Economia & FINANZA PUBBLICA Le rigidità dei prezzi Alcune rigidità o vischiosità (= lenti adeguamenti) dei prezzi sono spiegate dalle teorie dell’oligopolio (mark up, stabilità delle quote di mercato, timore dei concorrenti) Marshall: alle imprese non conviene mutare spesso i prezzi per non guastare la propria immagine sul mercato e non dare l’impressione di voler sfruttare i consumatori che si regolano su concetti soggettivi di ‘equità’ dei prezzi Altre rigidità si spiegano con il fatto che ‘il prezzo è indicatore della qualità’: riduzioni di prezzo, In caso di diminuzione della domanda, possono far credere che la qualità sia peggiorata. Gli aumenti di prezzo possono escludere, in alcuni mercati, i consumatori migliori e lasciare quelli peggiori e più a rischio: è il caso, ad esempio, delle assicurazioni. Nei mercati a concorrenza imperfetta (in particolare concorrenza monopolistica): a) le variazioni di profitti che si hanno tenendo fermi i prezzi sono poco rilevanti; b) le variazioni di domanda hanno effetto sulle quantità più che sui prezzi. Sulla riluttanza o sulla lentezza di variazione dei prezzi per alcune imprese possono essere determinanti i c.d. costi di menu (la stampa di nuove etichette e di nuovi listini, le rinegoziazioni con i distributori).