Domande d’esame Dispensa 2: Le cause di fallimento del mercato 36. Quali sono le cause del fallimento del mercato? Si è in presenza di un fallimento del mercato se l’allocazione delle risorse, effettuata tramite il libero mercato, risulta inefficiente. Le cause principali sono: Presenza di beni pubblici: in questo caso si assiste ad un fallimento del mercato nel lato offerta, dato che nessun soggetto privato troverebbe profittevole offrire un bene con tali caratteristiche (senza l’intervento pubblico il bene non sarebbe prodotto). Mancanza di controllo pieno sui beni o sulle risorse (esternalità): se i soggetti nelle scelte non tengono conto dei RME (ricavi marginali esterni) e dei CME (costi marginali esterni), la razionalità individuale può condurre a decisioni non ottime. Mancanza o incompletezza delle informazioni necessarie, o costi troppo elevati per ottenerle (asimmetrie informative): viene meno la condizione di “perfetta informazione”, facendo sì che alcuni scambi, pur essendo vantaggiosi per entrambe le parti, non si verifichino (espone al rischio di comportamento opportunistico). Assenza di concorrenza (monopolio). (slide 3) 37. Che cos’è il meccanismo di autoselezione e a che cosa serve? Il meccanismo dell’autoselezione viene utilizzato in presenza di asimmetria informativa del tipo selezione avversa. Il principale non è a conoscenza di alcune caratteristiche dell’agente: ponendolo di fronte ad una scelta, che prenderà presumibilmente massimizzando la propria utilità, lo costringe a dichiarare in parte la propria “natura”. In questo modo il principale può accedere a informazioni riservate dell’agente (che altrimenti sarebbe restio a rivelare) e ridurre i costi monetari e di transazione che sostiene nel concludere il contratto. Nel mercato assicurativo l’autoselezione viene utilizzata quando l’assicuratore non propone ai clienti un unico contratto dalle caratteristiche medie (pooling equilibrum: il mix dei rischi funzionerebbe solo in presenza di un meccanismo assicurativo coercitivo), ma una scelta tra due contratti, uno ad copertura totale e prezzo elevato, l’altro a copertura parziale e prezzo contenuto (separeting equilibrium). Nella scelta, ogni agente rivela indirettamente il suo livello di propensione al rischio. Anche l’esistenza di test di ingresso per l’iscrizione alle università è un esempio di autoselezione: un potenziale candidato che rinuncia per questa causa sta rivelando il suo non interesse nei confronti del corso. In effetti, anche nel caso in cui il test sia solo indicativo del livello di preparazione e non inficiante l’iscrizione, si ottiene un’autoselezione. Grazie alle sue caratteristiche, l’autoselezione è uno strumento che viene utilizzato non solo nell’intervento pubblico ma anche in settori commerciali. (slide 34 – 37) Martina Gregori