CREA: CON LA “SPARAPARMIGIANO” SVELATI I
SEGRETI DEL PIU’ POPOLARE FORMAGGIO ITALIANO
A cura dell’Ufficio Stampa
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Parmigiano Reggiano: uno spettrometro svela
il “dna”
Uno spettrometro portatile del peso di 60 grammi (nome in codice sparaparmigiano) è in grado di
svelare il "dna" del Parmigiano reggiano. Lo strumento è stato messo a punto dal Crea (il Centro
ricerca del settore agroalimentare che fa capo al Mipaaf) in collaborazione con il Consorzio del
Parmigiano reggiano. In 200 millisecondi lo spettrometro svela la composizione chimica del
blasonato formaggio. In particolare è possibile determinare umidità, grasso, proteine e il
coefficiente di maturazione di campioni di ciascun lotto. Le misurazioni vengono effettuate
direttamente a contatto con la parte esterna del campione di formaggio. In un anno sono stati
raccolti i dati di 300 campioni da cui è emersa la correlazione fra la composizione della crosta con
quella della pasta. Con lo strumento si intensifica l'attività di controllo del Consorzio.
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CREA: CON LA “SPARAPARMIGIANO”
SVELATI I SEGRETI DEL PIU’
POPOLARE FORMAGGIO ITALIANO
Da oggi ogni forma di parmigiano non avrà più segreti: infatti grazie al nuovo strumento messo a
punto dal CREA, con il suo centro di Lodi, in collaborazione con il Consorzio del Parmigiano
Reggiano, saremo in grado di “leggere” e misurare, in 200 millisecondi (0,2 sec a misurazione), la
composizione chimica del formaggio. Grazie a questo sistema innovativo possiamo determinare
l’umidità, il grasso, le proteine e il coefficiente di maturazione di campioni di Parmigiano di ciascun
lotto.
Le misurazioni vengono effettuate direttamente a contatto con la parte esterna del campione di
formaggio attraverso uno spettrometro NIR portatile (Micronir 1700 VIAVI), che legge e restituisce i
dati su un banco ottico miniaturizzato. Tale dispositivo, montato su un’impugnatura ergonomica e
per questo ribattezzato “sparaparmigiano”, pesa solo 60 grammi e consente la rilevazione e la
raccolta dei dati, utilizzando un apposito software, senza distruggere le forme di formaggio.
Sono stati raccolti i dati di 300 campioni di Parmigiano Reggiano DOP di 12 mesi di stagionatura
da cui è emersa la correlazione fra la composizione della crosta dei formaggi con quella della
pasta. In particolare, la stima del rapporto grasso/sostanza secca e proteine/sostanza secca è
risultata particolarmente affidabile, poiché questi fattori sono meno sensibili all’umidità.
L’analisi di ogni lotto produttivo di ciascun caseificio prevede il campionamento casuale di almeno
70 forme, che vengono scansionate in 5 differenti posizioni. Tale operazione richiede per ogni lotto
meno di un’ora di tempo, vale a dire circa 7/8 lotti al giorno, cioè il campionamento di circa 7/8
caseifici al giorno.
Questo strumento innovativo nasce con lo scopo di supportare la consueta attività di monitoraggio
che il Consorzio esercita sui formaggi dei propri caseifici associati con l’intento di intensificare il
numero dei controlli per arrivare a coprire il singolo lotto produttivo.
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Con “Sparaparmigiano” formaggio a raggi X
mostra composizione
Crea e Consorzio Parmigiano Reggiano, strumento per dati completi
Da oggi ogni forma di parmigiano non avrà più segreti: infatti grazie al nuovo strumento messo a
punto dal Crea-Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria, con il suo
centro di Lodi, in collaborazione con il Consorzio del Parmigiano Reggiano, si è in grado di
"leggere" e misurare, in 200 millisecondi (0,2 sec a misurazione), la composizione chimica del
formaggio. Grazie a questo sistema innovativo - spiega il Crea in una nota - si possono
determinare l'umidità, il grasso, le proteine e il coefficiente di maturazione di campioni di
Parmigiano di ciascun lotto.
Le misurazioni vengono effettuate direttamente a contatto con la parte esterna del campione di
formaggio attraverso uno spettrometro NIR portatile (Micronir 1700 VIAVI) che legge e restituisce i
dati su un banco ottico miniaturizzato. Tale dispositivo, montato su un'impugnatura ergonomica e
per questo ribattezzato "sparaparmigiano", pesa solo 60 grammi e consente la rilevazione e la
raccolta dei dati, utilizzando un apposito software, senza distruggere le forme di formaggio.
Sono stati raccolti i dati di 300 campioni di Parmigiano Reggiano DOP di 12 mesi di stagionatura
da cui è emersa la correlazione fra la composizione della crosta dei formaggi con quella della
pasta. In particolare, la stima del rapporto grasso/sostanza secca e proteine/sostanza secca è
risultata particolarmente affidabile, poiché questi fattori sono meno sensibili all'umidità.
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Arriva lo “sparaparmigiano” e svela i
“segreti” del popolare formaggio italiano
Un nuovo strumento in grado di 'leggere' e misurare, in 200 millisecondi, la composizione
chimica del formaggio. Un sistema innovativo, messo a punto dal Crea, con il suo centro di Lodi,
in collaborazione con il Consorzio del Parmigiano Reggiano, che permette di determinare l’umidità,
il grasso, le proteine e il coefficiente di maturazione di campioni di Parmigiano di ciascun lotto.
Le misurazioni vengono effettuate direttamente a contatto con la parte esterna del campione di
formaggio attraverso uno spettrometro Nir portatile (Micronir 1700 Viavi), che legge e restituisce i
dati su un banco ottico miniaturizzato. Tale dispositivo, montato su un’impugnatura ergonomica e
per questo ribattezzato “sparaparmigiano”, pesa solo 60 grammi e consente la rilevazione e la
raccolta dei dati, utilizzando un apposito software, senza distruggere le forme di formaggio. Sono
stati raccolti i dati di 300 campioni di Parmigiano Reggiano Dop di 12 mesi di stagionatura da
cui è emersa la correlazione fra la composizione della crosta dei formaggi con quella della pasta.
In particolare, la stima del rapporto grasso/sostanza secca e proteine/sostanza secca è risultata
particolarmente affidabile, poiché questi fattori sono meno sensibili all’umidità. L’analisi di ogni lotto
produttivo di ciascun caseificio prevede il campionamento casuale di almeno 70 forme, che
vengono scansionate in 5 differenti posizioni. Tale operazione richiede per ogni lotto meno di
un’ora di tempo, vale a dire circa 7/8 lotti al giorno, cioè il campionamento di circa 7/8 caseifici al
giorno. Questo strumento innovativo nasce con lo scopo di supportare la consueta attività di
monitoraggio che il Consorzio esercita sui formaggi dei propri caseifici associati con l’intento di
intensificare il numero dei controlli per arrivare a coprire il singolo lotto produttivo.
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MADE IN ITALY. CREA: CON LA
"SPARAPARMIGIANO" SVELATI
SEGRETI FORMAGGIO
Da oggi ogni forma di parmigiano non avrà più segreti: infatti grazie al nuovo strumento messo a
punto dal Crea, con il suo centro di Lodi, in collaborazione con il Consorzio del Parmigiano
Reggiano, saremo in grado di "leggere" e misurare, in 200 millisecondi (0,2 sec a misurazione), la
composizione chimica del formaggio. Grazie a questo sistema innovativo possiamo determinare
l''umidita'', il grasso, le proteine e il coefficiente di maturazione di campioni di Parmigiano di
ciascun lotto. Le misurazioni vengono effettuate direttamente a contatto con la parte esterna del
campione di formaggio attraverso uno spettrometro Nir portatile (Micronir 1700 Viavi), che legge e
restituisce i dati su un banco ottico miniaturizzato. Tale dispositivo, montato su un''impugnatura
ergonomica e per questo ribattezzato "sparaparmigiano", pesa solo 60 grammi e consente la
rilevazione e la raccolta dei dati, utilizzando un apposito software, senza distruggere le forme di
formaggio. Sono stati raccolti i dati di 300 campioni di Parmigiano Reggiano Dop di 12 mesi di
stagionatura da cui è emersa la correlazione fra la composizione della crosta dei formaggi con
quella della pasta. In particolare, la stima del rapporto grasso/sostanza secca e proteine/sostanza
secca è risultata particolarmente affidabile, poiché questi fattori sono meno sensibili all’umidità.
L’analisi di ogni lotto produttivo di ciascun caseificio prevede il campionamento casuale di almeno
70 forme, che vengono scansionate in 5 differenti posizioni. Tale operazione richiede per ogni lotto
meno di un''ora di tempo, vale a dire circa 7/8 lotti al giorno, cioè il campionamento di circa 7/8
caseifici al giorno. Questo strumento innovativo nasce con lo scopo di supportare la consueta
attività di monitoraggio che il Consorzio esercita sui formaggi dei propri caseifici associati con
l''intento di intensificare il numero dei controlli per arrivare a coprire il singolo lotto produttivo. Così
in un comunicato il Crea.
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CREA: "SPARAPARMIGIANO", SVELATI
SEGRETI PIÙ POPOLARE FORMAGGIO
ITALIA
Da oggi ogni forma di parmigiano non avrà più segreti: infatti grazie al nuovo strumento messo a
punto dal CREA, con il suo centro di Lodi, in collaborazione con il Consorzio del Parmigiano
Reggiano, saremo in grado di "leggere" e misurare, in 200 millisecondi (0,2 sec a misurazione), la
composizione chimica del formaggio. Grazie a questo sistema innovativo possiamo determinare
l'umidità, il grasso, le proteine e il coefficiente di maturazione di campioni di Parmigiano di ciascun
lotto. Le misurazioni vengono effettuate direttamente a contatto con la parte esterna del campione
di formaggio attraverso uno spettrometro NIR portatile (Micronir 1700 VIAVI), che legge e
restituisce i dati su un banco ottico miniaturizzato. Tale dispositivo, montato su un'impugnatura
ergonomica e per questo ribattezzato "sparaparmigiano", pesa solo 60 grammi e consente la
rilevazione e la raccolta dei dati, utilizzando un apposito software, senza distruggere le forme di
formaggio. Sono stati raccolti i dati di 300 campioni di Parmigiano Reggiano DOP di 12 mesi di
stagionatura da cui è emersa la correlazione fra la composizione della crosta dei formaggi con
quella della pasta. In particolare, la stima del rapporto grasso/sostanza secca e proteine/sostanza
secca è risultata particolarmente affidabile, poiché questi fattori sono meno sensibili all'umidità.
(SEGUE)
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CREA: "SPARAPARMIGIANO", SVELATI
SEGRETI PIÙ POPOLARE FORMAGGIO
ITALIA (2)
L'analisi di ogni lotto produttivo di ciascun caseificio prevede il campionamento casuale di almeno
70 forme, che vengono scansionate in 5 differenti posizioni. Tale operazione richiede per ogni lotto
meno di un'ora di tempo, vale a dire circa 7/8 lotti al giorno, cioè il campionamento di circa 7/8
caseifici al giorno. "Questo strumento innovativo nasce con lo scopo di supportare la consueta
attività di monitoraggio che il Consorzio esercita sui formaggi dei propri caseifici associati con
l'intento di intensificare il numero dei controlli per arrivare a coprire il singolo lotto produttivo",
spiega il Crea in una nota.
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La tecnologia svela tutti i segreti del
Parmigiano Reggiano
Da oggi ogni forma di parmigiano non avrà più segreti: infatti grazie al nuovo strumento messo a
punto dal CREA, con il suo centro di Lodi, in collaborazione con il Consorzio del Parmigiano
Reggiano, saremo in grado di "leggere" e misurare, in 200 millisecondi (0,2 sec a misurazione), la
composizione chimica del formaggio. Grazie a questo sistema innovativo possiamo determinare
l'umidità, il grasso, le proteine e il coefficiente di maturazione di campioni di Parmigiano di ciascun
lotto. Le misurazioni vengono effettuate direttamente a contatto con la parte esterna del campione
di formaggio attraverso uno spettrometro NIR portatile (Micronir 1700 VIAVI), che legge e
restituisce i dati su un banco ottico miniaturizzato. Tale dispositivo, montato su un'impugnatura
ergonomica e per questo ribattezzato "sparaparmigiano", pesa solo 60 grammi e consente la
rilevazione e la raccolta dei dati, utilizzando un apposito software, senza distruggere le forme di
formaggio. Sono stati raccolti i dati di 300 campioni di Parmigiano Reggiano DOP di 12 mesi di
stagionatura da cui è emersa la correlazione fra la composizione della crosta dei formaggi con
quella della pasta. In particolare, la stima del rapporto grasso/sostanza secca e proteine/sostanza
secca è risultata particolarmente affidabile, poiché questi fattori sono meno sensibili all'umidità.
L'analisi di ogni lotto produttivo di ciascun caseificio prevede il campionamento casuale di almeno
70 forme, che vengono scansionate in 5 differenti posizioni. Tale operazione richiede per ogni lotto
meno di un'ora di tempo, vale a dire circa 7/8 lotti al giorno, cioè il campionamento di circa 7/8
caseifici al giorno.
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La tecnologia svela tutti i segreti del
Parmigiano Reggiano
Crea mette a punto spettrometro che legge composizione chimica
Da oggi ogni forma di parmigiano non avrà più segreti: infatti grazie al nuovo strumento messo a
punto dal CREA, con il suo centro di Lodi, in collaborazione con il Consorzio del Parmigiano
Reggiano, saremo in grado di "leggere" e misurare, in 200 millisecondi (0,2 sec a misurazione), la
composizione chimica del formaggio. Grazie a questo sistema innovativo possiamo determinare
l'umidità, il grasso, le proteine e il coefficiente di maturazione di campioni di Parmigiano di ciascun
lotto.
Le misurazioni vengono effettuate direttamente a contatto con la parte esterna del campione di
formaggio attraverso uno spettrometro NIR portatile (Micronir 1700 VIAVI), che legge e restituisce i
dati su un banco ottico miniaturizzato. Tale dispositivo, montato su un'impugnatura ergonomica e
per questo ribattezzato "sparaparmigiano", pesa solo 60 grammi e consente la rilevazione e la
raccolta dei dati, utilizzando un apposito software, senza distruggere le forme di formaggio.
Sono stati raccolti i dati di 300 campioni di Parmigiano Reggiano DOP di 12 mesi di stagionatura
da cui è emersa la correlazione fra la composizione della crosta dei formaggi con quella della
pasta. In particolare, la stima del rapporto grasso/sostanza secca e proteine/sostanza secca è
risultata particolarmente affidabile, poiché questi fattori sono meno sensibili all'umidità.
L'analisi di ogni lotto produttivo di ciascun caseificio prevede il campionamento casuale di almeno
70 forme, che vengono scansionate in 5 differenti posizioni. Tale operazione richiede per ogni lotto
meno di un'ora di tempo, vale a dire circa 7/8 lotti al giorno, cioè il campionamento di circa 7/8
caseifici al giorno.
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Arriva "Sparaparmigiano": legge la
composizione chimica dei formaggio
Da oggi ogni forma di parmigiano non avrà più segreti: infatti grazie al nuovo strumento messo a
punto dal Crea-Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria, con ii suo
centro di Lodi, in collaborazione con il Consorzio dei Parmigiano Reggiano, si è in grado di
"leggere" e misurare la composizione chimica del formaggio. Grazie a questo sistema innovativo spiega il Crea in una nota - si possono determinare l'umidità, il grasso, le proteine e il coefficiente
di maturazione di campioni di Parmigiano di ciascun lotto. Tale dispositivo, montato su
un'impugnatura ergonomica e per questo ribattezzato "sparaparmigiano", pesa solo 60 grammi e
consente la rilevazione e la raccolta dei dati, utilizzando un apposito software, senza distruggere le
forme di formaggio.
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Una pistola per svelare i segreti del
Parmigiano
Il Crea ha messo a punto uno strumento per valutare la qualità di una forma di
Parmigiano reggiano senza aprirla. E il Consorzio ringrazia
Lo hanno chiamato "sparaparmigiano" per la sua forma a pistola. In realtà si tratta di
uno spettrometro in grado di determinare la qualità di una forma di Parmigiano reggiano senza
intaccarne la crosta. A mettere a punto lo strumento è stato il Crea (Consiglio per la ricerca in
agricoltura e l'economia agraria) con il suo centro di Lodi, in collaborazione con il Consorzio del
Parmigiano reggiano.
E' stato proprio il Consorzio a chiedere al Crea di sviluppare un sistema in grado di garantire
gli standard di qualità del prodotto attraverso test veloci, affidabili e che non rovinassero le forme.
Ad oggi infatti il formaggio doveva essere carotato e le analisi richiedevano molto più tempo
degli 0,2 secondinecessari allo "sparaparmigiano" per effettuare l'analisi.
Il nuovo sistema è in grado di registrare la percentuale di umidità, di grasso, le proteine ed il
coefficiente di maturazione delle forme. La pistola viene appoggiata al formaggio e con un clic
determina i parametri necessari a valutare la qualità del lotto.
Ogni forma viene scansionata in cinque differenti posizioni. In un lotto sono almeno 70 le forme
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che vengono vagliate. L'intera operazione richiede meno di un'ora di tempo e permette di
certificare 7-8 caseifici al giorno.
Durante gli studi sono stati raccolti i dati di 300 campioni di Parmigiano reggiano Dop di 12 mesi
di stagionatura da cui è emersa la correlazione fra la composizione della crosta dei formaggi con
quella della pasta.
In particolare, la stima del rapporto grasso/sostanza secca eproteine/sostanza secca è risultata
particolarmente affidabile, poiché questi fattori sono meno sensibili all’umidità.
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Crea: ogni forma di Parmigiano Reggiano non
avrà più segreti, ecco lo Sparaparmigiano!
“Da oggi ogni forma di parmigiano non avrà più segreti: infatti grazie al nuovo strumento messo a
punto dal CREA, con il suo centro di Lodi, in collaborazione con il Consorzio del Parmigiano
Reggiano, saremo in grado di “leggere” e misurare, in 200 millisecondi (0,2 sec a misurazione), la
composizione chimica del formaggio. Grazie a questo sistema innovativo possiamo determinare
l’umidità, il grasso, le proteine e il coefficiente di maturazione di campioni di Parmigiano di ciascun
lotto”. Lo si legge in una nota stampa ufficiale diramata dal Crea il 28 aprile 2016, e che riportiamo
integralmente. “Le misurazioni vengono effettuate direttamente a contatto con la parte esterna del
campione di formaggio – spiega il comunicato - attraverso uno spettrometro NIR portatile (Micronir
1700 VIAVI), che legge e restituisce i dati su un banco ottico miniaturizzato. Tale dispositivo,
montato su un’impugnatura ergonomica e per questo ribattezzato “sparaparmigiano”, pesa solo 60
grammi e consente la rilevazione e la raccolta dei dati, utilizzando un apposito software, senza
distruggere le forme di formaggio”.
“Sono stati raccolti – precisa la nota del Crea - i dati di 300 campioni di Parmigiano Reggiano DOP
di 12 mesi di stagionatura da cui è emersa la correlazione fra la composizione della crosta dei
formaggi con quella della pasta. In particolare, la stima del rapporto grasso/sostanza secca e
proteine/sostanza secca è risultata particolarmente affidabile, poiché questi fattori sono meno
sensibili all’umidità. L’analisi di ogni lotto produttivo di ciascun caseificio prevede il
campionamento casuale di almeno 70 forme, che vengono scansionate in 5 differenti posizioni.
Tale operazione richiede per ogni lotto meno di un’ora di tempo, vale a dire circa 7/8 lotti al giorno,
cioè il campionamento di circa 7/8 caseifici al giorno”.
“Questo strumento innovativo – conclude il comunicato - nasce con lo scopo di supportare la
consueta attività di monitoraggio che il Consorzio esercita sui formaggi dei propri caseifici associati
con l’intento di intensificare il numero dei controlli per arrivare a coprire il singolo lotto produttivo”.
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Crea: arriva “Sparaparmigiano”, legge la
composizione chimica del formaggio
Arriva “Sparaparmigiano”: legge la composizione chimica dei formaggio Da oggi ogni forma di
Parmigiano Reggiano DOP non avrà più segreti: infatti grazie al nuovo strumento messo a punto
dal Crea – Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, con ii suo centro
di Lodi, in collaborazione con il Consorzio dei Parmigiano Reggiano, si è in grado di “leggere”
e misurare la composizione chimica del formaggio.
Grazie a questo sistema innovativo – spiega il Crea in una nota – si possono determinare l’umidità,
il grasso, le proteine e il coefficiente di maturazione di campioni di Parmigiano Reggiano DOP di
ciascun lotto. Tale dispositivo, montato su un’impugnatura ergonomica e per questo ribattezzato
“sparaparmigiano”, pesa solo 60 grammi e consente la rilevazione e la raccolta dei dati, utilizzando
un apposito software, senza distruggere le forme di formaggio.
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LO "SPARAPARMIGIANO" DEL CREA
SVELA TUTTI I SEGRETI DEL VERO
PARMIGIANO
Da oggi ogni forma di parmigiano non avrà più segreti: infatti grazie al nuovo strumento messo a
punto dal CREA (Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l'Analisi della Ricerca Agraria), con
il suo centro di Lodi, in collaborazione con il Consorzio del Parmigiano Reggiano, si è in grado
di “leggere” e misurare, in 200 millisecondi (0,2 sec a misurazione), la composizione chimica del
formaggio. Grazie a questo sistema innovativo si può determinare l’umidità, il grasso, le proteine e
il coefficiente di maturazione di campioni di Parmigiano di ciascun lotto.
Le misurazioni sono effettuate direttamente a contatto con la parte esterna del campione di
formaggio attraverso uno spettrometro NIR portatile (Micronir 1700 VIAVI), che legge e
restituisce i dati su un banco ottico miniaturizzato. Tale dispositivo, montato su un’impugnatura
ergonomica e per questo ribattezzato “sparaparmigiano”, pesa solo 60 grammi e consente la
rilevazione e la raccolta dei dati, utilizzando un apposito software, senza distruggere le forme di
formaggio.
Sono stati raccolti i dati di 300 campioni di Parmigiano Reggiano DOP di 12 mesi di stagionatura
da cui è emersa la correlazione fra la composizione della crosta dei formaggi con quella della
pasta. In particolare, la stima del rapporto grasso/sostanza secca e proteine/sostanza secca è
risultata particolarmente affidabile, poiché questi fattori sono meno sensibili all’umidità.
L’analisi di ogni lotto produttivo di ciascun caseificio prevede il campionamento casuale di almeno
70 forme, che vengono scansionate in 5 differenti posizioni. Tale operazione richiede per ogni lotto
meno di un’ora di tempo, vale a dire circa 7/8 lotti al giorno, cioè il campionamento di circa 7/8
caseifici al giorno.
Questo strumento innovativo nasce con lo scopo di supportare la consueta attività di monitoraggio
che il Consorzio esercita sui formaggi dei propri caseifici associati con l’intento di intensificare il
numero dei controlli per arrivare a coprire il singolo lotto produttivo.
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CREA: così ti traccio il parmigiano reggiano!
Il Crea ( Consiglio Ricerca in Agricoltura e Analisi dell'Economia Agraria) con il suo centro di Lodi,
ha messo a punto un sistema che consentirà di misurare e leggere, in 200 millisecondi (0,2 sec a
misurazione), la composizione chimica del formaggio. Sarà possibile determinarne l’umidità, il
grasso, le proteine e il coefficiente di maturazione di campioni di Parmigiano, per ciascun lotto.
La metodica è stata messa a punto,con la collaborazione del Consorzio del Parmigiano Reggiano.
Le misurazioni vengono effettuate direttamente a contatto con la parte esterna del campione di
formaggio attraverso uno spettrometro NIR portatile (Micronir 1700 VIAVI), che legge e restituisce i
dati su un banco ottico miniaturizzato. Tale dispositivo, montato su un’impugnatura ergonomica e
per questo ribattezzato “sparaparmigiano”, pesa solo 60 grammi e consente la rilevazione e la
raccolta dei dati, utilizzando un apposito software, senza distruggere le forme di formaggio.
Sono stati raccolti i dati di 300 campioni di Parmigiano Reggiano DOP di 12 mesi di stagionatura
da cui è emersa la correlazione fra la composizione della crosta dei formaggi con quella della
pasta. In particolare, la stima del rapporto grasso/sostanza secca e proteine/sostanza secca è
risultata particolarmente affidabile, poiché questi fattori sono meno sensibili all’umidità.
L’analisi di ogni lotto produttivo di ciascun caseificio prevede il campionamento casuale di almeno
70 forme, che vengono scansionate in 5 differenti posizioni. Tale operazione richiede per ogni lotto
meno di un’ora di tempo, vale a dire circa 7/8 lotti al giorno, cioè il campionamento di circa 7/8
caseifici al giorno.
Questo strumento innovativo nasce con lo scopo di supportare la consueta attività di monitoraggio
che il Consorzio esercita sui formaggi dei propri caseifici associati con l’intento di intensificare il
numero dei controlli per arrivare a coprire il singolo lotto produttivo.
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