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Il Nazismo in Germania
La repubblica di Weimar
e il Nazismo in Germania
La “rivoluzione” del 1918
La rivoluzione che porta alla fine della monarchia e delle guerra ha esiti
moderati imposti dalla maggioritaria SPD.
Esercito e “corpi franchi” eliminano la fazione comunista (Lega di Spartaco)
capeggiata da Liebkneckt e Luxemburg.
La Costituente di Weimar (1919) crea una repubblica democratica, federale, con
tratti presidenziali.
L’umiliazione tedesca
Il “diktat” di Versailles dà forza e argomenti all’ opposizione nazionalista
1920: tentativo di colpo di stato di W. Kapp
1923: fallito Putsch in Baviera di Hitler.
Le difficoltà della Germania a pagare le riparazioni provocano l’occupazione
militare francese della Ruhr (1923).
Ne seguono la paralisi dell’economia, una enorme inflazione e il crollo del Marco.
Il crollo del Marco
La ripresa
Dal 1924 gli USA decidono di investire nella ripresa tedesca (Piano Dawes).
Il La Germania nel 1927 ritorna ai livelli produttivi di prima della guerra.
Il cancelliere Stresemann firma con la Francia il Patto di Locarno (1925):
Accordo sulle riparazioni e fine dell’occupazione della Ruhr.
Riconoscimento dei confini a ovest con la Francia
Ingresso della Germania nella Società delle Nazioni.
Weimar
1919
Costituzione democratica, aperta, innovativa
Stato federale, suffragio universale
Cancelliere + Presidente Repubblica con potere legislativo
Ambiguità: art. 48 (sospensione libertà)
Stabilizzazione economica
Piano finanziario Dawes (1924)
Piano finanziario Young (1929)
Renten mark (garantito dal patrimonio agricolo e industriale tedesco)
Con questi piani finanziari proposti da due americani il pagamento delle riparazioni
di guerra viene ridotto e rateizzato in 60 anni.
La crisi del ’29 e il Nazismo
Conseguenze crisi in Europa:
Protezionismo doganale
Ritiro investimenti e prestiti USA (soprattutto dalla Germania)
Deflazione e disoccupazione
- salari + tasse – spesa pubblica
Crollo economia europea
La crisi si rivelerà più forte in Germania per i suoi legami economici con USA
Il malcontento popolare favorisce le opposizioni comuniste e naziste
Nazismo: bibliografia
H. Arendt, Le origini del totalitarismo, Milano, 1967
N. Frei, Lo Stato nazista, Roma-Bari, 1992
G. Mosse, La nazionalizzazione delle masse, Bologna, 1975
W. S. Allen, Come si diventa nazisti, Torino, 1994
Hitler
Nasce suddito asburgico nel 1889. Artista fallito, abbandona la cosmopolita
Vienna per la Germania.
Si arruola volontario è ferito e decorato. Dopo la guerra è istruttore dei “corpi
franchi”.
Scopre la sua vocazione per la politica e, a Monaco, diventerà leader del Partito
Nazionalsocialista dei Lavoratori tedeschi con cui tenta il Putsch del 1923.
Capisaldi del Nazismo
Antidemocrazia: in un popolo gli elementi migliori sono una minoranza. La
democrazia quantitativa impedisce loro di esercitare la loro positiva influenza.
Razzismo: le differenze spirituali tra i popoli hanno radici biologiche.
La razza ariana, superiore, ha diritto ad un proprio spazio vitale sottomettendo
tutti gli Untermenschen.
Antisemitismo nazista
Affonda le sue radici in una tradizione preesistente.
Afferma l’esistenza di un complotto ebraico per il dominio sul mondo a danno
delle razza superiori.
L’ebraismo, attraverso il bolscevismo e il controllo della finanza, è responsabile della
rovina della Germania nella guerra e dopo.
Consensi al nazismo
Il nazismo riesce a raccogliere consensi in classi diverse:
nella piccola borghesia, in difficoltà per la crisi, addebitata alla plutocrazia
ebraica;
nel mondo contadino, attraverso l’esaltazione dei valori della terra;
tra il proletariato e tra i disoccupati con la promessa di pane e lavoro;
nell’alta borghesia come forza capace di opporsi al bolscevismo.
Genesi del partito nazista
Nel 1920 nasce dal partito dei lavoratori tedeschi il partito
nazionalsocialista di cui Hitler divenne il leader. Il programma del partito
poteva essere riassunto in alcuni punti fondamentali
Socialismo su base razziale – non la classe operaia ma il Volk diviene il
protagonista della storia
l’unificazione di tutte le popolazione tedesche e la revisione dei trattati
del 1919
il razzismo antisemita che non riconosceva gli ebrei parte della nazione
tedesca e imputava loro la colpa della sconfitta nella Grande Guerra
il riarmo accelerato della Germania
l’eliminazione dei nemici interni della Germania, in modo particolare le
forze della sinistra che attentavano all’unità nazionale
l’organizzazione centralizzata e corporativa dello stato
la necessità per la nazione tedesca di conquistare un “spazio vitale” per
garantire l’evoluzione e lo sviluppo del popolo tedesco (spazio vitale
che Hitler indicherà nell’est europeo a discapito delle popolazioni slave
inferiori)
Polemica contro il capitalismo e la plutocrazia
Rifiuto del sistema parlamentare e della democrazia rappresentativa
Eversione copngtro le istituzioni repubblicane
Genesi del partito nazista 2
Sul modello del fascismo italiano il partito nazionalsocialista si dotò presto
(1921) di un’organizzazione paramilitare SA, guidate da E.Röhm, per
eliminare fisicamente gli avversari politici
Il partito nazionalsocialista cercherà di sfruttare la situazione di tensione
nel ‘23 per dare organizzare un colpo di stato a Monaco. Il fallimento di
questo porterà all’arresto di Hitler
Hitler condannato a 5 anni di carcere rimarrà pochi mesi dove inizierà la
stesura di Mein Kampf, testo base dell’ideologia nazista
Seppur posto fuorilegge dopo il tentato colpo di stato il partito nazista
partecipò sia alle elezioni del 1924 che a quelle del 1928 ottenendo però
percentuali minime di suffragi (3% e 2,6%).
Le condizioni cambiarono radicalmente con lo scoppiare della crisi
economica nel ‘29 che travolse l’economia tedesca
La crisi del ‘29 e l’ascesa del Nazismo
Nello spazio di pochi mesi si assiste ad una radicalizzazione dello scontro politico ed
ad una perdita di legittimità della repubblica democratica che favorisce
l'inarrestabile ascesa nazista
nella crisi prodotta dalla grande depressione e l’incapacità delle forze politiche
democratiche di porvi rimedio spinsero larghi settori della popolazione tedesca a
spostarsi verso posizioni estremistiche
Crollo della produzione industriale del 50%
Sei milioni di disoccupati / scontri e violenze ad opera delle ali estreme
Le elezioni del 1930 videro l’avanzata imponente delle alle estreme dello
schieramento politico Ottiene il 18%
il governo di Brüning, esponente del centro cattolico non riesce a controllare la
situazione. Le forze conservatrici (aristocrazia, burocrazia dello stato, esercito,
grande industria) decise ad liquidare la repubblica si uniscono ai nazisti ad Harzburg
in un <<Fronte unitario>> che chiede le dimissioni del governo Brüning, la
denuncia del trattato di Versailles, il riarmo
Nel marzo aprile 1932 elezioni presidenziali. L’SPD e il Centro Cattolico appoggiano
in funzione antinazista Hindenburg che viene eletto. Hitleer che gli si era opposto
ottiene il 37% dei voti
in questa situazione il tentativo di Brüning di interdire le formazioni paramilitari
naziste e di avviare una riforma agraria fecero sì che Hindenburg ritirasse la fiducia
al cancelliere nominando l barone Von Papen (giugno-novembre 1932)
Il dissolvimento della repubblica di Weimar
In una Germania attraversata dalle violenze naziste, con le sinistre divise dallo
scontro SPD, che mira a salvare l’ordine democratico, e PKD che punta al suo
rovesciamento si produce un vuoto di potere e un susseguirsi di consultazioni
elettorali che vedono il partito raggiungere la maggioranza relativa nonostante la
flessione dalle elezioni di luglio a quelle di novembre
gli ultimi ostacoli alla presa del potere di Hitler giungono da alcuni ambienti dell’area
conservatrice che diffidano della demagogia populista di Hitler e puntano alla
istituzione di una dittatura militare (governo del generale Schleicher dicembre
1932-gennaio 1933)
Schleicher non ottiene l’appoggio del potere economico e degli agrari: 30 gennaio
1933 Hindenburg nomina Hitler cancelliere
febbraio 1933: incendio del Reichstag - leggi eccezionali che pongono sotto
controllo stampa, partiti politici, limitano le liberà civili
marzo 1933 nuove elezioni: ai nazisti la maggioranza assoluta, nonostante la
tenuta delle opposizioni
Legge per i pieni poteri: sospesa la costituzione, al potere esecutivo è conferito
anche quello legislativo. Soppresse le opposizioni i sindacati liberi. Istituzione della
polizia politica (Gestapo). Centralizzazione del potere e abolizione delle autonomie
federali monopolio del politico
Motivazioni del successo nazista
Il nazismo aveva così prevalso in Germania giungendo al potere non attraverso un
colpo di stato ma per vie “legali” anche se in seguito nello spazio di pochi mesi
opera il passaggio all’istituzione del regime “totalitario”. La fine della Repubblica di
Weimar era stata così possibile a causa
della devastante crisi economica che aveva prodotto una dilagante disoccupazione,
togliendo legittimità ai governi repubblicani, incapaci di affrontare la situazione
all’appoggio delle forze conservatrici e del grande capitale che vedono nel nazismo
un utile strumento per sbarazzarsi della repubblica, mai profondamente accettata
e delle organizzazioni del movimento operaio
del profondo risentimento nei confronti dei trattati di pace che i nazisti denunciano
e dei quali pretendono la revoca, riassegnando alla Germania quel ruolo di
potenza mondiale che le era stato negato
della divisione della sinistre lacerate dalla contrapposizione tra la SPD che si
riconosce nella repubblica e nei comunisti che ne negano la legittimità
Terzo Reich
Fuhrerprinzip = fonte del diritto / fondato su un carisma dono / guida ed esprime il
popolo
Organizzazioni di massa = Fonte del lavoro 8che sostituiva i disciolti sindacati) –
Hitlerjugend (orgg giovanili)
1933 Concordato con la Xsa cattolica = libertà di culto e non interferenza dello
stato negli affari del clero. Nel marzo del 1937 PP. Pio XI enciclica per condannare
condotte e pratiche definite pagane
Xse luterano ossequienti al potere, si piegarono alle imposizioni del regime
Opposizione conservatrice e militare fu la più efficace. Nel luglio del 1944 culminò
nel’attentato ad Hitler per cui furono sterminati
Hitler stimolò l’orgoglio nazionale denunciando Versailles e riportando la DE al ruolo
di protagonista
Grande programma di lavori pubblici (rete autostradale). Nel ’39 piena occupazione
Terzo Reich
Incoraggiare l’impresa e legarla al potere politico / accordo con grande industria e
grnade proprietà
Imprenditore elevato a capo assoluto dell’azienda / operai disciplina semimilitare /
migliori servizi sociali = pensioni, ass medica, tempo libero)
Utopia ruralista = società patriarcale di contadini-guerrieri liberi dagli orrori delle
metropoli e dalle malattie della civiltà industiale
Ministero per la propaganda affidato a Goebbels Stampa alle dipendenze del regime
Intellettuali inquadrati nella Camera di cultura del Reich dovettero dare adesione
(emigrarono quelli che non si piegarono)
Cerimonie spettacolo
Religione laica scandita da feste e da riti. Liturgia descritta da Mosse
Politica economica - 1
Corporativismo:
Il Fronte del Lavoro, sotto il controllo statale, sostituisce i sindacati. I
lavoratori sono “militarizzati”.
I giovani mobilitati al “servizio del lavoro” per le opere pubbliche e
assistenziali.
Agricoltura:
Si persegue l’autosufficienza alimentare
Il consenso contadino è garantito con la tutela della piccola proprietà.
Politica economica - 2
Nel campo industriale
Non ci sono nazionalizzazioni, ma lo stato guida la produzione verso
l’autarchia e il completo riarmo.
Vengono favoriti concentrazioni e cartelli per limitare la concorrenza e tenere
alti i prezzi.
La disoccupazione viene riassorbita e migliora il benessere dei tedeschi.
I costi per lo stato sono elevatissimi, e sostenibili solo in vista della guerra che
avrebbe permesso di reperire nuove risorse.
Varati due piani quadriennali per riassorbire la disoccupazione: crea le basi del
consenso
Intervento massiccio dello stato:
opere pubbliche
negli armamenti: dal 30 al 50% del PIL
AUMENTO DEL DEFICIT: “La nostra situazione economica è tale che potremmo
reggerla solo per pochi anni ancora. Pertanto non abbiamo tempo, dobbiamo
agire” (Hitler nel 1938)
Politica estera aggressiva
Tutti i maggiori potentati economici (industria pesante e chimica) appoggiano il
regime
POLITICA CULTURALE
L’ideologia nazista venne diffusa attraverso l’Istituto della Cultura del Reich e il
Ministero della propaganda tenuti da Paul Goebbels
POLITICA CULTURALE
La gioventù viene inquadrata nella Hitlerjugend
La scuola strumento di creazione del consenso
Il mondo dell’alta cultura (arte, scienza) è sottoposto a irregimentazione: molti
intellettuali scelgono l’esilio.
Mass-media
Manipolare le coscienze
Propaganda con radio, cinema, riti collettivi
ELIMINAZIONE DEGLI OPPOSITORI
Campi di concentramento (lager)
Uso della polizia politica (Gestapo)
Purghe entro il partito (eliminazione dei leader dissidenti e delle SA nella notte dei
lunghi coltelli 30/6/34)
Assassinii politici delle SS
POLITICA RELIGIOSA
Bufera su tutte le Chiese cristiane
Con la Chiesa Cattolica Concordato nel 33, presto violato da Hitler
Nuclei di opposizione cattolici presto stroncati
Le Chiese riformate si dividono tra filonazismo (prevalente) e opposizione (Chiesa
confessante di Barth)
Numerosi martiri
POLITICA ESTERA
Obiettivi immediati: abolizione dei vincoli di Versailles e recupero dei territori
perduti
Fini ultimi: dominio della razza superiore sul mondo e costruzione della Grande
Germania fin dall’Europa orientale (conquista di un nuovo spazio vitale)
REAZIONE EUROPEA
Governi europei sottovalutano (appeasement) per l’antibolscevismo di Hitler
Hitler mantiene un atteggiamento moderato in attesa di consolidare la macchina bellica
POLITICA ESTERA
Patto a Quattro giugno1933 ma naufraga
Settembre 1933: Patto di amicizia e non aggressione con la Polonia (in funzione
antirussa 34)
Ottobre 1933: La Germania esce dalla Società delle Nazioni
AUSTRIA
Tentativo di colpo di stato in Austria: assassinio del Canc.Dollfuss nel 1934 ma…
Mussolini manda due divisioni al Brennero. Hitler rinvia l’Anschluss
POLITICA ESTERA
Denuncia di Versailles e rimilitarizzazione 1935
Plebiscito e riacquisizione della Saar 1935
Denuncia del Patto di Locarno 1936
Ritorno in Renania 1936
Accordo con l’Austria 1936
POLITICA ESTERA
Ottobre 1936: Asse Roma-Berlino
Hitler assume leadership del fascismo europeo
Contesto favorevole: isolazionismo statunitense
Marzo 1938 annessione dell’Austria con un intervento armato
Pochi mesi dopo reclama i Sudeti cecoslovacchi
Conferenza di Monaco
Settembre 38: Hitler, Chamberlain, Daladier, Mussolini stabiliscono che la
Cecoslovacchia ceda i Sudeti a Hitler. e altri territori a Polonia e Ungheria
Marzo 39 Hitler occupa militarmente la Cecoslovacchia
POLITICA ESTERA
Hitler richiede Danzica e il corridoio polacco
Maggio 39 Patto d’Acciaio con Mussolini: reciproca assistenza in caso di guerra
Agosto 39 Patto Molotov-Ribbentrop: non aggressione con la Russia sovietica ma …
…protocollo segreto con prefigurazione di una vera e propria spartizione dei territori
Settembre 39 Hitler invade la Polonia e annette Danzica al Reich. E’ la guerra.
La persecuzione antiebraica
La persecuzione nazista degli ebrei poggiava su due elementi principali
la centralità dell’ideologia razzista che vedeva nella “comunità del popolo” l’unità
razziale come valore fondante. La finalità dello stato era la purificazione e la
preservazione della razza ariana che precedeva e fondava la nazione. Tutti coloro
che non ne facevano parte o che in un qualche modo potevano contaminarla
(malati, pazzi ecc.) dovevano esserne esclusi
l’identificazione nell’ebreo del capro espiatorio per le difficoltà post-belliche
tedesche. L’ebreo era accusato di tutto e del contrario di tutto: di impersonare il
capitale finanziario responsabile del dissesto economico e di incarnare il bolscevismo
comunista che attentava l’unità della razza. Questa contraddizione era giustificata
dala pervasività diabolica della minaccia ebraica che si insinuava ovunque
La persecuzione antiebraica 2
1933 avvio della persecuzione. Gli ebrei sono esclusi dall’insegnamento,
dall'amministrazione pubblica dal giornalismo
1935 con le “leggi di Norimberga” furono privati della cittadinanza tedesca, dei
diritti politici e furono vietate le unioni miste ebrei-ariani
1938 vietate le attività professionali ed infine arriva la proibizione di esercitare
qualsiasi attività economica
9-10 novembre 1938 Notte dei Cristalli gigantesco Pogrom, centinai di sinagoghe,
negozi, centri ebraici distrutti. Cento morti e 35.000 arrestati. La comunità ebraica
è obbligata a pagare i danni delle distruzioni naziste
1939 Scoppio della guerra. Occupazione della Polonia. Segregazione degli ebrei
polacchi
1939-40 concentrazione degli ebrei polacchi nei ghetti e obbligo del lavoro forzato
1941 invasione della Russia. Sterminio indiscriminato delle comunità ebraiche
russe ad opera dei corpi speciali (si arriverà alla fucilazione di 2.000.000 di ebrei
russi)
autunno 1941 con l’insuccesso della campagna in Russia inizia la pianificazione
della “Soluzione Finale”
gennaio 1942 conferenza di Wansee regolamentazione di uno sterminio già in
atto.
I lager
I primo campo di concentramento è creato a Dachau, inizialmente per prigionieri
politici, controllato dalle SA e dal 1936 dalle SS. La crescita esponenziale è dopo
l’inizio della guerra e soprattutto dell’offensiva ad est. Si calcola che in queste
strutture siano stati internati da 8 a 10 milioni di persone controllati
complessivamente da non più di 30000 SS
Lager non solo diretto all’eliminazione dell’avversario, ma anche della sua
umanità come controprova empirica dell'aberrante ideologia razziale:
condizioni disumane, rigidissima disciplina regolata dal più assoluto arbitrio
dovevano annientare ogni forma di dignità umana negli internati ridurli, prima
dell’eliminazione fisica, a quello stereotipo di subumani descritto
dall’ideologia razziale
I lager rappresentano il microcosmo della società totalitaria dove l’esistenza è
totalmente eterodiretta e organizzata su un sistema di disciplina integrale (e
assurda). Ogni categorie di prigionieri è posta su una scala rigidamente gerarchica è
può contare su una serie di privilegi rispetto ai gradini inferiori. Questo sistema
permette anche un controllo più efficiente dei campi (es. Kapò, Sonderkommando)
decisione dello sterminio implica la progressiva razionalizzazione produttiva
della morte: dalle fucilazioni di massa, all’uso di camion con gli scarichi adattati,
alle camere a gas
Lager non solo per la distruzione dell’avversario, ma simbolo nascosto del terrore
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