Dobbiamo immaginare/ricostruire milioni/miliardi di anni di (bio)-coevoluzione costruttiva o di (bio)-competizione selettiva ? Ritorno a Lamarck alla luce della moderna biologia molecolare Cooperation towards COMPLEXITY Ernesto Burgio Comitato Scientifico ISDE Italia Les enfants du limon Lamarck gradually turned blind and died in Paris on December 18, 1829. When he died, his family was so poor they had to apply to the Academie for financial assistance. Lamarck's books and the contents of his home were sold at auction, and he was buried in a temporary lime-pit.[19] After his death, Cuvier used the forum of a eulogy to denigrate Lamarck: "His [Cuvier's] éloge of Lamarck is one of the most deprecatory and chillingly partisan biographies I have ever read—though he was supposedly writing respectful comments in the old tradition of de mortuis nil nisi bonum." Stephen J.Gould Cosa scatena le grandi controversie metafisico-teologiche, le querelles philosophiques e le scientific priority disputes che ne sono l’incarnazione moderna? E’ come se lo Zeitgeist * ponesse, in particolari momenti, taluni quesiti-chiave, ai quali gli ingegni più sensibili cercano di dar risposta E’ possibile ipotizzare che alcune di queste risposte inevitabilmente coeve* simili* o opposte** si impongano non necessariamente in ragione di una (ipotetica) superiorità/veridicità quanto in relazione alle esigenze dello Zeitgeist *? ..e quanto di teologico (o almeno di metafisico) permane e condiziona negativamente le scientific (priority) disputes che ne sono la re-incarnazione ? * Indagine sulle radici.. le varie formulazioni.. le controversie connesse al progressivo definirsi ed affermarsi dell’idea di evoluzione: l’epicentro del dibattito era ancora (e in parte, sciaguratamente, per MOLTI lo è ancora !) il ruolo dell’uomo nella creazione.. il ruolo id est l’esistenza di Dio Green JC La Morte di Adamo. L’evoluzionismo e la sua influenza sul pensiero occidentale. Feltrinelli 1979 … se i dogmatici, sedicenti depositari di verità, hanno torto per definizione … .. Non va trascurato il rischio che corrono gli uomini di Scienza/cercatori di Verità di trasformarsi in convinti assertori della superiorità della (propria) verità… religiosi (dogmatici ) scientisti The Central Dogma Of Molecular Biology …tanto più che la scienza dogmatica, è persino più pericolosa della religione dogmatica perché si propone come oggettiva, provata, universale, razionale e cerca di imporsi a sua volta ex cathedra, vanificando secoli di libera Ricerca della Verità e di lotta per la Libertà di pensiero Alla luce di quanto proposto proveremo a riflettere su alcune scientific priority disputes nell’ambito del pensiero evoluzionistico, concentrandoci non tanto ed evoluzionisti - sulla contrapposizione (ancora ideologico-metafisica) tra creazionisti/fissisti… John Ray (Newton), Linneo (Kant) sostenitori di una origine delle forme viventi/specie per progressiva Buffon trasformazione E. Darwin JB de Lamarck Wallace Ch.Darwin Paley E. Haeckel Cuvier Spencer Lyell Neodarwinism Catastrophism Creazionisti dogmatici Evoluzionisti dogmatici Creazionisti (!) non dogmatici Dobzhansky Evo-Devo … quanto appunto sulla legittimità delle rivendicazioni di priorità tra gli evoluzionisti Buffon i sostenitori dell’origine delle forme viventi (specie) per progressiva trasformazione della loro forma corporea ( fenotipo) e/o del loro programma di sviluppo (genotipo/epigenotipo) (Kant) Sewall Wright J.B.S Haldane Dobzhansky. E. Haeckel E. Darwin Ch.Darwin JB de Lamarck Conrad Waddington Geoffroy Saint Hilaire Spencer Wallace Ernest Mayr Francis Galton Stephen Jay Gould. Eva Jablonka Richard Dawkins Il 2009, per la scienza ortodossa, questo è stato indubbiamente l’anno di Charles Darwin: del 200esimo anniversario della sua nascita e dei 150 anni dalla pubblicazione dell’Origine delle Specie, il gran libro da tutti considerato la pietra angolare dell’evoluzionismo scientifico moderno.. non sono stati in molti a ricordare come quest’anno ricorra anche il bicentenario della Philosophie Zoologique di Jean Baptiste Lamarck, l’opera in cui è abbozzata la prima compiuta teoria evoluzionistica dell’epoca moderna 1809 ..lorsque votre diable était né, mon diable etait professeur… Che cosa ha determinato il definivo (almeno ad oggi) successo di Darwin nei confronti dei suoi (solo in parte riconosciuti) predecessori ? E’ stata soltanto la superiorità (innegabile) sul piano della documentazione scientifica.. la sistematicità dell’esposizione e l’apparente linearità/semplicità del quadro complessivo, almeno in parte conseguente alla priorità riconosciuta/decretata da Darwin al principio unificante della selezione naturale a decretare l’affermazione del paradigma evolutivo darwiniano? O bisogna ammettere che un ruolo lo abbia giocato lo Zeitgeist ? Nel senso che se nel primo ottocento nel confronto (ancora metafisico-teologico) tra tra fissisti/creazionisti (Newton) Linneo- Cuvier ed evoluzionisti (Buffon)- Erasmus DarwinLamarck erano i primi ad avere un peso maggiore … in epoca positivista/materialista è stato assai più facile il trionfo dei secondi: Darwin, Spencer .. Haeckel, Galton Auguste Comte If I have seen further it is by standing on the shoulders of Giants…(Letter from Isaac Newton to Robert Hooke, 5 February 1676) Il problema potrebbe apparire irrilevante.. a meno di ammettere che guadagnarsi i favori dello Zeitgeist sia disdicevole.. e che per conquistarne i favori gli intelletti più ambiziosi utilizzino, più o meno consciamente, stratagemmi che finiscono con lo sminuire il valore delle loro idee. Dobbiamo sottolineare che ci troviamo solo APPARENTEMENTE di fronte ad un caso emblematico (anche se “postumo”) di controversia moderna, per la paternità della “nuova idea”… una controversia apparentemente minore, seppur rintracciabile in alcuni scritti darwiniani, almeno in parte conseguente all’”ostinazione” con cui ,secondo Darwin, Lyell e Wallace (uomini al cui giudizio Darwin teneva), si ostinavano a definire il suo lavoro in termini di uno sviluppo della teoria lamarckiana dello sviluppo e trasmutazione progressiva…” …si tratta di una controversia assai più significativa nella misura in cui vi si riconosce l’indebita INTRUSIONE di problematiche e concettualizzazioni di ordine METAFISICO che hanno condizionato e tuttora condizionano il dibattito.. Introducendo una grave pecca (già avvertita da Lyell e Wallace) nell’opera di Darwin… Per molti anni dopo la promulgazione della dottrina lamarckiana sullo sviluppo progressivo.... la questione se i mutamenti nel modo inanimato e animato .. derivassero da eventi improvvisi e parossistici o da trasformazioni graduali e continue … Pochi passi decisivi furono fatti fino alla pubblicazione nel 1858 delle opere di Wallace e Darwin.. Letter 4038 — Darwin, C. R. to Lyell, Charles, 12–13 Mar [1863] My dear Lyell.. you refer repeatedly to my view as a modification of Lamarcks doctrine of development & progression; if this is your deliberate opinion there is nothing to be said—; but it does not seem so to me; Plato, Buffon, my grandfather before Lamarck & others propounded the obvious view that if species were not created separately, they must have descended from other species: & I can see nothing else in common between the Origin & Lamarck. I believe this way of putting the case is very injurious to its acceptance; as it implies necessary progression & closely connects Wallace's & my views with what I consider, after two deliberate readings, as a wretched book; & one from which (I well remember my surprise) I gained nothing… I must add that Henrietta, who is a first rate critic & to whom I had not said a word about Lamarck, last night said, ``Is it fair that Sir C. Lyell always calls your theory a modification of Lamarcks? Why is it more a modification of his, than of any one's else?'' Henrietta Emma Darwin Lamarck postulava una tensione intrinseca veso la complessità… .. there is an annotated copy of the first volume of a later edition (Lamarck 1830) in the Darwin Library…. there are frequent references to it in Darwin’s transmutation notebooks from 1837 onwards 2 … insomma proprio in quella che Darwin proponeva come chiave di volta (e proprio fondamentale contributo) all’intero sistema… potrebbe celarsi una residua componente metafisica (religiosa o piuttosto antireligiosa).. … la “Selezione Naturale”, un po’ come la “Mano invisibile” di Adam Smith, non reintroduceva forse il “fantasma” della Provvidenza [o piuttosto una sua caricatura (imperfetta se non cieca) ?] The Invisible Hand is traditionally understood as a concept in economics, but Robert Nozick argues in Anarchy, State and Utopia that substantively the same concept exists in a number of other areas of academic discourse under different names, notably Darwinian Natural Selection.. Daniel Dennett has argued in Darwin’s Dangerous Idea that this represents a “universal acid” which may be applied to a number of seemingly disparate areas of philosophical enquiry (consciousness and free will in particular). Social Darwinism. Adam Smith Scriveva Lyell a pg 469 della sua The geological evidences 1 of the antiquity of man.. Se noi confondiamo la variazione o selezione naturale con le leggi di creazione divinizziamo cause secondarie o esageriamo incommensurabilmente la loro influenza In genere si afferma che se c’è stata una involuzione in senso dogmatico (e, una ancor peggiore, in ambito sociale) del Darwinismo, la responsabilità è di epigoni e Neo-Darwinisti che avrebbero trasformato le grandi intuizioni darwiniane in dogmi. Ma le cose stanno realmente in questi termini ? .. e se il problema fosse invece in quel concetto di Selezione Naturale* - agente “a posteriori” su trasformazioni tutto sommato casuali, anche se in parte adattative.. collegato ad una concezione essenzialmente conflittualcompetitiva della Natura (almeno in parte ispirata dalla lettura di Malthus) progressivamente enfatizzato da Darwin, per affermare la propria indiscutibile priorità … Thomas Robert Malthus … e per ridimensionare le grandi intuizioni dei suoi predecessori (Lamarck, Erasmus Darwin): - la tensione/tendenza pro-evolutiva intrinseca alle forme di vita - la direzionalità (verso la complessità) insita nel processo, - il ruolo attivo induttore/modulatore dell’ambiente (oggi si direbbe delle informazioni provenienti dall’esterno) nei confronti delle trasformazioni (adattative) delle singole forme di vita.. … è come se, dietro le apparenze della controversia moderna (prioritaria) riemergesse l’esigenza del confronto tradizionale (metafisico-religioso) …. Darwin sapeva che le polemiche (e il successo) di On the Origin of Species erano legate alla collocazione dell’uomo tra gli altri animali e nell’ambito di un processo di trasformazione che sembrava poter fare a meno di Dio.. e in Descent of Men affrontò il problema in modo esplicito ed esauriente.. Se la “tentazione” di dimostrare razionalmente l’esistenza/necessarietà di Dio era ed è tipico dei dogmatici religiosi.. La “tentazione” di dimostrarne scientificamente la innecessarietà/non esistenza sarà da allora tipica dei dogmatici scientisti I have never been an atheist in the sense of denying the existence of a God. – I think that generally ... an agnostic would be the most correct description of my state of mind (Darwin, C. R. to Fordyce, John, 7 May 1879 History has the habit of creating heroes and anti-heroes, and so Darwin triumphed while Lamarck bore the brunt of ridicule and obscurity. The reason is that the theories of the two men are logically diametrically opposed. Darwin's theory is natural selection, and selection entails a separation of the organism from its environment. The organism is thus conceptually closed off from its experience, leading logically to Weismann's barrier and the central dogma of the genetic paradigm, which is reductionistic in intent and in actuality Lamarck's theory, on the other hand, is of transformation arising from the organism's own experience of the environment. It requires a conception of the organism as open to the environment - which it actually is - and invites us to examine the dynamics of transformation, as well as mechanisms whereby the transformation could become 'internalized'. Hence it leads logically to the epigenetic approach, which embraces the same holistic, systems thinking that Lamarck exemplifies Burkhardt, R. (1977). The Spirit of Systems, Harvard University Press, Cambridge, Mass. Organisms are not passively altered by their environment, as his colleague Geoffroy Saint1 Hilaire thought. Instead, a change "First Law" in the environment causes changes in the needs of organisms living in that environment, which in turn causes changes in their behavior. Altered behavior leads to greater or lesser use of a given structure or organ; use would cause the structure to increase 2 in size over several generations, whereas disuse would cause it to shrink or even disappear. "Second Law" 3 Lamarck's "Second Law" stated that all such changes were heritable. The result of these laws was the continuous, gradual change of all organisms, as they became adapted to their environments; the physiological needs of organisms, created by their interactions with the environment, drive Lamarckian evolution. Jean-Baptiste Lamarck (1744-1829) Philosophie zoologique (1809). 4 Lamarck introduced tree-like binary schemes for taxonomic classification Lamarck, J.-B. 1809. Philosophie zoologique, Part II. Paris. Dentu, et l’Auteur. • While the mechanism of Lamarckian evolution is quite different from that proposed by Darwin, the predicted result is the same: 5 adaptive change in lineages, ultimately driven by environmental change, over long periods of time. • It is interesting to note that Lamarck cited in support of his theory of !??!! evolution many of the same lines of evidence that Darwin was to use in the Origin of Species.. 6 - the great variety of animal and plant forms produced under human cultivation (Lamarck even anticipated Darwin in mentioning fantail pigeons!); - the presence of vestigial/non-functional structures in animals 7 - the presence of embryonic structures that have no counterpart in the adult. 8• Like Darwin and later evolutionary biologists, Lamarck argued that the Earth was immensely old. • Lamarck even mentions the possibility of natural selection in his writings, 9 although he never seems to have attached much importance to this idea. !!! !? !?! • It is even more interesting to note that, although Darwin tried to refute the Lamarckian mechanism of inheritance, he later admitted that the heritable effects of use and disuse might be important in evolution. 10 In the Origin of Species he wrote that the vestigial eyes of moles and of cave-dwelling animals are "probably due to gradual reduction from disuse, but aided perhaps by natural selection." • Several other scientists of the day, including Erasmus Darwin, subscribed to the theory of use and disuse -- in fact, Erasmus Darwin's evolutionary theory is so close to Lamarck's in many respects that it is surprising that, as far as is known now, the two men were unaware of each other's work • Lamarckian inheritance, at least in the sense Lamarck intended, is in conflict with the findings of genetics and has now been largely abandoned -- but until the rediscovery of Mendel's laws at the beginning of ??? the twentieth century, no one understood the mechanisms of heredity, and Lamarckian inheritance was a perfectly reasonable hypothesis. • Lamarck's scientific theories were largely ignored or attacked during his lifetime; Lamarck never won the acceptance and esteem of his colleagues Buffon and Cuvier, and he died in poverty and obscurity. • Today, the name of Lamarck is associated merely with a discredited theory of heredity, ??? the "inheritance of acquired traits." • However Lyell, Darwin, Haeckel and other early evolutionists acknowledged him as a great zoologist and as a forerunner of evolution… Darwin wrote in 1861: Lamarck was the first man whose conclusions on the subject excited much attention. This justly celebrated naturalist first published his views in 1801. . he first did the eminent service of arousing attention to the probability of all changes in the organic, as well as in the inorganic world, being the result of law, and not of miraculous interposition. • In several other respects, the theory of Lamarck differs from modern evolutionary theory. • Lamarck viewed evolution as a process of increasing complexity and "perfection," not driven by chance; as he wrote in Philosophie zoologique, "Nature, in producing in succession every species of animal, and beginning 11 with the least perfect or simplest to end her work with the most perfect, has gradually complicated their structure." • Lamarck did not believe in extinction: for him, species that disappeared did so because they evolved into different species. If this goes on for too long, it would mean the disappearance of less "perfect" organisms… • Yet despite these differences, Lamarck made a major contribution to evolutionary thought, developing a theory that paralleled Darwin's in many respects. • Rediscovered in the middle part of the 19th century, his theories finally !? !?! gained the attention they merited. Natural Selection as affecting Civilised Nations Daniel Dennett has argued in Darwin’s Dangerous Idea that this represents a “universal acid” I have hitherto only considered the advancement of man from a semi-human condition to that of the modern savage. But some remarks on the action of natural selection on civilised nations may be worth adding. This subject has been ably discussed by Mr. W. R. Greg,* and previously by Mr. Wallace and Mr. Galton.** Most of my remarks are taken from these three authors. With savages, the weak in body or mind are soon eliminated; and those that survive commonly exhibit a vigorous state of health… We civilised men, on the other hand, do our utmost to check the process of elimination.. Fraser's Magazine, Sept., 1868, p. 353. Mr. Wallace, Anthropological Review… Mr. Galton in Macmillan's Magazine, Aug., 1865, p. 318; also his great work, Hereditary Genius, 1870. we build asylums for the imbecile, the maimed, and the sick; we institute poor-laws; and our medical men exert their utmost skill to save the life of every one to the last moment. There is reason to believe that vaccination has preserved thousands, who from a weak constitution would formerly have succumbed to small-pox. Thus the weak members of civilised societies propagate their kind. No one who has attended to the breeding of domestic animals will doubt that this must be highly injurious to the race of man. It is surprising how soon a want of care, or care wrongly directed, leads to the degeneration of a domestic race; but excepting in the case of man himself, hardly any one is so ignorant as to allow his worst animals to breed. Leonard Darwin (1850 -1943), a son of the English naturalist Charles Darwin was Chairman of the British Eugenics Society between 1911-1928 (succeeding his half-cousin Francis Galton), Daniel Gasman: Haeckel's Monism and the Birth of Fascist Ideology Anthropogenie or The Evolution of Man (1874 edition): Haeckelian illustration of evolution To Haeckel, phylogeny was the engine of ontogeny, and thus ontogeny recapitulated phylogeny, his Biogenetic Law. 1 2 3 EVO DEVO ? EVO-lutionary DEV-elopmental biology Lo studio di questi geni dai due punti di vista, della biologia evolutiva e della biologia dello sviluppo, permette di capire meglio come gli organismi si sviluppano, dalla cellula all’uovo adulto, e su quali basi genetiche si instaurano i meccanismi che portano alla comparsa di novità fenotipiche che a volte possono originare nuovi organismi, nuove specie ... l’evoluzione e la diversificazione degli animali e delle piante può essere spiegata dai cambiamenti funzionali dei geni che controllano lo sviluppo Solo la conoscenza del modo in cui operano i geni (altamente conservati) che regolano lo sviluppo ontogenetico .. ci consentirà di capire il proesso bio-evolutivo …nel corso dell’evoluzione le divergenze biologiche e i cambiamenti morfologici sono accompagnati da un alto grado di conservazione dei moduli genetici che li determinano, dal che si deduce che le risposte alle domande evolutive sono da cercare fondamentalmente nei meccanismi che regolano l’espressione genica e la composizione del genoma. Oggi sappiamo che i geni sono straordinariamente stabili, anche quando si considerino specie separate tra loro da milioni di anni: se ad es. consideriamo il gruppo di geni Hox, quello che controlla lo sviluppo segmentale del corpo degli animali, si è mantenuto essenzialmente lo stesso nell’uomo e in organismi che da questo si sono diversificati da più di 700 milioni di anni…. Towards a New Synthesis ? MODERN EVOLUTIONARY SYNTHESIS COSMIC EVOLUTION MACROEVOLUTION PUNCTUATED EQUILIBRIA MICROEVOLUTION ENDOSYMBIOTIC THEORY HGT DEVO-EVO attractor EPIGENETICS SYSTEMS BIOLOGY NATURAL GENETIC ENGINEERING Speciation and the Environment EVOLUTIONARY ECOLOGY The Red Queen Principle NON-GENETIC FORMS OF INHERITANCE "in this place it takes all the running you can do, to keep in the same place." primo schema (in un tempo lineare/direzionato) … 1 … dovremo immaginare un processo bio-evolutivo inserito nel processo evolutivo cosmico (dai fotoni agli atomi + semplici a quelli più complessi etc) le cui ipotetiche leggi (sic) siano valide a tutti il livelli ed ambiti … From the Big Bang to Complex Stars: The Decelerating Phase of Universal Development © 2006 Accelerating.org From Biogenesis to Intelligent Technology: The Accelerating Phase of Universal Development 2 Carl Sagan’s “Cosmic Calendar” (Dragons of Eden, 1977) Each month is roughly 1 billion years. © 2006 Accelerating.org … un modello costruttivo + che selettivo.. in cui la tensione immanente verso la complessità e le regole della complessità siano riconoscibili/ipotizzabili i cui passaggi fondamentali siano di tipo aggregativo.. ricombinatorio (in termini di molecole e poi di biomolecole e poi di moduli) Abiogenesis 3 … la formazione di bio-molecole complesse Rna.. proteine.. infine Dna) rappresenta un momento essenziale.. la formazione di cellule (procariotiche) un altro.. https://www.msu.edu/course/lbs/148h/fall2007/0920prokaryotes&viruses.pdf WHERE DO WE COME FROM ? 4 l'inglobamento di microrganismi simbionti e la progressiva formazione di cellule eucariotiche un altro ancora .. e così la costituzione di organismi multicellulari etc Ipotesi – endosimbionti (Lynn Margulis): un batterio dotato di metabolismo anaerobico avrebbe inglobato un battere a metabolismo aerobico (dal quale si sarebbero prodotti i mitocondri mentre il battere ospite avrebbe fornito il nucleo) – ecc.. NOTA: in tutti i passaggi descritti fin qui (14) non c’è posto per le ipotizzate mutazioni genetiche stocastiche quale motore fondamentale del processo 5 tra i "salti" evolutivi fondamentali possiamo ricordare anche solo il big bang biologico nel Cambriano.. Probabilmente legato ad un passaggio di stato/soglia ed alla formazione di alcune fondamentali reti (epi)genetiche e conseguenti piani di sviluppo.. Cambrian Explosion Major Transitions for Complex Life Origin of multicellularity DEVO ! EVO ! Body plan diversification 6 … in tutto questo un ruolo enormemente sottovalutato è svolto dai (retro)virus e dal trasferimento orizzontale di sequenze geniche mobili: … in particolare per quanto concerne il processo evolutivo proprio degli organismi superiori le maggiori acquisizioni e trasformazioni sono il prodotto di inserimenti genici.. 7 … un esempio per tutti: la placentazione. è infatti ormai dimostrato che il sinciziotrofoblasto è il prodotto di una proteina codificata da un retrovirus: quindi i mammiferi sono "figli" dell'inserimento di un retrovirus in genomi di organismi precedenti... Here .. a viral gene has been sequestered to serve an important function in the physiology of a mammalian host. This gene, encoding a protein that we have called syncytin, is the envelope gene of a recently identified human endogenous defective retrovirus, HERV-W. We find that the major sites of syncytin expression are placental syncytiotrophoblasts, multinucleated cells that originate from fetal trophoblasts. …syncytin may mediate placental cytotrophoblast fusion in vivo, and thus may be important in human placental morphogenesis. Simplified drawing of the human placental villous structure, showing the cytotrophoblast at different stages of differentiation, syncytial fusion, syncytiotrophoblast differentiation and shedding. A child in the womb carries foreign antigens from the father as well as immunologically compatible self-antigens from the mother. 8 il fatto che il genoma dei primati e, in particolare, dell'uomo sia costituito per l'8% da HERVs.. cioè da retrovirus endogeni e per oltre la metà da retrosequenze mobili (che hanno struttura simil-retrovirale)… Events following endogenization of a retrovirus. I RETROVIRUS SONO I NOSTRI + INTIMI SIMBIONTI 8b … che svolgono un ruolo continuo di trasformazione/ingegnerizzazione reattivo-adattativa dell’intero genoma è un dato estremamente importante (Natural Genetic Engineering) Activation of an ERV through mutation I RETROVIRUS SONO I NOSTRI + INTIMI SIMBIONTI Transposable elements can be seen as a natural genetic engineering system capable of acting not just on one location at a time but on the genome as a whole .. This dynamic view of the genome has been illustrated most impressively by Shapiro who stated that the genome is composed of modular units arranged in a “Lego-like” manner that can be altered under certain circumstances A small fraction of the chromosomal DNA codes for proteins The Central Dogma of Molecular Biology depicts one direction-flow of genetic information SYSTEMS GENOMICS (BIOLOGY) REVERSE TRANSCRIPTION GRNetworks TRANSPOSABLE ELEMENTS NATURAL GENETIC ENGINEERING TRANSCRIPTION FACTORS (and COFACTORS) EPIGENETIC CHANGES The “Fluid Genome” ENVIRONMENT 9 CEM Dovremmo rappresentare l’”ambiente “ come un flusso continuo di informazioni semplici - i fotoni: singoli pacchetti di E = M = Informazione - o complesse (molecole organiche … virus… etc..) in grado di interagire con le cellule (recettori membranari proteine di trasduzione (epi)-genoma…)… TCDD Viruses 1 3 “FLUID EPI-GENOME” HERVs 4 SYNERGISM ?! 2 … determinando in esse (sia cellule procariotiche che eucariotiche) un flusso di informazioni e di conseguenti risposte , in ultima analisi (epi)genetiche… che, in alcuni casi e condizioni particolari possono dar vita a modifiche stabili e trasmissibili dell’assetto (epi) genetico ... Upon starvation some E. coli cells undergo a transient, genome-wide hypermutation (called adaptive mutation) that is recombination-dependent and appears to be a response to a stressful environment. .. adaptive mutation is regulated by the SOS response, a complex, graded response to DNA damage that includes induction of gene products blocking cell division and promoting mutation, recombination, and DNA repair. In un esperimento analogo, Barry Hall dell'Università del Connecticut sottopose dei batteri a un compito ancora più difficile: per poter metabolizzare il nuovo zucchero che era il loro unico principio nutritivo, dovettero effettuare due mutazioni, una delle quali era un'eliminazione di istruzioni genetiche esistenti. Le probabilità che due mutazioni avvengano a caso, nello stesso periodo di tempo sono poco più di una su un miliardo. Come nell'esperimento di Cairns, i batteri trasmisero poi la capacità appena acquisita alle successive generazioni... These experiments suggested that mutations in bacteria are influenced by the selective pressures that the bacteria are placed under. In other words, it seems that the environment can sometimes affect the genotype as suggested by Lamarck. This hypothesis, if true, would modify the central dogma of molecular biology, which states that DNA defines protein expression, and that protein expression creates function in a physical environment. If the environment provides feedback to DNA to mutate in a given way, such a process would involve an information transfer from the environment to the DNA. … studi più recenti dimostrano come le mutazioni adattative vadano inserite in un contesto più ampio di stress e caos genomico con rotture e ricombinazioni, alterazioni dei meccanismi di riparazione, amplificazioni e uno stato di iper-mutazione diffuso a tutto il genoma batterico attivato e regolato dal sistema SOS, che risponde a precisi segnali ambientali. ambientali ..other, unselected mutations do occur throughout the genome in the same transiently hypermutable subpopulation that is producing adaptive mutants..Rather, it would appear that stationary bacteria, under severe metabolic or environmental stress, can acquire a transient hypermutable state in which the mutation rate is radically increased in an undirected manner…. E’ stato anche dimostrato da tempo che tali molecole-segnale sono ubiquitariamente diffuse in tutti gli ecosistemi, ecosistemi essendo prodotte e trasmesse orizzontalmente tra microrganismi anche molto distanti tra loro sul piano genetico e filogenetico e che anche la gran parte delle resistenze si producono e trasmettono in questo modo. Martínez JL.Antibiotics and antibiotic resistance genes in natural environments Science. 2008 Jul 18;321(5887):365-7. Alonso A, Sánchez P, Martínez JL. Environmental selection of antibiotic resistance genes. Environ Microbiol. 2001 Jan;3(1):1-9 Martínez JL, Baquero F, Andersson DI. Predicting antibiotic resistance Nat Rev Microbiol. 2007 Dec;5(12):958-65 … la situazione è evidentemente molto più complessa per quanto concerne gli organismi pluricellulari e, in particolare, gli organismi superiori.. Percentage of non-coding DNA during evolution … AS EUKARYOTIC COMPLEXITY GROWS SO DOES NON-CODING DNA GREATER THAN 95% OF our DNA LESS THAN 1.5% OF HUMAN GENOME ENCODES PROTEINS, BUT ALL DNA IS TRANSCRIBED 40% OF HUMAN GENOME IS TRANSPOSONS & REPEAT GENETIC ELEMENTS. about 45% of the human genome is derived from transposon DNA ( symbiontic !) Despite their parasitic nature …. transposable elements are a powerful force in genome evolution Transposons (and retroviruses) are natural gene delivery vehicles that are being developed as genetic tools. Temin (1971..)... C-Onc V-Onc Il genoma dello scimpanzé è per il 98.77% identico a quello umano. In media, un gene codificante una proteina in un uomo differisce dal suo ortologo nello scimpanzé per due sole sostituzioni aminoacidiche ..quasi un terzo dei geni umani Evo hanno esattamente la stessa traduzione proteica dei loro ortologhi nello scimpanzé ..piuttosto stabili da milioni di anni sul piano genetico e fenotipico... Species phylogeny Orangutan Gorilla Chimpanzee From the Tree of the Life Website, University of Arizona Human Sanger Institute Chimpanzee-human divergence Evo 6-8 million years Hominids or hominins Chimpanzees Humans Brain: a rapidly evolving Organ ? INTELLIGENT DESIGN Epigenetic modifications : a molecular environmental effect Nature Genetics Critical determinants of the epigenome Devo Acute enviroemental events Environment Daily (low intensity) enviromental events Celiac Disease Genetic Mutations etc. Epi-Mutations And Alzheimer Disease ? Fraga et al., PNAS. 2005. CHANGING EPIGENOME Why this disease is concordant in only 60% to 70% of identical twins. Nurture Epigenetic differences in homozygotic twins 3 -y e a r -o ld tw in s 5 0 -y e a r -o ld tw in s Fraga et al., PNAS. 2005. Soft -wired memory http://www.nature.com/news/2006/060508/images/441143a-i2.0.jpg • L’Ambiente agisce più direttamente sull’epigenoma (assetto cromatinico-hystone code, metilazione DNA, RNA minori..) • e attraverso questo sul genoma • Possiamo anche dire che l’evoluzione del fenotipo individuale anche patologico (!) è determinato dall’epigenoma più che dal genoma Interphase chromosomes Mitotic chromosome DNA double helix (2-nm diameter) Euchromatin Histones “Beads on a string” Nucleosome (10-nm diameter) Heterochromatin Tight helical fiber (30-nm diameter) Supercoil (200-nm diameter) Metaphase chromosome 700 nm Campbell NE et al (Eds): Biology: Concepts & Connections 4th Edition, 2003 Multiple levels of packing are required to fit the DNA into the cell nucleus Nuclear DNA is normally tightly wrapped around histones rendering the DNA inaccessible to the general transcription machinery and hence this tight association prevents transcription of DNA DNA methylation Covalent modification of the DNA is also important for gene silencing human cells. Most genes have GC rich areas of DNA in their promoter regions. These are referred to as CpG islands. Methylation of the C residues within the CpG islands leads to gene silencing (highly unstable base) The Histone tails are a critical determinant of chromatin structure Le code aminoacidiche degli istoni potrebbero essere considerate come la componente sensoriale /ricettiva del genoma … Histone Tails are subject to a variety of covalent modifications Histone Code” hypothesis: modifications of the Histone tails act as marks read by other proteins to control the expression or replication of chromosomal regions E.g. generally, Histone Acetylation is associated with transcriptionally active genes Deacetylation is associated with inactive genes (= gene silencing) Controlling active and inactive states of embryonic and somatic cells Gene- and tissue-specific epigenetic patterns b a 2 Hormones 1 Mismatch Repair Enzymes Trascription Factors Correct organization of chromatin e c X chromosome inactivation 3 microRNAs f Genomic imprinting d Silencing repetitive elements Many toxicants cause rapid alterations in gene expression by activating protein kinase signaling cascades. Histone Acetyltransferases; Histone Methyltransferases Histone Deacetylases. Histone Lysine Acetylation P H3-K9 The resulting rapid, defensive alterations in gene activity require the transmission of a signal directly to the histones present in the chromatin of stress response genes: H3-S10 within minutes of exposure the phosphorylation of serine 10 of histone H3 and the acetylation of lysines 9 and/or 14 take place Nuclear Receptor DNA Response Element ATP-dependent Nucleosome Remodeling Complex These modifications are believed to be essential for the full transcriptional response to stress-inducing chemicals Un tale modello vale ovviamente anche nell'ambito del processo di sviluppo ontogentico (che è tanto meno rigidamente programmato.. quindi tanto più dipendente dalle informazioni che giungono dall'ambiente quanto più complesso è l'organismo in questione):… Cellular Differentiation: an Epigentic process In developmental biology, cellular differentiation is the process by which a less specialized cell becomes a more specialized cell type. Differentiation occurs numerous times during the development of a A multicellular organism as the organism changes from a single zygote to a complex system of tissues and cell types. Differentiation is a common process in adults as well: adult stem cells divide and create fully-differentiated daughter cells during B tissue repair and during normal cell turnover. Cell differentiation causes its size, shape, polarity, metabolic activity, and responsiveness to signals to change dramatically. These changes are largely due to highly-controlled modifications in gene expression. With a few exceptions, cellular differentiation almost never involves a change in the DNA sequence itself. Thus, different cells can have very different physical characteristics despite having the same genome. Cellular differentiation during development A can be understood as the result of a gene regulatory network. A regulatory gene and its cis-regulatory modules are nodes in a gene regulatory network; they receive input and create output elsewhere in the network . The systems biology approach to developmental biology emphasizes the importance of investigating how developmental mechanisms interact to produce predictable patterns (morphogenesis). Organismo adulto = Clone di miliardi di cellule derivanti da uno zigote: uguali sul piano genetico differenti sul piano epi-genetico Differentiation Fetal Programming EVO DEVO ? DEVO EVO ! MANFRED EIGEN Devo Evo: A New ( NEO-LAMARCKIAN) Paradigm for Understanding Change Environment Fluid (Epi)Genome Devo DNA Program (Species) Evo First Hit (s) Second Hit (s)… Viruses Chemicals X Rays, UP.. Fetal Programming (Epigenetic) Genetic Damages E’ possibile ipotizzare/dimostrare che le modifiche dell'assetto epigenetico si trasformino progressivamente in modifiche genetiche e/o cariotipiche … e che, nella misura in cui coinvolgono i gameti possano trasmettersi di generazione in generazione ecc.. Environmental exposures have been found to promote several transgenerational disease states or phenotypes The reproducibility and frequency of these disease phenotypes suggests they are likely epigenetic rather than due to DNA sequence mutations. The exposure of a gestating mother exposes the F0 generation mother, the F1 generation embryo and the germ-line of the F2 generation. The F3 generation would be the first unequivocal transgenerational generation not exposed. Research has demonstrated that 90% of all male progeny for four generations (F1–F4) developed these disease states after the direct exposure of the F0 gestating rat This transgenerational phenotype was only transmitted through the male germ-line (sperm) and was not passed through the female germ-line (oocyte). These animals had the following disease state frequencies; 20% tumor development, 50% prostate disease, 40% kidney disease, 30% immune abnormalities, and 30% severe infertility in males from F1 to F4 generations Stressors, which cannot be compensated for with the usual cell possibilities might arouse evolutionary mechanisms intended to create new protein variants. One of these is the activation of transposable elements which leads to a reformatting of the genome. 1 2 The hypothesis developed in this article is that chronic stressors can induce adaptive rearrangements of the genome which might result in new proteins helping survival in a harmful environment or trigger the development of a completely ‘‘new’’ organ – the cancer – which also survives – even though its survival is at the expenses of its host. 1 3 macroevolution A Symbiogenesis Horizontal gene transfer Neodarwinistic Paradigm EMERGENT Master Genes PROPERTIES (microevolution) GRNs Environmental crisis NEW DEVELOPMENTAL PATTERNS Genes Natural Genetic Engineering Random Mutations Mobile Sequences (Fluid) Epigenome Reverese Transcriptase Phenotype HATs Natural Selection B (Environment) HDACs DMTs Ribotype Environment Proteome Phenotype Organisms NRs TFs (ecosystems) (Fluid) Genome Cells Rs Rs microevolution Molecules Neo-Lamarckian-Constructive Paradigm Natural Selection Rs: Receptors Neo-Lamarckian medicine. Gorelick R. School of Life Sciences, Arizona State University, Tempe, AZ 85287-4501, USA. [email protected] Med Hypotheses. 2004; 62(2):299-303 Darwinian medicine is the treatment of disease based on evolution. The underlying assumption of Darwinian medicine is that traits are coded by genes, which are often assumed to be sequences of DNA nucleotides. The quantitative genetic ramification of this perspective is that traits, including disease susceptibility, are either caused by genes or by the environment, with genotype-by-environment interactions usually considered statistical artefacts. I emphasize also examining those epigenetic signals that can be altered by environmental perturbations and transmitted to subsequent generations. Although seldom studied, environmentally-alterable meioticallyheritable epigenetic signals exist and provide a mechanism underlying genotype-by-environment interactions. Environment of a parent can affect its descendants by heritably altering epigenetic signals. Neo-Lamarckian Medicine is the application of these evolutionary epigenetic notions to diseases and could have enormous public health and environmental policy implications. If industrial contaminants adversely affect organisms by meiotically-heritably altering their epigenetic signals, then cleaning up these contaminants will not remedy the problem. Once contaminants have adversely altered an individual's epigenetic signals, this harm will be transmitted to future generations even if they are not exposed to the contaminant. Exposure to environmental shocks such as free radicals or other carcinogens can alter cytosine methylation patterns on regulatory genes. This can cause cancer by up-regulating genes for cell division or by down-regulating tumour suppressor genes. Environmentally-alterable meiotically-heritable epigenetic signals could also underlie other diseases, such as diabetes, Prader-Willi syndrome, and many complex diseases. If environmentally-altered meiotically-heritable epigenetic effects are widespread - which is an important open empirical question - they have the potential to alter paradigmatic views of evolutionary medicine and the putative dichotomy of nature versus nurture. Neo-Lamarckian medicine would thereby shift emphasis from cure to prevention of diseases. Cosa è “MALATTIA” ? • G. Fanconi “ Non vi sono malattie nuove.. nuovo è il modo di interpretarle” (Burgio-Notarangelo Malattie Maestre, 2002 pag. 170) • M. Grmek: da Vesalio e Sydenham malattia come quadro sintomatologico ben definito = nuova ontologia PATHOCENOSIS (cfr. biocenosis) Viruses Microbes Systemic (micro)vascular phlogosis Kawasaki Disease (systemic endothelitis) Atherosclerosis (systemic endothelitis) Coeliac Disease Autism (?) “Neurodegenerative” diseases TLRs “changing environment” Biosphere Natural Immunity Gut Ecosystem Immuno-systems Adaptive Immunity tolerance Fluid Genosphere Genetic background type 0 hypersensitivity type I type II type III type IV Ippocrate Galeno di Pergamo Cosa è “MALATTIA” ? Il Medico migliore è la natura: cura i 3/4 delle malattie e non sparla dei colleghi Non esistono malattie. Esistono solo malati Effettivamente, gran parte della gente pensa che le malattie esistano come tali, che cioè esista "la" tubercolosi, che esista "il" tifo… Inizialmente, nel pensiero arcaico, la malattia - secondo una teoria ontologica - é un essere che penetra nell’organismo, un essere, come un demonio o uno spirito… Gli antichi, medici e pensatori greci, Ippocrate e i presocratici, hanno rotto questo concetto ontologico e ne hanno fatto un concetto dinamico: la malattia è un processo, qualche cosa che fa parte dell’uomo .. Con lo sviluppo del pensiero medico e scientifico, la malattia si concepisce, ad esempio in Galeno, come qualche cosa che si oppone alla natura.. Nel Corpus Hippocraticum l’immagine dominante è legata alla tradizione greca che di solito si collega a Pitagora…. la malattia è la perdita di armonia… Per Ippocrate le entità nosologiche non esistono perché non c’é una chiara, possibile separazione: la sua definizione della malattia é una perturbazione quantitativa e qualitativa dei quattro umori Storicamente il concetto clinico interviene successivamente. I massimi esponenti di esso sono Thomas Sydenham e Giorgio Vesalio... Essi creano un nuovo tipo di specie, definendo la malattia come un insieme dei sintomi clinici. Questa è una nuova forma di ontologia non più come quella arcaica, fatta di esseri reali, ma é un’ontologia di esseri astratti (Mirko Grmek, 1989) In qualunque malattia è buon segno se il malato serba lucidità e appetito, cattivo segno se gli accade il contrario. I vecchi generalmente si ammalano meno dei giovani, ma se le loro malattie diventano croniche, durano quasi sempre fino alla morte (Ippocrate) 1 2 Morgagni Cosa è “MALATTIA” ? La necessità delle classificazioni - si parla della nosografia - come descrizione della malattia e della nosologia, cioè la classificazione della malattia. Tutto ciò accade nell’epoca in cui i naturalisti riescono a fare una classificazione, che ad essi sembra naturale, delle piante e degli animali e si spera così di fare anche una classificazione naturale delle malattie. La cosa non riesce, e non é riuscita fino ad oggi. Si approfondisce il concetto di localizzazione: malato é l'organismo o malato è una sua parte? Per Ippocrate una persona che aveva male a un dito era malata nell’insieme e la malattia non era localizzata al dito. Con Morgagni la malattia si localizza: la sua sede è in un organo. Ma si va oltre e Bichat ne vede la sede nei tessuti. A metà dell’800 con Virchow, la sede della malattia si trasferisce nella cellula.. Milieu intérieur, ambiente interno, era il concetto originale di Claude Bernard che al giorno d'oggi assume la più grande importanza. Le condizioni del mondo che ci circonda cambiano costantemente, ma il delicato equilibrio di caratteristiche interne dei nostri corpi non ne è affetto. Ciò è possibile grazie a quello che oggi chiamiamo omeostasi (W B Cannon – Selye). Virchow Claude Bernard Walter Bradford Cannon 3 Jenner Pasteur Robert Koch Metchnikoff Cause Prossime 4 Per combattere la malattia è molto meglio giungere alla individuazione della causa. La scoperta dei microbi come cause di molte malattie, introduce un nuovo concetto, il concetto eziologico, della malattia Ciò che irrompe come una novità, se vogliamo filosofica, concettuale, é la malattia che in origine è una cosa che dall’esterno entra nell’organismo, successivamente diventa un cambiamento dell'organismo, un qualcosa come una modificazione negativa dell'organismo, e infine la malattia può essere concepita come la lotta dell’organismo contro un fattore nocivo… un processo salutare. Si passa a una ricerca del modo col quale l'organismo potrebbe ritrovare il perduto equilibrio con l'ambiente… 5 Nel senso di fenomeno intrinseco della vita che é una lotta di sopravvivenza, una lotta per rimanere se stesso o rimanere più fedele possibile all’esecuzione di un programma di base che vari fattori, la malattia, impediscono in quanto deviazione del programma.. Cause Remote Processo reattivo-adattativo 6 It was Ilya Metchnikoff, with his phagocytic theory of immunity, who gave full voice to the suggestion that the critical struggle in disease is between different species; the immune response represents the principal weapon used by the host to combat the pathogenic organism actively.. He suggested that vertebrate phagocytic cells are the remnants in higher animals of the original primitive intracellular digestive process of lower organisms Metchnikoff, E. Lectures on the Comparative Pathology of Inflammation p. xvii (Dover, New York, 1968); reprint of the 1893 English translation. Tauber, A.I. & Chernyak, L. Metchnikoff and the Origins of Immunology: From metaphor to theory pp. 101−153 (Oxford Univers. Press, New York, 1991); see Tauber, A.I. The Immune Self: Theory or metaphor? (Cambridge Univers. Press, Cambridge, 1994). Clonal selection Immune Tolerance Todes, D.P. Mechnikoff, Darwinism, and the phagocytic theory. in Darwin without Malthus: The struggle for existence in Russian evolutionary thought pp. 82−103 (Oxford University Press, Oxford, 1989); Tauber, A.I. & Chernyak, L. The problem of evolution in Metchnikoff's works in Metchnikoff and the Origins of Immunology pp. 68−100 (Oxford University Press, New York, 1991) The ImmuneSelf 1 Age of Degenerative and Man-made diseases Age of Receding Pandemics Age of Pestilence and Famine 2 The epidemiologic transition is that process by which the pattern of mortality and disease is transformed from one of high mortality among infants and children and episodic famine and epidemic affecting all age groups to one of degenerative and man-made diseases affecting principally the elderly La metà delle malattie descritte nell’antichità sono le varie forme, le varie espressioni cliniche e i cicli biologici di certi parassiti. Quando cambiano le condizioni esterne cambia anche la concettualizzazione della malattia. Se nel mondo attuale si insiste sul concetto cibernetico della malattia intesa come una perturbazione delle regolazioni nervose e umorali, cioé della malattia come fatto sociale é perché abbiamo una morbilità/mortalità completamente mutata. La nostra realtà di oggi é fatta di malattie croniche come il reumatismo, le perturbazioni mentali, le malattie del sistema cardiovascolare, del sistema nervoso. .. (Anche) il rapporto fra eredità e ambiente nelle malattie é cambiato negli ultimi anni a causa del cambiamento del quadro nosologico moderno… prima si pensava che le malattie ereditarie fossero le malattie che si manifestano alla nascita: una malattia ereditaria si vede subito. Oggi si sa che le malattie ereditarie più importanti, sono bombe a orologeria che si manifestano tardi nella vita… Anche il concetto di patocenosi ci permette di meglio comprendere la dinamica delle malattie: Non c’è dubbio che le malattie in una popolazione compongono un insieme, cioé la frequenza di una influisce sulla frequenza delle altre... il cancro o la sclerosi del sistema cardiovascolare sono malattie dominanti che caratterizzano una società. ..ogni nuova società, ogni nuova popolazione può essere in parte descritta o meglio capita se si determina, se si vede quali sono le malattie dominanti. 3 Cosa è “MALATTIA” ? • • Possiamo a questo punto sintetizzare il tutto dicendo che: il programma genetico-base e, di conseguenza, le strutture anatomiche e le caratteristiche fisiologiche proprie di una data specie sono il prodotto di milioni di anni di lenta co-evoluzione molecolare adattativa in un ambiente relativamente stabile sul piano chimico (molecolare), come dimostrato dal fatto che negli ultimi 6-8 milioni di anni la quasi totalità della sequenza genomica di base (in particolare la componente codificante le proteine) è rimasta praticamente invariata. • le trasformazioni (epi)genomiche e le conseguenti modifiche anatomiche e fisio-patologiche a carico di un organismo affetto da una malattia cronica sono il prodotto di una crisi possibilmente - precipitata da agenti biologici o chimico-fisici specifici (cause prossime), - ma originata da uno stress (epi)genomico dis-adattativo (cause remote). Quadro generale Paleozoico • “Esplosione Cambriana” (570 milioni di anni fa): si originano tutti i phyla di animali oggi esistenti (piani di svilupo) Regno Animali (pluricellulari) Philum Cordati Subphilum Vertebrati • Tra Mesozoico e Cenozoico (tra 140-65 milioni di anni fa) Classe Mammiferi Ordine Primati 6-8 milioni di anni Famiglia Ominidi Genere Homo Specie Homo Sapiens 100.000 anni > 95% sequenze codificanti comuni Milioni di anni di lenta co-evoluzione molecolare… Su queste basi possiamo cominciare a comprendere cosa si dovrebbe intendere per cause remote... Si consideri infatti che ogni organismo è il prodotto di un duplice percorso di sviluppo: - filogenetico - ontogenetico • • Con il primo termine (filogenesi) ci si riferisce è un processo co-evolutivo e co-adattativo, che ha origine circa 4 miliardi di anni fa (almeno sulla terra) e che partendo da organismi semplici (monocellulari) conduce alla formazione di organismi via, via più complessi tanto sul piano genetico (genotipico), che sul piano anatomo-fisiologico (fenotipico). In seguito a tale processo gli organismi hanno acquisito, fissato e trasformato le informazioni provenienti dall’ambiente esterno, convertendole in bio-molecole (genoma e proteine) e strutture (cellule, tessuti, organi, apparati) specie-specifiche Con il secondo termine (ontogenesi) si fa riferimento al processo di sviluppo individuale, in parte geneticamente programmato (le istruzioni essendo fissate essenzialmente nel genoma specie-specifico, prodotto dal suddescritto processo filogenetico), in parte indotto dalle informazioni proveniente dall’ambiente (in larga misura attraverso il microambiente materno/uterino): in pratica possiamo affermare che lo sviluppo ontogenetico (individuale) è il prodotto della decodifica delle potenzialità genetiche (programmatiche) indotta e modulata dalle informazioni provenienti dall’ambiente Sul piano biologico/bioevolutivo possiamo ipotizzare che, per quanto concerne la storia più recente di Homo Sapiens, è possibile riconoscere due crisi (rotture) dis-adattative maggiori con cambiamenti totali della biocenosi e della patocenosi: I crisi (rottura) dis-adattativa: Rivoluzione Neolitica • • • • • la prima di queste crisi è rappresentata dalla “Rivoluzione Neolitica”: dopo milioni di anni di esistenza da primate prevalentemente erbivoro e alcune centinaia di migliaia di anni da ominide cacciatore- raccoglitore homo sapiens si sarebbe rapidamente trasformato in essere sociale, sempre più sedentario (inurbamento) dedito ad agricoltura e zootecnia, trasformando interi ecosistemi (insetti vettori, agenti microbici, parassiti e virus) e questo avrebbe causato l’insorgere di nuove malattie legate alla trasformazione della dieta (celiachia) e quindi del microbiota intestinale ( alterazioni del sistema immunocompetente) e soprattutto endemie/epidemie infettive (malattie acute da cause esogene), essenzialmente zoonosi, che avrebbero dominato per quasi 10mila anni il mondo umano Armi, acciaio e malattie Einaudi 1997 Jared Diamond Guns, germs and steel Epidemiologic Triad Disease is the result of forces within a dynamic system consisting of: M. Tevfik DORAK The fates of human societies 8-10mila anni fa… Il “dono fatale del bestiame” .. l'allevamento e quindi il contatto continuo con gli animali ebbe anche come conseguenza il passaggio all'uomo di malattie di origine animale (praticamente tutte le principali malattie contagiose)… che sarebbero diventata… l’arma più potente nelle mani dei colonizzatori europei ! Kittler R, Kayser M, Stoneking M: Molecular evolution of Pediculus humanus and the origin of clothing. Curr Biol 2003, 13:1414-1417. Reed DL, Smith VS, Hammond SL, Rogers AR, Clayton DH: Genetic analysis of lice supports direct contact between modern and archaic humans. PLoS Biol 2004, 2:e340. Weiss RA, McMichael AJ: Social and environmental risk factors in the emergence of infectious diseases. Nat Med 2004, 10:S70-S76. Reed DL, Light JE, Allen JM, Kirchman JJ: Pair of lice lost or parasites regained: the evolutionary history of anthropoid primate lice. BMC Biol 2007, 5:7. Scientific American Magazine August 2009 .. circa 10mila anni fa (rivoluzione neolitica), la grande svolta: .. da allora a differenza di tutte le altre specie viventi l'uomo non è più evoluto adattandosi all'ambiente, ma ha cominciato a trasformare l'ambiente stesso, in modo via, via più rapido e radicale .. I vantaggi di quella scelta sono evidenti.. Ma c’è sempre anche un prezzo da pagare … e non devono essere i nostri figli a pagarlo II crisi (rottura) dis-adattativa: Rivoluzione Industriale • • • • la seconda crisi sarebbe stata una conseguenza della rivoluzione industriale e in particolare della seconda rivoluzione industriale (chimica) e globalizzazione dei trasporti e dei traffici commerciali che in pochi decenni (una frazione di tempo assolutamente irrilevante in ambito bio-evolutivo) avrebbe determinato una drammatica trasformazione della stessa composizione molecolare della biosfera, in specie a partire dal secondo dopoguerra mondiale, con diffusione planetaria di oltre 100mila molecole di sintesi, tra cui, in particolare, antibiotici, pesticidi, insetticidi, plastificanti e altri EDCs e POPs e conseguentemente: da un lato trasformazione radicale degli ecosistemi microbici e biologici in genere, incremento e diffusione orizzontale dei geni di antibiotico-resistenza, pressione selettiva su virus e in particolare retrovirus (attivazione e/o slatentizzazione di HERVs), zoonosi (ri)emergenti (cfr anche inurbamento, migrazioni, trasporti, commerci… bioinvasioni, immunoprofilassi attiva di massa) dall’altro e + direttamente: “inquinamento chimico-fisico” massivo, da intendersi come rapida trasformazione della composizione molecolare dell’ecosfera e, in particolare, dell’atmosfera delle aree urbane e industriali (con esposizione collettiva e in particolare transplacentare e transgenerazionale a IPA, metalli, benzene, UP..), della biosfera e delle catene alimentari (con effetti di bioconcentrazione, bioaccumulo, biomagnificazione) e conseguente stress epigenomico (epigenetico e poi genetico) collettivo e crescente, perdita della tolleranza e iperreattività sempre meno selettiva (TILT), trasformazione radicale microbiota e Hygiene Hypothesis e alterato programming fetale (DOHAD).. che nel medio-lungo periodo potrebbe persino incidere in ambito devo-evo (> evo-devo). Evo Milioni di anni “Ambiente” I processi filo-genetici durano milioni di anni Challenge “naturale” 1 Agenti Fisici Adattamento Co-evoluzione Tolleranza >100mila molecole “nuove” non portato di una di co-evoluzione Sistemi Neuro-endocrino Immunocompetente Self Fall-Out Chimico 2 Antigeni 3 Genoma HERVs (Retro-viruses) Agenti Biologici IXX-XX SECOLO Drammatica Trasformazione Ambientale e Climatica Fetal Programming Non self virus (Epi)-genoma MHC Danger Signals Genosfera (Retro)Trasposons) Onco-géni V-onc Biosfera Lo sviluppo onto-genetico dura 9 mesi una vita Devo C-onc In Conclusione: Quale e sarebbe oggi e/o potrebbe essere domani la nostra rappresentazione del processo bio-evolutivo e, di conseguenza, delle scienze biologiche-biomediche.. qualora fossero state/venissero accettate alcune idee “lamarckiane” inerenti a: - una tensione (evolutiva) verso la complessità intrinseca/immanente a tutte le forme di vita.. - l’induzione/modulazione diretta da parte dell’ambiente (delle informazioni provenienti dall’ambiente) delle caratteristiche genetiche e fenotipiche degli esseri viventi… - una progressiva trasmissione transgenerazionale e fissazione (epi)genetica delle trasformazioni indotte** ** questo punto merita una particolare attenzione: se è vero che le informazioni provenienti dall’ambiente induconomodulano non soltanto l’espressione genica, ma lo stesso assetto epigenetico genetico delle specie e se è vero che almeno una parte di queste trasformazioni (epi) genetiche vengono trasmesse da una generazione all’altra, le conseguenze della drastica trasformazione dell’ambiente operata in pochi decenni dall’uomo potrebbero rivelarsi assai più drammatiche di quanto fin qui registrato e compreso... the “Steroid Cycle”… IN 1958, Dr. Roy Hertz described the “steroid cycle,” anticipating what we now call endocrine disrupter research, as follows: “. . . we have to consider that the introduction of . . . [hormones into cattle feed lots] leads to the exposure . . . of individuals who might otherwise not ever in their lives come in contact with such materials . . . . This is not a theoretical consideration because we . . . now have encountered two families, each with two children, who presented with simultaneously developing gynecomastia attributable to the accidental contamination of vitamin capsules by estrogens during manufacture. If such estrogens can, by stray handling, get into such pharmaceutical preparations, can they not very readily get where they are not wanted on the farm? There is one additional consideration in this regard . . . . The fecal excretion of these materials . . . will be dropped on the soil and . . . over generations there will be constant replenishment of the soil surface with steroidal substances of this kind. This in turn has its effect potentially on surface water-supply contamination and also potentially on the vegetable content of steroids in crops raised on such soil . . . . I think that we are now actually setting up a steroid cycle in our environment, and we have to give very serious consideration to its implications for our subsequent development and growth and possibly reproductive functions“ (taken from the discussion following Ref. 1). Network Segnaletico Globale * Ecosphere - Biosphere Bio-Geochemical Cycles Retrovirus/Sequenze Mobili * V-Onc * Carbon Cycle Hormones * Nitrogen Cycle EDCs POPs Nutrition Steroid Cycle Metabolism Growth POPs Cycle A Reproduction Rivoluzione Chimico-Industriale Morphogens * Vegetali B Virus * Simbiosi Microrganismi Evoluzione (Filogenesi )* Out of Molecular Co-Evolution Animali Sviluppo C-Onc * Molecole-Segnale * (ancestrali) Cancerogenesi (Ontogenesi)* Anthropogenic (Devo)-Evolution ++ conservate in ambito evolutivo * CHEMICAL FALL OUT 1 ENDOCRINE DISRUPTORS dioxin-like moleculles The gift our mothers never wanted to give us 2 HEAVY METALS 3 ULTRAFINE PARTICLES http://www.ewg.org/reports/generations/ KANT “EVIDENZA DI UN DISEGNO - FENOMENI TELEOLOGICI “ IL MONDO É VECCHIO DI MILIONI DI ANNI LAMARCK BUFFON A CUVIER LA SCALA NATURAE (CRISTALLIUOMO) è PRODOTTO D’UNA STORIA PROGRESSIONE FINALISTICA E.DARWIN USO-NON USO LYELL PRESSIONI AMBIENTALI CAMBIAMENTI EREDITABILI WALLACE ADATTAMENTO INSORGENZA SPONTANEA CARATTERI SPECIFICI Ch. DARWIN + SELEZIONE NATURALE MENDEL HAECKEL B ORIGINE della DIVERSITÀ LA COMPARSA DI VARIAZIONI È CASUALE, LA SELEZIONE AGISCE SU BASE STATISTICA, NON DETERMINISTICA JM BALDWIN PHENOTYPIC PLASTICITY RICAPITULATION THEORY/BIOGENETIC LAW DOHRN BALDWIN EFFECT WEISSMANN DE VRIES GERM PLASM THEORY (Weismann Barrier) V. BATESON GRADUALISM VON BERTALANFFY GENERAL SYSTEM THEORY (GST) KAUFFMAN CONVERGENT EVOLUTION G. BATESON WADDINGTON DRIESCH C MORGAN DOBZHANSKY BODY PLANS BOGDANOV MICROEVOLUTION MACROEVOLUTION MODERN EVOLUTIONARY SYNTHESIS D EPIGENETICS MARGULIS ENDOSYMBIOTIC THEORY FISHER HALDANE PRIGOGINE RIDUZIONISMO CRICK WATSON DAWKINS VENTER M. EIGEN EVO-DEVO S.E. WRIGHT E. MAYR Mc CLINTOK UNA POPOLAZIONE È IL POOL DEI SUOI GENI, IL GENOMA È SEQUENZA LINEARE, EVOLUZIONE: CAMBIAMENTO DELLA FREQUENZA DEGLI ALLELI NELLE POPOLAZIONI, TRASFORMAZIONE STATISTICA DELLE STESSE The “CENTRAL DOGMA” The Selfish Gene The Blind Watchmaker synthetic genomics HGT PUNCTUATED EQUILIBRIA S.J.GOULD LIFE EVOLVES IN BRIEF SPURTS IN RESPONSE TO ENVIRONMENTAL STRESS EVOLUTIONARY ECOLOGY SYSTEMS BIOLOGY ELDREDGE LEVONTINE FLUID (EPI) - GENOME MAE WAN HO NATURAL GENETIC ENGINEERING J.SHAPIRO NON-GENETIC FORMS OF INHERITANCE JABLONKA