LEUCEMIA A TRICOLEUCOCITI (Hairy cell leukaemia) Citologia (su sangue periferico) 1.5-2 volte la taglia di un linfocita maturo nucleo occupante i 2/3 della cellula caratteristica corona di proiezioni citoplasmatiche (“cellule capellute”) possibile rilievo di piccoli vacuoli (complessi ribosomiali lamellari) “Hairy cell” microscopia elettronica Leucemia a tricoleucociti (LTL) 2% dei LNH-B periferici, età mediana 55 anni rapporto M/F=5:1 Splenomegalia + pancitopenia (neutropenia, possibile piastrinopenia, anemia) e monocitopenia + alcuni tricoleucociti circolanti + “dry tap” al mielo-aspirato Decorso indolente (aumentata suscettibilità alle infezioni) Remissioni di lunga durata con analoghi delle purine (cladribrina/2cda, pentostatina) Organi interessati Midollo osseo: interstiziale, focale, diffuso Milza: interessamento della polpa rossa con risparmio e atrofia della polpa bianca Fegato: diffusione intrasinusoidale e localizzazione spazi portali Linfonodo: interessamento dei linfonodi occasionale; in genere adenopatie dell’asse celiaco, paraortiche alte, retropancreatiche; con ampie cellule neoplastiche = forma di trasformazione sia nel linfonodo che nel midollo; si associa a forme di LTL resistenti alla terapia (Mercieca J et al, Br J Haematol 1992; 82: 547, Br J Haematol 1996; 93: 409, Leuk Lymph 1994; 14 suppl 1: 79) Cute: Cute occasionale localizzazione in paziente pediatrico con nodulo di 2 cm comparso in fase di remissione post terapia (Yetgin et al. Pediatr Hematol Oncol 2001 18:415) Midollo osseo Distribuzione irregolare con crescita infiltrativa o “patchy” e risparmio degli adipociti No aggregati paratrabecolari Focali aree di aplasia Midollo osseo diffusa sostituzione in fase avanzata Midollo osseo Occasionalmente LTL mima un’anemia aplastica sia clinicamente (pancitopenia) sia nell’aspetto della biopsia osteomidollare Soppressione emopoiesi da citochine prodotte da LTL cellularita’ lassa/depleta aspetto “a uovo fritto” aspetti dovuti al citoplasma abbondante e poco evidente e a deposizione di fibronectina Fibrosi midollare Deposizione di matrice di fibronectina prodotta e secreta dagli elementi neoplastici * e produzione e deposizione di fibre reticoliniche (fibrille collagene tipo III) da parte dei fibroblasti “dry tap” all’aspirato * Burthem J et al. Blood 1994; 83: 497 Morfologia cellulare Piccola taglia: 1.5-2 volte un linfocita normale Dimensioni uniformi (assenza di blasti) Nucleo di forma irregolare ovale, rotondeggiante reniforme, indentato fusato, bilobato Cromatina uniforme, granulare Nucleolo assente o singolo e poco evidente Mastocitosi Le caratteristiche nucleari e l’ aspetto distanziato della popolazione neoplastica, possono mimare processi patologici non linfoidi: Mastocitosi, LAM-M5b, LAM-M3 Hairy cells LAM M3 LAM M5b apl Hairy cells Le cellule neoplastiche infiltrano e sostituiscono l’endotelio dei seni midollari provocando la degenerazione della membrana basale e lo stravaso di eritrociti Emopoiesi residua costituita da isole eritroidi Megacariocitopoiesi residua Fenomeni di accompagnamento Incremento in plasmacellule policlonali Frequente incremento dei mastociti in aree di infiltrazione Milza: interessamento polpa rossa Stravasi emorragici splenici Pattern di infiltrazione epatica sinusoidi Spazi portali CD20 Reticolo Linfonodo CG FENOTIPO Su materiale fresco SIg+(M+/-D, G or A), CD19+, CD20+, CD22+, CD25+, CD79a+, CD79b+, FMC7+, CD11c+s, CD25+s, CD103+ CD20 Su sezioni di routine CD20+, CD79a+, CD22+, DBA.44+, Annexin A1+, CD5 -, CD23 -, CD21 -, CD25+, CD11c +, CD123 +, CD45/LCA+ CD45RA+, CD68/KP1+ , BSAP+, SIg+(M, D, G or A), Bcl6-, IRF4-, IRTA1- espressione markers pan-B DBA44 milza midollo Am J Surg Pathol 2005; 29: 474 DBA44: specifico per HCL, ma anche in LF (44%), PMBCL (44%), DLBCL, MCL, TCL TRAP: specifico per HCL, ma anche in LM (57%), LLC-B (41%), MZL extranodali (29%), PMBCL (44%), DLBCL DBA44/TRAP in tutte le HCL (solo 3% dei non-HCL rappresentati da LBCL, LLC-B, LM, LF,) LF, (840 LNH esaminati) Alta specificità dell’ espressione combinata di TRAP+/DBA44+ CD23 IRF4/MUM1 CD68KP1 CD103 CD103 non è espresso dagli elementi B normali; subunità alfa di integrina espressa dai linfociti T della mucosa intestinale (Mulliugam SP et al 1990; 76: 959) Antigeni espressi da linfociti T citotossici T-bet Transcription Factor Detection Facilitates the Diagnosis of Minimal Hairy Cell Leukemia Infiltrates in Bone Marrow Trephines (Johrens K Am J Surg Pathol 2007; 31: 1181-85) Polpa bianca negativa CD11c: milza Espressione di recettori per le citochine CD123/IL3rα Espressa da NK, neoplasie dei precursori dendritici, LAL-B CD25/IL2rα: milza positivo in citofluorimetria nel 98% delle LTL (9% LTL-variante e 3% SLVL) (Del Giudice I et al Haematologica 2004; 89:303) Combinazione di CD11c + CD25 + CD103 ± CD123 compongono uno scoring-system per la diagnosi di LTL (Matutes E et al Leuk Lymphoma 1994; 14 suppl 1: 57) CD22 polpa bianca Possibile target terapeutico per BL22 CICLINA D1 + proteina Ciclina D1+ iperespressa in 50-75% dei casi con reattività variabile > debole NO anomalia genetica (no traslocazioni o mutazioni): meccanismi di attivazione CCND1 diversi rispetto a t(11;14) Bosch F al. Br J Haematol 1995; 91: 1085 Miranda RN et al Mod Pathol 2000; 13:1308 Marcatori occasionalmente espressi CD10 espresso nel 10-15% dei casi non si associa ad espressione di BCL6 morfologia tipica della LTL clinica tipica di LTL (Tammy M et al AJCP 2003; 120:228 Chen YH et al AJCP 2006; 125: 251) CD10 CD5 Positività riportata in un singolo case report Non influisce su morfologia e clinica (Usha et al Acta Haematol 2000; 103:210) Espressione delle catene delle immunoglobuline Le “Hairy cells” esprimono frequentemente IgG, in particolare l’ isotipo IgG3 (Kluin-Nelemans HC Blood 1990; 75: 972) In una parte dei casi si osserva la coespressione varie IgH sulla superficie della stessa cellula, fino a 4 tipi di catene pesanti clonalmente relate (IgM, IgD, IgA, IgG); (Forconi F et al Blood 2001; 98: 1174, Forconi F et al Blood 2004; 104:3312) Il rapporto tra LTL che esprimono le catene k e λ è di 1:1; incremento di casi λ+ rispetto ad altri tipi di linfoma (Arons E et al Leuk Res 2007; 31: 1231) gene proteina Unsupervised clustering analysis of 11 BM biopsies and 3 PB samples HCL differisce dalle cellule B normali, da quelle del CG e dalle memory. Da queste differisce per espressione di citochine, chemochine e di molecole di adesione N: naïve LCL: lymphoblastoid M: memory MM: multiple myeloma GC: germinal centre Similmente alla B-CLL, HCL non ha translocazioni reciproche bilanciate (MBC derivation)! Supervised analysis Set of 89 deregulated genes: Adhesion: TIMP-1, TIMP-4, RECK, CCR7 (↓) Morphology: LSP1, F-actin, Gas7, EPB4.1L2 Phagocytosis: Annexin A1, c-Maf Fibrosis: IL-3αR, FLT3 Therapy: IFαR Simple diagnostic assay for Hairy Cell Leukaemia by immunocytochemical detection of annexin A1 Brunangelo Falini, Enrico Tiacci, Arcangelo Liso, Katia Basso, Elena Sabattini, Roberta Pacini, Robert Foa, Alessandro Pulsoni, Riccardo Dalla Favera, Stefano A. Pileri The Lancet, 363:1869-70, 2004. LYMPHOMA TYPE HCL HCL variant B-CLL Prolymphocytic leukaemia (N= 500) ANXA1* 64 62/64** 8 0/8 80 0/80 3 0/3 Splenic MZL*** 50 0/50 Nodal MZL 15 0/15 Lymphoplasmocytic lymphoma 30 0/30 Follicular Lymphoma 65 0/65 Mantle cell lymphoma 14 0/14 DLCL-B 100 0/100 Burkitt lymphoma 10 0/10 Myeloma 50 0/50 HCL: annexin A1: Pre-therapy HCL: annexin A1: Post-therapy LYMPHOMA TYPE HCL HCL variant B-CLL Prolymphocytic leukaemia (N= 500) ANXA1* 64 62/64** 8 80 3 0/8 0/80 0/3 Splenic MZL*** 50 0/50 Nodal MZL 15 0/15 Lymphoplasmocytic lymphoma 30 0/30 Follicular Lymphoma 65 0/65 Mantle cell lymphoma 14 0/14 DLCL-B 100 0/100 Burkitt lymphoma 10 0/10 Myeloma 50 0/50 SMZL/BM: Annexin A1 FL/BM: Annexin A1 LPL/BM: Annexin A1 DLBCL/BM: Annexin A1 LYMPHOMA TYPE HCL HCL variant B-CLL Prolymphocytic leukaemia (N= 500) ANXA1* 64 62/64** 8 0/8 80 0/80 3 0/3 Splenic MZL*** 50 0/50 Nodal MZL 15 0/15 Lymphoplasmocytic lymphoma 30 0/30 Follicular Lymphoma 65 0/65 Mantle cell lymphoma 14 0/14 DLCL-B 100 0/100 Burkitt lymphoma 10 0/10 Myeloma 50 0/50 Possibili associazioni con LLC-B: Ginè et al. Leukaemia 2002 16:1454 LMC: Pajor et al. Cancer Genet Cytogenet 2002, 15:134 LGL: Xie et al. Leuk Lymph 2000, 37:97 Associato ad altre emopatie Due casi con sviluppo successivo di LGL durante il decorso della LTL risposta immune abnorme al tumore primario ? Evoluzione Possibile anche se molto rara l’evoluzione verso un LGCBD (spesso TRAP+) P53+ verosimilmente coinvolto nella trasformazione (Sun et al Hum Pathol 2004,11:1423) Hairy cell leukaemia “variante” Wu ML et al. Arch Pathol Lab Med 2000; 124: 1710. Matutes E et al. Best Pract Res Clin Haematol 2003; 16:41. HCL variant / HCL prolinfocitoide Cawley et al. Leuk Res 1980; 4: 547. Rara e controversa (caratteristiche che ricordano LTL, LPL, SMZL) ¾Pazienti più anziani (8° decade), M/F=2/1 ¾Sintomi (dolore addominale e/o pancitopenia); ¾85% splenomegalia, 19% epatomegalia, 4% linfoadenopatie; ¾leucocitosi (90%) (34,000/ml) con cellule atipiche (100%); ¾no monocitopenia. 1. Patterns di infiltrazione midollare simili alla LTL classica 2. No “dry tap” per assenza di fibrosi 3. cellule di media taglia con citoplasma chiaro ed ampio, basofilo, cromatina meno dispersa e nucleolo prominente; occasionali cellule di grande taglia (tipo blasti trasformati) 4. Fenotipo: ANNEXIN 1A -, CD25-, CD5-; CD11c+, FMC7+, CD22+; CD103+/-, CD72/DBA.44-/+, CD79b-/+, TRAP-/+, CD10rare (Japan), CD38 rare (Japan), IgG + o possibile coespressione di diverse IgH, λ>k 4. Biologia molecolare: espressione del gene VH4-34 legata a prognosi peggiore. Arons E, Leuk Lymphoma, 2011, June Storia naturale Decorso più aggressivo rispetto a LTL classica Meno responsiva alla terapia La mediana di sopravvivenza è di 10 anni dalla diagnosi Nel 5-10% dei casi evolve in forme più aggressive a grandi cellule mantenendo lo stesso fenotipo (sintomi B, leucocitosi, breve sopravvivenza) (Matutes et al Leukemia 2001; 15: 184) DBA.44 CD20 HCL variant/BM: Annexin A1 Determinazione della malattia minima residua Nel 15-50% dei pazienti, è dimostrabile una malattia residua post-terapia Quando i tricoleucociti non sono evidenziabili morfologicamente ma solo con IIC, citofluorimetria o PCR si utilizza il termine MALATTIA MINIMA RESIDUA (MMR) Diversi studi suggeriscono l’efficacia della determinazione della MMR nel predire la “relapse” clinica di malattia, ma è anche evidente che in parte dei pazienti con MMR, la LTL non progredisce o recidiva solo a distanza di molti anni (Ellison et al Blood 1994; 84: 4319) Malattia congelata? VALORE PREDITTIVO DELLA MMR INCERTO DETERMINAZIONE DELLA MMR MEDIANTE IMMUNOISTOCHIMICA SU BOM Se l’infiltrato neoplastico è <10% della cellularità midollare, per il pattern interstiziale di crescita e la somiglianza delle “Hairy cells “ con i monociti e gli elementi mieloidi, la MMR può non essere visibile all’esame morfologico Immunoistochimica con CD20/DBA44 (DBA44 può evidenziare i processi citoplasmatici) N.B.: una piccola quota di elementi B midollari normali può esprimere DBA44 DBA44: pre-terapia DBA44: post DBA44: post Mhawech et al. Arch Pathol Lab Med 2006; 130:374 Patterns potenzialmente predittivi di malattia minima residua (con DBA.44 in IIC, in pz. Trattati con cladribrina); piccola casistica (17 pazienti) Gruppo 1: “rare scattered suspicious HC cells”<1% MRD stabile lungo il follow up; RC mantenuta; Gruppo 2: “1-5% cellule HC” più eterogeneo con 50% di RC mantenute e 50% di ricadute Gruppo 3: “MRD >5%” prevalgono le ricadute