I contaminanti nella nostra alimentazione: come limitarne l’ingestione senza perdere il gusto di mangiare! Catherine Leclercq INRAN Istituto Nazionale di Ricerca sugli Alimenti e la Nutrizione COSA COSA CONTENGONO CONTENGONO GLI GLI ALIMENTI ALIMENTI ?? ACQUA, GRASSI, CARBOIDRATI, PROTEINE, . . . MINERALI, VITAMINE, MOLECOLE AD AZIONE PROTETTIVA (ANTIOSSIDANTI) Metalli pesanti: piombo, cadmio, mercurio... Sostanze tossiche: diossina, acrilamide, Idrocarburi Policiclici Aromatici, micotossine, sostanze tossiche naturali ... Batteri (salmonella,listeria,…); virus (epatite A, …); prioni (BSE) Additivi (conservanti, coloranti, …) , aromi Fitofarmaci (pesticidi,…); residui di farmaci veterinari; residui di materiali da contatto SOSTANZE CHIMICHE INDESIDERABILI PRESENTI NEGLI ALIMENTI: - FATTORI TOSSICI NATURALI - RESIDUI TOSSICI (CONTAMINAZIONE, SOFISTICAZIONE, PROCESSO) - ADDITIVI, AROMI, COADIUVANTI TECNOLOGICI (ENZIMI) Alcuni fattori tossici naturali Solanina Inibitore di attività enzimatiche. Presente nelle patata in particolare nelle parti verdi. La solanidina è molto concentrata nei germogli delle patate. Nitrati Spinaci, cavoli, carote, sedano, lattuga e radici. Nel tubo digerente i nitrati possono essere ridotti in nitriti e successivamente in nitrosammine per reazione con le amine. Lectine Nei legumi: piselli, lenticchie, fagioli e semi di soia. Possono avere tossicità variabile; particolarmente tossiche sono quelle del ricino. Disattivate dalla cottura. Gozzigeni I cruciferi (cavoli, broccoli cavolfiori ecc) contengono precursori che, idrolizzati durante la cottura, producono tiocianati ed isotiocianati che interferiscono con il metabolismo dello iodio nella tiroide. Tetrodotoxina Nel pesce palla (Fugu). DL 50 12 ng/kg !! Nutrienti ! Aromi naturali particolarmente tossici che non possono essere aggiunti agli alimenti Limiti massimi di presenza di aromatizzanti particolarmente derivanti dall’uso di erbe e spezie sostanze tossiche, RESIDUI TOSSICI -Fitofarmaci: antiparassitari, erbicidi, fungicidi - Sostanze presenti per via della sofisticazione dei prodotti: melamina - Residui di sostanze usate in zootecnia o di farmaci veterinari: antibiotici, … - Residui di materiali da contatto: bisfenolo A - Composti derivati da pratiche di cottura: ammine eterocicliche nelle carni e nei pesci, Idrocarburi Policiclici Aromatici (benzopirene e analoghi), acrilammide - Contaminanti organici: diossine -Micotossine: aflatossine, ocratossine, patulina - Contaminanti minerali: metalli cadmio, arsenico, alluminio) pesanti (mercurio, piombo, A livello europeo la valutazione del rischio viene effettuata dall’EFSA (sede: Parma) www.efsa.europa.eu ANALISI DEL RISCHIO - Valutazione del rischio (stima dell’esposizione) - Gestione del rischio - Comunicazione del rischio Allarmi relativi relativi aa Allarmi contaminanti contaminanti Catherine Leclercq Veri allarmi Il bollettino settimanale del Rasff, il Sistema rapido di allarme per gli alimenti e i mangimi della Comunità europea (http://ec.europa.eu/food/food/rapidalert/i ndex_en.htm) parla di mercurio nel pesce dai mari del Nord, aflatossine nei pistacchi iraniani e nelle noccioline americane, melamina nei biscotti cinesi, mangime alla diossine nei maiali irlandesi Catherine Leclercq Falsi allarmi Attenzione alle catene di sant’Antonio diffuse per e mail e alle notizie che circolano su facebook. Prima di diffonderli verificate sempre che non si tratti di un bufala. Ci sono ottimi siti antibufala. Su un qualsiasi motore di ricerca basta scrivere “bufala” e il nome della sostanza di cui si parla e troverete spiegazioni dettagliate e argomentate che vi spiegano perche è una bufala, a quando risale, etc. Catherine Leclercq http://attivissimo.blogspot.com/ Un esempio di bufala relativa ai contaminanti Questo tipo di informazione, trovate sul sito di Beppe Grillo, senza dati quantitativi e senza fonte non ha nessun interesse ed è estremamente furviante Differenza tra tossicitá e rischio La tossicitá é la capacitá di una determinata componente di un alimento di produrre un danno da sola, in un modello sperimentale di analisi. Il rischio é la capacitá di un componente tossico di produrre un danno in condizioni di “normale” esposizione umana. Esposizione al rischio alimentare Valutazione qualitativa o quantitativa dell’assunzione di una sostanza dal cibo e da altre fonti. Permette di evidenziare se, nonostante le limitazioni imposte dalla legge, sia possibile l’assunzione con la dieta di sostanze in dosi che possono comportare un rischio per la salute del consumatore. Perchè è importante? - permette di dare la giusta priorità alle sostanze considerando non solo la loro tossicità ma il livello di rischio legato alla loro presenza nella dieta. Sia l’esposizione che la vulnerabilità variano con l’ETA e la CONDIZIONE FISIOLOGICA Il feto e i bambini piccoli sono più vulnerabili degli adulti: Le sostanze tossiche possono interferire con i processi di crescita e di sviluppo nel feto e nella prima infanzia. Le loro funzioni fisiologiche immature li rendono maggiormente vulnerabili. Nella prima infanzia, una stessa esposizione, sia cronica che acuta ed espressa per kg di peso corporeo, può avere conseguenze più serie rispetto agli adulti. E’ vero in particolare per le sostanze (quali i metalli pesanti) che provocano danni neurologici. I bambini piccoli sono più esposti degli adulti: Essendo in crescita i bambini ingeriscono più cibo e più bevande degli adulti in relazione al loro peso corporeo Prodotti fitosanitari: antiparassitari, erbicidi, fungicidi, etc Scopo dei prodotti fitosanitari: preservare le coltivazioni di alimenti vegetali dall’attacco di parassiti, funghi ed erbe infestanti. • 350 sostanze impiegate • 150 mila tonnellate l’anno solo in Italia. • 70% della superficie agricola utilizzata Risultati del monitoraggio delle acque: Le acque sono contaminate da 131 pesticidi (su 300 ricercati), in particolare erbicidi. L’area maggiormente colpita è la pianura padana, la zona più coltivata del paese. http://www.isprambiente.it/site/it-IT/Pubblicazioni/Rapporti/Documenti/rapporto_114_2010.html Fonte: 8560 campioni di alimenti dell’agricoltura convenzionale analizzati (non biologica) ARPA E ISTITUTI ZOOPROFILATTICI • La percentuale di prodotti con residui superiori ai limiti di legge è stabile rispetto all’anno precedente (circa il 1.5%) • Si è raddoppiata la percentuale di campioni “multi residuo” cioè di prodotti che contengono tracce di vari pesticidi (passando dal 3,5% del 2008 al 6,5% del 2009). • La frutta presenta sempre la più alta percentuale di campioni multi residuo: il 26,4%. I pesticidi che sono stati riscontrati al di sopra dei limiti sono: imazalil, dimetoato, procimidone, fenitrotion, pirimifos metile, clorpirifos, ortofenilfenolo, fenamidone, lamda cialotrina, fenamidone, fosmet, boscalid. Il procimidone, che ha un’azione fungicida, si comporta come un interferente endocrino. SPERIMENTALI http://risorse.legambiente.it/docs/Pesticidi_nel_piatto_2010__18giugno.0000001277.pdf Alimenti per la prima infanzia: dei 2.062 campioni di testati, sono risultate tracce di pesticidi solo in 76 alimenti (4%), mentre il limite legale è stato superato solo in 4 casi (pari allo 0,2%). Per questi prodotti la legislazione europea è più severa. campioni di alimenti dell’agricoltura non biologica. 70.000 campioni analizzati di circa 200 generi alimentari. La maggior parte di alimenti con residui fuori dai limiti, che rappresenta il 7,6% dei casi, sono prodotti importati da Paesi fuori dall'Unione europea”. http://www.efsa.europa.eu/en/scdocs/scdoc/1646.htm CURIOSANDO ……. CURIOSANDO……. ………… NELL’AGRICOLTURA BIOLOGICA …………NELL’AGRICOLTURA BIOLOGICA Nei prodotti biologici, per la cui produzione la legislazione europea permette un numero limitato di pesticidi, i limiti massimi sono stati superati solo nello 0,9% dei casi contro il 3,7% dei prodotti convenzionali ( per questi prodotti si applicano gli stessi limiti dei prodotti convenzionali). N2O Il consumo di prodotti biologici permette di ridurre l’esposizione ai residui di prodotti fitosanitari tramite la dieta, ma anche di ridurre l’inquinamento delle falde acquifere e di ridurre le emissioni di protossido di azoto, un gas ad effetto serra la cui produzione aumenta se i campi sono fertilizzati con concimi azotati di sintesi. COME COME RIDURRE RIDURRE LA LA NOSTRA NOSTRA ESPOSIZIONE ESPOSIZIONE A A FITOFARMACI? FITOFARMACI? i) scegliere prodotti biologici ii) variare le scelte alimentari, iii) consumare in maniera sporadica quegli alimenti che contengono notoriamente più pesticidi: non somministrare sistematicamente ai bambini prodotti a base di fragole (marmellate, merendine, yogurt) iv) lavare bene la frutta e la verdura e eventualmente sbucciarla. Sostanze presenti per via della sofisticazione dei prodotti: il caso della melamina Perchè è stata trovata la melamina nel latte? Il fraudolente utilizzo di questa sostanza, un composto azotato tossico, è dovuto al fatto che uno dei modi per testare la qualità del latte è misurarne la quantità di proteine presenti. Tale valutazione non si fa misurando direttamente la quantità di proteine, ma valutando la percentuale di composti azotati. Le proteine sono infatti formate da carbonio, idrogeno, ossigeno e azoto. Nel 2006 era già stata effettuata una segnalazione dalla Food and Drug Administration riguardo alla contaminazione con melamina di materie prime ad alto tenore proteico che hanno comportato la morte di animali come cani e gatti. -Residui di sostanze usate in zootecnia o di farmaci veterinari: antibiotici, … -Residui di sostanze usate in zootecnia o di farmaci veterinari: antibiotici, … http://www.wto.org/english/tratop_e/dispu_e/cases_e/ds26_e.htm Che ulteriori garanzie da il biologico? COME COME RIDURRE RIDURRE LA LA NOSTRA NOSTRA ESPOSIZIONE ESPOSIZIONE A A RESIDUI RESIDUI DI DI FARMACI FARMACI VETERINARI? VETERINARI? - Ridurre il nostro consumo di carne e di prodotti di origine animale - Scegliere carne, latte, uova biologici? (forse…) - Variare il tipo di carne e le marche dei prodotti trasformati Residui di materiali da contatto: il caso del bisfenolo A Quali biberon sono disponibili sul mercato italiano? Polipropilene PP Poliammide PA Polietersulfone PES COME COME RIDURRE RIDURRE LA LA NOSTRA NOSTRA ESPOSIZIONE ESPOSIZIONE A A RESIDUI RESIDUI DI DI MATERIALI MATERIALI A A CONTATTO CONTATTO CON CON GLI GLI ALIMENTI? ALIMENTI? Minimizzare i fattori che aumentano la migrazione: - Le alte temperature - I tempi prolungati di contatto Composti derivati da pratiche di cottura: ammine eterocicliche nelle carni e nei pesci, Idrocarburi Policiclici Aromatici (benzopirene e analoghi), acrilammide Sostanze nocive si sprigionano con la cottura ad alte temperature delle carni o la loro affumicatura o con i grassi che raggiungono il punto di fumo : idrocarburi cancerogeni (gli stessi del fumo delle sigarette). Una reazione tossica c’è anche con la cottura ad alte temperature (fritte o al forno) degli amidi: viene prodotta l’acrilammide. COME COME RIDURRE RIDURRE LA LA NOSTRA NOSTRA ESPOSIZIONE ESPOSIZIONE A A CONTAMINANTI CONTAMINANTI DI DI PROCESSO? PROCESSO? Privilegiare alimenti crudi, lessi o cotti a vapore Limitare la frequenza di consumo di alimenti fritti, cotti al forno, alla piastra, alla griglia o tostati. Evitare di spingere troppo il processo di frittura, tostatura e di consumare alimenti carbonizzati Altri contaminanti ambientali: diossine Gli interferenti endocrini più pericolosi per la salute sono le diossine. Liberate nell’aria come sottoprodotto di ogni genere di combustione si depositano nelle acque e nei campi dove restano anche 30 anni. Con la catena alimentare finiscono poi nei molluschi, nel latte degli erbivori che pascolano, nelle uova delle galline che razzolano e nei tessuti grassi del nostro organismo, dove restano latenti. Oltre che potenzialmente cancerogene, le diossine favoriscono la sterilità maschile e indeboliscono il sistema immunitario. Micotossine: aflatossine, ocratossine, patulina Sono sostanze naturali tossiche prodotte da funghi che attaccano le piante. Cominciano a formarsi nei campi e si sviluppano dopo il raccolto, con il caldo umido, nei silos e durante il trasporto. Le più comuni: - le aflatossine: nelle arachidi, nei pistacchi - la patulina: nella frutta (mele) - l’ocratossina: nei cereali e nel caffè. Aumentano il rischio di tumore al fegato e alle vie urinarie. La cottura le distrugge solo in parte (la tostatura all’80 per cento). Il fenomeno interessa in particolare i prodotti d’importazione: fiocchi di mais, semi oleosi e frutta secca conservati in ambienti caldo-umidi e che vengano da lontano. A livello mondiale, il 25% degli alimenti è “significativamente” contaminato da micotossine (dati FAO). Hanno una densità relativamente alta (metalli pesanti) e sono tossici in basse concentrazioni. Tutti i metalli pesanti tossici sono in grado di penetrare la placenta Contaminanti minerali: alluminio http://www.efsa.europa.eu/it/press/news/afc080715.htm Contaminanti minerali: arsenico http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/10_novembre_22/arsenico-e-vecchiacquedotti-ue-boccia-fulloni-1804217682750.shtml Contaminanti minerali: arsenico http://www.acquabenecomune.org// Contaminanti minerali: cadmio Contaminanti minerali: cadmio http://www.normativasanitaria.it/normsan-pdf/0000/32455_1.pdf Contaminanti minerali: cadmio mg/kg di peso fresco Contaminanti minerali: mercurio Il mercurio scaricato nei bacini d'acqua, viene trasformato dai batteri marini in metilmercurio facilmente assimilabile da vegetali e plancton. In tal modo dai primi anelli della catena alimentare, il mercurio si trasmette via via ai pesci più grandi, fino ad arrivare all'uomo. Pesce spada I pesci ricchi metilmercurio luccio di Filetto di marlin Non più di un etto a settimana di grandi pesci predatori (pesce spada, marlin, luccio, squalo) nelle donne che intendono iniziare una gravidanza, nelle donne incinte o che allattano e nei bambini http://ec.europa.eu/food/food/chemicalsafety/contaminants/information_note_merc piccoli. ury-fish_21-04-2008.pdf I rischi legati al metil mercurio e ai dioxin like PCB (dose tollerabile 70 picogrammi cioè 10-12 g per kg di peso corporeo al mese) SONO INFERIORI ai benefici legati all’assunzione di acidi grassi omega 3 a catena lunga: riduzione del rischio cardiovascolare, sviluppo neurologico ottimale del feto. Questo non vale per il feto e il bambino piccolo se gli alimenti sono molto contaminati. ftp://ftp.fao.org/FI/DOCUMENT/risk_consumption/executive_summary.pdf Piombo http://www.efsa.europa.eu/it/scdocs/doc/s1570.pdf piombo Il piombo presente negli alimenti può provocare nei bambini danni neurologici, con una riduzione del quoziente di intelligenza e una diminuzione delle funzioni cognitive. Il piombo si trova sia in natura, sia come risultato di attività umane (estrazione mineraria). Dagli anni settanta, in Europa, sono state adottate misure per regolamentarne i livelli nella benzina, nelle vernici, nelle lattine per alimenti e nelle tubature. Il piombo presente nell’aria, “entra” negli alimenti attraverso la polvere e la pioggia che lo contengono e che si depositano su terreno e raccolti. piombo In piccole quantità, il piombo è contenuto in tutti gli alimenti e le bevande. I cereali, gli ortaggi e l’acqua sono le fonti principali perché vengono consumati tutti i giorni in grandi quantità. Quantità importanti si concentrano nelle ossa e nelle frattaglie, come rene e fegato, che è opportuno evitare in gravidanza e, in generale, consumare saltuariamente. Il bambino è esposto non solo al piombo ingerito dalla mamma durante la gravidanza e l’allattamento, ma anche a quello che la donna ha accumulato con gli anni nelle sue ossa e che viene rilasciato durante la gestazione. E’ quindi importante ridurre al minimo l’esposizione al piombo delle bambine e delle adolescenti, oltre che delle neomamme. COME COME RIDURRE RIDURRE IL IL RISCHIO RISCHIO LEGATO LEGATO AI AI CONTAMINANTI CONTAMINANTI AMBIENTALI? AMBIENTALI? - Per le frattaglie (fegato, rognoni), i frutti di mare e i grandi pesci carnivori: consumarli solo saltuariamente, il meno possibile in gravidanza, allattamento e nei bambini, per niente nella prima infanzia - Variare la dieta (tipo e marca dei prodotti) - Consumare tanta frutta e verdura, variandola il più possibile - RIDURRE IL NOSTRO ALL’INQUINAMENTO ! ! CONTRIBUTO CHE CHE EFFETTI EFFETTI PRODUCONO PRODUCONO SULL ’AMBIENTE SULL’AMBIENTE II CONSUMI CONSUMI ALIMENTARI? ALIMENTARI? Produzione, trasformazione alimenti e distribuzione degli - Rilascio nell’ambiente di sostanze contaminanti, - Consumo di risorse idriche - Rilascio nell’atmosfera di gas ad effetto serra. - Produzione di rifiuti Il consumo di prodotti con poco imballaggio permette di ridurre le emissioni di C02 legate alla produzione, al trasporto ed allo smaltimento dei materiali d’imballaggio. Prodotti trasformati o prodotti freschi? Cosa implica per l’ambiente se mangiamo meno carne? - Meno degradazione del suolo - Meno deforestazione - Meno inquinamento chimico - Minori consumi di acqua - Meno deiezioni da smaltire - Minore produzione di gas ad effetto serra http://www.virtualcentre.org/en/library/key_pub/longshad/A0701E00.pdf Ministero dellePolitiche Agricole e Forestali Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione LINEE GUIDA PER UNA SANA ALIMENTAZIONE ITALIANA revisione 2003 www.inran.it I contaminanti nella nostra alimentazione: come limitarne l’ingestione senza perdere il gusto di mangiare! Catherine Leclercq INRAN Istituto Nazionale di Ricerca sugli Alimenti e la Nutrizione