metodi di sintesi delle Cefalosporine O NH2 O OEt COOH COOEt HN H2N + COOH N O HO HO D-(-)Idrossifenilglicina sale di DANE NH2 Etile cloro carbonato S CH3 COOH TEA H N O HO S N O CH3 COOH CEFADROXIL O O Cbz NH H2N COOH + S N NH OAc H N O O EtilIsobutile clorocarbonato S NH2 OAc TEA N O O COOH H N S N OAc O COOH COOH CEFALOGLICINA H2 Pd-BaSO4 NH2 H N O S N Boc t-butilecloro carbonato OAc O NH TEA H N O H2 Pd-BaSO4 S N NaHCO3 OAc O COOH H Si N HN S BSA OAc O N OAc + COOEt COOH O COOH O S N O CH3 COOH CEFALEXINA S N H N COOH CEFALOGLICINA H2N NH2 COOSi(CH3)3 D-(-)fenilglicina sale di DANE to na o rb ca ilina o r n clo til a it le ime e M D 95 Antibiotici betabeta-lattamici 71 O OH HS Cl S O PCl5 COOH S N N COCl H2N S S + N NH S N OAc N OAc O O COOH COOH N CEFAPIRINA O H2N Cl S + O NaHCO3 S N O NH S S N OAc OAc N O NH S O COO- COOH HCOOH Ac2O N+ N O COOH S CEFALOTINA CEFALORIDINA O H N O H Na+ S S N OAc O OH O CH3 N N NN H2N O COOH H N O S CH3 N S N N COOH N N O O S N S O COOH CH3 N N N N CEFAMANDOLO H 2 N +Na S S N OAc O H N N N H2N COCl S N S O COOH NH2 NH3+Cl- COOH H N HO N N HO H N O S N H N S O N COOH N CEFATRIZINA 96 Antibiotici betabeta-lattamici 72 H2N S H2N Difenildiazometano N S OAc COOH OAc O O Et N O OH N + H2N COOH Et N O S N S O O A CH3 N N N N OH COOH N H B O O OH O N-Metilmorfolina A+B H2N O O Cl + CH3 N N N N O O N S N pTSOH MeOH O - Cloro etile carbonato N H N Et N H N S O O OH O LiMeOH / MeOH CH3 N N N N N O O O O N H N N t-Butilipoclorito Et -70° O H N OMe S O N S O O O O Anisolo Ac Trifluoroacetico OH O N Et N N H O O H N OMe S O N S O O OH CH3 N N N N CEFBUPERAZONE 97 CH3 N N N N Antibiotici betabeta-lattamici 73 H2N O S Difenildiazometano N OAc pTSOH MeOH COOH H2N S - N OAc O O S + CH3 N N N N H2N S N CH3 N N N N S O O OH OH + COOH HO D-(-)Idrossifenilglicina sale di DANE OH OH H N Etile cloro carbonato O S H2N O BSA -15° CH3 N N N N N O O OH + N Et N O Cl Et O N H N N H N O COOE t HN O O S N S O O O OH CEFOPERAZONE H2N O O O HNO2 O CH3 NH2OMe O O COOH N + OAc O O O N O COOH HCl gas S N O Ossalil cloruro O H N O 1) Cloro solfonil O isocianato S N OAc O O O N H N O 2) Ac. Trifluoro acetico/Anisolo S N O NH2 O O OH O CEFUROXIMA 98 CH3 N N N N Antibiotici betabeta-lattamici 74 H2N S N S O O OH N OCH3 CH3 N N N N + O Cl N S N N H2N Cl N S O OEt N NH S O S OH CH3 N N N N S N O O O S Tiourea EtOH THF O OEt O NH Cl OCH3 H N O H2N S N O N Cloro acetil cloruro O O NH Cl O S DMA S N OCH3 H N OH CH3 N N N N N OCH3 Metossi ammina S O O Cl Cefmenoxima OEt N NH O N OCH3 1) KOH 2) PCl5 0° C Cl S O Cl N NH O 99 Antibiotici betabeta-lattamici 75 Modifiche strutturali alle Penicilline O • Gruppo carbossilico H NH H O COOH H NH H O N O • Carbapenam non sono interessanti R N CH2OOH N O • Penem (vedi Tienamicine) O H NH H O R O N O R • Azapenam privi di attività N N N H OH R • Oxapenam (meno attivi ecc. ac. Clavulanico) N COOH H NH H O N O R CH2OOH 100 Antibiotici betabeta-lattamici 76 Carbapenem • L’atomo di S delle penicilline è sostituito da un C. • Posseggono un ampio spettro di attività sia Gram-pos che Gramneg. • Tienamicina isolata da Sterptomices Cattleya. • Possiede in 6-α α una catena idrossietilica molto stabile alle β-lattamasi. (non acilaminica) ed è • Contemporaneamente ricercatori della Beecham isolarono, da colture di Streptomices Olivaceus, l’acido Olivanico (catena in 6-β) β) in grado di inibire anche le β-lattamasi. R OH NH2 H3C S N O O Tienamicina HN H3C S N O O O OH Acido Olivanico O OH R=H R = SO3H 101 Antibiotici betabeta-lattamici 77 H3C HO H H H N O Tienamicina S COOH NH2 H3C HO H H H N O Imipenem S HN NH COOH • La Tienamicina possiede uno zolfo esociclico e il doppio legame endociclico che rendono molto instabile la molecola. • Inoltre, il gruppo amminico primario presente sulla catena in 3 agisce da nucleofilo sul β-lattame e per tale motivo è stato preparato il derivato semisintetico formamidoil Tienamicina o Imipenem. • Entrambe le molecole penetrano facilmente nelle cellule attraverso le porine e sono resistenti a molte β-lattamsi, pur inattivandole. • L’Imipenem è attivo alla dose di 4 µg/l sul 95 % dei batteri e a 8 µg/l sul 98%. 102 Antibiotici betabeta-lattamici 78 Sintesi della Tienamicina Si O Si O O O NH Si O Si O O ZnCl2 HCl/MeOH OR O OR N2 O NHN 2 O R= Azetidinone NO2 OH OH OH OH RdOttanoato Difenilclorofosfato OR O O HN OR N N O O OH O O N NHN 2 COOR OH NH2 H2/Pd CisteaminaCBZ COOR OH HN NH S COOR O PhO O P OPh O N O S COOH Tienamicina S N Benzilformammidina O COOH Imipenem 103 Antibiotici betabeta-lattamici 79 • Imipenem – non è attivo per via orale e non può essere utilizzato nelle infezioni del tratto urinario a causa dell’enzima deidropeptidasi-I (peptidasi specifica per deidropeptidi) che lo metabolizza a derivato nefrotossicco. • Per ovviare a questo si utilizza la Cilastatina che è un inibitore di questo enzima che lo protegge dall’idrolisi e non danneggia l’uomo (70 % escreto inalterato nelle urine). • Pertanto, è stata sviluppata così l’associazione ImipenemCilastatina (1-1) che ha uno spettro d’azione più ampio. • Viene usata negli adulti nei casi di gravi infezioni del tratto gastrointestinale, delle ossa, della pelle e dell’endocardio. NH2 HOOC HN S O COONa Cilastatina 104 Antibiotici betabeta-lattamici 80 • La loro azione a livello delle β-lattamasi è dovuta alla catena idrossietilica che viene coinvolta nell’interazione con l’enzima. R Glu-166 O O Ala-237 HN H O H N H O O H Glu-166 O S HN O H N Ser-70 O CH3 CH3 COOH H3C Ala-237 H H N H H O SR HN O O COOH H N Ser-70 • La mancanza della molecola d’acqua fa sì che la velocità di idrolisi dell’acilenzima formatosi con il carbapenem sia circa 50.000 più lenta. 105 Antibiotici betabeta-lattamici 81 • I tentativi di migliorare l’attività dei β-lattami verso i ceppi meticillino resistenti (MRSA) hanno portato a tre derivati analoghi dell’Iimipenem già in uso. • Meropenem 2-4 volte più attivo dell’Imipenem: in virtù del metile in 4β β risulta più stabile alle deidropeptidasi e non necessita di associazione con Cilastatina. • Panipenem • Biapenem (commercializzato solo in Giappone). • Questi derivati attualmente risultano poco attivi contro MRSA. O H3C HO H NH H H N O CH3 N CH3 S N NH H3 C HO H N H H S N O COOH N H3C HO H H H S N O N+ COO- COOH Meropenem Panipenem Biapenem 106 Antibiotici betabeta-lattamici 81 Il Derivato ME1036 è un nuovo carbapenem ad ampio spettro attivo contro MDR Cocchi Gram-positivi ed in particolare contro: • Staphylococchi meticillino resistenti; • Streptococcus Pneumoniae resistenti alle penicilline; • Enterococcus faecalis Drug-Resistant. Risulta superiore come potenza sia alla Vancomicina che al Linzolid su modelli di endocardite da MRSA. Composto P91022 è un potente antibatterico progettato con lo scopo di incrementare la stabilità in vivo del carbapenem. N N H3C HO H S H H N O N+ O ME1036 NH2 O CH3 R N S NH SMP-601 S COOH S O N NH P91022 COOH 107 Antibiotici betabeta-lattamici 82 Oxacefem • Fanno parte delle Cefalosporine di 2a generazionee sono ottenute per via sintetica. • Tra questi ricordiamo: • Moxolactam (anello diidro-ossazinico) che presenta un aumento di attività rispetto ai derivati Solforati. (catena delle carbossipenicilline, metossile delle Cefamicine e catena in 3 del Cefoperazone) • Flomexef sodico sostanza che reca una catena difluorometiltioacetica che conferisce una maggior resistenza alle β–lattamasi ed una maggiore attività sullo S. aureus sul Bacteroides fragilis. HO O F H N OMe O HO O F N S O O OH H N OMe O S O N N N OH N S O N O ONa N N N N 108 Antibiotici betabeta-lattamici 83 H2N Cl S H2N S H2N alcool propargilico N N O O O O H N O O S O O N N N N S N O H N O S O O R H2N O N S O O O R N N N N O O N N N N PCl5 MeOH H2O S N O PPh3 N N N N N O R O O N N S O N N N O O 1) Zn AcOH 2) SOCl2 Py 3) PPh3 H2N O O H N O O CrO3 H2SO4 O R O O O R O N O O R N N N N N S O O H N O3 DCM HO H N NN NN O O O Wittig Base - N O R O R O O O N O R O O N 5% Pd CaCO3 O O H N O H N N O m-CPBA O O O O ZnCl2 O R O H N O S O O OH OXACEFEM N N N N 109 Antibiotici betabeta-lattamici 84 Carbacefem Lorocarbacef un analogo del Cefaclor totalmente sintetico con anello tetraidropiridinico che presenta una maggiore stabilità, una biodisponibilità migliore e una vita media plasmatica più lunga. • Dopo un dettagliato studio SAR, il gruppo di ricerca della Lilly ha identificato, nel composto A, un derivato attivo contro gli Stafilococchi resistenti alla meticillina F F NH2 H N O O N N O H2N Cl H N N S N O N O O OH O S OH S A 110 Antibiotici betabeta-lattamici 85 Monobattami (Nocardicine) • Dopo la scoperta delle Penicilline e delle Cefalosporine si pensava che solo le strutture bicicliche contenenti un nucleo β–lattamico avessero attività antibatterica. • Nel 1976 ricercatori giapponesi scoprirono le Nocardicine (β β– lattami monociclici) aventi una indiscutibile attività. • Sono tutti derivati dell’acido 2-(3-ammino-2-oxo-aztidin-1-il)2-fenilacetico. • La Nocardicina A stimolò l’interesse dei ricercatori verso la sua catena laterale dato che essa reca un gruppo ossimico. OH N H2N COOH N O H2N HOOC H N O O N OH O HOOC 111 Monobattami • Antibiotici betabeta-lattamici 86 Sono derivati dell’acido 3-ammino-2-oxo-azetidinil-1-solfonico. + • Sono dei sali interni (zwitterioni). H3N • Il principale composto di questa classe è l’Aztreonam. O • Esso presenta una specifica azione contro germi Gram (-) ed è una valida alternativa ad antibiotici aminoglucosidici assai più tossici. • La potenza antibatterica è stata aumentata l’introduzione di varie modifiche strutturali: N SO3- mediante – Un gruppo solfammico che come e- attrattore aumenta la capacità acilante del β-lattame; – Il metile in 4 aumenta l’attività antibatterica e lo stabilizza alle β-lattamasi COOH – La catena acilamminica in 3 è la più comune tra le cefalosporine di 3a generazione. O N + H3N N S O H N O O N O SO3- NH2 112 Inibitori delle β-lattamasi • Parallelamente alla ricerca di nuovi composti attivi sui batteri e resistenti alle β-lattamasi si è pensato di studiare molecole in grado di inibire l’attività di questi enzimi. • Esistono diversi tipologie di β-lattamasi e precisamente: – Quelle definite di classe I di Richmond e Sykes che sono enzimi sotto controllo cromosomico; – Quelle R-TEM che sono dovute a codificazione plasmidica e a trasmissione tramite fattore R. • Esse sono classificate in 4 classi: • A peptidasi a serina tipiche dei comprendenti le β-lattamasi I e III Gram (+) e Gram • C e D peptidasi serinich largamente diffuse nei Gram (-); • B sono zinco peptidasi comprendenti le β-lattamasi II. 113 (-) Inibitori delle β-lattamasi 2 • Le β-lattamasi seriniche derivano direttamente dall’evoluzione dalle transpettidasi batteriche. • Presentano un sito catalittico analogo a quello della fase di acilazione con la sola differenza che l’acilenzima derivante si idrolizza a ripristinare la β-lattamasi attiva. H N H N + En-OH N O O H N si m a t t β-la HN O En T ra n spept O HN OH + En-OH idasi • Si era visto che le isossazolilpenicilline (Oxacillina, cloxacillina, dicloxacillina e flucloxacillina) inibivano le β-lattamasi di classe I. I d e a • un inibizione di questo dall’attacco enzimatico. tipo può proteggere l’antibiotico 114 Inibitori delle β-lattamasi 3 • Utilizzando questi inibitori in associazione con penicilline a largo spettro sensibili alle β-lattamasi (ampcillina e amoxicillina) si ottiene un effetto additivo verso i batteri sensibili ai singoli antibiotici e effetto sinergico verso i Gram-neg resistenti a causa delle β-lattamasi a controllo cromosomico (associazione Amossicillina-Flucloxacillina). • In modo analogo venne messo in evidenza che la Dicloxacillina, inibendo la β-lattamsi presente nella membrana interiore della parete batterica, agiva in modo sinergico riducendo la quantità necessaria di ampicillina. • La svolta in queste ricerche venne con la scoperta dell’acido Clavulanico da Streptomyces clavuligerus da parte di Beechams nel 1976. 115 Acido Clavulanico • Possiede attività interessante. antibatterica Inibitori delle β-lattamasi 3 debole e poco • Caratteristica di questa molecola è la sua capacità inibente verso un’ampia gamma di β-lattamasi (soprattutto penicillasi) sia di Gram-pos che Gramneg. • Risulta essere poco attivo verso le cefalosporinasi – Ottima attività inibente verso le β-lattamasi TEM-1 e TEM-2; – Altrettanto buona l’attività controllo plasmidico; verso quelle a • E’ un inibitore irreversibile e non competitivo e pertanto è classificato come substrato suicida. 116 Inibitori delle β-lattamasi 4 Acido Clavulanico meccanismo d’azione Importanza del doppio legame esociclico 117 Inibitori delle β-lattamasi 5 H Acido Clavulanico O 6 5 7 4 N O 1 3 OH 2 H COOH • Anello β-lattamico fuso con anello ossazolidinico. • Nessuna catena laterale acilaminica in 6 (perdita di attività). • Catena allilica in 2 (responsabile dell’attività) avente configurazione Z (E meno attivo). • Funzione alcolica non essenziale. • Il doppio legame esociclico può essere sostituito con un gruppo elettron-attrattore. • Gruppo carbossilico (non essenziale all’attivtà). • Configurazione R dei due centri chirali. 118 Inibitori delle β-lattamasi 6 Ac. Clavulanico e Sulbactam • E’ utilizzato in associazione con Amoxicillina (Augmentin) perché facilmente assorbibile oralmente con un comportamento cinetico simile (raggiunge il sito d’azione contemporaneamente alla penicillina). H O N O H COOH OH O H O2 S CH3 H O2 S N N CH3 COONa Sulbactam O N CH3 N N COONa Tazobactam • Sulbactam: uitlizzato come sale sodico non possiede proprietà superiori al Clavulanico. • Non è assorbibile per via orale ma il suo Pivaloilossimetil estere lo è. • Interessanti sono due suoi profarmaci e precisamente metilendiesteri con Ampicillina (Sultamicillina) e con Mecillina. 119 i Inibitori delle β-lattamasi 7 R H S N O CH3 CH3 COONa R = Cl R = Br R=I O H S N O CH3 CH3 RO-151903 COONa • Analoga inibizione delle β-lattamasi la si ottiene con gli acidi 6β β-alopenicillanici. • I derivati bromurato e iodurato sono più attivi. • Il sale sodico dell’acido 6-acetilmetilenpenicillanico (RO151903) è risultato essere più attivo sia del Clavulanico che del Sulbactam e ad ampio spettro verso enzimi cefalosporinasi e penicillinasi. • Agisce in modo sinergico con penicilline e cefalosporine ma viene rapidamente danneggiato dal siero. 120 Inibitori delle β-lattamasi 8 OH SA-2-13 O H O2 S N O COONa N H O2 S O CH3 COONa N O O O CH3 OH LN-1-255 COOH SA-2-13: è stato progettato come inibitore delle β-lattamasi di classe A sulla base della struttura del complesso del tazobactam con la b-lattamasi E166A SHV-1. • La trans-enammina che si forma è circa 10 volte più stabile di quella del Tazobactam. LN-1-255: un derivato 6-alchiliden solfonpenicillanico è un potente inibitore delle β-lattamasi seriniche ed è in grado di ridurre drasticamente le MICs sia di Cefpirome che di ceftazidima nel trattamento di infezioni da Enterobatteri altamente resistenti. 121 Inibitori delle β-lattamasi 9 O H2N N NXL104 N O O NaO3S Rappresenta un nuovo composto non beta lattamico in grado di inibire in modo irreversibile le b-lattamasi di classe sia A che C. Negli esperimenti con Entetrobatteri altamente resistenti è in grado di ripristinare rapidamente l’azione della ceftazidima. È entrato in fase clinica I nel 2007. 122 Antibiotici di seconda scelta Glicopeptidi • Sono prodotti da Streptomyces orientalis e se ne conoscono oltre 200 ma solo due sono entrati nell’uso clinico (Vancomicina e Teicoplanina). • Sono eptapetidi lineari che tramite due ponti eterei ed un legame C-C formano tre anelli. • dei 7 aminoacidi 5 sono aromatici idrossilati (2,4,5,6 e7) a tutti. • Gruppi fenolici e benzilici presenti sullo scheletro legano unità glucosidiche e aminoglucosidiche. • Le due funzione N- e C-Terminali conferiscono alla molecola proprietà anfotere. • Atomi di cloro possono essere legati agli anelli aromatici degli aminoacidi 2, 5 e 6. comuni 123 Vancomicina Antibiotici di seconda scelta 2 • La Vancomicina (Vanco®, Farmaciclin®, Levovanox®, Capovan®) (Nocardia Orientalis) è attiva contro patogeni Gram-(+). • È scarsamente assorbita per via orale e per tale via viene usata contro il Clostridium difficilis allorché la vita del paziente è a rischio. • È in commercio come miscela di sostanze il cui principale costituente è la Vancomicina B. • Le reazioni tossiche alla Vancomicina sono a carico dell’udito e dei reni. • E’ un farmaco d’elezione nel trattamento delle infezioni da stafilococchi meticillino-resistenti e da enterococchi; è utilizzata inoltre in casi di allergie alle penicilline. • La variazione di lipofilia degli aminoacidi aromatici determina le differenze di farmacocinetica e di attività microbiologica. • Il loro meccanismo d’azione, diverso da quello dei betalattamici, si basa sull’inibizione della biosintesi della parete batterica. 124 Antibiotici di seconda scelta 3 • Essa si lega ad una fenditura altamente affine a residui acetilD-Ala-D-Ala e peptidi simili. • Si formano legami idrogeno ben definiti con la D-Ala-D-Ala terminale del precursore del peptidoglicano inibendo la formazione del legame crociato tra catene di peptidoglicano. Recentemente sono comparsi ceppi resistenti. Apovaricina in agricoltura D-Ala-DAla D-Ala-D-Lattato (depsipetide) 125 Antibiotici di seconda scelta 4 126 Antibiotici di seconda scelta 5 Teicoplanina (Targosid®) È una miscela di cinque prodotti correlati alla vancomicina della quale sono più liposolubili. I residui fenolici di tirosina e p-idrossifenilglicina formano 4 anelli. Legame fortemente alle proteine plasmatiche (>90%) pertanto può essere somministrata una sola volta al giorno per via intramuscolo o endovena. • Ha una emivita 45-60 ore e viene escreta inalterata nelle urine. • È molto meno irritante della vancomicina quando iniettata. 127 Antibiotici di seconda scelta 6 Dalbavancina La Dalbavancina si è rivelata il più potente tra molti agenti testati contro 146 ceppi di Stafilococchi. Mostra inoltre, un’ efficacia ed una sicurezza statisticamente rilevanti rispetto alla terapia con Vancomicina nel trattamento della setticemia da patogeni Gram-positivi catetere-correlata . la Televancina si è rivelata più potente della vancomicina o della teicoplanina rispetto a tutti i ceppi. Oritavancina 128 Televancina Antibiotici di seconda scelta 7 Alla catena laterale della Oritavancina è stata imputata la capacità di dimerizzare a livello di membrana, abilitandola a legare entrambi i dipeptidi terminali e i depsipeptidi dei ceppi suscettibili e resistenti alla vancomicina. L’Oritavancina è risultata efficace e dotata di attività sinergica con il ceftriaxone nel caso di meningite pneumococcica indotta nel coniglio. Farmaco Emivita Plasmatica Vancomicina 4-6 ore Teicoplanina 3-7 giorni Dalbavancina 9-12 giorni 1g al giorno e 0,5 g dopo 7 giorni] Oritavancina > 10 giorni 1,5-3 mg/kg giornalieri per 3-7 giornii Televancina 7-9 ore Terapia consigliata 1g ogni 12 ore per 7-10 giorni 12 mg/kg il primo giorno seguiti da 6 mg/kg/giorno 7,5-15 mg/kg giornalieri per 7 giorni 129 Antibiotici di seconda scelta 8 Antibiotici polipeptidici • I peptidi dotati di importanti proprietà fisiologiche sono di norma lineari. • Numerose specie batteriche producono tuttavia miscele di peptidi ciclici dotati di proprietà antibiotiche. • Spesso tra gli amminoacidi che li compongono vi sono composti non comuni o a chiralità opposta. Ne consegue che essi vengono difficilmente metabolizzati. • Sono farmaci molto letali per i batteri suscettibili purtroppo lo sono anche per l’uomo. Meccanismo d’azione • Aderiscono alla parete batterica modificandone la permeabilità causando l’uscita di metaboliti essenziali e l’ingresso di sostanze indesiderate. • Raramente è stata osservata resistenza. 130 Antibiotici di seconda scelta 9 Bacitracina A • La Bacitracina è una miscela di peptidi, simili fra loro, prodotta per fermentazione del Bacillus subtilis e tra i quali domina la A. • Attiva contro Gram-(+) e viene usata contro Stafilococchi resistenti ad altri antibiotici. O D-Glu L-Leu CH3 S N CH3 NH2 L-Ileu Bacitracina A L-Lys D-Aspn L-Orn L-Asp L-His D-Ileu D-Phe • Per via orale viene usata contro la diarrea enteropatogenica e per la sanitarizzazione pre-operatoria dell’intestino. • La sua attività è a livello della sintesi del peptidoglicano e delle funzioni della membrana e viene esaltata dalla presenza di ioni Zn++. • Sembrerebbe inibire la defosforilazione del carrier fosfolipidico. • Deve essere usata con prudenza a causa della sua neuro e nefrotossicità. 131 Antibiotici di seconda scelta 10 Polimixina B • • • O Prodotta da bacillus Polymyxia assieme ad altri peptidi ciclici da cui viene separata. Attiva prevalentemente Gram-(-). Thr DAB Polimixina B DAB = 2,4-Diaminobutirrico contro Sembra legarsi a gruppi fosfato presenti sulla membrana citoplasmatica batterica distruggendone l’integrità. DAB DAB DAB Thr DAB DAB L-Phe Leu • Usata intramuscolo o endovena per il trattamento di gravi infezioni dell’apparato urinario, meningite e setticemia. • Per via orale viene utilizzata per diarree enteropatogeniche da E. coli e da varie specie di Shigella. • Viene usata per irrigazioni vescicali onde evitare infezioni dovute a cateterismo permanente. 132 Antibiotici di seconda scelta 11 O Thr DAB DAB Colistina A DAB = 2,4-Diaminobutirrico DAB DAB Thr DAB DAB Leu Leu H2N N H Capreomicina 1A NH2 NH HH N H N O NH2 O H N NH2 O N O L O L NH NH O L L OH N H NH2 O • La Colistina A è prodotta dalla varietà colistinus del Bacillus Polymyxa. • L’azione su Gram-(-) è dovuta alla distruzione dell’integrità della membrana citoplasmatica. Usata in gravi infezioni perché neuro e nefrotossica. • Le Capreomicine (1A e 1B) sono prodotte da Steptomyces capreolus e sono batteriostatiche su diversi micobatteri (M. tubercolosis, M. bvis, M. kansasii e M. avium). • Non se ne conosce il meccanismo d’azione e la resistenza si può sviluppare anche durante l’uso. 133 • Anche loro sono oto e nefrotossiche.