29.3 La crescita della Cina: un enigma! Se la crescita impressionante della Cina avesse un brusco arresto, il resto del mondo ne risentirebbe. “Un affascinante dramma sta per travolgere un grande paese come la Cina, la cui economia sta crescendo troppo velocemente […] Negli ultimi tre anni la Cina ha rappresentato un terzo della crescita dell’economia mondiale. Il tasso di crescita è doppio rispetto a quello dell’America. Esattamente, il tasso di crescita del PIL cinese sta toccando il 13%. Le importazioni cinesi rappresentano il 40% della produzione mondiale di cemento, un terzo della produzione di petrolio, il 90% della domanda mondiale di acciaio. Se l’economia cinese subisse una rapida decelerazione i prezzi dei beni di consumo scenderebbero ovunque e le economie – Russia, Brasile e Australia, soprattutto – che hanno tratto maggiori vantaggi dal Boom cinese ne soffrirebbero.” (The Economist, 13 maggio 2004) L’integrazione delle economie favorisce un commercio globale ma anche la permeabilità alle debolezze e criticità altrui. La Cina ha importato e importa molteplici risorse necessarie alla crescita interna. Tuttavia, la stretta relazione e dipendenza tra economia cinese ed Economie Altre si sta rivelando un enigma. Se il commercio internazionale traina la crescita, le economie hanno un buon corredo di anticorpi contro gli eventuali scossoni? Quello cinese sarà un successo privo di contraddizioni e scossoni, che le Economie Altre sapranno evitare? Neanche Calaf si augurerebbe di dover rispondere a un tale enigma! Economia 4/ed David Begg, Gianluigi Vernasca, Stanley Fischer, Rudiger Dornbusch © 2011, McGraw-Hill