il cgrp ei suoi recettori forniscono nuovi indizi sulla

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IL CGRP E I SUOI RECETTORI FORNISCONO NUOVI INDIZI
SULLA FISIOPATOLOGIA DELL’EMICRANIA
Tony W. Ho, Lars Edvinsson e Peter J. Goadsby
Clinical Neuroscience, Merck Research Laboratories, UG 4C-18, PO Box 1000, North Wales, PA
19454-1099, USA (T. W. Ho). Dipartimento di Medicina Interna, Istituto di Scienze Cliniche di
Lund, Università di Lund, Getingevägen 4, S221 85 Lund, Svezia (L. Edvinsson). Centro Cefalee,
Dipartimento di Neurologia, Università della California, San Francisco, 1701 Divisadero Street,
Suite 480, San Francisco, CA 94115, USA (P. J. Goadsby). Nat Rev Neurol 2010 - Pre-pubblicato
online - 7 settembre, 2010
Negli ultimi 30 anni, il campo dell'emicrania è stato dominato da due teorie principali: la teoria
vascolare e la teoria neuronale centrale. Il successo dei vasocostrittori tra cui l'ergotamina e i
triptani nel trattamento acuto dell'emicrania è stato di supporto alla teoria vascolare, ma stanno
emergendo evidenze più recenti che sostengono che la vasodilatazione non è necessaria né
sufficiente a scatenare un attacco di emicrania. L'attenzione si sta ora spostando ai circuiti cerebrali
interni dell'emicrania, tra i quali i gangli trigeminali, il nucleo trigeminale, regioni modulatorie del
midollo, il ponte di Varolio, la sostanza grigia periacqueduttale, l'ipotalamo e il talamo. È probabile
che i fattori scatenanti l'emicrania riflettano un disturbo nell'equilibrio complessivo dei circuiti
coinvolti nella modulazione dell'attività sensitiva, soprattutto quelli rilevanti per il capo. In questa
review sono state prese in esame le evidenze che indicavano un meccanismo neuronale nello
sviluppo dell'emicrania, evidenziando il ruolo del CGRP (Calcitonin Gene-Related Peptide), che si
trova in neuroni di piccole e medie dimensioni nel ganglio trigeminale. Il CGRP viene rilasciato
durante gli attacchi emicranici e può scatenare l'attacco nei pazienti, mentre gli antagonisti dei
recettori del CGRP possono interromperlo. Abbiamo inoltre analizzato se altri farmaci, tra i quali i
triptani, possano esercitare il loro effetto antiemicranico attraverso la loro azione sul circuito
neuronale in contrapposizione alla vascolatura intracranica.
NEUR-1028805-0000-MXT-AB-02/2013
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