Integrale definito Gli integrali sono divisi in due categorie: 1. INTEGRALE INDEFINITO, l’integrale indefinito di una generica funzione f è l’insieme delle primitive1 di questa funzione. Esso si indica con il simbolo: ∫ f ( x )dx 2. INTEGRALE DEFINITO, prendendo in esame una generica funzione f(x) positiva dell’intervallo (a,b), l’integrale definito di f(x) nell’intervallo (a,b) è l’area delimitata dalle funzioni y=f(x); y=0; e dalle rette x=a; x=b. Esso si indica con il simbolo: ∫ f (x )dx b a Nel primo punto il calcolo dell’integrale di una funzione corrisponde all’operatore inverso alla derivata. Nel secondo punto il calcolo dell’integrale di una funzione porta a determinare una superficie di un trapezoide, come in figura. L’area del trapezoide può essere calcolata tramite l’utilizzo di più y rettangoli inscritti e più rettangoli circoscritti. Si calcola la somma delle aree dei rettangoli inscritti (s) e la somma delle aree dei rettangoli circoscritti (S), e indichiamo con n il numero di suddivisioni per la f(x) determinazione di tali rettangoli. Più sono elevate il numero dei rettangoli più le due somme si avvicinano tra loro, e quindi più è accurata la misura. Al variare del numero di suddivisioni Area dell’intervallo si ottengono due successioni: • sn approssimazione per difetto x • Sn approssimazione per eccesso a b L’area del trapezoide detto risulta quindi uguale a: b S n = lim sn ∫ f (x )dx = lim n →∞ n→∞ a Questi due limiti, come descritto nella formula, per n che tende all’infinito sono uguali all’integrale definito della funzione, e quindi, come accennato prima dalla sua definizione, corrisponde all’area del trapezoide. Questa uguaglianza è dimostrata dal teorema fondamentale del calcolo integrale, ma prima di esporlo bisogna prendere in esame il teorema della media. TEOREMA DELLA MEDIA: Una funzione f(x) continua nell’intervallo tra [a,b] ∃ x0 ∈ (a,b) tale che y b f(x0) f ( x )dx = (b − a ) ⋅ f ( x ) ∫ 0 a Si definisce quindi valor medio della funzione f(x) il valore di f(x0) f(x) b tale che: f ( x0 ) = Area a x0 b 1 x ∫ f (x )dx a b−a . Graficamente tale punto rappresenta l’altezza del rettangolo di base b-a per cui la sua area equivale all’area del trapezoide. Una funzione F derivabile in un intervallo (a,b) si dice funzione primitiva in (a,b) di un’altra funzione f se per ogni x ∈ (a,b) si ha: F’(x)=f(x) Pagina 1 di 3 TEOREMA FONDAMENTALE DEL CALCOLO INTEGRALE Per poter esporre il teorema fondamentale del calcolo integrale occorre definire la funzione integrale: H ( x ) = ∫ f (t )dt , si chiama funzione perché l’area varia al variare (in funzione) di x. x a TEOREMA: Allora, se H(x) è una funzione integrale di f(x) allora H(x) è una primitiva di f(x) cioè H’(x)=f(x). DIMOSTRAZIONE: Prendendo in esame la figura si può esprimere l’incremento della funzione integrale H(x) dalla formula: H (x + h ) − H (x ) = ∫ x+h a f (t )dt − ∫ f (t )dt . x a Con le proprietà dell’integrale definito2, precisamente la 3, è possibile semplificare l’espressione come segue: x x+h x x+h H ( x + h ) − H ( x ) = ∫ f (t )dt + ∫ f (t )dt − ∫ f (t )dt = ∫ f (t )dt . a x a x Ora applicando il teorema della media è possibile definire ∫ x+h f (t )dt = h ⋅ f ( x0 ) , dove h corrisponde alla differenza tra (x+h)-x=h, che nell’enunciato era b-a. x Riportandola alla espressione precedente: H ( x + h ) − H ( x ) = h ⋅ f ( x0 ) H ( x + h ) − H (x ) h ⋅ f (x0 ) = h h H (x + h ) − H (x ) = f (x0 ) h H (x + h ) − H (x ) Il rapporto è il rapporto incrementale. Il limite per h che tende a zero di tale h H (x + h ) − H (x ) rapporto è: lim = f ( x ) perché quando h tende a zero x0 tende a x. Il limite di tale h →0 h rapporto incrementale è la derivata di H(x) ed essendo tale limite uguale a f(x), allora la derivata di H(x) è f(x): H’(x)=f(x). CALCOLO DELL’INTEGRALE DEFINITO MEDIANTE LE PRIMITIVE: Se H(x) è, quindi, una primitiva di f(x) (come dimostrato) possiamo indicare la generica primitiva come F ( x ) = H ( x ) + k . Allora, per la definizione di funzione integrale F ( x ) = ∫ f ( x )dx + k . Nel caso che x sia uguale ad a x a a la formula diviene F (a ) = ∫ f ( x )dx + k = k . Riportando tale risultato nella formula precedente a 1.∫ f ( x )dx = − ∫ f ( x )dx b a a b 2.∫ f ( x )dx = 0 a a 2 3.∫ f ( x )dx = ∫ f ( x )dx + ∫ f ( x )dx b c a a b c 4.∫ ( f ( x ) + g (x ))dx = ∫ f ( x )dx + ∫ g ( x )dx b b b a a a 5.∫ k ⋅ f ( x )dx = k ⋅ ∫ f ( x )dx b b a a Pagina 2 di 3 x b a a F ( x ) = ∫ f ( x )dx + F (a ) , e ponendo x uguale a b F (b ) = ∫ f ( x )dx + F (a ) . Per le proprietà di b equivalenza delle equazioni, si può riscrivere la formula come ∫ f (x )dx = F (b ) − F (a ) . Essendo a l’integrale definito di f(x) l’area di un trapezoide, come detto precedentemente, e F(b) e F(a) le primitive di tale funzione calcolate in a e b, allora è possibile calcolare l’area di un trapezoide tramite lo svolgimento di un integrale indefinito per due volte. Pagina 3 di 3