Buzzi/Corbetta_L - UniTN

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Università di Trento – Dottorato in Sociologia e ricerca sociale – a.a. 2009-10
Corso su “L’itinerario della ricerca” (Carlo Buzzi e Piergiorgio Corbetta)
L’itinerario di ricerca che si propone agli studenti è quello della survey (inchiesta campionaria). Non perché
sia l’unico né il migliore esistente, ma per il motivo che maggiormente si presta dal punto di vista didattico
ad illustrare in maniera precisa e in un certo senso univoca l’itinerario: ipotesi-operativizzazione-rilevazioneanalisi. Infatti in questo campo c’è una prassi consolidata e condivisa. Non sarà difficile per lo studente, una
volta appreso questo itinerario, introdurre variazioni (o rifiutarlo del tutto ma conoscendolo) per approcci
meno sistematici, qualitativi, ecc.
STRUTTURA ED ARGOMENTI
PARTE A – DEFINIZIONE DELLE IPOTESI DI RICERCA E RICOGNIZIONE SULLE BASI DATI
ESISTENTI
• Ricerca bibliografica. Dato un interrogativo, un tema di ricerca, lo studente deve saper individuare lo
stato dell’arte sul problema, i contributi teorici ed empirici più importanti, e declinare la problematica in
ipotesi ed interrogativi specifici in grado di essere operativizzati. Verranno posti dei problemi agli
studenti, che dovranno declinarli in ipotesi empiricamente testabili.
• Archivi dati. La ricerca può essere condotta mettendo in piedi una propria rilevazione, oppure utilizzando
dati già esistenti. Lo studente deve sapersi muovere con disinvoltura fra le varie banche dati, saper
impostare confronti internazionali semplici. Per esempio con i dati Eurobarometro può con rapidità
delineare le differenze fra Italia ed altri paesi occidentali in merito ad indicatori elementari descrittivi:
(con riferimento agli interrogativi posti) descrivere le differenze di comportamento elettorale per livello
di istruzione, per genere; le differenze di atteggiamento verso l’ambiente per età.
NB vedi in appendice lista degli interrogativi
PARTE B - OPERATIVIZZAZIONE
• Il campionamento
• Operativizzazione dei concetti in variabili. Preparazione di un questionario. Si parte dal presupposto che
gli archivi dati esistenti non siano sufficienti per l’approfondimento desiderato, e si decide di fare una
propria rilevazione tramite questionario. Si forniranno agli studenti le nozioni necessarie per preparare
un questionario ed una scheda di intervista (ai diversi livelli di strutturazione), in previsione anche di
utilizzo di tecniche di scaling, di analisi fattoriale, ecc.
• Rilevazione e codifica dati. Benché potrebbe essere utile far fare agli studenti esercitazioni in termini di
effettuazione di interviste e somministrazione questionari, i limiti di tempo suggeriscono di limitare
questa parte a lezioni tradizionali. Verranno affrontati i seguenti argomenti: tipi di intervista,
commissione della rilevazione a ditte esterne, codifica dati e preparazione del data set.
PARTE C – ANALISI DEI DATI
Questa parte verterà su aspetti logici più che statistici, e si collegherà idealmente all’inizio del corso di
Introduzione alla statistica. Verranno sviluppati tre argomenti:
• Classificazioni, tassonomie, tipologie
• Indicatori, indici, scaling
• La comunicazione del dato: varie tecniche di esposizioni tabellari e grafiche, il rapporto di ricerca.
Il corso presuppone la conoscenza da parte dei dottorandi del manuale: P. Corbetta, Metodologia e tecnica
della ricerca sociale, Bologna, Il Mulino, capitoli I-XI. L’apprendimento del manuale verrà controllato
tramite test che si terrà:
0.
16 novembre h 10-12. Test di controllo sull’apprendimento del manuale di Metodologia
ORGANIZZAZIONE E TEMPISTICA DEL CORSO
Si prevedono 14 lezioni di due ore ciascuna e la stesura da parte degli studenti (o di coppie di studenti) di tre
brevi relazioni. NB: le lezioni che seguono sono ordinate per argomento e non per data
PARTE A - IPOTESI DI RICERCA
1.
16 novembre h. 14-16. Introduzione al corso (Buzzi, Corbetta)
Inquadratura generale del corso, obiettivi, struttura.
Organizzazione del corso: compiti degli studenti (relazioni); preparazione pregressa; formazione delle coppie
di lavoro.
La survey fra gli altri strumenti di ricerca.
Presentazione degli interrogativi per la prima relazione e loro attribuzione ai gruppi.
Seguono quattro settimane nelle quali gli studenti devono preparare la prima esercitazione (con l’ausilio
delle lezioni su ricerca bibliografica e archivi dati)
Prima esercitazione
Agli studenti (in linea di massima: a coppie di studenti combinate in modo da unire diverse competenzeconoscenze) verrà posto un interrogativo sul tipo di quelli accennati nel punto 1, che dovranno sviluppare (un
breve rapporto di 5 pagine) in due direzioni: a) articolazione teorica sulla base della letteratura consultata
con proposte di direzioni di operativizzazione; b) esplorazione descrittiva sulla base di ciò che esiste negli
archivi internazionali
2.
18 novembre h. 9-11. La ricerca bibliografica (Teresio Poggio)
3.
19 novembre h. 9-11. Gli archivi dati (Giovanna Viviani)
4.
14 dicembre h. 11-13 Presentazione e discussione delle relazioni (Buzzi, Corbetta)
PARTE B - OPERATIVIZZAZIONE
5.
14 dicembre 9-11 Il campionamento (Corbetta)
6.
26 novembre 10-12. Operativizzazione. L’intervista e il questionario (Buzzi)
Include l’assegnazione di questionari da far preparare agli studenti
Seconda esercitazione
Lo studente (il gruppo di studenti) preparerà un questionario con parti generali per le variabili sociodemografiche, ed una parte su interrogativi specifici (che potrebbero essere connessi alla prima
esercitazione).
7.
2 dicembre 9-11. Codifica dei dati, costruzione del data set (Enzo Loner)
- chiusura domande aperte
- risposte multiple
- indagini complesse tipo panel
- pulizia dati, controlli incrociati
8.
3 dicembre 9-11. La rilevazione (Cristiano Santinello)
Tipi di strumenti, costi e preventivi, l’appalto all’esterno, il mercato italiano
9.
9 dicembre 10-12. Discussione dei questionari preparati dagli studenti (Buzzi)
PARTE C – ANALISI DEI DATI
10.
14 dicembre 15-17 Classificazioni, tassonomie, tipologie (Corbetta)
11.
15 dicembre 10-12 Indicatori, indici, scaling (Corbetta)
Terza esercitazione
Sui tre argomenti sopra delineati l’esercitazione sarà svolta in integrazione con il corso di “introduzione alla
statistica” condotto da Stefani Scherer
12
data da definire Presentazione da parte degli studenti dell’esercitazione
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
Testo introduttivo (viene dato per già acquisito)
- P. Corbetta, Metodologia della ricerca sociale, Bologna, Il Mulino, 1999 (esiste versione in inglese della
Sage).
Testi generali
Per una riflessione sulla metodologia della ricerca sociale con sensibilità ai problemi epistemologici
- A. Marradi, Metodologia delle scienze sociali, Bologna, Il Mulino, 2007, pp. 271
Una antologia italiana, con contributi frammentati ma utili per consultazioni specifiche sui singoli aspetti
dalla progettazione della ricerca alle diverse tecniche di rilevazione e di analisi
- L. Cannavò e L. Frudà, Ricerca sociale, Roma, Carocci, 2007, 3 volumi, pp. 544+338+252.
Approfondimenti
- Cap. 3, Trasformazione dei dati, in P. Corbetta, C. Gasperoni, M. Pisati, Statistica per la ricerca sociale,
Bologna, Il Mulino, 2001, pp. 77-98
- V.L. Zammuner, Tecniche dell’intervista e del questionario, Bologna, Il Mulino, pp. 356
- AAVV, Le ricerche di Petronilla, Quaderni del Dipartimento di Sociologia e ricerca sociale, Trento, 2007,
pp. 86
Su ricerca qualitativa e ricerca quantitativa
- L. Ricolfi, Cap. 1, La ricerca empirica nelle scienze sociali: una tassonomia, in L. Ricolfi, la ricerca
qualitativa, Roma, La Nuova Italia scientifica, 1997, pp. 19-45.
Su ricerca qualitativa (ma va detto a chi nei corsi al dottorato si occupa della parte qualitativa)
- L. Ricolfi, La ricerca qualitativa, Roma, La Nuova Italia scientifica, 1997
In particolare:
- Cap. 2, M. Cardano, La ricerca etnografica
- Cap. 4, A. Strati, La Grounded Theory
- Cap. 7, M.C. Agodi, La ricerca su base logica
Testo generale di ricerca qualitativa:
- D. Silverman, Come fare ricerca qualitativa, Roma, Carocci, 2002
Sui focus group
- V.L. Zammuner, I focus group, Bologna, Il Mulino, 2003
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