METODOLOGIA DELLA RICERCA BIOMEDICA: LA RICERCA SPERIMENTALE Alessandra Gambineri U.O Endocrinologia e C.R.B.A., Policlinico S.Orsola-Malpighi, Università Alma Mater Studiorum Bologna UNIVERSITA' di BOLOGNA S. ORSOLA MALPIGHI TIPO DI SPERIMENTAZIONE SPERIMENTAZIONE NON INTERVENTISTICA (STUDIO OSSERVAZIONALE) Sperimentazione in cui i ricercatori osservano un fenomeno senza modificarlo SPERIMENTAZIONE INTERVENTISTICA (SPERIMENTAZIONE CLINICA) Studio nel quale i ricercatori intervengono attivamente manipolando la variabile indipendente (esposizione) per potere determinare l’effetto su un’altra variabile (esito) SPERIMENTAZIONE NON INTERVENTISTICA Studio di prevalenza/incidenza, Studio di accuratezza diagnostica Studio di efficacia terapeutica/tollerabilità, PERO’ i medicinali sono prescritti secondo le indicazioni dell’autorizzazione all’immissione in commercio; l’assegnazione del paziente a una determinata strategia terapeutica non è decisa in anticipo da un protocollo di sperimentazione, ma rientra nella normale pratica clinica e la decisione di prescrivere il medicinale è del tutto indipendente da quella di includere il paziente nello studio. Ai pazienti non si applica nessuna procedura supplementare di diagnosi o monitoraggio, e per l’analisi dei dati raccolti sono utilizzati metodi epidemiologici; no trattamenti in volontari sani. 1 LA STRATEGIA TERAPEUTICA DIPENDE DALL’INCLUSIONE DEL PZ NELLO STUDIO? SI’ NO SPERIMENTAZIONE CLINICA STUDIO OSSERVAZIONALE NO SI’ IL RICERCATORE CONTROLLA LE MODALITA’ DI SOMMINISTRAZIONE DEL TRATTAMENTO GLI STUDI VALUTANO LA RELAZIONE TRA ESPOSIZIONE A UN FATTORE E FREQUENZA DELL’ESITO Studi analitici STUDI OSSERVAZIONALI STUDI SPERIMENTALI (SPERIMENTAZIONE CLINICA) •ECOLOGICI •TRASVERSALI •COORTE •CASO-CONTROLLO •NON CONTROLLATI •CONTROLLATI NON RANDOMIZZATI •CONTROLLATI RANDOMIZZATI DOMANDE OGGETTO DI STUDIO OSSERVAZIONALE L’insulina (esposizione) è efficace a ridurre la emoglobina glicata (esito)? TERAPIA Il fumo di sigaretta (esposizione) aumenta il rischio di k polmone (esito)? EZIOLOGIA La vescica piena in corso di radioterapia (esposizione) previene i danni alla prostata (esito)? PREVENZIONE Le lesioni precancerose al collo utero (esposizione) modificano la possibilità di avere neoplasie al collo dell’utero (esito) ? PROGNOSI IL DISEGNO DI STUDIO DEVE RISPONDERE A QUESTI QUESITI GIUNGENDO A RISULTATI CREDIBILI, RIPRODUCIBILI E GENERALIZZATI 2 TALI STUDI VALUTANO LA RELAZIONE TRA INTENSITA’ DI ESPOSIZIONE A UN FATTORE E FREQUENZA DELL’ESITO Studi analitici STUDI OSSERVAZIONALI STUDI SPERIMENTALI •ECOLOGICI •TRASVERSALI •COORTE •CASO-CONTROLLO •NON CONTROLLATI •CONTROLLATI NON RANDOMIZZATI •CONTROLLATI RANDOMIZZATI STUDI ECOLOGICI Tasso di mortalità maschile per 100000 abitanti METTONO IN RELAZIONE L’INTENSITA’ DI ESPOSIZIONE AD UN FATTORE E LA FREQUENZA DELLA MALATTIA CONSIDERANDO COME UNITA’ STATISTICA DI OSSERVAZIONE LA POPOLAZIONE E NON L’INDIVIDUO VALUTANO L’ASSOCIAZIONE TRA IL LIVELLO (MEDIO) DI ESPOSIZIONE E LA FREQUENZA DELLA MALATTIA SU BASE AGGREGATA 90 90 Francia 80 80 Spagna 70 70 60 60 Irlanda 50 50 Italia 40 40 30 30 20 20 Israele Islanda 10 10 00 00 44 88 12 16 12 16 Consumo medio pro-capite di sigarette (n/die) 20 20 STUDI ECOLOGICI METTONO IN RELAZIONE L’INTENSITA’ DI ESPOSIZIONE AD UN FATTORE E LA FREQUANZA DELLA MALATTIA CONSIDERANDO COME UNITA’ STATISTICA DI OSSERVAZIONE LA POPOLAZIONE E NON L’INDIVIDUO VALUTANO L’ASSOCIAZIONE TRA IL LIVELLO (MEDIO) DI ESPOSIZIONE E LA FREQUENZA DELLA MALATTIA SU BASE AGGREGATA Sono utili: •In una fase iniziale per generare ipotesi •In situazioni in cui l’esposizione abbia bassa variabilità entro-popolazione e alta variabilità tra popolazioni •Quando è impossibile misurare l’esposizione a livello individuale 3 TALI STUDI VALUTANO LA RELAZIONE TRA INTENSITA’ DI ESPOSIZIONE A UN FATTORE E FREQUENZA DELL’ESITO Studi analitici STUDI OSSERVAZIONALI STUDI SPERIMENTALI •ECOLOGICI •TRASVERSALI •COORTE •CASO-CONTROLLO •NON CONTROLLATI •CONTROLLATI NON RANDOMIZZATI •CONTROLLATI RANDOMIZZATI TRASVERSALE/CROSS SECTIONAL Studio che raccoglie informazioni solo una volta senza follow-up. E’ relativo all’esposizione ai fattori di rischio ed ai loro esiti (insorgenza della patologia) NELLO STESSO MOMENTO e sullo stesso paziente (valuta l’associazione tra fattore rischio e malattia). Nel nostro esempio i dati potrebbero essere raccolti da un campione di pazienti provenienti da cliniche oncologiche. Gli operatori assistenziali dovrebbero compilare un questionario per ogni paziente, contenente informazioni sulla patologia, sul tabagismo (da quanto tempo, quante al giorno), l’età, il sesso, le terapie concomitanti. Questi dati, quindi, devono essere analizzati per vedere se il K polmonare si associa al fumo di sigarette STUDI TRASVERSALI (CROSS-SECTIONAL) Un campione di individui è selezionato da una popolazione bersaglio e contattato in un preciso punto nel tempo N n •Non esposti •Non malati •Non esposti •malati POPOLAZIONE BERSAGLIO campione •Esposti •non malati •Esposti •malati 4 Quesito: IL FUMO E’ ASSOCIATO AL K POLMONARE? STUDI TRASVERSALI (CROSS-SECTIONAL) Un campione di individui è selezionato da una popolazione bersaglio e contattato in un preciso punto nel tempo POPOLAZIONE BERSAGLIO Pazienti in Oncologia N Campione Uomini n •Non esposti •Non esposti •Esposti •Esposti NO fumo NO fumo Fumo Fumo •Non malati •Malati •non malati •Malati No k polmone K polmone •NO K polmone K polmone STUDI TRASVERSALI (CROSS-SECTIONAL) UN CAMPIONE DI INDIVIDUI È SELEZIONATO DA UNA POPOLAZIONE BERSAGLIO E CONTATTATO IN UN PRECISO MOMENTO NON CONSENTONO DI STUDIARE LA SEQUENZA TEMPORALE DEGLI EVENTI (NO RISCHIO MA ASSOCIAZIONE) I CASI DI MALATTIA DI LUNGA DURATA HANNO UNA MAGGIORE POSSIBILITA’ DI ESSERE RICONOSCIUTI NON VALUTANO ACCURATAMENTE L’ASSOCIAZIONE TRA ESPOSIZIONE E MALATTIA NON SONO ADATTI PER MALATTIE ED ESPOSIZIONI RARE SONO RELATIVAMENTE SEMPLICI E POCO COSTOSI 5 TALI STUDI VALUTANO LA RELAZIONE TRA INTENSITA’ DI ESPOSIZIONE A UN FATTORE E FREQUENZA DELL’ESITO Studi analitici STUDI OSSERVAZIONALI STUDI SPERIMENTALI •ECOLOGICI •TRASVERSALI •COORTE •CASO-CONTROLLO •NON CONTROLLATI •CONTROLLATI NON RANDOMIZZATI •CONTROLLATI RANDOMIZZATI STUDIO DI COORTE Sono studi longitudinali prospettici che partendo dall’esposizione al fattore di rischio, o meno, verificano se insorge l’esito; per ogni gruppo di soggetti esposti al fattore di rischio ho un gruppo di soggetti non esposti al fattore di rischio SI ENDPOINT NO OGGI In uno studio di coorte, il ricercatore dovrebbe identificare un gruppo di pazienti dividendoli in paz. che fumano e che non fumano, nessuno di tali pazienti ha al momento dell’inclusione un k polmonare. I paz. dei 2 gruppi, poi, devono essere seguiti nel tempo, per determinare quanti di loro, e quali, sviluppano un k polmonare. STUDI DI COORTE I SOGGETTI SONO SELEZIONATI IN BASE ALL’ESPOSIZIONE E SEGUITI NEL TEMPO PER VALUTARE LA COMPARSA DELL’ESITO N INDIVIDUI NON MALATI INDIVIDUI MALATI O NON A RISCHIO COORTE •Esposti •Non esposti •ESITO POPOLAZIONE BERSAGLIO FOLLOW-UP •ESITO 6 Quesito: FUMARE AUMENTA IL RISCHIO DI K POLMONARE? STUDI DI COORTE I SOGGETTI SONO SELEZIONATI IN BASE ALL’ESPOSIZIONE E SEGUITI NEL TEMPO PER VALUTARE LA COMPARSA DELL’ESITO N INDIVIDUI NON MALATI •Non esposti COORTE Uomini •Esposti No fumo •ESITO POPOLAZIONE BERSAGLIO Fumo FOLLOW-UP •ESITO STUDI DI COORTE NEL 1951 VENNE INVIATO UN QUESTIONARIO POSTALE A TUTTI GLI UOMINI E DONNE IL CUI NOME FOSSE A QUEL TEMPO NEL REGISTRO BRITANNICO DEI MEDICI CHE RISIEDEVANO NEL REGNO UNITO. IN TALE QUESTIONARIO OLTRE A NOME, INDIRIZZO ED ETA’ VENIVANO POSTE POCHE E SEMPLICI DOMANDE RELATIVE ALLA LORO ABITUDINE AL FUMO. IN TOTALE 34439 DOTTORI E 6149 DOTTORESSE RESTITUIRONO IL QUESTIONARIO COMPLETO. QUESTI MEDICI SONO STATI SEGUITI DA QUEL MOMENTO 7 Effetto COORTE PERCENTUALE DI SOPRAVVIVENZA DALL’ETA’ DI 35 ANNI 100 Dottori nati tra il 1900-30 NON FUMATORI FUMATORI 10 ANNI 54 32 40 50 60 70 ………… 100 ETA’ Effetto COORTE Dottori nati tra il 1920-29 100 PERCENTUALE DI SOPRAVVIVENZA DALL’ETA’ DI 35 ANNI 85 NON FUMATORI 80 FUMATORI 30 40 ETA’ 50 60 OSSERVAZIONE LONGITUDINALE GLI STUDI DI COORTE esposizione I SOGGETTI SONO SELEZIONATI IN BASE ALL’ESPOSIZIONE E SEGUITI NEL TEMPO PER VALUTARE LA COMPARSA DELL’ESITO •Permettono di misurare direttamente il rischio •Permettono di studiare più effetti conseguenti all’esposizione •Permettono di studiare esposizioni rare •Sono poco adatti per studiare eventi rari •Bias di selezione è meno probabile •E’ difficile controllare le variazioni dell’esposizione nel tempo esito •Possono essere molto complessi e costosi 8 TALI STUDI VALUTANO LA RELAZIONE TRA INTENSITA’ DI ESPOSIZIONE A UN FATTORE E FREQUENZA DELL’ESITO Studi analitici STUDI OSSERVAZIONALI STUDI SPERIMENTALI •ECOLOGICI •TRASVERSALI •COORTE •CASO-CONTROLLO •NON CONTROLLATI •CONTROLLATI NON RANDOMIZZATI •CONTROLLATI RANDOMIZZATI STUDIO CASO CONTROLLO Sono studi retrospettivi che partendo dalla presenza (casi), o meno (controlli), dell’esito (endpoint) (K polmone) raccolgono informazioni relative all’esposizione ai fattori di rischio. OGGI Nel nostro esempio il ricercatore dovrebbe identificare un gruppo di pazienti con k polmonare, i casi. Dovrebbe identificare anche un altro gruppo di pazienti che non ha il k polmonare, i controlli. Quindi, dovrebbe raccogliere informazioni sulle precedenti esposizioni (fumo di sigaretta) per ogni paziente del gruppo dei casi e di quelli dei controlli. Dovrebbero quindi essere confrontate le differenze in termini di prevalenza di k polmonare, rispetto all’esposizione o meno al fumo (diretto) tra i due gruppi. 9 GLI STUDI CASO-CONTROLLO I SOGGETTI SONO SELEZIONATI IN BASE ALLA PRESENZA (casi) O ASSENZA (controlli) DELLA MALATTIA E VIENE MISURATA LA PREGRESSA ESPOSIZIONE AL POTENZIALE FATTORE DI RISCHIO POPOLAZIONE BERSAGLIO N BASE OSPEDALIERA RICOVERATI CON ALTRE MALATTIE INDIPENDENTI MALATI CAMPIONE TUTTI CONTROLLI CASI ESPOSTI ESPOSTI Quesito: FUMARE AUMENTA IL RISCHIO DI K POLMONARE? GLI STUDI CASO-CONTROLLO I SOGGETTI SONO SELEZIONATI IN BASE ALLA PRESENZA (casi) O ASSENZA (controlli) DELLA MALATTIA E VIENE MISURATA LA PREGRESSA ESPOSIZIONE AL POTENZIALE FATTORE DI RISCHIO POPOLAZIONE BERSAGLIO N RICOVERATI CON ALTRE MALATTIE INDIPENDENTI No K polmonare CAMPIONE MALATI BASE OSPEDALIERA K polmonare TUTTI CONTROLLI CASI ESPOSTI Fumavano? ESPOSTI Fumavano? 10 GLI STUDI DI CASO-CONTROLLO OSSERVAZIONE A RITROSO esposizione I SOGGETTI SONO SELEZIONATI IN BASE ALLA PRESENZA (CASI) O ASSENZA (CONTROLLI) DELLA MALATTIA E VIENE MISURATA LA PREGRESSA ESPOSIZIONE AL POTENZIALE FATTORE DI RISCHIO • Non permettono di misurare direttamente il rischio • Permettono di studiare più esposizioni associate ad una stessa malattia • Permettono di studiare malattie rare o con un lungo periodo di latenza • Sono poco adatti per studiare esposizioni rare • Il punto nodale è la comparabilità tra casi e controlli: 1. Selezione di controlli appropriati 2. Misura dell’esposizione pregressa esito • Richiedono minor impegno di risorse STUDI DI COORTE E CASO-CONTROLLO presente futuro STUDI DI CASOCONTROLLO ESPOSIZIONE ESITO OSSERVAZIIONE A RITROSO passato OSSERVAZIONE LONGITUDINALE STUDI DI COORTE SPERIMENTAZIONE CLINICA Qualsiasi studio sull’uomo finalizzato a scoprire o verificare gli effetti clinici, farmacologici e/o altri effetti farmacodinamici di uno o più medicinali sperimentali, e/o a individuare qualsiasi reazione avversa ad uno o più medicinali sperimentali e/o a studiarne l’assorbimento, la distribuzione, il metabolismo e l’eliminazione, con l’obiettivo di accertarne la sicurezza e/o l’efficacia. Monocentrica Multicentrica: la sperimentazione clinica effettuata in base ad un unico protocollo in più di un centro e che pertanto viene eseguita da più sperimentatori 11 MEDICINALE SPERIMENTALE Una forma farmaceutica di un principio attivo o di un placebo saggiato come medicinale sperimentale o come controllo in una sperimentazione clinica compresi i prodotti che hanno già ottenuto un’autorizzazione di commercializzazione ma che sono utilizzati o preparati (secondo formula magistrale o confezionati) in forme diverse da quella autorizzata, o quando sono utilizzati per indicazioni non autorizzate o per ottenere ulteriori informazioni sulla forma autorizzata 12 13 14 15 16 17 18 SPERIMENTAZIONE CLINICA • FASE I (drug oriented): finalizzata a valutare la sicurezza (farmacovigilanza), tollerabilità (farmacocinetica) e la farmacodinamica di un farmaco sperimentale. • FASE II (disease oriented): finalizzata a definire la dose terapeutica e l’efficacia terapeutica alla dose definita • FASE III (patient oriented): finalizzata a valutare l’efficacia terapeutica/tollerabilità vs. il gold-standard (oppure placebo) Dopo la Fase III il farmaco può ricevere la registrazione (FDA) • FASE IV: farmaco-sorveglianza (il farmaco deve essere utilizzato per la stessa indicazione per cui è stato registrato) SPERIMENTAZIONE CLINICA RANDOMIZZATO CONTROLLATO (Fase III e IV) • Randomizzato: ogni soggetto dello studio è assegnato in modo casuale (random) a ricevere uno fra i trattamenti in studio oppure il trattamento di controllo • Controllato: L'andamento clinico del gruppo dei pazienti che riceve il nuovo farmaco deve essere paragonato (controllato) con quello di un gruppo di confronto che non riceve il nuovo farmaco, ma deve ricevere invece la miglior terapia disponibile (goldstandard oppure placebo) 19 RCT BACINO DI RECLUTAMENTO CAMPIONE RANDOMIZZAZIONE T0 T1 MAX GRUPPO di SIMILITUDINE TRATTAMENTO % ESITI CONFRONTO GRUPPO di CONTROLLO % ESITI RANDOMIZZAZIONE - I partecipanti sono allocati in modo casuale ad uno dei trattamenti ciò aumenta la probabilità che i due gruppi siano simili (in partenza), e che eventuali differenze negli esiti dipendano dal tipo di inter vento assegnato serve per evitare il bias di selezione del campione - Processo di randomizzazione - generazione delle liste veramente random (metodo valido: sequenze da computer) - assegnazione occultata (lo sperimentatore non può prevedere il trattamento da assegnare: metodo migliore lista centralizzata) RANDOMIZZAZIONE - Randomizzazione semplice basata sui numeri casuali - Randomizzazione a blocchi bilanciati si costituiscono blocchi di 4-6 pazienti all’interno dei quali si definisce una attribuzione casuale dei trattamenti (AABB, ABAB, BAAB, ecc.) e si randomizza il blocco - Randomizzazione stratificata il campione viene suddiviso in sottogruppi sulla base per esempio delle caratteristiche cliniche che si pensa possano influenzare l’effetto del trattamento in studio, quindi si procede alla randomizzazione degli strati 20 CECITA’ Serve per prevenire il bias di prestazione e di rilevazione Rationale: - il paziente potrebbe essere influenzato dal sapere quale trattamento ha ricevuto - i medici potrebbero evitare al paziente un trattamento che non considerano utile al paziente - i medici potrebbero valutare diversamente la condizione del paziente sapendo quale trattamento ha ricevuto - cecità del paziente ( singolo cieco) - cecità del medico che applica la terapia ( doppio cieco) - cecità di chi rileva gli esiti ( triplo cieco) CONTENIMENTO DELLE PERDITE - Il follow-up deve essere il più possibile completo, cioè riguardare tutti i pazienti entrati nello studio - Se sono persi al follow-up > 20% dei pazienti, i risultati non sono attendibili - I pazienti devono essere analizzati nel gruppo di assegnazione cioè devono essere evitate esclusioni dopo la randomizzazione e si deve effettuare l’analisi intention to treat Intention to treat analysis Tutti i pazienti randomizzati devono essere analizzati nel gruppo a cui sono stati assegnati, indipendentemente dal fatto che vi siano rimasti fino alla fine dello studio - Riflette l’efficacia del trattamento in condizioni reali - Evita l’autoselezione in base ai benefici e ai fattori prognostici - Preserva la confrontabilità dei gruppi mantenendo lo schema di randomizzazione iniziale - E’ una analisi conservativa che sottostima gli effetti (favorevoli o non favorevoli) 21 Pazienti che non aderiscono al trattamento assegnato Follow up completo Follow up incompleto Si conoscono gli esiti Non si conoscono gli esiti Devono essere ugualmente inclusi nell’analisi Intention to treat analysis Analisi del caso peggiore Se la perdita è del 20% i risultati sono comunque inaffidabili Analisi del caso peggiore Vengono attribuiti gli esiti “artificialmente” - Pazienti persi al trattamento: esito negativo - Pazienti persi al controllo: esito positivo Se questa analisi conferma i risultati, lo studio è attendibile DURATA DEL FOLLOW-UP Il follow-up deve essere sufficientemente lungo da permettere di osservare l’esito UGUAGLIANZA DEI CO-TRATTAMENTI I gruppi dovrebbero essere trattati in modo uguale ad eccezione dell’intervento sperimentale 22 DIMENSIONE DEL CAMPIONE La dimensione di uno studio è cruciale per determinare la significatività statistica dei risultati e deve essere calcolata a priori in base ad alcuni parametri: - la minima differenza che si vuole rilevare tra i 2 trattamenti - il livello di significatività voluto per respingere l’ipotesi che i due trattamenti siano uguali (ipotesi nulla) convenzionalmente alfa=0.05 - il valore della potenza dello studio, ossia la probabilità di trovare significativa la differenza di cui sopra convenzionalmente 1-beta (0.20)=80% - la frequenza dell’esito nel gruppo controllo Errore alfa o di I tipo - Consiste nel concludere che c’è una differenza tra i trattamenti, quando questa non esiste - Il livello di significatività accettato è 0.05, cioè si pone convenzionalmente che una differenza non sia dovuta al caso se p0.05 Rischio del 5% di concludere che A<>B quando in realtà A=B Errore beta o di II tipo - Consiste nel concludere che non vi è differenza significativa tra 2 misure quando in realtà questa esiste - Questo errore è convenzionalmente = 0.20 ovvero corro il rischio del 20% di concludere che A=B quando in realtà A<>B 1-errore beta= potenza dello studio 23 TIPOLOGIA DI PAZIENTI Descrizione dei -Criteri di inclusione/esclusione (giovani, comorbidità, etc.) -Criteri di diagnosi -Popolazione da cui è stato scelto il campione SCHEMA DI TRATTAMENTO -Dosi e vie di somministrazione -Tipologia dei co-trattamenti SETTING (es. ambulatoriale, ospedale di II livello) OUTCOMES SCELTA DEGLI OUTCOMES Esiti determinati in modo inequivocabile ed oggettivo (hard) - Mortalità - Disabilità - Qualità della vita Esiti determinati in modo meno certo (soft; surrogati o sostitutivi) - Misura di laboratorio - Segno strumentale (es. riduzione massa tumorale). Gli esiti surrogati non sempre sono buoni predittori dell’esito principale L’uso di un farmaco nella pratica clinica dovrebbe basarsi su dimostrazioni di efficacia del farmaco sperimentale in relazione ad esiti hard RILEVANZA DEI RISULTATI MISURE -Misure descrittive degli esiti -Misure di confronto degli esiti (esprimono l’efficacia del trattamento) 24 MISURE DESCRITTIVE Misure assolute - Frequenza assoluta: n° di soggetti con evento Misure relative - Frequenza relativa: rapporto tra n° di soggetti con evento e totale dei soggetti del singolo gruppo - Control Event Rate (CER) - Experimental Event Rate (ERR) - Odds: rapporto tra n° di soggetti con evento e soggetti senza evento del singolo gruppo MISURE DESCRITTIVE DEGLI ESITI Morti Vivi Gruppo Controllo Gruppo Sperimentale 40 460 20 480 500 500 Frequenza assoluta= 40 20 Frequenza relativa= 40/500=0.08 (CER) 20/500=0.04 (EER) Odds= 20/480=0.04 40/460=0.09 MISURE DI CONFRONTO DEGLI ESITI Significatività statistica La significatività statistica p<0.05 ci informa che la differenza trovata non è dovuta al caso, ma non ci informa sull’entità della differenza Misure di importanza clinica Esprimono le differenza statisticamente significative in una maniera clinicamente utile Misure Assolute - Rischio assoluto - Riduzione assoluta del rischio - Aumento assoluto del rischio Misure Relative - Rischio Relativo Riduzione Relativa del Rischio Aumento Relativo del Rischio Odd Ratio: rapporto degli odds dei 2 gruppi 25 MISURE ASSOLUTE DI CONFRONTO DEGLI ESITI Riduzione assoluta del rischio (ARR): La differenza in valore assoluto del tasso di eventi (frequenze relative) tra gruppo di controllo CER e gruppo sperimentale EER ARR = CER-EER Aumento assoluto del rischio (ARI): Differenza in valore assoluto del tasso di eventi (negativi) tra gruppo sperimentale EER e gruppo di controllo CER ARI = EER-CER MISURE RELATIVE DI CONFRONTO DEGLI ESITI Rischio relativo (RR): Rapporto tra il rischio di un evento (frequenza relativa) nel gruppo sperimentale e quello del gruppo di controllo RR = EER/CER Riduzione relativa del rischio (RRR): Riduzione dell’Incidenza di un evento DOVUTA AL TRATTAMENTO rispetto al gruppo di controllo RRR = CER-EER/CER (ARR/CER) ODDS RATIO (OR): Rapporto delle odds dell’evento nei due gruppi OR = ODDS(sperimentale)/ODDS(controllo) INTERPRETAZIONE DELLE MISURE RELATIVE Rischio relativo (RR): RR > 1 significa che il trattamento è sfavorevole RR < 1 significa che il trattamento è favorevole RR = 1 nessuna differenza ODDS RATIO (OR): corrisponde al RR se la frequenza degli eventi è bassa OR > 1 significa che il trattamento è sfavorevole OR < 1 significa che il trattamento è favorevole OR = 1 nessuna differenza 26 SPERIMENTAZIONE CLINICA COMMISSIONATA Trattasi di studio commissionato da un Promotore esterno (ex. ditta farmaceutica committente) SPERIMENTAZIONE CLINICA SPONTANEA Trattasi di studio proposto dalla UO o da un Dipartimento o da un singolo sperimentatore ELEMENTI DELLA SPERIMENTAZIONE CLINICA Promotore della sperimentazione Sperimentatore Dossier per lo sperimentatore Protocollo Soggetto Consenso informato Comitato Etico Autorità Competente Monitor PROMOTORE DELLA SPERIMENTAZIONE Una persona, società, istituzione oppure un organismo che si assume la responsabilità di avviare, gestire e/o finanziare una sperimentazione clinica 27 SPERIMENTATORE Un medico o un odontoiatra qualificato ai fini delle sperimentazioni, responsabile dell’esecuzione della sperimentazione clinica in un dato centro. Se la sperimentazione è svolta da un gruppo di persone nello stesso centro, lo sperimentatore responsabile del gruppo è definito “sperimentatore principale” DOSSIER PER LO SPERIMENTATORE La raccolta di dati clinici e non clinici sul medicinale o sui medicinali in fase di sperimentazione che sono pertinenti per lo studio dei medesimi nell’uomo PROTOCOLLO Il documento in cui vengono descritti l’obiettivo o gli obiettivi, la progettazione, la metodologia, gli aspetti statistici e l’organizzazione della sperimentazione, il termine “protocollo” comprende il protocollo, le versioni successive e le modifiche dello stesso 28 SOGGETTO La persona che partecipa a una sperimentazione clinica, sia come destinataria del medicinale in sperimentazione sia come controllo CONSENSO INFORMATO La decisione di un soggetto candidato ad essere incluso in una sperimentazione, scritta, datata e firmata, presa spontaneamente, dopo esaustiva informazione circa la natura, il significato, le conseguenze ed i rischi della sperimentazione e dopo aver ricevuto la relativa documentazione appropriata. La decisione è espressa da un soggetto capace di dare il consenso, ovvero, qualora si tratti di una persona che non è in grado di farlo, dal suo rappresentante legale o da un’autorità, persona o organismo nel rispetto delle disposizioni normative vigenti in materia. Se il soggetto non è in grado di scrivere, può in via eccezionale fornire un consenso orale alla presenza di almeno un testimone, nel rispetto della normativa vigente COMITATO ETICO Un organismo indipendente, composto da personale sanitario e non, che ha la responsabilità di garantire la tutela dei diritti, della sicurezza e del benessere dei soggetti in sperimentazione e di fornire pubblica garanzia di tale tutela, esprimendo, ad esempio, un parere sul protocollo di sperimentazione, sull’idoneità degli sperimentatori, sulla adeguatezza delle strutture e sui metodi e documenti che verranno impiegati per informare i soggetti e per ottenerne il consenso informato (osservazione della Buona Pratica Clinica) 29 LA BUONA PRATICA CLINICA La Buona Pratica Clinica è un insieme di requisiti in materia di qualità in campo etico e scientifico, risonosciuti a livello internazionale, che devono essere osservati ai fini del disegno, della conduzione, della registrazione e della comunicazione degli esiti della S.C. con la partecipazione di esseri umani. Il rispetto della buona pratica clinica garantisce la tutela dei diritti, della sicurezza e del benessere dei soggetti e assicura la credibilità dei dati concernenti la S.C. stessa. AUTORITA’ COMPETENTE - Il direttore generale o il responsabile legale delle strutture sanitarie pubbliche o delle strutture equiparate a quelle pubbliche, come individuate con decreto del Ministro della salute, ove si svolge la sperimentazione clinica - Il Ministero della salute (casi particolari) - L’ Istituto superiore di sanità (casi particolari) MONITOR La persona che effettua il Monitoraggio dello studio, ovvero l’attività di supervisione di uno studio clinico per garantire che questo venga effettuato, registrato e relazionato in osservanza del protocollo, delle Procedure Operative Standard (SOP), della GCP e delle disposizioni normative applicabili 30 MONITORAGGIO DELLO STUDIO FINALITA’ La finalità del monitoraggio di uno studio è di verificare che: - I diritti ed il benessere dei soggetti siano tutelati - I dati riguardanti la sperimentazione siano accurati, completi e verificabili per mezzo dei documenti originali - La conduzione della sperimentazione sia conforme a quanto stabilito dal protocollo / emendamenti approvati, alla GCP e alle disposizioni normative applicabili MONITORAGGIO DELLO STUDIO MONITOR - I responsabili del monitoraggio devono essere nominati dal Promotore (Sponsor nel caso sia presente) - I responsabili del monitoraggio devono essere addestrati in modo appropriato e devono avere la conoscenza scientifica e/o clinica richiesta per monitorare la sperimentazione adeguatamente. Le qualifiche degli addetti devono essere documentate - I responsabili del monitoraggio devono possedere un’ approfondita conoscenza del prodotto in sperimentazione, del protocollo, del modulo per il consenso informato scritto, di ogni altra informazione scritta destinata ai soggetti, delle SOP dello sponsor, della GCP e delle disposizioni normative applicabili MONITORAGGIO DELLO STUDIO MONITOR E’ responsabilità del monitor garantire che la sperimentazione venga condotta e documentata in modo appropriato 31 MONITORAGGIO DELLO STUDIO MONITOR Il monitor deve verificare che: - Lo sperimentatore sia in possesso di qualifiche e risorse adeguate e che queste rimangano tali per tutta la durata dello studio - Le strutture, compresi i laboratori, le strumentazioni ed il personale siano idonei all’ appropriata conduzione della sperimentazione - Lo sperimentatore segua il protocollo approvato e tutti gli eventuali emendamenti approvati dal Comitato Etico competente - Tutti i pazienti che partecipano allo studio abbiano espresso il consenso informato, che il processo per l’ottenimento dello stesso sia conforme a quanto richiesto dalla GCP e dal CE e che sia stato ottenuto prima della partecipazione di ogni soggetto alla sperimentazione MONITORAGGIO DELLO STUDIO MONITOR - Lo sperimentatore stia reclutando solo soggetti idonei - I documenti originali e altre registrazioni della sperimentazione siano accurati, completi, costantemente aggiornati e conservati - Le schede raccolta dati siano compilate accuratamente - I dati riportati siano veritieri ed accurati (SDV) - Il materiale dello studio sia debitamente conservato e contabilizzato - Tutti gli eventi avversi/reazioni avverse siano correttamente documentati e riportati - La documentazione dello studio sia correttamente archiviata - Comunicare allo sperimentatore il mancato rispetto del protocollo delle SOP e della GCP MONITORAGGIO DELLO STUDIO La frequenza del monitoraggio dipende dagli obiettivi, dalla finalità, dalla complessità e dalla dimensione campionaria dello studio In particolari circostanze la corretta conduzione della sperimentazione può essere garantita dal monitoraggio centralizzato, in associazione a training, riunioni degli sperimentatori, disponibilità di procedure scritte 32 MONITORAGGIO DELLO STUDIO SOURCE DOCUMENT VERIFICATION Processo che consente di confermare che i dati riportati nella CRF riflettono accuratamente le informazioni registrate nei documenti originali Scopo - documentare l’esistenza del soggetto - convalidare l’integrità dei dati di studi raccolti MONITORAGGIO DELLO STUDIO SOURCE DOCUMENT VERIFICATION I documenti originali sono documenti clinici / ospedalieri / ambulatoriali che verificano: - l’ esistenza del soggetto in studio, - un esame e/o un’ osservazione, - la somministrazione sperimentazione del prodotto in MONITORAGGIO DELLO STUDIO DOCUMENTI ORIGINALI Documenti, dati e registrazioni originali (ad esempio: cartelle ospedaliere, registri clinici e amministrativi, note di laboratorio, memoranda, diari dei soggetti o schede di valutazione, registrazioni della distribuzione del farmaco, dati registrati mediante strumentazione automatizzata, copie e trascrizioni certificate dopo verifica della loro aderenze all’ originale, microfiches, negativi di fotografie, microfilm e supporti magnetici, radiografie, fascicoli dei soggetti e registrazioni conservate nella farmacia, nei laboratori e nei dipartimenti medico-tecnici coinvolti nello studio clinico) 33 EVENTO/REAZIONE AVVERSA Evento avverso: qualsiasi evento clinico dannoso che si manifesta in un paziente o in un soggetto coinvolto in una sperimentazione clinica cui è stato somministrato un medicinale, e che non ha necessariamente un rapporto casuale con questo trattamento Reazione avversa: qualsiasi reazione dannosa e indesiderata a un medicinale in fase di sperimentazione, a prescindere dalla dose somministrata EVENTO/REAZIONE AVVERSA Evento avverso serio o reazione avversa seria: qualsiasi evento avverso o reazione avversa che, a prescindere dalla dose, ha esito nella morte o mette in pericolo la vita del soggetto, richiede un ricovero ospedaliero o prolunga una degenza in ospedale, o che determina invalidità o incapacità gravi o prolungate, o comporta un’anomalia congenita o un difetto alla nascita Reazione avversa inattesa: una reazione avversa di natura e gravità non prevedibili in base alle informazioni relative al prodotto (per es. a quelle riportate nel dossier per lo sperimentatore se il prodotto è in sperimentazione o, nel caso di un prodotto autorizzato, nella scheda delle caratteristiche del prodotto) LA RICERCA SPERIMENTALE STUDIO DI ACCURATEZZA DIAGNOSTICA 34 Standards for Reporting Diagnostic Accuracy-STARD Il Reclutamento dei soggetti inclusi è basato su una Serie Consecutiva di Pazienti (Prospettico) Il Test di Riferimento Diagnostico Deve essere applicato a Tutti i soggetti inclusi nel confronto L’intervallo di Esecuzione dei due tests (gold standard e test da validare) deve essere sufficientemente breve da escludere ragionevolmente un cambiamento della condizione da diagnosticare 35 36 L’esecuzione/interpretazione del test deve avvenire in assenza della conoscenza di altri dati clinici 37 38 39 40 41 42 43 - Pre-test Probability (Probabilità che il Pz abbia la malattia sui dati di letteratura oppure su ns esperienza con gold standard) (VP+FN)/(VP+FN+FP+VN) - Pre-test odds Prevalence/(1-Prevalence) - Post-test-odds Pre-test odds x Likelihood Ratio - Post-test Probability (Probabilità che il Pz positivo al test sia malato) Post-test odds/(Post-test odds + 1) • The revised CONSORT Statement for Reporting Randomized Trials: Explanation and Elaboration (http://www.consortstatement.org) • http://www.equator-network.org/reportingguidelines/stard. 44