“Artica” Una nuova innovativa macchina per la crioterapia ambulatoriale Cos’è la Crioterapia La crioterapia, o terapia del freddo, è una metodologia terapeutica conosciuta da moltissimo tempo. Essa utilizza l’azione analgesica ed antinfiammatoria del freddo. E’ noto come l’applicazione della crioterapia ad intermittenza dopo un trauma riduce le conseguenze legate ad una fase infiammatoria. Questa metodica di grand’efficacia si sta rivelando particolarmente importante in un ampio caso di patologie osteoarticolari spessi resistenti ai consueti trattamenti farmacologici e di kinesiterapia. Ora grazie ad una nuova “macchina per la crioterapia” di nuovo brevetto la crioterapia è alla portata di tutti i professionisti e ad un costo del tutto accessibile. - “Artica”, è questo il nome del dispositivo per l’effettuazione della crioterapia, infatti, utilizza in maniera innovativa ed esclusiva l’anidride carbonica. Questo gas, contenuto allo stato liquido in piccole ed agevoli bombole, offre indubbi vantaggi: nessun problema di stoccaggio minimi costi di ricarica facile ed immediato approviggionamento delle ricariche di gas facilità d’uso La crioterapia può essere usata come trattamento di scelta o come metodo alternativo e in aggiunta ad altre terapie. La crioterapia consente di ottenere molteplici benefici grazie agli effetti fisiologici del freddo portato a bassissime temperature (-80°C). L’applicazione del freddo è eseguita sulle lesioni muscolo-scheletriche acute e croniche. La vasodilatazione successiva, indotta dallo shock termico del freddo, determina un aumentare del flusso sanguigno locale, con altra diminuzione del dolore, miorilassamento e aumento dell’elasticità dei tessuti. E’ indicata per favorire e velocizzare la guarigione dei tessuti in caso di contusioni, distorsioni, borsiti, strappi e stiramenti muscolari, tendinei e legamentosi. - - Meccanismi d’azione della crioterapia Le modificazioni biologiche indotte dalla crioterapia, combinate tra loro, determinano i seguenti effetti terapeutici: 1. Effetto antiflogistico: La crioterapia svolge un’azione antiflogistica perché, rallentando il metabolismo cellulare, riduce la produzione e la liberazione dei mediatori chimici della flogosi (istamina, bradichinina, serotonina). 2. Effetto antiedemigeno: Questa metodica è molto efficace nel trattamento degli edemi, specialmente post traumatici. L’effetto antiedemigeno della crioterapia è legato all’azione antiflogistica e alla vasocostrizione, la quale limita lo stravaso ematico dei tessuti. 3. Effetto antalgico: La crioterapia attenua la sintomatologia dolorosa perché inibisce le terminazione nervose, rallenta la conduzione nervosa degli impulsi algogeni e riduce i fenomeni flogistici locali. 4. Effetto miorilassante: Il freddo riduce il tono muscolare e la spasticità. Per ottenere tali effetti, è necessario che le sedute di crioterapia siano abbastanza lunghe; le applicazioni di breve durata, invece, agendo sui nocicettori, provocano una contrazione muscolare riflessa. 5. Effetto benessere: dovuta ad una maggior produzione di beta-endorfine, ACTH, cortisolo e adrenalina. Effetti Biologici Le tecniche che agiscono con la sottrazione di calore determinano effetti metabolici, vascolari, nervosi e muscolari. 1. Azione metabolica: in accordo con la legge di Van’t Hoff, la crioterapia riduce il numero delle reazioni biochimiche cellulari, che avviene nell’unità di tempo, e di conseguenza rallenta il metabolismo tissutale. 2. Azione vascolare: la modificazione biologica iniziale prodotta a livello dell’apparato vascolare dal raffreddamento cutaneo è rappresentata da una vasocostrizione dei vasi sanguigni superficiali, seguita da un’immediata vasocostrizione più profonda, per attivazione dei meccanismi nervosi riflessi. La vasocostrizione è documentata dalla comparsa di un pallore intenso sull’area d’applicazione ed è legata ad un’azione diretta del freddo sulla parete dei vasi e ad un’azione indiretta sulle terminazioni nervose. 3. Azione sui nervi: l’abbassamento della temperatura rallenta la velocità di conduzione dei nervi periferici. È stato dimostrato che la riduzione di 1°C di temperatura provoca la diminuzione della velocità di conduzione dei nervi periferici di 2,4 metri al secondo e che la conduzione nervosa è completamente abolita, quando si raggiunge una temperatura cutanea di 10-15°C. L’analgesia si produce quindi anche con questo meccanismo. Controindicazioni La crioterapia è controindicata quando sono presenti ipersensibilità al freddo, disturbi sensitivi, ferite aperte, vesciche cutanee e disturbi alla circolazione arteriosa. La crioterapia, così la si definisce in ambito anglosassone, riconduce gli effetti dell’applicazione del freddo a due meccanismi: 1- shock termico con azione analgesica e successiva vasodilatazione; 2- l’azione della CO2 determina come “effetto collaterale” un > assorbimento di O2 da parte dei tessuti e vascolarizzazione; 3- > produzione di endorfine endogene legate allo shock termico (responsabile del potenziamento della sensazione di “benessere”, non legata all’analgesia, per aumento del tono dell’umore del paziente) . Quali sono le indicazioni La crioterapia è indicata in tutti quegli stati di infiammazione acuta derivante da qualsiasi tipo di trauma, come: lacerazioni, contusioni, distorsioni e stiramenti muscolari, tendinei e legamentosi, mialgie e spasmo muscolare, ecc. La crioterapia è impiegata nel trattamento di: 1. Traumi recenti: La vasocostrizione, indotta dalla crioterapia, riduce lo stravaso ematico nei tessuti traumatizzati e impedisce l’espandersi dell’edema. 2. Postumi di traumi: la crioterapia è in grado di attenuare il dolore, la contrattura muscolare riflessa e l’edema post-traumatico. 3. Borsiti, artrosinoviti, tendinite: La crioterapia, grazie alla sua azione antiflogistica e antalgica, risulta molto efficace nel trattamento delle borsiti, artrosinoviti e tendinite in fase acuta. 4. Artropatie infiammatorie: I segni dell’infiammazione sono attenuati dalla crioterapia nelle malattie reumatiche ad impronta infiammatoria. 5. Spasticità muscolare: Il raffreddamento muscolare riduce l’ipertono muscolare nei soggetti spastici e prepara il terreno all’intervento cinesiterapico. Ecco un rapido elenco delle principali affezioni che si possono trattare con la crioretapia: - distorsioni lesioni tendinee artriti artrosi patologie muscolari esiti di infortuni (dopo fratture e contusioni) osteoporosi - riabilitazione del post operatorio malattie reumatiche sciatalgia lombalgia sindrome nevralgiche resistenti edemi sottocutanei - arteriopatie obliteranti e TAO Infiammazioni nella fase acuta Controindicazioni - gravidanza neoplasie maligne malattia e fenomeno di Raynaud La tecnica di applicazione Durante la seduta, è opportuno interrogare il paziente sulla sensazione del freddo; il trattamento va interrotto immediatamente qualora il paziente riferisca bruciore e dolore. Si eseguono trattamenti della durata di massimo 3 minuti. Le sedute di crioterapia possono essere ripetute varie volte nel corso della giornata; è opportuno lasciare un intervallo di 60 minuti fra un’applicazione e l’altra. L’applicazione è rapida e silenziosa. Il manipolo dell’apparecchio va utilizzata: su pelle asciutta ad una distanza di 10/15 cm dalla cute della zona d’applicazione con un movimento circolare e continuo del manipolo sulla sede di applicazione per una durata massima di 3 minuti. E’ possibile effettuare massimo 5 applicazioni per seduta (sempre della durata massima ciascuna di 3 minuti) ed anche nell’arco della stessa giornata ma con un intervallo di 6 ore dalla prima applicazione La crioterapia, utilizzata nei modi previsti, è assolutamente priva di effetti collaterali. I portatori di pacemaker possono tranquillamente sottoporsi a crioterapia in quando non sono utilizzati campi elettromagnetici ma gas. “Artica” . Una nuova innovativa macchina per la crioterapia ambulatoriale Artica Devices produce apparecchiature per la fisioterapia e la riabilitazione con l'obiettivo di offrire ai propri Clienti gli strumenti più evoluti ed efficaci per il recupero fisico-motorio del paziente. Gli atleti professionisti, i giovani sportivi, gli adulti sedentari, gli anziani possono così usufruire della più moderna e sofisticata tecnologia per riconquistare salute e benessere. Per il pieno recupero del paziente è importante migliorare la compliance spesso resa difficile quando impossibile dallo stato di flogosi. Infatti, una corretta azione crioterapia produce in maniera successiva 5 fasi fondamentali: - miglior controllo del dolore e dell’infiammazione - riduzione della rigidità muscolare (recupero dell’articolarità e della flessibilità - maggiore effetto della kinesiterapica - maggiore recupero del tono muscolare e della coordinazione motoria - più rapido recupero del movimento