INTERNATIONAL JOURNAL OF COLORECTAL DISEASE Novembre 2005 Endosonografia intraoperatoria per localizzare i piccoli polipi del colon Greif et al, email: [email protected] Lo studio viene da Tel Aviv ed è stato condotto su 9 pazienti, operati perchè avevano polipi del colon che non si potevano asportare con la colonscopia. Durante l’intervento, ad addome aperto, un catetere di Foley viene introdotto nel retto del paziente, il colon viene riempito con soluzione fisiologica, da 0.7 a 1.5 litri. Usando degli enterostati, il liquido viene spostato e concentrato nei vari segmenti del colon. Questi vengono poi esaminati con una sonda ecografia lineare da 7.5 mHz. Identificati i piccoli polipi, il liquido introdotto nel colon viene fatto fuoriuscire dall’ano. Poi si esegue la resezione del tratto di colon dove si trovano i polipi. Il pezzo viene aperto per controllare la posizione e la dimensione dei polipi. Dopo 6 mesi si effettua una colonscopia di controllo. L’articolo ha delle belle, convincenti figure, che mostrano all’ecografia piccoli polipi, fino a 0.5 cm di diametro. Si vedono bene anche le pliche mucose e le austrature. In passato è stata usata la tecnica dell’idrocolon, associata all’ecografia, ad addome chiuso, come metodo diagnostico per identificare lesioni, in alternativa alla colonscopia. I risultati non sono però stati soddisfacenti. Lo scopo di questa tecnica (idrocolon ed ecografia ad addome aperto) è stato quello di identificare i piccoli polipi non palpabili. Solo in un caso è stato “mancato” un piccolo adenoma piatto i 0.4 cm. E’ chiaro che la metodica non serve a identificare i polipi di grandi dimensioni, tuttavia in questi casi l’ecografia è servita a determinare l’invasione della parete da parte del polipo voluminoso. Nel complesso quindi gli autori si sono dichiarati soddisfatti. Resezione o crioterapia per le metastasi epatiche da cancro colorettale Seifert et al, email: [email protected] Lo studio è prospettico ma non randomizzato, condotto su 223 pazienti, davvero una ampia casistica. E la lunghezza dell’articolo, 13 pagine, è proporzionata! In 168 casi è stata eseguita una resezione epatica, in 30 crioterapia, in 25 crioterapia + resezione epatica. Le metastasi epatiche erano più spesso di piccole dimensioni e meno spesso sincrone, le complicanze sono state minori. Le recidive di tumore del fegato più frequenti dopo crio. La mortalità operatoria è stata la stessa. In conclusione, gli autori suggeriscono di non usare la crioterapia per le metastasi epatiche resecabili, principalmente perché dopo la crio si osservano più recidive. Ablazione di metastasi epatiche con radiofrequenza Navarra et al, email: [email protected] Da Londra, Hammersmith Hospital, un centro che ha una tradizione nella chirurgia del fegato perché vi ha lavorato per anni Blumgart. Vent’anni fa Alan Parks diceva: “se trovo metastasi epatiche in un paziente con cancro colorettale, faccio la resezione intestinale, poi lo chiudo, aspetto 6 mesi e lo mando a Blumgart all’Hammersmith”. In 5 anni sono stati operati con radiofrequenza 57 pazienti con 297 metastasi epatiche non resecabili, diametro da 1 a 20 cm. Mortalità 0. Complicanze postoperatorie 14%. Sopravvivenza a 1 anno 72%. Fattori prognostici positivi per la sopravvivenza: ablazione completa e basso numero di metastasi. In conclusione, l’ablazione con radiofrequenza è una tecnica “safe” ed efficace per le metastasi epatiche in operabili senza lesioni extraepatiche. Come funziona un reservoir ileoanale dopo sepsi pelvica postoperatoria? studio prospettico in 100 pazienti Hallberg et al, email:[email protected] Sappiamo che la deiscenza della anstomosi ileoanale e la sepsi pelvica possono verificarsi nel 1015% dei casi. E che la conseguenza può anche essere una grave disfunzione che costringe il chirurgo a asportare la pouch. I 100 pazienti degli svedesi sono stati seguiti per almeno 2 anni e gli autori hanno studiato la funzione della pouch nei soggetti che avevano avuto sepsi pelvica (12) e negli altri. Differenze: nessuna, in termini di frequenza della evacuazione, incontinenza, capacità di trattenere le feci e ritardare l’evacuazione, necessità di indossare pannoloni, irritazione perianale, problemi di evacuazione, dieta, uso di farmaci o handicap sociale. Per cui,dicono contenti i colleghi di Malmoe, la sepsi pelvica a noi ci fa un baffo! Sarà perchè Malmoe è piena di vita, con una fantastica primavera, la gente allegra, le stufe fuori dai caffè in piazze gremite di gente colorata…sarà per questo? Se si fanno ripetute laparotomie, ne risente l’integrita’ delle anastomosi? DE Hingh et al, email: [email protected] No, ma ricordiamo che questo è uno studio sperimentale nei topi. Serve davvero l’antibioticoprofilassi orale in chirurgia colorettale ? Espin-Basny et al,email:[email protected] No, ma quella endovenosa e intramuscolare, è da fare. Una semplice proctite Enfisema cervicale, pneumomediastino e retroperitoneo dopo sigmoidoscopia con biopsia rettale Shallaly e Raimes, email: simon.raimes@ncumbria-acute. E’ un bravo chirurgo scozzese, va in chiesa, tifa Glasgow Rangers, non so perché…gli amici dicono che è un po’ “sfigato”. Un bel giorno, anzi un brutto giorno, si sveglia, si veste, va in ospedale e pensa “oggi è una mattinata davvero tranquilla, di certo torno a casa a pranzo a mangiare l’haggis,che mi piace tanto. Devo fare solo una biopsia rettale in un simpatico 58 enne che ha un po’ di diarrea e sangue..”Fatto l’esame il paziente saluta il dottore e se ne va. Dopo due ore gli si gonfia il collo, fa fatica deglutire e gli cambia la voce. Va in un altro ospedale, polso e pressione sono buoni ma ha un po’ di febbre. Lo visitano, ha resistenza in fossa iliaca sinistra, la proctoscopia è negativa. I bianchi aumentano. Fa le radiografie dirette e si scopre retropneumoperitoneo , enfisema mediastinico e pneumocollo. Si ricovera. Digiuno, fluidi in vena, antibiotici. .La diagnosi è di perforazione coperta del retto extraperitoneale. “Che mestieraccio” dice uno studente che aveva seguito il caso e ora mangia pane e prosciutto nel giardino dell’ospedale “Cosa,fare il chirurgo o il paziente?” gli risponde la studentessa dai capelli rossi. “Tutti e due” dice il professore mentre li riporta in reparto a vedere come sta il malato. “E’ uscito” dice un’infermiera giovane giovane” ha fatto antibiotici, stava bene, gli abbiamo detto di mangiare qualcosa di leggero a casa” “Non Haggis quindi” fa il professore, il quale ringrazia Dio per lo scampato pericolo e si ricorda i casi simili di retropneumo,pneumomedastino ecc della sua lunga carriera: dopo colonscopia e polipectomia, dopo emorroidopessi con stapler, dopo resezione transanale di adenoma sessile del retto medio, dopo TEM. E l’esame istologico della biopsia rettale?Una semplice proctite. Modulazione immunitaria nelle IBD. Congresso di Stoccarda Di questa appendice non vi dirò nulla, se non che parla di probiotici, di kinasi,di peptidi antimicrobici, di ossidazione antinfiammatoria, delle interazioni batteri-ospite, dei macrofagi granulociti e fibroblasti, dell celule di Paneth, dell flora batterica intestinale, delle chemokine, della esposizione agli elminti, degli inibitori delle kinasi e altre questioni del genere. “E a noi che ce ne importa?”cantava mi pare Carosone. Importa, importa, sono le basi biologiche dell’immunità e dell’infezione, quella che potrebbe spiegare tutto ciò che è oscuro e insoluto nei nostri problemi di ogni giorno coi pazienti. Io proverò a leggerla un po’per volta..so che sarà dura, ma questa storia che noi chirurghi siamo considerati dei semplici e ignari “aggiustatori” non mi va giù . I guasti non li voglio solo riparare, voglio anche capire come funziona tutta la macchina. Cari amici, gentili colleghi, con questo VI AUGURO UN BUON NATALE. Cosa ci sarà di meglio durante le vacanze che scrivere un articolo e mandarlo a “Techniques in Coloproctology”, o visitare il sito societario www.siccr.org o quello di chi scrive www.ucpclub.org? O magari raccogliere la casistica, l’elenco dei colleghi e delle pubblicazioni, le attrezzature e poi candidarsi per una UCP? Marina Fiorino è a disposizione al 338.2813863 email [email protected]. Ebbene, io invece auspico per voi il più piacevole ozio che abbiate mai sperimentato… rotto solo,casomai, per portare un po’ di aiuto a chi soffre anche nei giorni vacanzieri dei viaggi, dei banchetti, dei regali e del divertimento. Cordialmente Mario Pescatori