Il concetto di evoluzione fra natura, cultura e mistificazione

Il Sabato del Capellini
Godiamoci la Scienza!
Quattordicesima stagione 2016-2017
Il concetto di evoluzione fra natura,
cultura e mistificazioni
Marco Cacciari
1 aprile 2017, ore 16:30
Può non sembrare evidente ai più, ma esiste una netta differenza fra l’evoluzione per come la
s’intende nella scienza (natura) e l’evoluzione per com’è concepita nel senso comune (cultura).
Da una simile differenza è nata tutta una serie di incomprensioni fra le due sfere e si è eretta man
mano una barriera d’incomunicabilità fra scienza e cultura, che oggi tanto affligge il mondo della
ricerca e dell’istruzione.
Lo stesso Darwin, del resto, raccomandava di non usare il termine evoluzione, tanto che lo usò una
sola volta nella prima stesura del suo libro L’origine delle specie. Poi, tuttavia, capì che quello che
ivi esprimeva cominciava a farsi largo
nella comunità scientifica di allora col
termine molto sintetico di “evoluzione”.
Vedremo alcune contraddizioni del
sopracitato Darwin (del resto, ogni uomo
è figlio della sua epoca) e parleremo di
come il positivismo e il mito del
progresso deviarono nella mentalità
comune il concetto di evoluzione già
dalla sua nascita da quello che avrebbe
dovuto essere in origine (e che, nella
scienza, ancora è).
Aristotele
Darwin
S. Jay Gould
Per capire quello che a tutti gli effetti è diventato un pregiudizio ci aiuteranno gli alberi evolutivi
degli Ominidi e degli Equidi, esempi molto calzanti di come l’antropocentrismo (un’aberrazione a
livello scientifico) possa prendere piede anche nella stessa scienza se s’interpretano
tendenziosamente i risultati di esperimenti pur condotti secondo un metodo corretto. Il paleontologo
S.J. Gould, scienziato eccezionale del secolo scorso, ha doviziosamente compreso e divulgato le vie
che l’evoluzione prende e le modalità con cui può farlo, raffinando così le conoscenze pregresse su
codesto complesso di meccanismi che già Lamarck, Darwin e Wallace avevano individuato.
Infine, è sui preconcetti che hanno originato queste mistificazioni che si chiuderà la conferenza,
con illustri scienziati del passato che ci mostreranno a secoli di distanza come superare pregiudizi e
preconcetti: si tratta di Galileo, Cartesio e Bacone.
Un viaggio tra le idee di alcuni grandi pensatori del passato, una riflessione sul senso comune, una
critica personale: in sostanza, uno dei tanti modi in cui scienza e cultura sono (e devono essere)
parte di una sola cosa.
Info: Museo Geologico Giovanni Capellini – Via Zamboni 63, 40127 Bologna Tel. 0512094555
www.museocapellini.it – [email protected] – www.sma.unibo.it