L’interazione iperfine E’ la principale fonte di informazione estraibile da uno spettro EPR La struttura iperfine dello spettro EPR deriva dall’interazione tra momento di spin elettronico e i momenti di spin dei nuclei presenti nel sistema in esame Quando il momento magnetico associato all’elettrone spaiato (S=1/2) interagisce con un nucleo avente momento magnetico µn e spin nucleare I, la singola riga EPR sarà suddivisa in 2I+1 righe (quasi) equispaziate m m k =1 k =1 H 0 = β e B 0 g S / = + ∑ S Ak I k − β n ∑ g n,k B 0 I k / = Trascurabile Livelli energetici in campo statico per un sistema S=1/2 I=1/2 1 E αβ = E α + g n β n B 2 αe Eα = 1 gµ B 2 B αeβn αeβn αeαn αeαn 1 ' E αβ = E αβ − a 4 1 ' E αα = E αα + a 4 1 E αα = E α − g n β n B 2 αβ ∆ms=±1 ∆mI=0 βe ≅ 2000 βn 1 ∆E1 = gµ B B + a 2 1 ∆E 2 = gµ B B − a 2 1 E ββ = E β + g n β n B 2 1 E β = − gµ B B 2 βe βeβn Zeeman elettr. Hˆ = β e BgSˆ z βeβn 1 E 'ββ = E ββ + a 4 1 E βα = E β − g n β n B 2 βeαn B=0 a Zeeman nucl. − g n β n BIˆz βeαn 1 E 'βα = E βα − a 4 Interazione iperfine +aI zS z B L’interazione iperfine isotropica Interazione di contatto di Fermi (isotropica) I≠0, orbitali di tipo s Un elettrone s ha una probabilità non nulla di essere nel volume nucleare: in tal caso il campo del nucleo non è visto come quello di un dipolo puntuale ma come quello di una spira circolare di diametro non nullo ψ1s Enrico Fermi ψ2p a iso 8π = g e g n β e β n Ψ( 0 ) 3 2 L’atomo di idrogeno. Un semplice sistema reale αe β n αe αn 6 4 2 S=1/2 I=1/2 L’interazione iperfine comporta la comparsa di 2I+1 righe equispaziate e di uguale intensità energy [GHz] 1 ∆E 2 = gµ B B − a 2 1 ∆E1 = gµ B B + a 2 0 -2 -4 βeβn a -6 β e αn I = spin nucleare, -8 2(1/2)+1 = 2 0 50 100 150 200 250 magnetic field [mT] 300 BmI = 350 hν 0 a mI − g µB g µB 400 Spettro EPR di atomi di potassio in fase gas 6 3 2 1 mI = + 2 1 mI = − 2 3 mI = − 2 mI = + aiso 2 8π g e g n β e β n Ψ( 0 ) = 3 4 1⎫ mS = + ⎬ 2⎭ 2 0 39K 41K ab 80% I = 3/2 βn= ab 20% I = 3/2 βn= 3 2 1 mI = − 2 1 mI = + 2 3 mI = + 2 mI = − -2 1⎫ mS = − ⎬ 2⎭ -4 0 50 100 150 200 250 300 350 400 magnetic field [mT] 2(3/2)+1 = 4 righe equispaziate a W.D. Knight Surf. Sci. (1981) 106 172 g Interazione iperfine in sistema anisotropo B S=1/2 Quando l’elettrone è in un orbitale con L>0 (p, d,.. etc) anche l’interazione iperfine dipende dall’orientazione del sistema rispetto al campo magnetico esterno I=1/2 L’elettrone “campiona” alcune regioni del campo di dipolo nucleare più fortemente di altre. g⊥ θ=0° g|| θ=90° A⊥ A|| 0 20 120 θ / degr 80 100 ee 40 60 140 160 180 330 332 334 336 B / mT XA i 338 340 342 330 332 334 336 B / mT 338 340 342 L’elettrone orbitante “vede” il nucleo come un dipolo puntuale A B C A. Orbitale di tipo s. La densità elettronica è distribuita simmetricamente intorno al nucleo. Il campo derivante dal dipolo nucleare sull’elettrone è zero. (Edip=0) B. Orbitale di tipo p. Densità elettronica non isotropica. L’elettrone “campiona” alcune regioni del campo di dipolo nucleare più fortemente di altre. L’energia dipolare complessiva non si annulla: Edip ≠0. C. Il radicale è ruotato rispetto al caso B.La densità elettronica campiona una differente regione del campo dipolare del nucleo.. EB ≠0, EC ≠0, EC ≠ EB. L’ENERGIA IN GIOCO DIPENDE DALL’ORIENTAZIONE. L’interazione iperfine dipolare 3( µ1 ⋅ r )( µ2 ⋅ r ) ( µ1 ⋅ µ 2 ) Edip = − − 5 r r3 3( I ⋅ r )( S ⋅ r ) ( I ⋅ S ) H = g βe gn βn − 3 5 r r z θ=0° r θ=55° Adip r 2.0 µ2 µ1 3cos 2 ϑ − 1 H = g βe gn βn I ⋅S 3 r z 2.5 G µs = − g βe S G G µn = g n β n I G N θ r S N S 2 z 1.5 y=3cos θ -1 θ=90° 1.0 0.5 r 0.0 -0.5 -1.0 0 20 40 60 80 100 θ /(degree) 120 140 160 180 Nell’approssimazione a campo forte i vettori di spin nucleare ed elettronico si possono considerare scorrelati e allineati lungo il campo esterno L’anisotropia deriva dalla dipendenza dall’orientazione del vettore r L’interazione iperfine dipolare Nel caso di un elettrone in un orbitale centrato sul nucleo va considerato un termine aggiuntivo <3cos2α-1> che rappresenta il valore medio dell’orientazione spaziale del vettore di spin elettronico in quell’orbitale z Adip B θ 3cos 2 ϑ − 1 2 3cos α −1 = T = g βe gn βn 3 r Per un orbitale p <3cos2α-1> è pari a 2/5 α Ponendo: P=gβegn βn<r-3> r Tx (θ =90°) = -2/5 P T = 2/5 P (3 cos2θ - 1) L’interazione iperfine dipolare è espressa da una matrice 3x3 a traccia nulla (Txx + Tyy + Tzz) =0 Ty (θ =90°) = -2/5 P Tz (θ =0°) = +4/5 P Hˆ iso = aIˆSˆ + Hˆ dip = IˆTSˆ Txx + aiso 0 Aexp = 0 Tyy + aiso 0 Axx + Ayy + Azz 3 0 =aiso Hˆ hpf = Iˆ A Sˆ aiso −T 0 0 = aiso −T Tzz + aiso −T A = aiso u + 0 0 aiso + 2T 0 −T 0 0 0 + 2T Polarizzazione di spin Frammento C-H di un sistema coniugato. L’elettrone è in un orbitale p e non si dovrebbe osservare il termine di contatto di Fermi. Nella realtà aiso≠0 pC sp2C sp2C + sH σ C σ H C σ H σ sp2C Ψ=c1 Ψ1+ c2 Ψ2 Ψ1 1 c1 > c2 Ψ2 2 La struttura 1 è più stabile (regola di Hund) dunque il protone sente di una densità di spin netta e opposta a quella del radicale ESEMPIO: VO2+ g⊥ 51V4+ d1 A⊥ I = 7/2 θ=0 dz2 dx2-y2 A|| g|| θ = 90 dxz, dyz dxy 200 250 300 350 B / mT A|| = 565.6 MHz A⊥ = 212.5 MHz 565.6 N Aexp / = = 0 0 0 212.5 0 0 0 212.5 235.4 = 330.2 + −117.7 −117.7 400 450 500 Relazione tra A e struttura molecolare La costante di accoppiamento iperfine è legata alla densità di spin elettronico negli orbitali atomici degli atomi costituenti un radicale molecolare. In particolare rappresenta la differenza tra la densità di probabilità totale relativa a tutti gli elettroni con spin α e con spin β ad un dato nucleo. La densità di spin di un orbitale atomico ψi può essere espressa come: ρi =Piα- Piβ dove Piα e Piβ rappresentano la probabilità che ψi sia poplata da spin α oβ Lo stato fondamentale di una molecola è rappresentabile attraverso una combinazione lineare di orbitali atomici (LCAO) Con ρi = ci2 e ∑ρi =1 aiso X ( molecola ) = ρ sX aiso X ( atomo ) Adip X ( molecola ) = ρ pX Adip X ( atomo ) Ψ = ∑ ciϕi i La densità di spin in un dato orbitale atomico è data dal rapporto tra la costante di accoppiamento misurata nel radicale e quella misurata (o calcolata) nel sistema atomico Esempio il radicale molecolare NO2 14N 17 e- S=1/2 I=1 17O I=5/2 Ψ = ∑ ciϕi = c 2Ns ϕ2Ns + c 2Np ϕ2Np + cO2 p ϕ2Op i 138.4 N Aexp / = = 0 0 0 0 190.2 12 0 0 Aexp / = = 0 0 0 = 47 + 0 0 0 O −14.8 0 130.9 153 = 153.2 + −22.3 +37.0 −59 −47 +106 O-N-O (c 2Ns ) 2 = Amol = 153.2 /1811 = 0.085 Aatom Amol = 37 /111 = 0.333 Aatom A (cO2 p ) 2 = mol = 106 / 336.8 = 0.314 Aatom (c 2Np ) 2 = ρ tot = ρ N + ρ N + 2 ρ O = 0.085 + 0.333 + 2(0.314) = 1.04 2s 2p 2p CO2- Confronto di due radicali a 17 elettroni NO2 Densità di Spin (Giallo) Densità elettronica (Blu) SOMO A (cC2 s ) 2 = mol = 544/3777=0.144 Aatom A (c 2 p ) = mol = 89.4 / 214.8 = 0.42 Aatom C 2 (c 2Ns ) 2 = Amol = 153.2 /1811 = 0.085 Aatom Amol (c 2 p ) = = 37 /111 = 0.333 Aatom N 2 L’elettrone spaiato è più localizzato sul C piuttosto che su N!