"Vivere con una malattia rara: dalla diagnosi alla presa in carico” Regione Lazio 18 maggio 2016 ”La transizione dall’età pediatrica all’età adulta" Cinzia Milito “Sapienza” Università di Roma Le immunodeficienze dell’adulto possono essere raggruppate in: Bambini con ID primitive che raggiungono l’età adulta Pazienti con ID primitive con un fenotipo mild Adult PID ID primitive non diagnosticate per molti anni ID primitive con esordio nell’età adulta PATIENT FACTORS TO CONSIDER WHEN TREATING WITH IMMUNOGLOBULIN | Isabella Quinti 4 Pazienti con ID primitive che raggiungono l’età adulta Le immunodeficienze primitive spontaneamente a peggiorare nel tempo. tendono Un’eccezione è rappresentata da tutte quelle forme di ID primitiva del bambino che migliorano nel tempo grazie agli effetti compensatori dell’immunità adattiva e/o della maturazione dell’immunità innata. Gli attuali trattamenti utilizzati nelle ID primitive consentono la sopravvivenza fino all’età adulta. AIEOP XLA Curva di sopravvivenza Survival probability (SE) 1.00 10-year SURp (SE) 0.75 0.98 (0.01) 20-year SURp (SE) 0.96 (0.02) 0.50 30-year SURp (SE) 0.69 (0.10) 0.25 N. cases 157 40-year SURp (SE) N. events 12 0.60 (0.11) 0 0 10 20 30 Years from diagnosis 40 Number of cases at risk: 157 97 42 19 2 Maggio 2015 Italian Primary Immunodeficiency Network Rischio cumulativo di sviluppare malattia polmonare cronica in relazione all’età alla diagnosi Italian Primary Immunodeficiency Network, 2008 Kaplan-Meyer in 60 patienti con malattia granulomatosa cronica Principale causa di morte: infezioni La probabilità di sopravvivenza dopo 30 anni è del 46% PATIENT FACTORS TO CONSIDER WHEN TREATING WITH IMMUNOGLOBULIN | Isabella Quinti 8 ID primitive non diagnosticate per molti anni Alcuni pazienti con ID primitive presentano infezioni ricorrenti, manifestazioni autoimmuni e neoplasie insolite per l’età infantile ma la sottostante ID rimane non diagnosticata per molto tempo. Il ritardo diagnostico associato alle ID primitive è ancora un aspetto importante e dibattuto nella gestione di queste patologie. Splenomegalia 24% 30 28% 25 20 15 9% 6% 10 5 Quanto sono costanti nel tempo? 0 Alla diagnosi Al follow- Epatomegali up a citopenia Linfoadenopatia 8 7 6 8% 5 4 6% 3 2 1 2% 0 Alla diagnosi Al followup Associata alla splenomegalia Probabilità di sopravvivenza 1 Cum. Survival ,8 65% (2) ,6 ,4 36% (1) ,2 8% (3) 0 0 5 10 15 20 25 Time 30 35 40 45 Curve Kaplan-Meier per pazienti con CVID: (1) cumulativa; (2) senza cancri; (3) con cancer L’incidenza di cancro nella Atassia-Teleangectasia è 24.7%; le neoplasie linfoidi sono le più frequenti in particolare, la leucemia linfoide acuta, i linfomi di Hodgkin e i linfomi non-Hodgkin Distribuzione delle ID primitive più comunemente associate a neoplasie Distribuzione delle neoplasie nelle ID primitive Percorso clinico Per le caratteristiche della malattia, l ’approccio clinico è multidisciplinare e prevede il coinvolgimento di diversi specialisti sia in ambito pediatrico che in ambito della medicina dell’adulto E’ importante accompagnare il giovane paziente verso la transizione all’età adulta E’ altrettanto importante identificare un linguaggio comune tra il pediatra e l’immunologo dell’adulto che tenga conto dell’evoluzione del quadro clinico per la comunicazione con il paziente e con i suoi familiari Grazie a : Commissione Europea Agenzia Italiana del Farmaco Jeffrey Modell Foundation Centro di Riferimento per le Immunodeficienze Primitive Sapienza Università di Roma [email protected] Tel +39-06-49972007