Buzzi_L`itinerario della ricerca - UniTN

Università di Trento – Dottorato in Sociologia e ricerca sociale – a.a. 2008-09
Corso su “L’itinerario della ricerca” (Carlo Buzzi e Piergiorgio Corbetta)
L’itinerario di ricerca che si propone agli studenti è quello della survey (inchiesta campionaria).
Non perché sia l’unico né il migliore esistente, ma per il motivo che maggiormente si presta dal
punto di vista didattico ad illustrare in maniera precisa e in un certo senso univoca l’itinerario:
ipotesi-operativizzazione-rilevazione-analisi. Infatti in questo campo c’è una prassi consolidata e
condivisa. Non sarà difficile per lo studente, una volta appreso questo itinerario, introdurre
variazioni (o rifiutarlo del tutto ma conoscendolo) per approcci meno sistematici, qualitativi, ecc.
STRUTTURA ED ARGOMENTI
PARTE A – DEFINIZIONE DELLE IPOTESI DI RICERCA E RICOGNIZIONE SULLE BASI
DATI ESISTENTI
1.
Ricerca bibliografica. Dato un interrogativo, un tema di ricerca, lo studente deve saper
individuare lo stato dell’arte sul problema, i contributi teorici ed empirici più importanti, e declinare
la problematica in ipotesi ed interrogativi specifici in grado di essere operativizzati. Verranno posti
dei problemi agli studenti, che dovranno declinarli in ipotesi empiricamente testabili.
Esempi di interrogativi:
- Che relazione esiste fra livello di istruzione ed orientamento politico, è vero che l’istruzione
orienta a sinistra?
- Quali sono i fattori che sviluppano negli adolescenti una sensibilità verso l’ambiente?
- Che differenze ci sono fra uomini e donne negli orientamenti politici – sono le donne più
moderate, più conservatrici...?
2.
Archivi dati. La ricerca può essere condotta mettendo in piedi una propria rilevazione,
oppure utilizzando dati già esistenti. Lo studente deve sapersi muovere con disinvoltura fra le varie
banche dati, saper impostare confronti internazionali semplici. Per esempio con i dati
Eurobarometro può con rapidità delineare le differenze fra Italia ed altri paesi occidentali in merito
ad indicatori elementari descrittivi: (con riferimento agli interrogativi posti) descrivere le differenze
di comportamento elettorale per livello di istruzione, per genere; le differenze di atteggiamento
verso l’ambiente per età...
PARTE B - OPERATIVIZZAZIONE
3.
Operativizzazione dei concetti in variabili. Preparazione di un questionario. Si parte dal
presupposto che gli archivi dati esistenti non siano sufficienti per l’approfondimento desiderato, e si
decide di fare una propria rilevazione tramite questionario. Si forniranno agli studenti le nozioni
necessarie per preparare un questionario ed una scheda di intervista (ai diversi livelli di
strutturazione), in previsione anche di utilizzo di tecniche di scaling, di analisi fattoriale, ecc.
4.
Rilevazione e codifica dati. Benché potrebbe essere utile far fare agli studenti esercitazioni
in termini di effettuazione di interviste e somministrazione questionari, i limiti di tempo
suggeriscono di limitare questa parte a lezioni tradizionali. Verranno affrontati i seguenti argomenti:
campionamento, tipi di intervista, commissione della rilevazione a ditte esterne, codifica dati e
preparazione del data set.
PARTE C – ANALISI DEI DATI
Questa parte verterà su aspetti logici più che statistici, e si collegherà idealmente all’inizio del corso
di Introduzione alla statistica. Verranno sviluppati tre argomenti:
5.
Classificazioni, tassonomie, tipologie
6.
Indicatori, indici, scaling
7.
La comunicazione del dato: varie tecniche di esposizioni tabellari e grafiche, il rapporto di
ricerca.
ORGANIZZAZIONE E TEMPISTICA
Si prevedono 14 lezioni di due ore ciascuna e la stesura da parte degli studenti (o di coppie di
studenti) di tre brevi relazioni
PARTE A - IPOTESI DI RICERCA
1.
14 novembre h. 15-17. Introduzione al corso (Buzzi, Corbetta)
Inquadratura generale del corso, obiettivi, struttura.
Organizzazione del corso: compiti degli studenti (relazioni); preparazione pregressa; formazione
delle coppie di lavoro.
La survey fra gli altri strumenti di ricerca.
Presentazione degli interrogativi per la prima relazione (4 Corbetta; 4 Buzzi) e loro attribuzione ai
gruppi.
Seguono due settimane nel corso delle quali gli studenti devono preparare la prima esercitazione
PRIMA ESERCITAZIONE
Agli studenti (in linea di massima: a coppie di studenti combinate in modo da unire diverse
competenze-conoscenze) verrà posto un interrogativo sul tipo di quelli accennati nel punto 1, che
dovranno sviluppare (un breve rapporto di 5 pagine) in due direzioni: a) articolazione teorica sulla
base della letteratura consultata con proposte di direzioni di operativizzazione; b) esplorazione
descrittiva sulla base di ciò che esiste negli archivi internazionali
2.
Fra 17 e 21 novembre. La ricerca bibliografica (Teresio Poggio)
3.
Fra 17 e 21 novembre. Gli archivi dati (Giovanna Viviani)
4.
1 dicembre h. 9,30-11 Presentazione e discussione delle relazioni (Buzzi, Corbetta,
Poggio, Viviani)
PARTE B - OPERATIVIZZAZIONE
5.
2 dicembre 10-12. Operativizzazione. L’intervista e il questionario prima parte (Buzzi)
6.
4 dicembre 10-12. Operativizzazione. L’intervista e il questionario seconda parte
(Buzzi)
Include l’assegnazione di questionari da far preparare agli studenti
SECONDA ESERCITAZIONE
Lo studente (il gruppo di studenti) preparerà un questionario con parti generali per le variabili
socio-demografiche, ed una parte su interrogativi specifici (che potrebbero essere connessi alla
prima esercitazione).
7.
9 dicembre h.9,30-12,30. Il campionamento (Corbetta)
8.
11 dicembre 10-12. La rilevazione (Buzzi)
Tipi di strumenti, costi e preventivi, l’appalto all’esterno, il mercato italiano
9.
16 dicembre 10-12. Discussione dei questionari preparati dagli studenti (Buzzi)
10.
Fra 7 e 8 gennaio 2009. Codifica dei dati, costruzione del data set (Enzo Loner)
- chiusura domande aperte
- risposte multiple
- indagini complesse tipo panel
- pulizia dati, controlli incrociati
PARTE C – ANALISI DEI DATI
Questa parte verrà sviluppata dopo che si è tenuto il corso di Spss, per permettere agli studenti di
effettuare esercitazioni su un reale data set.
11.
12 dicembre 11-13 Classificazioni, tassonomie, tipologie (Corbetta)
12.
12 dicembre 15-17 Indicatori, indici, scaling (Corbetta)
13.
9 gennaio 2009 11-13 La comunicazione del dato (Buzzi – eventualmente assieme a
Corbetta)
TERZA ESERCITAZIONE
Sui tre argomenti sopra delineati: modalità e tempi da definire
14.
Presentazione da parte degli studenti dell’esercitazione (con power point)
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
Testo introduttivo (viene dato per già acquisito)
- P. Corbetta, Metodologia della ricerca sociale, Bologna, Il Mulino, 1999 (esiste versione in inglese
della Sage).
Testi generali
Per una riflessione sulla metodologia della ricerca sociale con sensibilità ai problemi epistemologici
- A. Marradi, Metodologia delle scienze sociali, Bologna, Il Mulino, 2007, pp. 271
Una antologia italiana, con contributi frammentati ma utili per consultazioni specifiche sui singoli
aspetti dalla progettazione della ricerca alle diverse tecniche di rilevazione e di analisi
- L. Cannavò e L. Frudà, Ricerca sociale, Roma, Carocci, 2007, 3 volumi, pp. 544+338+252.
Approfondimenti
- Cap. 3, Trasformazione dei dati, in P. Corbetta, C. Gasperoni, M. Pisati, Statistica per la ricerca
sociale, Bologna, Il Mulino, 2001, pp. 77-98
- V.L. Zammuner, Tecniche dell’intervista e del questionario, Bologna, Il Mulino, pp. 356
- AAVV, Le ricerche di Petronilla, Quaderni del Dipartimento di Sociologia e ricerca sociale,
Trento, 2007, pp. 86
Su ricerca qualitativa e ricerca quantitativa
- L. Ricolfi, Cap. 1, La ricerca empirica nelle scienze sociali: una tassonomia, in L. Ricolfi, la
ricerca qualitativa, Roma, La Nuova Italia scientifica, 1997, pp. 19-45.
Su ricerca qualitativa (ma va detto a chi nei corsi al dottorato si occupa della parte qualitativa)
- L. Ricolfi, La ricerca qualitativa, Roma, La Nuova Italia scientifica, 1997
In particolare:
- Cap. 2, M. Cardano, La ricerca etnografica
- Cap. 4, A. Strati, La Grounded Theory
- Cap. 7, M.C. Agodi, La ricerca su base logica
Testo generale di ricerca qualitativa:
- D. Silverman, Come fare ricerca qualitativa, Roma, Carocci, 2002
Sui focus group
- V.L. Zammuner, I focus group, Bologna, Il Mulino, 2003