Political Risk & Country Analysis Ottobre, 2015 NIGERIA – Guida Paese NIGERIA V Superficie: 923.768 km² Città principali: Abuja, Lagos, Port Harcourt Popolazione ed età media: 181,5 mln; 18,2 anni Lingue: Inglese, hausa, yoruba, Igbo (Ibo), Fulani Fonte: CIA, The World Factbook, 2015 Forma di governo: Repubblica presidenziale Agenzie di rating Rating Outlook B+ Ba3 BB5/7 Stabile Stabile Negativo - S&P’s Moody’s Fitch SACE 1 Contesto operativo Fare business 2 Competitività 2 Corruzione 2 Dati macroeconomici Opportunità per il business internazionale 3 Classificazione 170° (su 189 paesi) 127° (su 144 paesi) 136° (su 175 paesi) Punti di debolezza 2014 2015s 2016s 2017s 569 491 514 588 3.200 2.690 2.750 3.070 Variazione del PIL (% ) 6,3 3,2 4,1 5,5 Consumi privati (% PIL) 70,9 74,8 73,3 72,1 2 4 5,1 6,6 Inflazione (% ) 8,1 9,5 9,4 7,8 Bilancio Pubblico(% PIL) -0,8 -1,6 -1,4 -1,3 Debito pubblico (% PIL) 10,8 12 12 11,7 158,55 199,3 226 235 PIL ($ mld) PIL pro-capite ($) Consumi privati (% ) Cambio NGN/USD Forte sperequazione economico-sociale tra il nord e sud del paese. Esacerbante conflitto etnico-religioso e presenza di movimenti armati nel nord (costante è la minaccia terroristica di Boko Haram) e nel sud del paese. Fonte: Economist Intelligence Unit, Settembre 2015 Interscambio mln € 2013 2014 Export Italia 839 970 Import Italia 1.987 982 Saldo Italia -1.148 -12 Prima economia dell’Africa, con il più ampio mercato interno del continente. Ingenti risorse naturali. Forte capacità di attrarre investimenti stranieri (tra le prime 5 economie africane). Storica presenza italiana. Buono stato finanze pubbliche. Relativa facilità di accesso al credito. Endemica presenza di economia sommersa. Elevato tasso di disoccupazione. Fonte: Istat, Settembre 2015 1 Condizioni di assicurabilità: i Paesi sono classificati in 8 categorie di rischio da 0 a 7, dove 0 rappresenta il minimo rischio, mentre 7 il massimo. 2 Fare business: World Bank, Doing Business 2015 Competitività: World Economic Forum, Global Competitiveness Index 2014-2015 Corruzione: Transparency International, Corruption Perception Index 2014 3 L’indicatore è una media delle valutazioni espresse nelle singole sezioni del documento. UniCredit – Political Studies Eccessiva dipendenza dagli idrocarburi e ricadute negative della diminuzione del prezzo del petrolio (es. forte volatilità tasso di cambio). Punti di forza pag. 1 Contesto operativo molto problematico. Disclaimer nell’ultima pagina Ottobre, 2015 Political Risk and Country Analysis NIGERIA – Guida Paese QUADRO POLITICO Contesto politico 1) Scenario politico. Le elezioni generali di Marzo 2015 sono state segnate dalla vittoria del partito di opposizione All Progressives Congress (APC) e del suo candidato alla presidenza, l’ex generale musulmano, Buhari. Si tratta della prima alternanza pacifica alla guida del Paese da quando la Nigeria è tornata una democrazia nel 1999. 2) Tematiche attuali. Numerose sono le questioni aperte, di difficile soluzione: • Rafforzare l’azione di contrasto al movimento terrorista islamista Boko Haram fortemente attivo nel Nord-Est del paese, ed al movimento per l’emancipazione del Delta del Niger nella regione Sud-Est. • Intraprendere un nuovo percorso di pacificazione nazionale tra Nord-Sud, Musulmani-Cristiani, produttori di petrolio-non produttori di petrolio. • Diversificazione economica e lotta alla povertà e alla corruzione. Tra le priorità anche la riforma del settore petrolifero (tra cui quella della società petrolifera statale – Nigerian National Petroleum Corporation) e della rete elettrica che versa in condizioni pessime. Indicatori politico-sociali Fonte: Rielaborazione UniCredit su dati Economist Intelligence Unit, 2015 3) Scenari futuri. Dopo quasi venti anni di potere del People Democratic Party (PDP), il percorso di transizione democratica pacifica si presenta delicato e pieno di sfide. Nonostante le promesse fatte in campagna elettorale (come ad esempio lotta alla disoccupazione, il rilancio dell’economia) e le aspettative della comunità internazionale sul neo presidente, difficilmente Buhari riuscirà a risolvere tutti i problemi entro i quattro anni del suo mandato. Il ritardo peraltro nella nomina del suo governo ha rallentato ulteriormente il processo di riforme. Ad ogni modo, l’intensificarsi di contatti con le potenze mondiali (USA e Regno Unito) e con i paesi confinanti (Chad, Niger e Camerun) per avere un pieno sostegno logistico e militare nella lotta contro Boko Haram rappresenta un buon viatico, oltre che un’importante inversione di tendenza rispetto al precedente governo. QUADRO ECONOMICO Contesto economico Composizione del PIL 2014 Fonte: Rielaborazione UniCredit su dati CIA World Factbook, 2015 Political Studies 1) Elementi di forza. Prima economia dell’Africa per PIL nominale e tra le prime cinque per attrazione di IDE. Nonostante l’impatto negativo del calo dei prezzi del petrolio, l’economia è prevista in ripresa positiva (PIL, consumi privati) nel biennio 2016-17. Ampio mercato interno, è lo stato più popolato del continente. Notevoli riserve di idrocarburi, possiede oltre il 30% di riserve africane di petrolio ed è sesta per riserve mondiali di gas. E’ il più importante produttore di petrolio nell’Africa sub sahariana. Buono stato delle finanze pubbliche con bassi livelli di deficit e debito pubblico.. 2) Elementi di debolezza. Economia scarsamente diversificata e dipendente dagli idrocarburi (le entrate petrolifere rappresentano il 90% dell’export e l’80% delle entrate statali). Forte impatto del calo dei prezzi internazionali del petrolio nel 2015, sia in termini di riduzione del PIL, aumento dell’inflazione, che di forte volatilità della moneta locale (che ha perso circa il 50% nel 2015 e prevista in ulteriore deprezzamento nel 2016-2017). Sperequazione economico - sociale, con quasi il 70% della popolazione al di sotto della soglia di povertà. Elevata disoccupazione soprattutto al nord. Economia informale radicata e diffusa. 3) Scenari futuri. La dipendenza dell’economia dal settore petrolifero rappresenta un elemento di debolezza soprattutto alla luce del calo dei prezzi internazionali del petrolio e delle esportazioni di greggio verso partner storici (in particolare USA), che hanno causato un forte depauperamento delle riserve in valuta estera, oltre che una riduzione delle entrate fiscali. In una tale congiuntura, molto difficilmente il nuovo governo potrà dare vita a politiche economiche idonee a mitigare la forte sperequazione economico-sociale nel breve periodo, lasciando quindi viva una latente scia di malcontento nella popolazione, che potrebbe andare a foraggiare le fila dei gruppi terroristici. Certamente la presenza di tali movimenti armati nel nord e sud rappresenta un forte dispendio di risorse economiche che potrebbero essere spese nella creazione di infrastrutture di cui il paese è sprovvisto. pag. 2 Disclaimer nell’ultima pagina Ottobre, 2015 Political Risk and Country Analysis NIGERIA – Guida Paese INTERSCAMBIO COMMERCIALE - IDE Import dall’Italia per settori (% , 2013) 1) Scambi con l’Italia. Per quanto riguarda il 2014 l’interscambio bilaterale ha totalizzato un totale di €1,9 mld, costituito da €970 mln di esportazioni (+15,6% rispetto a 2013) e da €982 mln di importazioni (-50,5% rispetto a 2013). Il saldo commerciale è stato negativo per l’Italia di €12 mln, ma in fortissima riduzione rispetto all’anno precedente. 2) Import settoriale dall’Italia. Analizzando la composizione merceologica dei principali prodotti esportati dall’Italia, la Nigeria risulta particolarmente interessata alla meccanica strumentale, metallurgia e prodotti in metallo, apparecchi elettrici, prodotti chimici, mobilio, gomma, plastica e materiale per costruzione. Fonte: Rielaborazioni UniCredit su dati SACE, 2015. QUADRO OPERATIVO Contesto operativo 3) Interscambio e Investimenti Diretti Esteri (IDE). Nel 2014 l’interscambio commerciale complessivo Nigeria – Mondo è stato pari a €108 mld di cui €70 mld di export (idrocarburi, cacao, legname) e €38 mld di import (macchinari, apparecchiature elettroniche e veicoli), con una bilancia commerciale positiva di circa €32 mld. I principali partner commerciali si sono confermati Cina, Stati Uniti, Olanda e Regno Unito. Nel 2014 la Germania è stata un buon partner commerciale per la Nigeria, con un interscambio bilaterale pari a circa €5,3 mld, con importazioni dalla Germania pari a €1,3 mld, ed esportazioni pari a €3,9 mld. Per quanto concerne i flussi IDE, nel 2014 sono stati pari a $4,7 mld, in notevole calo rispetto al 2013 ($5.609 mln). Per quanto riguarda gli ultimi dati, nel primo quadrimestre del 2015, la maggioranza dei flussi è giunta dal Regno Unito con un totale di $1.759 mln, che rappresenta il 65,9% del totale. 1) Contesto operativo. Il contesto operativo nigeriano è piuttosto difficoltoso, oltre alle problematiche di sicurezza uno degli ostacoli per fare affari in Nigeria è l’affidabilità dei partner commerciali locali. Le imprese italiane che desiderano investire e operare in Nigeria debbono registrare una azienda in loco in base al diritto nigeriano. Scarse le infrastrutture (soprattutto l’accesso alla rete elettrica) e forte la corruzione, buono l’accesso al credito e l’efficienza del mercato del lavoro. Secondo il Doing Business 2015, l'economia della Nigeria si colloca al 170° posto su 189 paesi, mentre per il Global Competitiveness Report 2014-2015 si classifica al 127° posto su 144 paesi. 2) Pagamenti e riscossioni. Il contante e gli assegni domestici rimangono lo strumento di pagamento più utilizzato per l’acquisto di beni e servizi. Le procedure per la risoluzione delle cause di insolvenza durano in media 2 anni e si recuperano in media 27,9 centesimi ogni dollaro. A livello globale, la Nigeria è al 131° posto nella classifica Doing Business 2015 per quanto concerne la facilità nel risolvere casi di insolvenze. Principali indicatori DB 2015 Fonte: Rielaborazione UniCredit su dati World Bank, Doing Business 2015 (0 = migliore performance). Political Studies I 5 fattori maggiormente problematici per fare business Fonte: Rielaborazione UniCredit su dati World Economic Forum, the Global Competitiveness Report 2014-2015. *Classifica stilata in base alle risposte ricevute dagli imprenditori operanti in loco intervistati. pag. 3 Disclaimer nell’ultima pagina Ottobre, 2015 Political Risk and Country Analysis NIGERIA – Guida Paese Political Studies Political Studies: Francesca Nenci (Head of Political Studies) Political Risk & Country Analysis*: Angelica Attolico (Head of Political Risk and Country Analysis); Luciano Mario Bencivinni (Political Analyst); Andrea Bucolo (Political Analyst); Valentino De Bernardis (Political Analyst); Esra Gulfidan (Political Analyst); Alessia Messina (Political Analyst). * Political Risk & Country Analysis monitora regolarmente l’area dell’Europa Centro-orientale (AT, AZ, BA, BG, CZ, DE, HR, HU, PL, RO, RU, SK, SLO, SRB, TR, UA), ed altre regioni del mondo tra cui l’Asia, il Medioriente e Nord Africa, l’Africa subsahariana e l’America del Sud. Publication Address UniCredit Group Institutional & Regulatory Affairs Political Studies [email protected] Disclaimer Le stime e le valutazioni contenute nella Guida Paese rappresentano l’opinione autonoma e indipendente di UniCredit SpA (di seguito “UniCredit”) e si basano su dati e informazioni tratte da fonti pubbliche che UniCredit ritiene attendibili, ma sulle quali non rilascia alcuna garanzia e non si assume alcuna responsabilità circa la loro completezza, correttezza e veridicità. La Guida Paese e i dati e le informazioni contenute nella stessa possono essere conosciuti e utilizzati - sia complessivamente che individualmente solo dai destinatari cui sono indirizzati e dai dipendenti e collaboratori che sia assolutamente necessario che ne vengano a conoscenza. Ogni altro uso o distribuzione a terzi non è permesso. I dati, le informazioni, le opinioni e le stime espresse sono da considerarsi aggiornate alla data riportata nella Guida Paese. 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