21/05/08,10:00, Novita a cura di Maria Grazia Polino - Dirigente Medico Ospedaliero - Pavia (IRCCS Policlinico S.Matteo) Osteoporosi: linee guida basate su una nuova definizione del rischio di fratture Key words: osteoporosi, linee guida, densitometria ossea L'osteoporosi è una malattia silente caratterizzata da una progressiva riduzione della massa ossea che è in grado di determinare fragilità scheletrica con aumento del rischio di fratture. Le complicanze maggiori sono relative a fratture della colonna vertebrale, della testa e del collo del femore e dei polsi. Tali eventi possono determinare ricoveri prolungati o dolore cronico associato a disabilità con pesanti sequele psicologiche e spesso anche la morte. Il criterio finora adottato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per definire l'osteoporosi fa riferimento a un valore di densitometria ossea (BMD) del femore o della colonna con T-score inferiore a 2.5 DS rispetto al valore medio normale di una popolazione giovane. Questo parametro è predittivo del rischio di fratture, ma scarsamente sensibile e poco specifico, anche se è in grado di guadagnare accuratezza diagnostica combinato con altri fattori come l'età e la presenza di fratture in anamnesi. Nella gestione dell'osteoporosi e dei problemi ad essa correlati il medico deve saper fornire ai pazienti corrette informazioni sulla prevenzione per formulare la diagnosi deve considerare la BMD correlandola agli altri fattori che permettono di definire il livello di rischio appropriato per il trattamento. La National Osteoporosis Foundation (NOF) ha pubblicato le linee guida sul management dell'osteoporosi modificando l'impostazione rispetto ad un approccio basato sulla valutazione del “rischio relativo” di fratture mediante valori di BMD, e orientandosi su una valutazione globale per definire il “rischio reale”. In uno studio collaborativo con l'OMS il gruppo coordinato da Kanis ha sviluppato un modello basato su informazioni derivate da grossi studi clinici osservazionali effettuati in varie popolazioni nel mondo e pubblicati su Osteoporosis International, che ha permesso di identificare i seguenti parametri utili al calcolo del rischio assoluto di fratture: età, storia di fratture, BMD femorale, BMI (se non è disponibile la BMD), storia familiare di fratture del femore, abitudine al fumo, assunzione di alcool, storia di terapia cronica steroidea, presenza di cause secondarie di perdita di massa ossea come l'artrite reumatoide. Queste informazioni sono facilmente acquisibili nel corso di una normale visita ambulatoriale e permettono: la stratificazione di pazienti anziani di entrambe i sessi secondo un criterio probabilistico di avere fratture da osteoporosi nel tempo la definizione di un valore soglia oltre il quale il trattamento è appropriato Per gli estensori delle linee guida NOF l'osteoporosi può essere prevenuta e trattata, prima che determini fratture, con opzioni terapeutiche efficaci nel ridurre il rischio di fratture successive al primo evento. Questo aggiornamento è orientato alla prevenzione, alla valutazione del rischio, alla diagnosi e al trattamento di donne in età postmenopausale e di uomini che hanno più di 50 anni. Le raccomandazioni specifice per i clinici sono le seguenti: informare i pazienti sui rischi dell'osteoporosi e sulle fratture secondarie gestire le cause di osteoporosi secondaria (es. artrite reumatoide) incoraggiare l'assunzione di dosi adeguate di calcio (≥≥1200 mg/die, aggiungendo supplementi se necessario) e vitamina D (800 - 1000 IU/die di vitamina D3 nei soggetti a rischio di assunzione inadeguata) suggerire il controllo del peso ed esercizi di rinforzo muscolare per ridurre il rischio di cadute e fratture stimolare i pazienti a smettere di fumare e a ridurre il consumo di alcool prescrivere la BMD alle donne di età ≥65 anni e agli uomini ≥70 anni nonostante i fattori di rischio clinici prescrivere la BMD alle donne giovani in postmenopausa e agli uomini tra i 50 e 70 anni con un profilo di fattori di rischio elevato prescrivere la BMD per determinare il grado di severità della malattia per i pazienti che sono andati incontro a una frattura prima dei 50 anni indicare la BMD in alcune condizioni come: l'artrite reumatoide, l'impiego cronico di steroidi o di altri farmaci in grado di ridurre la massa ossea, nelle valutazioni di farmacoterapia dell'osteoporosi, nel monitoraggio degli effetti del trattamento, nella valutazione delle donne in età menopausale che hanno sospeso la terapia ormonale sostitutiva Iniziare un trattamento in soggetti con fratture dell'anca o vertebrali (cliniche o morfometriche) Iniziare un trattamento, dopo una valutazione appropriata, in soggetti con un valore di BMD T-score <2.5 DS al collo del femore, all'anca o alla colonna Iniziare un trattamento in donne in postmenopausa e in uomini ≥50 anni con massa ossea ridotta o osteopenia (BMD T-score tra – 1 e 2.5 DS al collo del femore, all'anca o alla colonna) e con una probabilità di frattura dell'anca a 10 anni ≥3% oppure con una probabilità di rischio di fratture maggiori > 20% basata sul modello di rischio assoluto di fratture del OMS I farmaci approvati dalla Federal Drug Administration per la prevenzione e il trattamento dell'osteoporosi comprendono i bifosfonati, la calcitonina, la terapia ormonale sostitutiva, il raloxifene e il PTH 1-34. I benefici anti-frattura di questi farmaci sono stati studiati prevalentemente su donne con osteoporosi post-menopausale e per i bifosfonati, nella somministrazione giornaliera. Non esistono dati sulle fratture negli uomini e dati limitati nell'osteoporosi secondaria a steroidi. La BMD per il monitoraggio della perdita di massa ossea è indicata ogni 2 anni presso centri che assicurano una buona qualità di misurazione. I soggetti in terapia dovrebbero eseguire una BMD ogni 2 anni dall'inizio della terapia e sottoporsi a controlli successivi ogni 2 anni. Le terapie fisiche e la riabilitazione possono ridurre la disabilità, migliorando la funzione fisica e l'attività quotidiana, e diminuiscono il rischio di cadute nei soggetti con osteoporosi Queste raccomandazioni orientano la terapia basandosi su una valutazione del rischio reale e considerano la loro implementazione nei vari paesi con una variabilità determinata dalla disponibilità di risorse e dal grado di priorità assegnato all'osteoporosi dai singoli sistemi sanitari. Fonti National Osteoporosis Foundation. Published online February 21, 2008. http://www.nof.org. WHO Fracture risk assessment tool http://www.shef.ac.uk/FRAX/ Data di deposito AIFA 02/04/2008 Ogni farmaco menzionato deve essere usato in accordo con il relativo riassunto delle caratteristiche del prodotto fornito dalla ditta produttrice.