UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI MILANO - BICOCCA FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA CORSO DI LAUREA IN MEDICINA E CHIRURGIA LEZIONE DI UROLOGIA Prof. Marco Grasso Direttore U.O. Urologia ASST MONZA INFEZIONI URO-GENITALI Infezioni delle Vie GenitoUrinarie Prostatite Uretrite Orchite ed epididimite Prostatite Infezione ed infiammazione localizzata alla prostata con disuria, dolore pelvico, febbre, ematuria, ritenzione urinaria Acuta Cronica: sintomatologia persistente da oltre tre mesi o ipb sintomatica (?) Diagnosi: esame clinico (no e.r.!), emocromo, esame urine, PSA, ecografia apparato urinario (no eco tr!) Uretriti Presenza di secrezione uretrale, disuria, stranguria o assenza di sintomi Primarie specifiche da N.Gonorrhoeae Primarie aspecifiche da Clamydia, Ureoplasma, Mycoplasma, Trichomonas Secondarie: pz cateterizzati presenza di stenosi uretrali Diagnosi: esame clinico, esame urine + coltura, tampone uretrale. Orchiti ed epididimiti Infiammazione dell’epididimo o del didimo o entrambi con dolore locale o irradiato, tumefazione locale, febbre, disuria o ematuria Acute (da enterobatteriacee o da patogeni sessualmente trasmessi) Cronica (TBC) Diagnosi: esame clinico, emocromo, esame urine, ecografia testicolare Diagnosi differenziale con torsione del funicolo Torsione del testicolo Urgenza urologica Danno ischemico del testicolo conseguente a torsione del testicolo intorno al funicolo spermatico Dopo 6 ore il danno ischemico è definitivo e iniziano processi necrotici Clinica: dolore testicolare acuto associato a tumefazione scrotale Diagnosi: clinica e non strumentale TBC urinaria Manifestazione secondaria dopo diffusione ematica di una infezione primaria polmonare I micobatteri si insediano nei vasi periglomerulari Si formano i granulomi (cellule giganti di Langhans) Successivamente si formano aree di necrosi caseosa Guarigione con sotituzione in tessuto fibrotico calcifico che può migrare verso al papilla renale e creare ulcerazione del calice. Formazione di aree di ascessualizzazione cronica Infertilità Infertilità Organizzazione Mondiale della Sanità Una coppia si definisce infertile solamente quando non giunge a concepimento dopo un anno di rapporti completi continuativi in assenza di misure contraccettive (WHO, 1995) Infertilità Fattori prognostici Durata dell’infertilità Risultati dello spermiogramma Età e stato di fertilità della donna Infertilità Principali cause di infertilità maschile Insufficienza testicolare Disordini endocrini Cause ostruttive Anticorpi anti spermatozoi Varicocele Idiopatiche Disordini sessuali e dell’eiaculazione Infertilità Insufficienza testicolare Criptorchidismo uno od entrambi i testicoli sono costantemente al di fuori dello scroto, lungo la normale via di discesa (0.8% dei maschi adulti) Ectopia testicolare il testicolo fuoriuscito dal canale inguinale si è localizzato in sede anomala (crurale o perineale) Didimi ectopici e criptorchidi Infertilità Disordini endocrini Sindrome di Kallmann Sindrome di Prader-Willi Disordini della ghiandola pituitaria Infertilità Cause ostruttive Assenza congenita dei dotti deferenti/epidimidi Ostruzione degli epididimi (congenita, postinfettiva) Infertilità e Varicocele Ectasia del plesso pampiniforme con stasi venosa e ipossiatesticolare alterazione asse ipotalamo-ipofisi-gonadi diminuito apporto di nutrienti e prodotti secretori danno frequente allo spermiogramma: astenozoospermia, teratozoospermia la correzione migliora il liquido seminale nel 71% e la “pregnancy rate” del 37% Drenaggio venoso testicolo • dx: vena spermatica direttamente in vena cava inferiore • sx: vena spermatica in vena renale sx Infertilità e varicocele Diagnosi Esame obiettivo EcoColor Doppler vasi spermatici Spermiogramma + analisi citofluorimetrica del DNA Ecografia addome completo Varicocele - Diagnosi ANATOMIA dell’ URETRA ANATOMIA DELL’URETRA L'uretra maschile ha origine dalla vescica, a livello della sua porzione inferiore e anteriore. Dopo aver attraversato il pavimento pelvico ed il perineo percorre il pene in tutta la sua lunghezza, terminando all' apice del glande. La lunghezza dell'uretra varia con l'età e nei vari soggetti. Nel soggetto adulto misura in media circa 18 cm. ANATOMIA DELL’URETRA L'uretra maschile viene divisa in uretra posteriore ed uretra anteriore. L’uretra posteriore comprende il segmento che si estende dal collo vescicale allo sfintere uretrale distale e si divide in uretra prostatica ed uretra membranosa. L’uretra anteriore si estende dallo sfintere uretrale distale al meato urinario esterno e si divide in uretra bulbare, uretra peniena, uretra navicolare. L'uretra anteriore è circondata, per tutta la sua lunghezza, da un tessuto lacunare e ben vascolarizzato che viene chiamato corpo spongioso. ANATOMIA DELL’URETRA I vasi e i nervi dell’uretra provengono prevalentemente dai rami collaterali e terminali dell’arteria pudenda e del nervo pudendo responsabili rispettivamente dell’irrorazione arteriosa e dell’innervazione motoria e sensoria dell’organo. Anatomia dell’APPARATO GENITALE 3 corpi cilindrici di tessuto erettile STRUTTURA DEL PENE STRUTTURA DEL PENE TUNICA ALBUGINEA: inner layer collagene e elastina Circolazione intra-cavernosa Durante l’erezione: - le pareti arteriolari e dei sinusoidi si rilassano (=decontraggono); - gli spazi lacunari dei corpi cavernosi si dilatano; - incremento dimensionale dei corpi cavernosi; - tensione della tunica albuginea; - le vene tributarie poste tra gli spazi sinusoidali ed il plesso venoso sub-tunicale vengono compresse dalla dilatazione sinusoidale stessa e dallo stretching della tunica albuginea; Meccanismo veno-occlusivo (MVO) FLUSSO ARTERIOSO E VENOSO Dorsal artery of penis Superficial vein of penis Circumflex vein of penis Penile arteries Deep dorsal vein Deeep dorsal vein Superficial vein of penis Deep artery of penis Emissary vein Dorsal artery of penis Tunica albuginea PENE: NEUROANATOMIA innervazione autonomica (sistema ortosimpatico e parasimpatico) innervazione somatica (sensitiva e motoria) FISIOLOGIA DELL’EREZIONE FISIOLOGIA EREZIONE PENIENA STIMOLO NEURO-PSICOLOGICO: A PARTENZA CENTRALE (CEREBRALE) Stimolazione erotica che attiva i centri del sistema nervoso centrale superiore A PARTENZA PERIFERICA (PENIENA) Stimolazione meccanica del pene attiva il riflesso dell’erezione Proerectile Stimuli VISIVO (OCCIPITALE) OLFATTIVO (RINOENCEFALO) EREZIONE TATTILE (TALAMO) IMMAGINATIVO (SISTEMA LIMBICO) Controllo ed integrazione sopraspinale Riflessi spinali EREZIONE Sistema nervoso autonomo Erezione FISIOLOGIA DELL’EREZIONE LO STIMOLO NEUROLOGICO COMPORTA L’ATTIVAZIONE DELLA CIRCOLAZIONE ARTERIOSA CAVERNOSA QUESTA ATTIVAZIONE AVVIENE TRAMITE IL RILASCIO DA PARTE DELLE TERMINAZIONI DISTALI DEI NERVI DI MEDIATORI CHIMICI FISIOLOGIA DELL’EREZIONE MEDIATORI CHIMICI NERVOSI Rilasciamento f.muscolari f.muscolari Contrazione VASODILATAZIONE (facilitano l’erezione) VASOCOSTRIZIONE (contrastano l’erezione) - OSSIDO NITRICO - NORADRENALINA - VIP - ACETILCOLINA FISIOLOGIA DELL’EREZIONE Rilasciamento muscolatura corpi cavernosi Diminuzione resistenze periferiche Incremento di flusso TUMESCENZA ATTIVAZIONE MECCANISMO VENO-OCCLUSIVO RIGIDITA’ PENIENA TUMORI DEL TESTICOLO TUMORE DEL TESTICOLO 1. Colpisce una popolazione giovane 2. Esprime importanti e attendibili marcatori tumorali (alfa-Fetoproteina beta-HCG) 3. Trattamento combinato multidisciplinare (chirurgia - chemioterapia - radioterapia) 4. Elevatissime probabilità di cura (30%: malattia metastatica alla diagnosi) TUMORE DEL TESTICOLO Presentazione clinica Tumefazione lignea testicolare non dolente riscontrata per autopalpazione Raramente tumefazione testicolare dolente (sanguinamento intratumorale) Oggi diagnostica sempre precoce…. TUMORE DEL TESTICOLO: casi estremi (2013….) 37aa, tumefazione scrotale sinistra da oltre 12 mesi, tumefazione inguinale bilaterale, linfedema arti inferiori, secondarismi polmone, linfonodi retroperitoneali e carena. TUMORE DEL TESTICOLO: casi estremi (2013….) Metastasi linfonodali TUMORE DEL TESTICOLO: casi estremi (2013….) TUMORE DEL TESTICOLO: casi estremi (2013...) Diagnosi istologica: Seminoma con cellule sinciziotrofoblastiche Programma terapeutico: CT (cisplatino, etoposide, bleomicina) Se risposta clinica rivalutazione per eventuale chirurgia post CT Classificazione: Primitive Neoplasie germinali origine dalla linea germinale dei tubuli seminiferi 95% di tutte le neoplasie testicolari Classificazione: Primitive Neoplasie non germinali origine dalle cellule interstiziali di LeydigSertoli <5% di tutte le neoplasie testicolari Classificazione: Secondarie • Neoplasie reticolo-endoteliali • Metastasi • Linfoma Neoplasie a cellule germinali relativamente rare - incidenza • 3,7 casi per 100.000 (USA) • 6,7 casi per 100.000 (Scandinavia) incidenza maggiore osservata nei giovani adulti • è il tumore più comune tra i 15 e i 35 anni • picco di incidenza 35 anni Neoplasie a cellule germinali Bilaterali, sincroni o metacroni 2-3% dei casi Classificazione istologica importantissimi risvolti clinici e terapeutici La linea germinale può degenerare in •TUMORI SEMINOMATOSI PURI 40% •TUMORI NON SEMINOMATOSI 60% Classificazione istologica SEMINOMI PURI • Seminoma tipico - 80-85 % (variante istologica ad intermedia aggressività) • Seminoma anaplastico - 5-10% (variante più aggressiva: maggiore attività mitotica) • Seminoma spermatocitico (picco a 50 anni - potenziale metastatico nullo) Classificazione istologica TUMORI NON SEMINOMATOSI Natura pluripotenziale: istologicamente composti da soli o in variate combinazioni da • carcinoma embrionario - 20-25% • teratoma - 5-10% • teratocarcinoma (combinazione di teratoma e carcinoma embrionario) - 25-30% • corioncarcinoma - 1% Classificazione istologica TUMORI NON SEMINOMATOSI La maggior parte dei tumori non seminomatosi contengono istologicamente elementi seminomatosi ed elementi non seminomatosi dal punto di vista terapeutico vengono considerati come non seminomi Neoplasie a cellule germinali Eziologia: Cause congenite Criptorchidismo •circa il 10% delle neoplasie testicolari ha una anamnesi remota di criptorchidismo •il rischio relativo di tumore in un testicolo ritenuto è 14 volte la normale incidenza. Neoplasie a cellule germinali Eziologia: Cause acquisite • Trauma: NO! • Ormoni: aumentata incidenza epidemiologica in quei pazienti le cui madri hanno assunto dietilsilbestrolo o contraccetivi orali • Atrofia testicolare: aspecifica o parotitica Neoplasie a cellule germinali Patogenesi e storia naturale 1. Originano dalle cellule germinali come carcinoma in situ 2. Rapida crescita perché caratterizzate da un basso tempo di raddoppiamento (10-30 giorni per i tumori non seminomatosi). Patogenesi e storia naturale 3. Rara l’estensione locale oltre la tonaca albuginea che rappresenta una solida barriera alla disseminazione locale locale. Patogenesi e storia naturale 4. Precocissima disseminazione secondaria - Ematogena - Linfonodale Patogenesi e storia naturale Localizzazioni secondarie per diffusione ematogena: - polmonari: interessamento polmonare intraparenchimale - epatiche - cerebrali - ossee, molto rare e tardive! Neoplasie a cellule germinali Patogenesi e storia naturale Localizzazioni secondarie per diffusione linfatica diffusione selettiva in base alla lateralità Testicolo destro: Linfonodi cavali inter-aortici Testicolo sinistro Linfonodi para-aortici pre-aortici Manifestazioni Cliniche • Nodulo o tumefazione indolente ad una gonade. • Dolore acuto testicolare (10%): emorragia intra-testicolare • Ginecomastia (5%) Elevati valori di HCG • Manifestazione di esordio per localizazione secondaria (10%) Esame clinico Tumefazione lignea ed indolente a carico del testicolo Esame del testicolo eseguito tramite attenta palpazione tra pollice e prime due dita della mano Diagnosi differenziale • Epididimite cronica noduli di aumentata consistena all’epididimo • Idrocele tumefazione liscia e teso-elastica • Cisti epididdimo • Ematomi (posttraumatici) Diagnosi differenziale Biopsia trans scrotale MAI ! Diagnosi Ecografia dello scroto Tecnica rapida e non invasiva area ipoecogena testicolare Rapida diagnosi differenziale con epididimiti e cisti Stadiazione Valutazione di • tipo istologico (orchiectomia) seminoma vs non seminoma • marcatori tumorali • eventuali sedi metastatiche (linfatiche -parenchimali) Stadiazione Marcatori tumorali • alfa- Fetoproteina • beta- HCG proteine markers che sono misurabili anche in piccolissime quantità Utili per la stadiazione e per la valutazione della risposta alla terapia Stadiazione Marcatori tumorali alfa- Fetoproteina E’ una delle principali proteine seriche prodotta dal sacco vitellino nella vita fetale. Dosaggi indeterminabili dopo a nascita Può essere prodotta da carcinoma embrionario - terato carcinoma Non è prodotta dal seminoma puro Stadiazione Marcatori tumorali beta- HCG (gonadotropina corionica umana) Prodotta dalle cellule sinciziotrofoblastiche dei tumori germinali Stadiazione Marcatori tumorali LDH:ridotta sensiblità. E’ un enzima ubiquitario. Sembra essere aumentato solo nei tumori di grosse dimensioni. Fosfatasi Alcalina placentare e gammaglutamil trans peptidasi: anche se la sensibilità individuale è bassa, la misurazione simultanea è risultata aumentata nell’80% dei pazienti con malattia attiva. Stadiazione Marcatori tumorali Fra i pazienti con tumori non seminomatosi: valori alterati Alfa-FP 50-70% Beta-HCG 40-60% valori normali 10-15% Stadiazione Marcatori tumorali Fra i pazienti con tumori seminomatosi valori alterati Alfa-FP 0% Beta-HCG 10% Stadiazione Marcatori tumorali • Valori molto elevati alla diagnosi sono indice di malattia metastatica • Persistenti valori elevati dopo orchiectomia = malattia metastatica • Utili per il controllo della risposta terapeutica Stadiazione Tc torace + addome esame strumentale cardine della stadiazione dei tumori del testicolo Stadiazione Tc addome ha sostituito Urografia, Ecografia e Linfografia per lo studio dello spazio retroperitoneale Linfoadenopatie Stadiazione • Stadio 1: limitato al testicolo • Stadio 2: diffusione ai linfonodi regionali •2A < 2 cm - 2B >2 < 5 cm - 2C > 5 cm • Stadio 3: diffusione oltre i linfonodi retroperitonelai • Stadio 4: metastasi extra-linfatiche ALTRE Neoplasie GERMINATIVE 1. Tumori del Mesenchima: • Tumore a cellule di Leydig: 1-3% delle npl germinative di solito benigno. Maligno nel 10 %. Tipico è l’aumento della testosteronemia. Orchiectomia indicata. • Tumore a cellule del Sertoli: meno del 1% di tutte le neoplasiae germinative, 90% sono benigni, circa il 10 % sono maligni. Orchiectomia indicata. • Gonadoblastoma: solo in pazienti con disgenesie gonadiche. Soggetti fenotipicamente donne. L’orchiectomia radicale è l’indicazione di scelta. CARCINOMA DEL PENE EPIDEMIOLOGIA TUMORE RELATIVAMENTE RARO CHE COLPISCE PREVALENTEMENTE GLI ANZIANI NON SIGNIFICATIVE PREFERENZE RAZZIALI O GEOGRAFICHE QUALCHE CASO FAMILIARE CAUSE CIRCONCISIONE (PROTEZIONE) CONDILOMI ACUMINATI (HPV) LICHEN SCLEROATROFICO TABAGISMO RADIAZIONI Esposizione a UVA NON CORRELATE SIFILIDE, HERPES, EBV HPV FREQUENTE NELLE LESIONI PREINVASIVE RARO NELLE FORME INFILTRANTI USUALI FREQUENTE NELLE FORME BASALOIDI E VERRUCOSE TIPO 16 E 18 I PIU’ AGGRESSIVI TIPI DI CRESCITA DIFFUSIONE SUPERFICIALE CRESCITA INFILTRATIVA VERTICALE VERRUCIFORME MULTICENTRICA SEDI GLANDE PREPUZIO SOLCO CORONALE IN CASO DI INTERESSAMENTO DELL’ASTADEL PENE SI TRATTA SPESSO DI UNA METASTASI DA CA PROSTATICO, VESCICALE O DEL RETTO METASTATIZZAZIONE EMATOGENA: polmoni, fegato, scheletro (raro) LINFATICA: linfonodi inguinali superficiali, iliaci ed inguinali profondi VARIANTI ISTOLOGICHE CA. SQUAMOCELLULARE : 70%, 58aa, G2 cheratinizzante, displasia assente BASALOIDE: 10%, 52aa, aggressivo, HPV CONDILOMATOSO: 10%, G3, media aggressività, HPV VERRUCOSO: 8%, 57aa, G1, noHPV, rare metastasi, margini non infiltranti. PAPILLARE: simile al verrucoso, G2 LESIONI PRECANCEROSE M. DI BOWEN ERITROPLASIA DI QUEYRAT / LEUCOPLACHIA (rara) CONDILOMI GIGANTI DI BUSCHKE LOWENSTAIN PAPULOSI BOWENOIDE: lesione virale benigna cutanea dei giovani BALANITE SCLEROTICA OBLITERANTE TNM pTis: Carcinoma in situ pTa: Carcinoma verrucoso non invasivo pT1: infiltrazione connettivo subepiteliale pT2: infiltra corpo spongioso o cavernoso pT3: infiltra uretra o prostata pT4: infiltra altre strutture adiacenti TNM pNX: linfonodi non valutabili pN0: assenza di metastasi linfonodali pN1: meta in 1 lfn inguinale superficiale pN2: meta in multipli o bilaterali linfonodi inguinali superficiali pN3: meta in lfn inguinali profondi o pelvici pN+: 15% FATTORI PROGNOSTICI STADIO TIPO ISTOLOGICO GRADO ISTOLOGICO INVASIONE VASCOLARE P53 L’INDICE DI SOPRAVVIVENZA A 5 ANNI E’ DEL 50% Alcuni esempi di test Alcuni esempi di test Il dolore testicolare ad insorgenza acuta notturna in un 14enne orienta verso: a-irradiazione da ernia discale b-orchite c-infezione delle vie urinarie d-esito di trauma e-torsione del funicolo Alcuni esempi di test Oligoastenospermia significa: a-Spermatozoi con mobilità ridotta ed alterati b-Riduzione del numero e alterazioni morfologiche degli spermatozoi c-Sinonimo di teratospermia d-Riduzione del numero e della mobilità degli spermatozoi e-Assenza di spermatozoi nel liquido Alcuni esempi di test La miglior definizione di colica renale tra le seguenti è: a-Dolore addominale di tipo colico dovuto ad ostruzione ureterale b-Dolore addominale associato a disuria c-Dolore addominale associato ad ematuria d-Lombalgia acuta e-Nessuna delle precedenti