Uno studio americano rivela che un menù a base di cereali non raffinati riduce i rischi cardiaci e tumorali eppure solo il 5-7% degli italiani ne fa un uso abituale. Vantaggi dalle fibre anche per la linea e la digestione Pasta, integrale è meglio ALIMENTAZIONE asta, riso, orzo e farro. Meglio se neri. Meglio se integrali. Con le "bucce", parte esterna del seme, che la raffinazione toglie dai cereali. Buttando via, così, ben 70 componenti che, secondo un recente lavoro della Harvard School of Public Health di Boston ci allungano la vita. Pubblicato su "Jama" ha seguito per venti anni oltre 115mila persone confermando che un menù a base di cereali integrali fa abbassare il rischio cardiaco, quello tumorale e anche la mortalità. Oltre che aiutare la linea. P I BENEFICI Circa 34 componenti del seme del grano integrale proteggono l'apparato circolatorio, una trentina sono antiossidanti, altri hanno influenza su stomaco, colon, fegato. «Il consumo eccessivo di farine raffinate fa male a tutti: troppi carboidrati ad alto indice glicemico aumentano il rischio di ictus e tumori alla mammella e al colon-retto», spiega Carlotta Sacerdote, dell'unità di Epidemiologia dei tumori dell'ospedale Città della Salute di Torino e coordinatrice del centro di Torino dello studio Epic finanziato da Aire, una grande ricerca europea che ha raccolto informazioni sullo stile di vita e sui consumi alimentari di oltre 500.000 persone. «Abbiamo lavorato sugli effetti di una dieta ricca di car- boidrati ad alto indice glicemico con pane e riso bianchi di 47mila italiani. E' stato individuato un aumento del 45 per cento del rischio di tumore al seno nella donna e dell'87% di ictus». I cereali integrali rallentano l'assimilazione di zuccheri e grassi evitando picchi di glicemia, pericolosi per chi soffre di diabete. Le fibre, inoltre, sono in grado di saziare e di far magiare di meno. Una porzione di integrale dà fino a cinque volte più fibre di quella bianca (preferire i prodotti che ne contengono 7-8 grammi). Dovremmo mangiare almeno ogni giorno 25 grammi di fibre da suddividere nei vari pasti della giornata. Non abusare di integrali se si soffre di disturbi intestinali o colon irritabile. I PASTI La mattina il cereale integrale lo troviamo sotto forma di corn flakes oppure di torte, biscotti o porridge di avena. A pranzo, suggerisce la ricercatrice Carlotta Sacerdote «è bene scegliere un panino integrale e consumare una porzione di cereali o pasta con verdure mentre la sera l'apporto di fibre può essere riservato ai vegetali con un piatto proteico, carne, formaggio uova o pesce». Quando si frigge, o c'è bisogno di un "vestito" di pane grattugiato per una pietanza è bene scegliere quello integrale. Questo tipo di impanatura è particolare perché la farina di grano integrale ha un sapore molto rustico. Viene consigliata per la carne. Ma, da noi, quelli che scelgono abitualmente alimenti integrali sono solo il 5-7% dei consumatori, come fa sapere il Centro di ricerca per gli alimenti e la nutrizione. Forse perché il colore è scuro (più è bruno maggiore è la presenza di polifenoli, sostanze antiossidanti) forse perché il sapore sa vagamente di noce, forse perché il classico pomodoro mal si sposa con questo tipo di pasta. Il pomodoro, infatti, "copre" il sapore del grano. No anche a formaggi e panna. Sì all'olio a crudo, ad un mix di erbe aromatiche, alle verdure, agli ortaggi e alle noci tritate. Prediligere il farro per un buon sapore e una buona tenuta che non scuoce, l'avena se si ha il colesterolo alto, il grano saraceno per gli antiossidanti (ma non tiene la cottura). Ester Maria Lo rido L'AVENA ABBASSA IL COLESTEROLO E PROTEGGE IL CUORE IL GRANO SARACENO È UNA MINIERA DI ANTIOSSIDANTI Fiocchi nel latte Al mattino cereali integrali in fiocchi e sotto forma di farine per fette biscottate, pane e biscotti '/, '/, Il riso "bruno" disintossica Il riso integrale è disintossicante, privo di # glutine può essere consumato dai celiaci Fusilli con verdure Evitare il pomodoro con la pasta integrale perché copre il sapore: meglio verdure e noci tritate £ ',.