Bol Valle N°14 - Sapori di Valle Camonica

BOLLETTINO AGROMETEO
AGROMETEOROLOGICO
ROLOGICO N° 14 del
16/07
16/07/2014
/07/2014
SEGRETERIA TELEFONICA 0364/324077 : 1 MELO
2 VITE
4 PICCOLI FRUTTI
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DIVISIONE DELLE MACROZONE:
ZONA 1: DA ARTOGNE A BRENO IN DESTRA OROGRAFICA FIUME OGLIO;
ZONA 2: DA DARFO BOARIO TERME A BRENO IN SINISTRA OROGRAFICA FIUME OGLIO;
ZONA 3: DA BRENO A SELLERO;
ZONA 4: DA SELLERO A EDOLO
PREVISIONI
METEOROLOGICHE
(previsioni della rete meteorologica regionale: http://www.arpalombardia.it/meteo/bollettini/bolmet.htm)
MERCOLEDI’ 16 LUGLIO
GIOVEDI’ 17 LUGLIO
VENERDI’ 18 LUGLIO
Le condizioni meteo appaiono stabili per tutta settimana con possibili temporali nelle ore pomeridiane.
Comunità Montana di Vallecamonica – Servizio Agricoltura 0364 324019
LE INDICAZIONI NEL BOLLETTINO NON SONO VINCOLANTI. CIASCUNA AZIENDA È COMUNQUE LIBERA DI SEGUIRE PROPRIE
STRATEGIE
VITE
FASE FENOLOGICA
Da chiusura (Incrocio Manzoni a Cerveno), a pre-invaiatura su
Chardonnay a Darfo (BBCH 77-80).
La grande maggioranza dei vigneti è in chiusura grappolo. Si
prevedono i primissimi acini invaiati all’inizio della prossima settimana
per i vitigni bianchi a Darfo.
SITUAZIONE FITOSANITARIA E DIFESA
PERONOSPORA
Il monitoraggio di questa settimana ha rilevato un ulteriore aumento della pressione del fungo, dovuta alle
continue piogge pomeridiane. Si ricorda che il grappolo è scuscettibile di infezioni di peronospora fino
all’invaiatura, anche se il rachide, dopo la chiusura del grappolo, difficilmente può essere colpito.
Le previsioni meteo indicano possibili temporali pomeridiani fino a giovedì 17, tempo stabile per venerdì 18
e sabato 19, probabili piogge per domenica 20.
Si suggerisce quindi di MANTENERE LA COPERTURA DELLA VEGETAZIONE a scadenza del trattamento
precedente. Oppure, si può prevedere di intervenire dopo eventuali piogge nei vigneti dove si è appena
cimato (assenza di nuove foglioline in crescita) oppure nei vigneti dove si intende cimare a breve (togliendo
così eventuali nuove foglie non protette che potrebbero infettarsi).
• Nella maggior parte dei vigneti, nei vitigni a bacca bianca e biologici, trattare utilizzando rame. Se
necessario, accorciare gli intervalli tra i trattamenti a 5-6 giorni. Trattare anticipando le piogge.
Distribuire 600 g/ha di Rame metallo. Utilizzare preferibilmente Ossidulo (Cobre Nordox) o Poltiglia
Bordolese (varie) che garantiscono ottima adesività e resistenza al dilavamento. Es. P.B. al 20% di
Rame metallo x 3 kg/ha = 600 g/ha di Rame metallo In caso di piogge dilavanti, oltre 30 35 mm
(anche sommatoria di più piogge), ripristinare la copertura al più presto e prima di ulteriori
piogge.
• Nei vigneti con infezioni di peronospora, si consiglia di intervenire utilizzando Dimetomorf (Forum
R3B, Quasar R) a dosi alte di
EVITARE DI UTILIZZARE PIÙ DI TRE VOLTE ALL’ANNO PRODOTTI
etichetta.
CHE ABBIANO LO STESSO CODICE DI MODO DI AZIONE
Evitare di ripetere più di tre
volte all’anno i principi attivi
con medesimo modo di azione
(vedi tabella a fianco)
Es. di prodotto
Galben R
Kasko R
Ridomil gold R, Mexil oro R
Zemix, Electis R
R6 Albis
Mildicut
Non consigliato
Forum, Quasar
Melody
Pergado
Non consigliato
Principio attivo
Benalaxyl
Metalaxyl
M-Metalaxyl =mefenoxam
Zoxamide
Fluopicolide
Cyazofamide
Amisulbrom
Dimethomorph
Iprovalicarb
Mandipropamid
Rame
Cymoxanil
modo di azione
A1
A1
A1
B3
B5
C4
C4
F5
F5
F5
Nessun problema
N.C.
OIDIO
Le piogge diffuse dei giorni scorsi avevano determinato un abbassamento della pressione del fungo. Il
monitoraggio di questa settimana ha invece rilevato un aumento delle infezioni. SI RICORDA CHE
L’ACINO È SENSIBILE AL FUNGO FINO ALL’INVAIATURA
Si suggerisce quindi di utilizzare:
• 5 kg/ha di Zolfo bagnabile da abbinare al trattamento antiperonosporico di copertura;
• chi utilizza antiperonosporici penetranti, può abbinare Spiroxamina (Prosper) (vedi nota bollettini
precedenti sull’utilizzo della Spiroxamina se miscelato con fosfiti), a dose di media 1 lt/ha, non più di 2
volte all’anno oppure Metrafenone (Vivando) a 0,2 l/ha.
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LE INDICAZIONI NEL BOLLETTINO NON SONO VINCOLANTI. CIASCUNA AZIENDA È COMUNQUE LIBERA DI SEGUIRE PROPRIE
STRATEGIE
Si può utilizzare anche Quinoxifen (Arius, Xi),
Penconazolo (es. Topas, Nexol), purché in vigneti
senza presenza di Oidio.
• In caso di attacchi conclamati, NON intervenire con
prodotti di sintesi ma utilizzare Zolfo in polvere a
30-35 Kg/ha ogni 3-4 giorni, per alcune volte, NON
intervenire nelle ore più calde, effettuare il
trattamento il mattino molto presto.
BOTRITE
Le condizioni climatiche dell’ultimo periodo continuano a determinare condizioni molto favorevoli allo
sviluppo di Botrite. Intervenire al più presto con
leggere sfogliature manuali (togliendo le foglie
basse, quelle che toccano il grappolo e lo
mantengono umido perché impediscono all’aria di
circolare),
per
liberare
dall’eccessivo
affastellamento la zona centrale dei cordoni e la
zona della curva del Guyot.
Mantenere l’erba alta contribuisce ad abbassare
più velocemente l’umidità del terreno e dell’aria
e quindi a ridurre il rischio di Botrite.
I vigneti troppo carichi sono molto più
predisposti ad essere soggetti ai marciumi.
Nei vigneti in zone solitamente problematiche, nei
vitigni sensibili e a grappolo serrato, dove è stato previsto un secondo intervento in prechiusura grappolo, è
importante alternare il principio attivo, non utilizzando quindi lo stesso utilizzato in post-fioritura. Evitare
Switch o Cantus come secondo intervento per la loro maggiore residualità. Per un secondo intervento
potrebbero essere interessanti Fenexamide (Teldor), Pirimetanil (Scala), Fluazinam (Luna). Bagnare
abbondantemente solo la zona dei grappoli. L’intervento va fatto da solo (non in abbinamento con
antiperonosporici), utilizzando 500-600 litri di acqua/ha
FLAVESCENZA DORATA
Si segnala la presenza di piante sintomatiche. È dovere di tutti prevedere ogni precauzione per la
corretta profilassi.
Ricordiamo che, anche se il trattamento insetticida effettuato possa ritenersi sufficiente a contenere la
popolazione di Scafoideo t. (cicalina vettrice), l’estirpazione IMMEDIATA delle piante infette deve
considerarsi operazione complementare ed INDISPENSABILE PER LA BUONA RIUSCITA DELLA LOTTA AI
GIALLUMI DELLA VITE e alle malattie del legno in generale. Ogni pianta malata è serbatoio e fonte di
propagazione di malattia.
Se risulta difficoltosa l’estirpazione della pianta malata, in questo periodo, vista la piena
vegetazione, si consiglia di procedere al taglio della pianta a livello del tronco unita alla immediata
eliminazione di tutta la parte verde (foglie, tralci).
CHARDONNAY A DARFO
MAL
MERLOT A ESINE
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STRATEGIE
DELL’ESCA
In questo periodo cominciano ad essere riconoscibili le piante colpite da
questa pericolosa malattia del legno, che può essere combattuta solo
con la prevenzione. Per salvaguardare i vigneti è indispensabile
estirpare immediatamente, oppure segnare in modo evidente, tutte
le piante malate in modo da poterle estirpare in inverno.
Sintomi Mal dell’Esca
PRATICHE COLTURALI
NUOVI IMPIANTI E RIMPIAZZI
Fare MOLTA attenzione a non danneggiare le viti con gli organi meccanici (zappe e, soprattutto,
decespugliatori). In zone soggette al Legno nero, togliere accuratamente il convolvolo dal vigneto
(evitare che si abbarbichi sulle giovani viti). Zappettare le giovani viti e strappare le malerbe su terreno
in tempera.
GESTIONE DEL SUOLO
Non lavorare il suolo ora. L’erba contribuisce a ridurre l’umidità e diminuisce il rischio di attacchi botritici.
CIMATURE
Nei vigneti più vigorosi, dove necessario, ripetere le cimature alzando di 15 cm il punto di taglio. Tenere
presente che è opportuno asportare poca vegetazione ad ogni cimatura, senza attendere di dover
togliere porzioni molto lunghe di germoglio. Non cimare a poche foglie dopo il grappolo!!! È
SBAGLIATO.
SFOGLIATURE
Evitare sfogliature eccessive: i grappoli troppo esposti
possono scottarsi, perdono profumi e sintetizzano meno
sostanze coloranti, soprattutto nei vitigni a bacca bianca.
La sfogliatura va effettuata togliendo le foglie fino
all’altezza del grappolo e lasciando quelle sopra il grappolo,
in modo da NON esporre il grappolo alla luce, ed evitare il
danno da scottatura.
Nella foto accanto, danni da sfogliatura eccessiva.
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STRATEGIE
MELO
FASE FENOLOGICA
Crescita Diametro Golden delicius
68
66
64
62
60
58
56
54
52
50
48
46
44
42
40
38
36
34
32
30
28
26
24
22
20
18
16
14
12
10
GIANICO
DARFO 1
DARFO 2
CERVENO
CETO
EDOLO
09
02
25
18
11
04
28
21
14
07
7
/0
7
/0
6
/0
6
/0
6
/0
6
/0
5
/0
5
/0
5
/0
5
/0
0
/2
0
/2
0
/2
0
/2
0
/2
0
/2
0
/2
0
/2
0
/2
0
/2
14
14
14
14
14
14
14
14
14
14
Nei frutteti in cui l’effetto diradante è stato blando, terminare il prima possibile, se non già ultimato, la
selezione dei frutti. Inoltre concludere la potatura verde.
GEMMA A FIORE NATA NELLA ZONA DI
PRODUZIONE IN SEGUITO A
TEMPESTIVO E IDONEO DIRADO
EFFETTO DELLA POTATURA VERDE. SI
NOTI IL RAMO DELL’ANNO CIMATO E
LE GEMME A FIORE SVILUPPATESI IN
SEGUITO ALL’OPERAZIONE
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SITUAZIONE FITOSANITARIA E DIFESA (IN VERDE PRINCIPI ATTIVI BIOLOGICI)
Si consiglia di effettuare un trattamento con coprente (principi attivi: Dithianon, Zolfo in formulazione liquida
solo nelle ore serali) una volta trascorsi 7 giorni dalla precedente applicazione, considerando il giorno del
trattamento. Viste le recenti catture di Cydia Pomonella miscelare al trattamento l’ovicida contro la
carpocapsa (principi attivi: Emamectina, Chlorantraniliprole, Virus della granulosi) in tutta la Valle
Camonica.
Cydia Pomonella
11
10
Gianico
9
Darfo 1
8
Edolo
7
Ceto
6
Darfo 2
5
Berzo Inferiore
4
Cerveno
3
2
1
09
/0
7/
20
14
14
02
/0
7/
20
4
01
6 /2
/0
25
18
/0
6/
20
14
14
11
04
/0
/0
6 /2
6/
20
01
4
14
5/
20
/0
28
21
/0
5/
20
14
14
5/
20
/0
14
07
/0
5/
20
14
0
PICCOLI FRUTTI
FASE FENOLOGICA
Il mirtillo è nella fase di
raccolta.
Il lampone rifiorente è nella
fase di inizio raccolta.
La mora è nella fase di primi
frutti maturi.
PRATICHE COLTURALI
Concimare utilizzando un concime a basso tenore di azoto (2-3% max).
- Sul lampone rifiorente iniziare a selezionare i tralci (12-15 per metro lineare).
- Sul ribes effettuare la cernita dei nuovi polloni lasciandone al massimo 3-4 di rinnovo.
- Sulla mora è possibile iniziare a selezionare i polloni. In caso di piante con scarso rinnovo e con polloni
vigorosi, è possibile tagliarli a 3 gemme in modo da favorire la formazione di 3 rami produttivi. La perfetta
formazione delle piante prevede la presenza di 5 polloni di rinnovo.
SITUAZIONE FITOSANITARIA E DIFESA (IN VERDE PRINCIPI ATTIVI BIOLOGICI)
Al momento non sono necessari trattamenti.
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