Il regime nazista

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IL REGIME NAZISTA
LA REPUBBLICA DI WEIMAR
Alla fine della Prima guerra
mondiale la Germania si
trovava
in
una
difficile
situazione dal punto di vista
politico, economico e sociale.
Ricorderai come le potenze
vincitrici, attribuendo tutta la
responsabilità della guerra alla
Germania, le avevano imposto
una pace punitiva.
Le condizioni di pace per la Germania furono durissime: oltre a un
enorme risarcimento ai vincitori, i tedeschi persero le colonie,
l’esercito fu ridotto, e la Francia ottenne per 15 anni lo sfruttamento
delle importanti miniere della Saar. Inoltre la Germania fu di fatto
divisa in due parti dal cosiddetto corridoio di Danzica, lasciato alla
Polonia
LA REPUBBLICA DI WEIMAR
Mentre gli eserciti degli imperi
centrali stavano perdendo la
guerra, in Germania vi fu una
rivoluzione che portò, nel
novembre 1918, al crollo
dell’impero (il Reich) e
all’instaurazione di una
repubblica, che prese il nome
della città in cui venne trasferita la
capitale, Weimar
LA REPUBBLICA DI WEIMAR
Le prime elezioni vennero vinte dai
socialdemocratici, un partito socialista
moderato. Il primo presidente fu Friedrich
Ebert
LA REPUBBLICA DI
WEIMAR
La Germania attraversò in questa fase
una difficile situazione politica e una
gravissima crisi economica: l’inflazione
divenne
gigantesca,
mentre
la
disoccupazione aumentò gravemente
IL NAZISMO E LA SALITA AL POTERE DI HITLER
Nel 1920 venne fondato, a Monaco di
Baviera, il Partito nazionalsocialista dei
lavoratori (partito nazista), di cui divenne
il capo Adolf Hitler, un austriaco che,
allora, aveva 31 anni, e aveva
combattuto
nella
Prima
guerra
mondiale, raggiungendo il modesto
grado di caporale
Il partito di Hitler era fortemente
influenzato dal fascismo italiano,
e come esso era un partito di
estrema
destra,
che
si
riproponeva di combattere le
forze politiche socialiste anche
ricorrendo alla violenza
Discorso di Hitler
IL NAZISMO E LA SALITA AL POTERE DI HITLER
«Il primo compito non è quello di creare una
Costituzione nazionale dello Stato, ma quello
di eliminare gli ebrei. Si pensi alle
devastazioni che l’imbastardimento giudaico
appresta ogni giorno al popolo nostro, e si
rifletta che questa intossicazione del sangue
potrà solo dopo secoli, e forse mai, essere
eliminata dal corpo della nostra nazione. Si
consideri
pure
quanto
questa
decomposizione della razza abbassi gli ultimi
valori ariani del popolo tedesco, e spesso li
distrugga, cosicché la nostra forza di nazione
portatrice di civiltà va sempre retrocedendo»
(Dal Mein Kampf)
Il Mein Kampf («La mia lotta») è un libro scritto da Hitler in carcere,
quando fu arrestato, nel 1923, in conseguenza del tentativo (fallito)
di prendere il potere con un colpo di stato. Nel libro sono esposti la
sua ideologia razzista e i suoi progetti politici
IL NAZISMO E LA SALITA AL POTERE DI HITLER
Ma quali erano le idee di Hitler? Il suo programma (che troviamo
esposto
video
nel libro “Mein Kampf”) era nazionalista, razzista e antidemocratico. I
punti principali erano:
1. La razza ariana, di cui, secondo Hitler, facevano parte i Tedeschi, era
superiore alle altre. Slavi e soprattutto Ebrei erano considerate razze
inferiori; gli Ebrei, in particolare, dovevano essere eliminati
2. La democrazia e il socialismo erano i nemici della Germania. Era
quindi necessario un governo dittatoriale affidato al partito nazista
(NSDAP)
3. La Germania doveva tornare ad essere una grande potenza e le
condizioni della pace del 1919 dovevano essere cambiate.
Occorreva un’espansione territoriale verso est (gli
Slavi dovevano essere schiavizzati)
IL NAZISMO E LA SALITA AL POTERE DI HITLER
Come si può vedere dalla tabella, in cui sono riportati i voti dei
partiti tedeschi alle elezioni politiche tra il 1919 e il 1933, i nazisti
videro aumentare considerevolmente i propri voti a partire dal
1930. La crisi del 1929, che avrà conseguenze pesanti anche in
Europa, fa aumentare i conensi elettorali del partito di Hitler
Percentuale di voti ottenuti nelle elezioni dai principali partiti tedeschi
1919
1928
1930
1932
1933
-
2,6
18,3
37,4
43,9
Altri partiti di destra
14,7
22,9
13,5
7,1
9,1
Zentrum
19,7
15,2
14,8
15,7
13,9
Democratici
18,6
4,9
3,8
1,0
0,9
Socialdemocratici
37,9
29,8
24,5
21,6
18,3
Socialisti indipendenti Comunisti
7,6
10,6
13,1
14,6
12,3
Nazisti
IL NAZISMO E LA SALITA
AL POTERE DI HITLER
Dopo la crisi del 1929 gruppi
sociali sempre più ampi
cominciarono ad appoggiare
i nazisti: il ceto medio,
l’aristocrazia, industriali ma
anche disoccupati, disperati
per la grave crisi economica.
Nel
1933
Hindenburg,
presidente della repubblica,
affida a Hitler l’incarico di
capo
del
governo
(cancelliere)
Hitler perseguitò scrittori e scienziati che
non avevano voluto aderire al regime
nazista o che erano ebrei. Molti
lasciarono la Germania
LA DITTATURA NAZISTA
Rogo di libri
Video rogo dei libri
Marlene Dietrich
Fritz Lang
Sigmund Freud
Albert Einstein
Thomas Mann
LA DITTATURA NAZISTA
Heinrich Heine, poeta
tedesco dell’Ottocento:
«Chi brucia libri finisce
con il bruciare uomini»
Joseph Goebbels,
ministro della
propaganda del
Terzo Reich:
«Quando sento
parlare di cultura,
metto mano alla
pistola»
La propaganda del regime nazista
era martellante. Ogni aspetto della
società era controllato dal regime,
soprattutto
la
scuola
e
le
organizzazioni giovanili
Josef Goebbels, ministro
della propaganda
LA DITTATURA NAZISTA
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