Teoria dei Giochi - Dipartimento di Matematica

Teoria dei Giochi
Paperone Anna Torre, Rockerduck Ludovico Pernazza
12-14 giugno 2012
Università di Pavia, Dipartimento di Matematica
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato
(AGCM), altrimenti detta Autorità Antitrust
L’Autorità Antitrust in Italia
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha il compito di
vigilare:
a) sulle intese restrittive della concorrenza,
b) sugli abusi di posizione dominante,
c) sulle operazioni di concentrazione che comportano la
costituzione o il rafforzamento di una posizione dominante in
modo tale da eliminare o ridurre in misura sostanziale e duratura
la concorrenza.
L’Autorità deve inoltre far applicare le norme contenute nel cosiddetto
Codice del Consumo, quelle contro le clausole vessatorie e quelle in
materia di pubblicità ingannevole e comparativa a tutela delle imprese
nei loro rapporti commerciali.
Da qualche anno è stato attribuito all’Autorità anche il compito di
vigilare sui conflitti di interessi.
Il controllo sulla concorrenza
Quindi l’Autorità vigila per evitare che le imprese, invece di competere
tra loro, si mettano d’accordo e coordinino i loro comportamenti sul
mercato, restringendo la concorrenza e danneggiando i consumatori
o gli altri concorrenti. L’Autorità interviene anche quando un’azienda
abusa del suo potere di mercato, imponendo ai consumatori prezzi
troppo elevati o chiudendo l’accesso ai potenziali concorrenti o,
ancora, attuando politiche che taglino fuori le imprese che competono
sullo stesso mercato.
Quando poi due aziende si fondono, o un’azienda ne compra un’altra,
l’Antitrust verifica che la nuova impresa non abbia un eccessivo
potere di mercato.
Le sanzioni per attività turbative della concorrenza
L’Autorità può procedere ad istruttorie o indagini conoscitive, che
possono concludersi con una diffida o una sanzione amministrativa.
Nei procedimenti avviati per presunte violazioni della disciplina in
materia di concorrenza, le sanzioni possono arrivare sino al 10% del
fatturato dell’impresa.
Nella sua attività di controllo delle fusioni societarie, se ritiene che
esistano rischi per la competizione può vietare la fusione o imporre
misure che mitighino gli effetti anticoncorrenziali.
Le altre sanzioni
In caso di violazioni della normativa posta a tutela del consumatore,
le sanzioni possono arrivare fino ad un massimo di 500.000 euro.
Nei procedimenti contro il conflitto di interessi, l’Autorità può imporre
a) la rimozione o la decadenza dalla carica o dall’ufficio ad opera
dell’Amministrazione competente o di quella vigilante l’ente o
l’impresa;
b) la sospensione del rapporto di impiego o di lavoro pubblico o
privato;
c) la sospensione dall’iscrizione in albi e registri professionali.
Ma... Pap e Rock: quanto producete facendo cartello?
Produciamo z =
guadagna
10000−1
2
e siamo molto contenti perché ciascuno di noi
3
(10000 − 1)2 ;
16
senza accordarci avremmo prodotto
(
x̄ = 10000−1
3
,
ȳ = 10000−1
3
uPap = uRock =
quindi in tutto
2( 10000−1
)>
3
10000−1
,
2
guadagnando ciascuno
uRock = uPap =
che è di meno!
1
(10000 − 1)2
9
Sì, ma quanto pagano i consumatori un chilo di
ciliegie?
1
Paccordo = 10000 − (10000 − 1) = 5000.5
2
2
Pconcorrenza = 10000 − (10000 − 1) = 3334
3
quindi Paccordo > Pconcorrenza ... e neanche di poco!
E i consumatori dove li mettiamo?
I
Voi producete di meno accordandovi
I
i consumatori pagano di più un chilo di ciliegie
I
alla fine siccome voi non le raccogliete, le ciliegie marciscono.
Bell’affare!!!!!
Così Giulia Antitrust commina una multa a Rock e Pap
Sigh!!!! Una buona volta che eravamo riusciti a non litigare!!!
A meno che...
Non c’è niente da fare: Rock e Pap devono pagare
(500!)3 talleri a testa!
Un attimo! E questa storia dell’asta in cui pagano sia il
migliore offerente che il secondo?
Tra le pratiche commerciali scorrette sono da considerare anche in
particolare quelle aggressive, cioè i casi in cui si limita
considerevolmente la libertà di scelta o di comportamento del
consumatore, per esempio con ripetute sollecitazioni non richieste o
creando l’impressione che il consumatore non possa lasciare i locali
commerciali fino alla conclusione del contratto.
Forse qualcuno si è sentito in dovere di partecipare, o pensava di non
poter andare via?
E le caratteristiche di rischio dell’asta erano state adeguatamente
descritte?
La cosiddetta “asta alla minima offerta unica”
Un’altra tipica pratica commerciale scorretta è infatti la pubblicità
ingannevole: quando cioè si danno informazioni parziali o scorrette,
circa l’esistenza o la natura del prodotto, il prezzo, le sue
caratteristiche, fino all’invitare all’acquisto di prodotti ad un
determinato prezzo senza rivelare l’esistenza di ragionevoli motivi.
L’“asta alla minima offerta unica” per molti aspetti assomiglia ad una
lotteria, che però è un tipo di attività soggetta ad una specifica
regolamentazione che in questo modo può venire aggirata.
Infine... la riscossa di Pap
Analizziamo ora il costo per i consumatori nel caso in cui Paperone
aveva (supponiamo legalmente) il diritto di scegliere per primo:
facendo i conti avevamo ottenuto
x̄ =
10000 − 1
,
2
ȳ =
10000 − 1
.
4
Il prezzo allora
PC = 10000−
10000 − 1 10000 − 1
3
−
= 10000− (10000−1) = 2500.75
2
4
4
risulta il più basso in assoluto!
Come farà Rockerduck ad ottenere che Paperone non eserciti il suo
diritto a scegliere per primo?