Tanto tuonò, il PD che poi non successe che il normale iter

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Tanto tuonò, il PD che poi non successe che il normale iter…
Critiche e considerazioni di Gian Carlo Locarni (Lega Nord) sulla vicenda pozzi petroliferi a Carpignano Sesia
ARTICOLO | FEBBRAIO 2, 2017 - 5:01PM
Carpignano Sesia - "Ebbene sembrava che ci fosse una concertazione d’intenti scrive in una nota Gian Carlo Locarni, referente per le tematiche ambientali per la Lega
Nord - per preservare la vocazione agro alimentare del territorio carpignanese da
tutte le parti politiche interessate, fossero esse di maggioranza o opposizione, ed
invece l’iter amministrativo presso il Ministero dell’ambiente sulla vicenda della
ricerca di idrocarburi nelle campagne di Carpignano Sesia, continua come se nulla
fosse. Non più tardi di sei mesi circa, la senatrice Ferrara affermava: «L’impegno del
Partito democratico ad ogni livello istituzionale è costante: sul territorio, in Regione,
a Roma abbiamo espresso una posizione chiara in difesa della vocazione agricola
dell’area e per uno sviluppo sostenibile che guardi alla green economy piuttosto che
allo sfruttamento degli idrocarburi. Tutti insieme abbiamo lavorato con il ministero
per costruire un percorso virtuoso di “oil free zone”, consapevoli, inoltre, che dopo il
pronunciamento contrario consultivo della Regione Piemonte del dicembre scorso, è
importante che la Commissione ministeriale per la Valutazione dell’impatto
ambientale abbia le informazioni necessarie per esprimersi correttamente in merito al progetto di trivellazione dell’Eni».
Mentre venivo informato del proseguo dell’iter dagli Onorevoli del movimento di cui ho l’onere e l’onore di far parte,
movimento che si era espresso in disaccordo con il progetto quando era dalla parte governativa e non come il Partito
Democratico che dipende se è governo o opposizione per schierarsi “opportunamente” in base agli sbalzi umorali per non
dire elettorali, sarà nostra premura usare tutti gli strumenti parlamentari nel legittimo svolgimento della propria funzione
pubblica per far si che vi sia un diniego assoluto a tale nefasto progetto. Certo non promettiamo nulla di miracoloso ma non
cerchiamo neppure gloria effimera e tantomeno consenso elettorale dato che per primi, il mio passato da capogruppo
provinciale in quel di Novara certifica la nostra posizione da sempre contraria, ma saremo attenti e vigili per far si che non
vi sia uno stravolgimento territoriale non voluto allora e tantomeno auspicato adesso come la maggior parte dei cittadini
hanno sempre evidenziato. Concludo ricordando che il piano regionale di tutela delle acque, riduce la forza sulla possibilità
di aggrapparsi a tale preservazione, piano delle acque che resta strumento da potenziare mentre sembrerebbe che in
regione Piemonte si sia andati in un percorso in antitesi a tale eventualità ".
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