From Vol. 10 (numero 3) Marzo 2012 The Medical Letter® Treatment Guidelines Pubblicato da The Medical Letter, Inc., 1000 Main Street, New Rochelle, N.Y. 10801 Edito in Italia da CIS Editore S.r.l. Via San Siro 1, Milano www.ciseditore.it Tabelle Prodotti a base di calcio Contenuto in calcio di alcuni alimenti Contenuto in vitamina D di alcuni alimenti Alcuni farmaci per l’osteoporosi Estrogeni per l’osteoporosi p. p. p. p. p. 18 19 19 22 24 Farmaci per l’osteoporosi in postmenopausa RACCOMANDAZIONI – Gli integratori a base di calcio mento osseo che sembra ridurre il rischio di fratture della possono ridurre il rischio di osteoporosi nei pazienti che colonna, dell’anca e di altre zone non vertebrali nelle assumono quantità inadeguate di calcio e di vitamina D. donne con osteoporosi postmenopausa; esso può rappre- Non esiste alcuna prova a supporto dell’ipotesi che i sentare una efficace alternativa nei pazienti che non pazienti che assumono adeguate quantità di calcio e vita- hanno risposto ai bifosfonati o che non li tollerano. Un’al- mina D con la dieta possano trarre benefici da un tratta- tra alternativa è offerta dalla teriparatide, cioè la sequenza mento a base di integratori alimentari. 1-34 dell’ormone paratiroideo; tale peptide migliora la I bifosfonati per via orale possono prevenire le fratture vertebrali e non vertebrali nelle donne in postmenopausa densità ossea tramite l’incremento della formazione di osso piuttosto che la soppressione del ricambio osseo. affette da osteoporosi. Dosi settimanali o mensili di bifo- L’osteoporosi è caratterizzata da una riduzione della sfonati per via orale hanno la stessa efficacia delle dosi massa ossea accompagnata da un deterioramento della quotidiane nell’aumentare la densità minerale ossea (BMD, microarchitettura del tessuto osseo e da una fragilità sche- Body Mineral Density) e, probabilmente, sono anche meglio tollerate; i dati sulle fratture, tuttavia, sono disponibili solamente per le formulazioni a dosaggio giornaliero. Tra le alternative terapeutiche troviamo la somministrazione per via EV di ibandronato ogni tre mesi oppure di acido zoledronico una volta l’anno. Non è ancora chiaro quale sia la durata ottimale della terapia a base di bifosfonati; i limitati dati a disposizione, indicano che alcune donne continuano a trarre giovamento dall’assunzione di un bifosfonato per un periodo che può arrivare anche fino a 10 anni; il beneficio terapeutico può controbilanciare il basso rischio di una frattura atipica indotta da bifosfonati. letrica con conseguente aumento del rischio di fratture. La diagnosi viene tradizionalmente effettuata mediante densitometria ossea, che è di solito espressa in termini di deviazione standard (DS) rispetto ai valori medi riscontrati nei giovani adulti (T score). L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha definito normale per le donne un valore di BMD compreso entro una DS del valore medio riscontrato nei giovani adulti. Si ha osteoporosi quando il valore di BMD è pari a 2,5 DS o più al di sotto della media (T score -2,5). L’OMS ha sviluppato un modello computerizzato (FRAX) che predice la probabilità a 10 anni di una frattura dell’anca, o di qualsiasi altra importante frattura osteoporotica, sulla base sia di fattori di Il denosumab iniettato per via sottocutanea ogni sei mesi rischio clinici sia della BMD misurata a livello del collo è il primo farmaco non bifosfonato inibitore del riassorbi- del femore (1). EDITOR IN CHIEF: Mark Abramowicz, M.D.; EXECUTIVE EDITOR: Gianna Zuccotti, M.D., M.P.H., F.A.C.P., Harvard Medical School; EDITOR: Jean-Marie Pflomm, Pharm.D.; ASSISTANT EDITORS, DRUG INFORMATION: Susan M. Daron, Pharm. D.; Blaine M. Houston, Pharm. D.; Corinne E. Zanone, Pharm. D.; ADVISORY BOARD: Jules Hirsch, M.D., Rockefeller University; Gerald L. Mandell, M.D., University of Virginia School of Medicine; Dan M. Roden, M.D., Vanderbilt University School of Medicine; CONTRIBUTING EDITORS: Carl W. Bazil, M.D., Ph.D., Columbia University College of Physicians and Surgeons; Vanessa K. Dalton, M.D., M.P.H., University of Michigan Medical School; Eric J. Epstein, M.D., Albert Einstein College of Medicine; David N. Juurlink, B. Pharm, M.D., PhD, Sunnybrook Health Sciences Centre; Richard B. Kim, M.D., University of Western Ontario, Hans Meinertz, M.D., University Hospital, Copenhagen; Sandip K. Mukherjee, M.D., F.A.C.C., Yale School of Medicine; F. Estelle R. Simons, M.D., University of Manitoba; Jordan W. Smoller, M.D., Sc.D., Harvard Medical School; Neal H. Steigbigel, M.D., New York University School of Medicine; SENIOR ASSOCIATE EDITORS: Donna Goodstein, Amy Faucard; ASSOCIATE EDITOR: Cynthia Macapagal Covey; EDITORIAL FELLOWS: Vince Teo B.Sc. Phm, Sunnybrook Health Sciences Centre; MANAGING EDITOR: Susie Wong; ASSISTANT MANAGING EDITOR: Liz Donohue; PRODUCTION COORDINATOR: Cheryl Brown; EXECUTIVE DIRECTOR OF SALES: Gene Carbona; FULFILLMENT AND SYSTEMS MANAGER: Cristine Romatowski; DIRECTOR OF MARKETING COMMUNICATIONS: Joanne F. Valentino; VICE PRESIDENT AND PUBLISHER: Yosef Wissner-Levy. Copyright © 2011. The Medical Letter, Inc. (ISSN 1541-2792). EDIZIONE IN LINGUA ITALIANA: DIRETTORE RESPONSABILE: Laura Brenna; TRADUZIONE E CURATELA: Dr. Santi Amoroso; PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONE: Barbara Capozzi, Yvonne Cosi. - Stampa: Tipografia Lucini, Milano - Registrazione: Tribunale di Milano N. 2 del 07/01/2003 - Spediz. in abb. post. DL 24/12/2003 n. 353 convertito in legge 27/02/2004 n. 46, art. 1, comma 1 - LO/MI - (Non contiene pubblicità) - Pubblicaz. Mensile - ISSN 1722-3407. Treatment Guidelines: una copia 8,50, abb. annuo 99,00. 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Necessarie per fornire circa 1000 mg di calcio elementare/die. CALCIO E VITAMINA D – Non è chiaro se un’aumentata Medicine (IOM, la branca indipendente e non profit della assunzione di calcio nel corso dell’intera vita riduca il National Academy of Science che si occupa della salute) rischio di osteoporosi. Gli integratori di calcio possono consiglia un apporto giornaliero totale di calcio elemen- aumentare la BMD nei bambini e negli adolescenti e tare di 1.000 mg per gli adulti tra i 19 e i 50 anni d’età, ridurre la perdita minerale ossea nelle donne in postme- comprese le donne in gravidanza o che allattano, di nopausa e negli uomini in età avanzata (2), ma tre studi 1.000 mg per gli uomini tra i 51 e i 70 anni, e di 1.200 clinici randomizzati hanno rilevato che non riducono la mg per le donne di oltre 50 anni nonché per gli uomini di frequenza delle fratture nelle donne più anziane (3-5). oltre 70 d’età (8). Gli integratori di calcio sono disponibili Un’analisi per sottogruppi del più ampio di questi tre sotto forma di vari sali, a diverse concentrazioni di calcio studi, il Women’s Health Initiative (WHI), ha riscontrato elementare per compensare le carenze nell’apporto ali- una diminuzione delle fratture tra le donne che sono state mentare. Il citrato di calcio non richiede acido per il suo più costanti nell’assumere integratori alimentari a base di assorbimento, può essere ingerito con o senza cibo ed è calcio e vitamina D (5). Una metanalisi condotta su da preferirsi in quei pazienti che assumono inibitori della uomini e donne di età uguale o superiore a 60 anni ha pompa protonica o antagonisti dei recettori H2, o che sof- indicato che la somministrazione minima di 700 UI/die di frono di acloridria. Il carbonato di calcio dovrebbe essere vitamina D3 (colecalciferolo), con o senza aggiunta di assunto con il cibo onde aumentare l’assorbimento del calcio, può ridurre il rischio di fratture non vertebrali (6). calcio. Se l’integrazione di calcio supera i 500 mg/die Un’altra metanalisi effettuata su uomini e donne di età dovrebbe essere somministrata in dosi suddivise al fine di uguale o superiore a 50 anni ha evidenziato che la som- ottimizzarne l’assorbimento. ministrazione del solo calcio o del calcio associato alla La vitamina D è necessaria per l’assorbimento ottimale vitamina D ha ridotto le fratture di ogni tipo, specialmente del calcio. L’esposizione ai raggi solari determina la sin- quando venivano usate dosi di calcio ≥ 1200 mg/die e di tesi della vitamina D a livello cutaneo. Lo stato della vita- vitamina D ≥ 800 UI/die (7). mina D può essere monitorato misurando i livelli sierici Raccomandazioni – La National Osteoporosis Foundation della 25-idrossi-vitamina D (25-OH-D); viene considerato raccomanda di considerare l’assunzione di calcio con la soddisfacente un livello sierico ≥ 20 ng/ml (≥ 50 nmol/l). dieta il metodo preferenziale per ottenere un apporto ade- Alcuni esperti hanno suggerito che livelli sierici ≥ 30 ng/ guato di calcio e di ricorrere agli integratori solo quando ml sarebbero preferibili nei soggetti più anziani per pre- l’assunzione con la dieta non sia sufficiente. L’Institute Of venire fratture e cadute (9, 10). Lo IOM consiglia un 18 – TREATMENT GUIDELINES, vol. 10, n. 3, 2012 Farmaci per l’osteoporosi in postmenopausa CONTENUTO IN CALCIO DI ALCUNI ALIMENTI1 Alimento CONTENUTO IN VITAMINA D DI ALCUNI ALIMENTI1 Quantità Contenuto in calcio (mg) 50 g 50 g 50 g 50 g 250 ml 250 ml 250 ml 100 g 125 ml 125 ml 585 580 573 435 313 300 298 295 156 150 100 100 100 100 100 g g g g g 110 110 80 74 43 100 100 100 100 100 g g g g g 257 46 45 39 20 100 100 100 100 100 100 g g g g g g 150 130 86 70 60 48 100 100 100 100 100 100 100 100 100 g g g g g g g g g 240 186 131 78 49 49 35 32 11 100 100 100 100 100 100 100 g g g g g g g 800 148 144 110 74 38 37 Latticini e formaggi Grana padano Parmigiano Reggiano Emmenthal Fontina Latte di mucca scremato Latte di mucca parzialmente scremato Latte di mucca intero Ricotta di mucca Yogurt da latte intero Yogurt da latte parzialmente scremato Cereali e derivati Crusca di frumento Muesli Pane di segale Corn flakes Farro Legumi Soja secca Fagioli secchi bolliti Piselli freschi crudi Fagioli in scatola Piselli surgelati Frutta Mandorle secche Fichi secchi Pistacchi Uva secca Lamponi Arance Fragole Mandarini Pesche Salmone rosso cotto Halibut cotto 85 gr 85 gr Contenuto di vitamina D (UI) 447 196 Sardine in scatola 85 gr 164 Tonno leggero in scatola 85 gr 154 Latte intero (arricchito) 226 gr 124 Latte scremato (arricchito) 226 gr 115 Aringhe marinate 85 gr 96 Uova intere extra large 28 gr 44 1. Dipartimento dell’agricoltura degli Stati Uniti, National nutrient database for standard reference, pubblicazione 24. http://www. ars.usda.gov/nutrientdata. Data di consultazione: 3 ottobre 2011. apporto giornaliero di vitamina D di 600 UI/die per gli individui fino a 70 anni d’età e di 800 UI/die per coloro che hanno superato tale età. Effetti collaterali – Gli integratori di calcio sono generalmente ben tollerati. Possono insorgere stipsi, gonfiore intestinale ed eccessiva flatulenza. Fra le donne che assumono integratori di calcio è stato riportato un rischio legsegnalazioni suggeriscono che l’integrazione a base di calcio potrebbe accrescere il rischio di malattie cardiovascolari, ma nello studio Women’s Health Initiative, condotto su 36.000 donne in postmenopausa randomizzate in due branche, di cui una trattata con calcio (1.000 mg/die) più vitamina D (400 UI/die) e l’altra con placebo, l’integrazione a base di calcio e vitamina D durata sette anni non ha aumentato l’incidenza di infarto miocardico o di ictus cerebrale (12). Due metanalisi hanno evidenziato un accresciuto rischio di infarto miocardico nei pazienti randomizzati a un trattamento a base di integratori di calcio con o senza vitamina D rispetto a coloro che ricevevano placebo (13, 14). Una terza metanalisi non ha riscontrato alcun aumento significativo delle malattie car- Pesce Lattarini Acciughe o alici fresche Polpo Gamberi Aragosta bollita Tonno fresco Merluzzo Porzione germente più elevato di calcolosi renale (11). Alcune Ortaggi e verdure Cicoria da taglio Bieta cotta Carciofi crudi Spinaci surgelati Cavolo cappuccio rosso/verde Germogli di soja Alimento 1. Da Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (www.inran.it/banche_dati.html). diovascolari nei pazienti che assumevano integratori di calcio, vitamina D o entrambi i prodotti (15). L’ipercalciuria e l’ipercalcemia sono manifestazioni di tossicità della vitamina D. Lo IOM ha stabilito come limite superiore di sicurezza della vitamina D negli adulti un massimo di 4.000 UI/die. Alcune segnalazioni hanno associato livelli sierici di 25-OH-D > 40-50 ng/ml ad un TREATMENT GUIDELINES, vol. 10, n. 3, 2012 – 19 Farmaci per l’osteoporosi in postmenopausa accresciuto rischio di fratture e, forse, ad alcune neoplasie lente) è il secondo bifosfonato per via orale approvato maligne (16-18). dalla FDA per la prevenzione e il trattamento dell’osteo- BIFOSFONATI – Questi agenti non ormonali riducono il porosi nelle donne in postmenopausa. Il farmaco è dispo- riassorbimento dell’osso legandosi ai siti attivi di rimodel- nibile in formulazioni per monosomministrazione giorna- lamento del tessuto osseo e inibendo gli osteoclasti. Ali- liera o settimanale. Negli Stati Uniti una formulazione menti, integratori di calcio, antiacidi e altri medicamenti gastroprotetta a rilascio ritardato (Atelvia), approvata per il contenenti cationi bivalenti, come il ferro, possono inter- trattamento dell’osteoporosi in postmenopausa, viene ferire con l’assorbimento dei bifosfonati a livello dell’ap- assunta immediatamente dopo la prima colazione (22). parato gastrointestinale. I dati relativi alle fratture nei sog- Tutte queste formulazioni sembrano avere effetti equipa- getti in trattamento con bifosfonati per uso orale sono rabili sulla BMD (23, 24). disponibili soltanto per le formulazioni in monosommini- Uno studio clinico della durata di tre anni, condotto su strazione giornaliera. 1.300 donne in postmenopausa (età media 69 anni) con Alendronato – L’alendronato (Fosamax-Merck Sharp & bassa massa ossea e almeno una frattura vertebrale, ha Dohme, e altri; disponibile anche come medicinale equi- riscontrato nuove fratture vertebrali in 61 (11%) donne valente) è un bifosfonato per via orale approvato dalla trattate giornalmente con risedronato e in 93 (16%) FDA in monosomministrazione giornaliera o settimanale donne che prendevano placebo, una differenza significa- per la prevenzione e il trattamento dell’osteoporosi. La tiva. Anche le fratture non vertebrali sono diminuite monosomministrazione settimanale sembra essere altret- significativamente nel gruppo trattato con risedronato tanto efficace di quella giornaliera nell’aumentare la BMD rispetto al gruppo che riceveva placebo (33 vs 52). In e può essere meglio tollerata. un’estensione di questo studio, le donne sono state riva- Tra le 1.099 donne che avevano ricevuto alendronato per cinque anni e che sono state successivamente randomizzate a ricevere per ulteriori cinque anni alendronato oppure placebo, quelle che avevano proseguito il trattamento con alendronato presentavano una significativa riduzione delle fratture vertebrali clinicamente riconosci- lutate un anno dopo aver sospeso il trattamento. La BMD si è ridotta e gli indicatori del turnover osseo sono ritornati a valori basali. Tuttavia, l’incidenza di nuove fratture vertebrali è rimasta significativamente più bassa (6,5% vs 11,6%) nelle donne che avevano assunto il risedronato in precedenza (25). bili (2,4% vs 5,3%), mentre ciò non si verificava per frat- Ibandronato – L’ibandronato (Bondronat-Roche, e altri) è ture a sede non vertebrale (19). Per valutare meglio que- stato approvato dalla FDA sia per la prevenzione che per sto dato è stata effettuata un’analisi su un sottogruppo del il trattamento dell’osteoporosi in postmenopausa. L’iban- suddetto studio, da cui è emerso che la continuazione del dronato assunto per via orale in monosomministrazione trattamento con alendronato per l’intero periodo di 10 giornaliera ha ridotto l’incidenza di fratture vertebrali in anni ha ridotto significativamente il rischio di fratture non donne osteoporotiche e ha apparentemente ridotto l’inci- vertebrali nelle donne con fratture vertebrali i cui T score denza di fratture non vertebrali in una successiva analisi della BMD del collo femorale erano ancora -2,5 o anche effettuata su un piccolo sottogruppo di donne ad alto più bassi dopo cinque anni di terapia con l’acido alen- rischio con BMD del collo femorale notevolmente ridotta dronico (20). Uno studio condotto su 247 donne in post- (26). L’ibandronato per via orale in monosomministra- menopausa affette da osteoporosi, trattate con alendro- zione mensile sembra essere altrettanto efficace nell’au- nato per un periodo di tempo fino a 10 anni, ha messo in mentare la BMD ed almeno altrettanto ben tollerato evidenza che la BMD della colonna vertebrale ha conti- rispetto all’ibandronato in assunzione giornaliera. nuato ad aumentare per tutto il periodo dello studio; la Anche l’ibandronato per via EV è stato approvato per il percentuale più bassa di fratture vertebrali clinicamente trattamento dell’osteoporosi in postmenopausa. In uno diagnosticate si è osservata nelle donne che avevano studio clinico di non inferiorità, 1.395 donne in postme- assunto il farmaco per l’intero periodo dello studio (21). nopausa affette da osteoporosi sono state randomizzate in Risedronato – Il risedronato (Actonel-Warner Chilcott tre gruppi posologici; un gruppo ha ricevuto ibandronato Italy, e altri; disponibile anche come medicinale equiva- 3 mg EV ogni tre mesi, un altro gruppo 2 mg EV ogni due 20 – TREATMENT GUIDELINES, vol. 10, n. 3, 2012 Farmaci per l’osteoporosi in postmenopausa mesi e il terzo gruppo 2,5 mg PO al giorno. Dopo due mento ritardato per monosomministrazione settimanale anni l’aumento della BMD della colonna vertebrale lom- (Atelvia in USA, non disponibile in commercio in Italia) bare (endpoint primario) è risultato significativamente deve essere assunta immediatamente dopo la prima cola- maggiore con i due regimi endovenosi rispetto a quello zione con almeno 120 ml di acqua; dopo l’assunzione il orale, e rispettivamente 6,3%, 6,4% e 4,8% (27). Due paziente deve rimanere in posizione eretta per almeno 30 metanalisi hanno evidenziato una riduzione delle fratture minuti; la diarrea e i dolori addominali sono comparsi più non vertebrali con la somministrazione di ibandronato in spesso con questa formulazione rispetto alle compresse dosi orali elevate o in dosi endovenose; non sono dispo- giornaliere di risedronato da 5 mg (rispettivamente l’8,8% nibili, tuttavia, dati diretti sulla protezione dalle fratture vs 4,9% e 5,2% vs 2,9%). specificatamente per quanto riguarda l’ibandronato per La FDA ha ricevuto segnalazioni su 23 pazienti negli Stati via endovenosa (28, 29). Uniti e su 31 pazienti in Europa e Giappone nei quali è Acido zoledronico – L’acido zoledronico (Aclasta-Novar- stata fatta diagnosi di cancro esofageo durante la terapia tis Farma, e altri) è il primo bifosfonato approvato dal- con bifosfonati per via orale (33). La latenza media tra l’FDA in monosomministrazione annuale per via EV per il l’uso dei bifosfonati e la diagnosi di cancro è stata ≥ 3 trattamento dell’osteoporosi in donne in postmenopausa anni negli Stati Uniti e di 2 anni in Europa e Giappone. (30). Nello studio clinico HORIZON Pivotal Fracture Trial Uno studio che ha esaminato i dati dei registri nazionali durato tre anni, si sono verificate nuove fratture dell’anca europei non ha evidenziato alcun aumento di rischio di in 52 donne su 3.875 (1,4%), che ricevevano una volta cancro esofageo nei pazienti che avevano utilizzato più l’anno 5 mg di acido zoledronico EV, e in 88 donne su di una prescrizione di un qualsiasi bifosfonato per via 3.861 (2,5%) che ricevevano placebo per via EV, una dif- orale durante un periodo medio di follow-up di 2,8 anni e ferenza statisticamente significativa. Anche le altre fratture una durata di esposizione media ai bifosfonati orali di 2,1 non vertebrali e quelle vertebrali clinicamente diagnosti- anni (34). In uno studio caso-coorte, oltre 41.000 pazienti cate sono risultate significativamente diminuite nelle che assumevano bifosfonati sono stati messi a confronto pazienti trattate con questo farmaco (31). Non è stato con un simile numero di controlli, affini per età e sesso, ancora stabilito quale sia la durata dell’azione, la durata per un periodo medio di follow-up di circa 4,5 anni; que- ottimale del trattamento e la sua sicurezza a lungo ter- sto studio non ha riscontrato incrementi nel rischio di mine (> 3 anni). Studi effettuati su donne in postmeno- cancro esofageo nel gruppo trattato con i bifosfonati (35). pausa affette da osteopenia suggeriscono che un’unica Con i bifosfonati sono stati riportati forti dolori ossei, arti- dose di 5 mg per via EV di acido zoledronico può soppri- colari e muscolari (36). Sono stati anche riportati casi di mere il turnover osseo e accrescere la BMD per un infiammazione oculare. Può insorgere ipocalcemia, tipi- periodo fino ai tre anni (32). camente in coloro che hanno carenza di vitamina D. La Effetti collaterali – L’alendronato, il risedronato e l’iban- somministrazione di bifosfonati per via EV è stata corre- dronato per via orale possono provocare pirosi gastroeso- lata a una reazione acuta (febbricola, mialgie e artralgie) fagea, irritazione esofagea ed esofagite, dolori addomi- che compare entro uno-tre giorni dall’infusione, special- nali, diarrea e altri effetti collaterali gastroenterici. Per mente dopo la prima infusione; questa sintomatologia assicurare un assorbimento adeguato ed evitare danni può essere attenuata con l’uso di FANS o di paraceta- esofagei questi farmaci devono essere assunti, dopo una molo. Sono state descritte reazioni acute anche dopo l’as- notte di digiuno, insieme a 230 ml di acqua naturale (non sunzione di bifosfonati orali in monosomministrazione gasata) stando in posizione eretta. Dopo aver assunto il mensile. Con l’impiego cronico dei bifosfonati è stata farmaco, il paziente non deve ingerire nulla, ad ecce- descritta l’osteonecrosi dei mascellari (ONJ, Osteonecro- zione di acqua naturale, per almeno 30 minuti (60 minuti sis of the Jaw) (37). La maggior parte dei casi si è verificata dopo l’ibandronato) e deve evitare di sdraiarsi. Gli effetti in pazienti affetti da cancro o in pazienti immunocom- collaterali gastroenterici, tuttavia, si sono verificati anche promessi trattati con bifosfonati per via EV. È stata ripor- quando i pazienti hanno osservato queste istruzioni. La tata un debole associazione tra l’uso di bifosfonati e formulazione gastroprotetta di risedronato ad assorbi- un’accresciuta incidenza di aritmie atriali (38). TREATMENT GUIDELINES, vol. 10, n. 3, 2012 – 21 Farmaci per l’osteoporosi in postmenopausa ALCUNI FARMACI PER L’OSTEOPOROSI Farmaco* Indicazione FDA Prevenzione (dosaggio)1 Trattamento (dosaggio)1 Alendronato medicinale equivalente Fosamax-Merck Sharp & Dohme Fosamax plus D-Merck Sharp & Dohme 35 mg/sett. 70 mg/sett. Ibandronato Bonviva-Roche 150 mg/mese2 150 mg/mese Risedronato 35 mg/sett.3 150 mg/mese BIFOSFONATI PER VIA ORALE 70 mg + 2800/5600 UI D3/sett. medicinale equivalente Actonel-Warner Chilcott Italy formulazione gastroprotetta Actonel 35-Warner Chilcott Italy 35 mg/sett. BIFOSFONATI PER VIA EV Ibandronato Bonviva-Roche4 Acido zoledronico Aclasta-Novartis4 3 mg EV una volta ogni 3 mesi – 5 mg EV una volta ogni 2 anni5 5 mg EV una volta/anno MODULATORI SELETTIVI DEI RECETTORI PER GLI ESTROGENI Raloxifene Evista-Daiichi Sankyo 60 mg/die PO 60 mg/die PO ANTICORPI ANTI-LIGANDO DI RANK Denosumab Prolia-Amgen Dompé 60 mg SC ogni 6 mesi – CALCITONINA Calcitonina-Sandoz6 – 100 UI/ml a giorni alterni6 ORMONE PARATIROIDEO Teriparatide Forsteo-Lilly * 1. 2. 3. 4. 5. 6. 20 μg SC/die – Possono essere disponibili altre specialità medicinali contenenti gli stessi principi attivi. In pazienti con funzione renale normale. La posologia può variare secondo la valutazione del medico. Dosaggio consigliato in USA. In Italia, Bonviva è indicato solo per il trattamento. Dosaggio consigliato in USA. In Italia il risedronato è indicato solo per il trattamento. Medicinale ad esclusivo uso ospedaliero. Dosaggio consigliato in USA. In Italia, Aclasta è indicato solo per il trattamento. In Italia Calcitonina-Sandoz è indicata per: la prevenzione della perdita acuta di massa ossea dovuta a improvvisa immobilizzazione; malattia di Paget; ipercalcemia da tumori. La posologia è differente per le diverse indicazioni. La FDA ha riportato casi d’insufficienza renale che ha mento per cinque o più anni con bifosfonati è stato asso- richiesto la dialisi e casi di morte in pazienti con funzio- ciato a un’incidenza più elevata di fratture femorali sub- nalità renale ridotta trattati con acido zoledronico (39). trocanteriche o diafisarie [Rapporto di probabilità (OR, Resistenza ossea a lungo termine – L’alendronato può Odds Ratio) adattato 2,74 e 95% dell’Intervallo di confi- restare nell’osso fino a 10 anni. Non è noto se la soppres- denza (CI, Confidence Interval) 1,25-6,02] e a una minor sione a lungo termine del turnover osseo possa indebolire incidenza di fratture osteoporotiche tipiche intertrocante- anziché rafforzare l’osso. In pazienti in trattamento a riche e del collo femorale (OR 0,76 e 95% del CI 0,63- lungo termine con alendronato sono stati riportati casi di 0,93) quando paragonato ad un uso transitorio (< 100 fratture atipiche della diafisi femorale in seguito a traumi giorni). L’impiego di un bifosfonato per oltre cinque anni a bassa energia (40). In uno studio nidificato di controllo non è stato accompagnato da un aumento significativo effettuato su 205.466 donne di età ≥ 68 anni, il tratta- del rischio di fratture femorali subtrocanteriche o diafisa- 22 – TREATMENT GUIDELINES, vol. 10, n. 3, 2012 Farmaci per l’osteoporosi in postmenopausa rie. Tra le oltre 52.000 donne che avevano assunto bifo- ossea stimolando la formazione di tessuto osseo. La teri- sfonati per almeno cinque anni, il rischio assoluto stimato paratide (Forsteo-Lilly), cioè la sequenza 1-34 del PTH, è di presentare una frattura femorale subtrocanterica o dia- stata approvata dalla FDA per il trattamento dell’osteopo- fisaria durante l’anno successivo o entro due anni dal trat- rosi per una durata massima di due anni (durante l’intero tamento è stato rispettivamente dello 0,13% e dello arco di vita del paziente) sia negli uomini che nelle donne 0,22% (41). Alcuni medici sospendono i bifosfonati dopo in postmenopausa ad alto rischio di fratture. cinque anni di cura nei pazienti a basso rischio di fratture La somministrazione di iniezioni di teriparatide una volta (densità ossea stabile, assenza di fratture nell’anamnesi) e al dì ha indotto un aumento della BMD e una riduzione ne riprendono la somministrazione se gli indicatori del dell’incidenza delle fratture vertebrali e non vertebrali del turnover osseo aumentano o se la BMD diminuisce. Non 50% od oltre; è stato anche riscontrato che un ripetuto esiste, comunque, un parere concorde sulla durata otti- trattamento dopo un periodo di sospensione del farmaco male del trattamento a base di bifosfonati. produce un ulteriore miglioramento della BMD (44, 45). RALOXIFENE – Il raloxifene (Evista-Daiichi Sankyo, e altri) Effetti collaterali – Gli effetti collaterali indotti dal PTH (42) è un modulatore selettivo dei recettori per gli estrogeni sono nausea, cefalea, capogiri e crampi muscolari. È stata (SERM, Selective Estrogen Receptor Modulator) che pro- descritta ipercalcemia, che può essere di solito evitata duce effetti estrogeno-simili sull’osso ed effetti antiestroge- limitando l’assunzione di integratori di calcio e di vita- nici sull’utero e sul seno. È approvato dalla FDA e in Italia mina D. Sulla base di dati ottenuti su animali di laborato- sia per la prevenzione che per il trattamento dell’osteopo- rio, l’FDA ha richiesto che sull’etichetta del prodotto sia rosi in postmenopausa; il raloxifene ha ridotto il rischio di presente un’avvertenza circa il rischio d’insorgenza di fratture vertebrali, ma non di fratture non vertebrali (43). osteosarcomi. Effetti collaterali – Nelle pazienti che assumono raloxi- CALCITONINA – La calcitonina di salmone (Calcitonina fene possono comparire vampate di calore, crampi alle Sandoz-Novartis Farma), un ormone peptidico per som- gambe ed edema periferico. Analogamente agli estrogeni, ministrazione sottocutanea, intramuscolare e, negli USA, il raloxifene aumenta il rischio di eventi tromboembolici, intranasale, è approvata dalla FDA per il trattamento del- compreso l’ictus cerebrale fatale. l’osteoporosi in quanto riduce il riassorbimento dell’osso ESTROGENI – In alcune donne la carenza di estrogeni tramite l’inibizione della funzione degli osteoclasti. Può dopo la menopausa è associata a una rapida perdita di anche avere un effetto analgesico. In uno studio clinico tessuto osseo. È disponibile un gran numero di prodotti a della durata di cinque anni, condotto su 1.200 donne base di estrogeni (vedi Tabella 5) per la prevenzione del- affette da osteoporosi, sono state riscontrate nuove fratture l’osteoporosi, ma, dato il loro profilo caratterizzato da vertebrali in 51 su 287 pazienti (18%) che assumevano effetti secondari, questi farmaci non vengono più usati una dose unica di 200 UI/die di calcitonina mediante come terapia di prima linea per la prevenzione dell’o- spray nasale e in 70 su 270 pazienti (26%) che riceve- steoporosi in postmenopausa. vano placebo, una differenza statisticamente significativa. Effetti collaterali – L’associazione di un estrogeno con un L’incidenza di fratture vertebrali con una dose maggiore, progestinico è stata correlata a un’accresciuta incidenza pari a 400 UI/die (61 su 278 pazienti, cioè 22%) non è di eventi coronarici (morti cardiache o infarti del miocar- risultata significativamente più bassa di quella osservata dio), ictus cerebrali, embolie polmonari e tumori maligni con il placebo (46). del seno. L’impiego a lungo termine degli estrogeni può Effetti collaterali – Con la calcitonina per via intranasale anche aumentare il rischio di carcinoma ovarico. si sono verificate riniti e occasionali epistassi. Con le for- ORMONE PARATIROIDEO – A differenza di altri farmaci mulazioni parenterali possono comparire nausea e vam- disponibili per il trattamento dell’osteoporosi, che agi- pate di calore. Sono state riportate reazioni allergiche scono riducendo il turnover osseo, l’ormone paratiroideo gravi, comprese reazioni anafilattiche. (PTH, Parathyroid Hormone), somministrato a basse dosi DENOSUMAB – Il denosumab (Prolia-Amgen Dompé) è intermittenti per via sottocutanea, aumenta la densità un anticorpo monoclonale interamente umano anti- TREATMENT GUIDELINES, vol. 10, n. 3, 2012 – 23 Farmaci per l’osteoporosi in postmenopausa ALCUNI PREPARATI ESTROGENICI PER L’OSTEOPOROSI* Farmaco1 Dosaggio2 ESTROGENI PER VIA ORALE Etinilestradiolo3 Etinilestradiolo-IBSA farmaceutici cpr 10 μg, 50 μg e 1000 μg 10 μg/die con successivi adattamenti individuali Tibolone Livial-Schering-Plough cpr 2,5 mg 1 cpr/die ASSOCIAZIONI ESTROPROGESTINICHE PER VIA ORALE Estradiolo-Noretisterone Activelle-Novo Nordisk4 cpr riv. 1 mg/0,5 mg 1 cpr/die Medrossiprogesterone + estrogeni coniugati Premia-Wyeth Lederle4 cpr riv. 0,30 mg/1,5 mg 1 cpr/die Estradiolo + didrogesterone Femoston-Abbott Products5 cpr riv. a vari dosaggi spm Estradiolo + drospirenone Angeliq-Bayer cpr riv. 1 mg/2 mg 1 cpr/die ESTROGENI PER VIA TRANSDERMICA Estradiolo medicinale equivalente cerotti transdermici 50 μg/die Armonil-Imova Pharma cerotti transdermici 25 μg/die, 50 μg/die, 100 μg/die Climara-Bayer cerotti transdermici 50 μg/die, 100 μg/die 1 cerotto/settimana 1 cerotto ogni 3-4 giorni da 25 μg/die 1 cerotto/settimana ASSOCIAZIONI ESTROPROGESTINICHE PER VIA TRANSDERMICA Estradiolo-Levonorgestrel Combiseven-Theramex cerotti transdermici 50 μg/10 μg/die Femity-Theramex cerotti transdermici 1,5 mg/0,525 mg * 1. 2. 3. 4. 5. 1 cerotto/settimana 1 cerotto/settimana In questa tabella sono elencati alcuni farmaci a base di estrogeni disponibili in Italia. Le indicazioni per questi farmaci comprendono la prevenzione dell’osteoporosi in donne in postmenopausa come terapia di seconda scelta. Possono essere disponibili altri medicinali contenenti gli stessi principi attivi. Tutti i trattamenti qui riportati possono essere continui o ciclici. È a discrezione del medico la scelta di uno o dell’altro trattamento. Nel caso di somministrazione continua si consiglia la prescrizione contemporanea di un progestinico. Terapia continuativa. Terapia a schema combinato continuo o schema continuo sequenziale. ligando di RANK che inibisce la formazione degli osteo- Gli effetti del denosumab sulla BMD e sul turnover del- clasti e riduce il riassorbimento osseo. Somministrato per l’osso sono reversibili dopo la sospensione del farmaco. via sottocutanea ogni sei mesi, il farmaco si è dimostrato Dopo un ciclo terapeutico con denosumab di 24 mesi, gli capace di aumentare la BMD e di ridurre l’incidenza di aumenti del turnover osseo si sono verificati dopo tre nuove fratture vertebrali e dell’anca, nonché di altre frat- mesi dalla sospensione del farmaco e la riduzione dei ture non vertebrali nelle donne in postmenopausa (47). valori della BMD ai livelli pretrattamento si è osservata Non sono disponibili studi che paragonino in via diretta dopo uno e due anni dalla cessazione del trattamento l’efficacia del denosumab e dei bifosfonati nel prevenire (48). Non è nota la durata ottimale del trattamento a base le fratture. di denosumab, e non è disponibile alcun dato sul suo 24 – TREATMENT GUIDELINES, vol. 10, n. 3, 2012 Farmaci per l’osteoporosi in postmenopausa impiego in associazione ad altri farmaci anti-osteoporosi. mantenuto i miglioramenti della BMD ottenuti con il PTH Fino a quando non saranno disponibili ulteriori dati di (53). È stato osservato che anche un successivo tratta- lungo termine, il denosumab dovrebbe essere probabil- mento con il raloxifene favorisce la prevenzione della mente riservato a quei pazienti che non hanno risposto ai perdita ossea dopo sospensione della terapia con PTH bifosfonati o che non li tollerano. (54). Non è stato determinato l’effetto sulle fratture pro- Effetti collaterali – Il denosumab può abbassare i livelli dotto da questa sequenza terapeutica, ma dato l’abbassa- sierici del calcio, particolarmente nei pazienti con funzio- mento della BMD dopo sospensione del PTH, molti nalità renale compromessa; è controindicato nei pazienti medici raccomandano di far seguire alla teriparatide un con ipocalcemia. Negli studi clinici si sono osservati rash trattamento a base di un bifosfonato. cutanei, eczemi e dermatiti più frequentemente con il denosumab che con il placebo. Con il denosumab, più 1. spesso che con il placebo, sono state osservate anche rare 2. infezioni gravi, nuove neoplasie maligne e pancreatiti. 3. L’osteonecrosi dei mascellari, che può insorgere con i bifosfonati, è stata descritta anche con il denosumab. Non è noto se la soppressione a lungo termine del rimodellamento dell’osso che si ha con il denosumab possa indebolire l’osso stesso anziché rinforzarlo. 4. 5. 6. 7. TERAPIA DI ASSOCIAZIONE – È stato dimostrato che l’impiego delle associazioni di alendronato con un estro- 8. geno o con il raloxifene produce modesti effetti additivi 9. sulla BMD e sui marcatori biochimici del turnover osseo. 10. Resta da stabilire se tali associazioni abbiano un effetto additivo sulla riduzione del rischio di fratture. Esiste, inol- 11. tre, la preoccupazione che la terapia di associazione a 12. base di due diversi agenti antiriassorbimento osseo possa 13. sopprimere eccessivamente il turnover dell’osso e incre- 14. mentare il rischio di fratture. 15. Uno studio effettuato su 126 pazienti, già in trattamento con alendronato per monosomministrazione orale settima- 16. 17. nale, ha rilevato che l’aggiunta di PTH sintetico (con sequenza 1-34) ogni giorno per 15 mesi, oppure a cicli di 18. tre mesi in trattamento e tre mesi senza trattamento, ha 19. aumentato la BMD della colonna vertebrale in modo più consistente rispetto alla somministrazione di alendronato da solo; gli aumenti della BMD sono risultati simili indipendentemente dal fatto che il PTH fosse somministrato ogni giorno oppure in modo intermittente (49). Tuttavia, in altri studi la somministrazione di un bifosfonato prima del PTH ha ritardato o ha ridotto gli effetti del PTH sulla BMD (50, 20. 21. 22. 23. 24. 25. 26. 51). Il raloxifene somministrato prima del PTH può non produrre tali effetti (52). Con tutti questi regimi terapeutici d’associazione non sono disponibili dati relativi alle fratture. 27. 28. Sono stati riportati riduzioni della BMD dopo la sospensione del PTH; una successiva terapia con alendronato ha 29. FRAX. WHO Fracture Risk Assessment Tool. Available at www.shef.ac.uk/FRAX. Accessed October 5, 2011. RM Daly et al. Calcium- and vitamin D3-fortified milk reduces bone loss at clinically relevant skeletal sites in older men: a 2 year randomized controlled trial. J Bone Miner Res 2006; 21:397. AM Grant et al. Oral vitamin D3 and calcium for secondary prevention of lowtrauma fractures in elderly people (Randomised Evaluation of Calcium or Vitamin D, RECORD): a randomized placebo-controlled trial. Lancet 2005; 365:1621. J Porthouse et al. Randomised controlled trial of calcium and supplementation with cholecalciferol (vitamin D3) for prevention of fractures in primary care. BMJ 2005; 330:1003. RD Jackson et al. Calcium plus vitamin D supplementation and the risk of fractures. N Engl J Med 2006; 354:669. HA Bischoff-Ferrari et al. 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