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Clinica delle minorazioni:
psichiatria e psicologia clinica
Dott.ssa Miriam Rizzo
Segni e sintomi delle malattie
psichiatriche
SINTOMO
Disturbo soggettivo di varia natura, vissuto dal paziente ed espresso talvolta come lamentela, al
quale può corrispondere o no un segno rilevabile obiettivamente
SEGNO
Alterazione emotiva, cognitiva o comportamentale rilevabile obiettivamente mediante l’esame
clinico o strumentale e al quale può corrispondere o no un disagio soggettivo
SINDROME
Insieme di sintomi e di segni che si presentano associati in una costellazione definita con una
frequenza statisticamente e clinicamente significativa
MALATTIA
Insieme di sintomi e di segni che si presentano associati in una costellazione definita con una
frequenza statisticamente e clinicamente significativa, dei quali è noto il meccanismo
eziopatogenetico e fisiopatologico
1. COSCIENZA
Consapevolezza di se stessi e dell’ambiente che ci
circonda
Disturbi della coscienza
• Disorientamento: disturbo dell’orientamento in relazione al
tempo, allo spazio o alla persona
• Obnubilamento o ottundimento: incompleta lucidità mentale
con disturbi della percezione e degli atteggiamenti
• Stupor: mancanza di reazione e di consapevolezza nei
confronti dell’ambiente circostante
• Delirium: reazione di sconcerto, irrequietezza, confusione,
disorientamento associata a paura ed allucinazioni
• Coma: grado profondo di incoscienza
• Stato crepuscolare: disturbo della coscienza (con iporeattività
agli stimoli) con allucinazioni e deliri
• Stato sognante (onirico): sinonimo di crisi parziale complessa
o di epilessia psicomotoria
• Confusione: le reazioni agli stimoli ambientali sono
inappropriate + disorientamento
• Sonnolenza: desiderio e tendenza al sonno
• Dissociazione: “alterazione marcata delle funzioni
normalmente integrate della coscienza, memoria, identità e
percezione dell’ambiente” (DSM-IV). E’ alla base di disturbi
come le fughe, l’amnesia psicogena, il disturbo da personalità
multiple
2. ATTENZIONE
Permette la focalizzazione della coscienza e delle attività del
soggetto verso un determinato stimolo
Disturbi dell’attenzione
• Distraibilità: incapacità di concentrare l’attenzione, deviata
verso stimoli esterni non importanti o irrilevanti
• Disattenzione selettiva: blocco limitato soltanto a ciò che
genera ansia
• Ipervigilanza: eccessiva attenzione e concentrazione su tutti
gli stimoli esterni ed interni
• Trance: attenzione focalizzata ed alterazione della coscienza
(ipnosi, disturbi dissociativi)
3. PENSIERO
Attività complessa che consente, con l’ausilio di
processi mentali connessi ad altre funzioni psichiche
(memoria, intelligenza, attenzione, coscienza e
affettività) la formazione di un proprio concetto della
realtà con possibilità, tramite il ragionamento, il
giudizio, la critica, di compiere operazioni come:
- sintesi
- valutazione
- previsione
DISTURBI DELLA FORMA
1.
2.
3.
4.
ACCELERAZIONE IDEATORIA: alterazione del flusso di
idee che si susseguono l’una all’altra con maggiore
rapidità; associazioni per assonanza verbale; carenza
di selezione, logica e finalizzazione
INIBIZIONE E RALLENTAMENTO IDEATORIO: le idee
scorrono lentamente, con riduzione di vivacità,
ricchezza e varietà dei nessi associativi
LABILITA’ DEI NESSI ASSOCIATIVI: alterazione dei
nessi associativi tipici del pensiero logico causale. Le
singole idee non sono collegate tra loro nella
consueta concatenazione (deragliamento, intoppo)
PENSIERO ILLOGICO: pensiero distaccato dalla realtà,
l’uso dei dati di realtà è del tutto personale
DISTURBI DELLA FORMA
5.
6.
7.
8.
PENSIERO CONCRETO: difficoltà nei processi di
astrazione e sintesi – ipotesi e programmi,
simbolismi
PERSEVERAZIONE: persistenza abnorme di un
contenuto ideico per cui il pz ripete più volte lo
stesso concetto o fornisce la stessa risposta a due
domande diverse
PROLISSITA’: eccessivo sviluppo di temi irrilevanti
con aggiunta di particolari inutili, circostanziati e
pleonastici
OSSESSIONI: idee in sé corrette che si ripetono e si
mantengono a livello di coscienza contro la volontà
del soggetto che le critica
DISTURBI DEL CONTENUTO
• IDEAZIONE PREVALENTE: caratterizzata da idee o gruppi di
idee formatisi in conseguenza di stati affettivi particolari.
Sono idee la cui insorgenza è comprensibile in rapporto
all’impegno e alla carica affettiva motivante: sono criticabili e
accettate anche se di tonalità spiacevole (ipotesi scientifiche,
convinzioni politiche)
• DELIRIO: idea patologica
– non corrispondente alla realtà
– non modificabile mediante prove ed argomenti
– ritenuta vera con straordinaria convinzione e certezza
soggettiva
DELIRIO: CONTENUTI
1. Persecutori:
–
–
–
–
–
di riferimento
di rivendicazione o querulomane
di veneficio
di influenzamento o di controllo
di persecuzione
2. Espansivi:
–
–
–
di grandezza
erotomanici
genealogici
3. Di trasformazione corporea
DELIRIO: CONTENUTI
4. Mistico
5. Depressivi:
–
–
–
–
di colpa o autoaccusa
di rovina
ipocondriaco o di inguaribilità
di negazione o nichilistico
6. Di furto, inserzione e lettura del pensiero
4. INTELLIGENZA
“Capacità o disposizione a comportarsi, in
situazioni problematiche nuove, sviluppando o
formulando risposte adattative nuove” (Freedman
e Kaplan)
I.
II.
III.
ASTRATTA: capacità critica di comprendere,
formulare ed elaborare concetti
MECCANICA: capacità di capire, maneggiare,
inventare meccanismi
SOCIALE: capacità di comportarsi saggiamente e
razionalmente nelle relazioni umane
QUOZIENTE INTELLETTIVO (Q.I.)
• Rapporto tra età mentale (valore della somma
dei punteggi ottenuti alle prove di efficienza
intellettuale superate dal soggetto) ed età
anagrafica, moltiplicato per cento.
Q.I. = E.M./E.A. X 100
Q.I. normale = 80-120
Deficienza mentale = Q.I.< 70
STATI DI INSUFFICIENZA MENTALE
Alterazioni per cause organiche di un’ intelligenza in
via di sviluppo → la lesione organica si realizza quando
le strutture cerebrali non hanno ancora completato il
loro normale sviluppo anatomo-funzionale
DETERIORAMENTO MENTALE FISIOLOGICO
Indebolimento e compromissione acquisiti delle
funzioni intellettuali
DETERIORAMENTO MENTALE PATOLOGICO
Segni clinici della demenza, ossia deterioramento di
un’ intelligenza già completamente formata per
alterazioni irreversibili delle strutture cerebrali
5. PERCEZIONE
Processo di trasferimento di stimoli fisici in
informazioni psicologiche (stimoli sensoriali →
coscienza)
Cause dei Disturbi:
A) Sofferenza organica
•
•
Vie sensoriali
Strutture nervose superiori
B) Influenze funzionali
•
•
•
Affettivo-funzionali
Intellettive
Mnesiche
CLASSIFICAZIONE
A) Disturbi quantitativi
– Iperestesia
– Ipoestesia
B) Disturbi qualitativi
– Illusione (oggetto reale viene percepito come
oggetto differente)
– Allucinazione (percezione senza oggetto)
CLASSIFICAZIONE IN BASE AL TIPO
DI PERCEPITO ALLUCINATORIO
A) A. ELEMENTARI
Percezione di stimoli sensoriali inesistenti
molto semplici (un rumore, un bagliore)
B) A. COMPLESSE
Percezione di stimoli sensoriali inesistenti
molto più strutturati (colloqui a più voci,
commento sonoro degli atti, canti, persone,
scene più o meno ricche)
CLASSIFICAZIONE IN BASE ALL’
AMBITO SENSORIALE INTERESSATO
•
•
•
•
•
•
•
A. uditive
A. visive
A. olfattive
A. gustative
A. tattili
A. cenestesiche o pseudopercezioni somatiche
A. sessuali
ALTRI FENOMENI ALLUCINATORI
RILEVANTI
• A. extracampali:
extracampali percezione sensoriale che insorge al
di fuori del campo sensoriale interessato (vedere
dietro le spalle)
• A. negative:
negative mancata percezione di uno stimolo reale
• A. psichiche o pseudo-allucinazioni:
allucinazioni percezioni
allucinatorie senza carattere di spazialità, essendo
avvertite nello spazio soggettivo interno (dietro la
fronte, nel petto)
• Allucinosi:
Allucinosi percezioni allucinatorie di cui il soggetto
riconosce la natura patologica
• A. ipnagogiche e ipnopompiche
6. EMOZIONE
• Emozione: complesso stato di sentimenti con
componenti psichiche, somatiche e comportamentali
correlato all’affettività ed all’umore
• Affettività: espressione delle emozioni osservata
dagli altri; può essere incongruente con la
descrizione dell’emozione da parte del soggetto
• Umore: stato emotivo generalizzato e persistente,
oggettivamente vissuto, riferito dal soggetto e
osservato dagli altri
Disturbi dell’affettività
1.
2.
3.
4.
5.
DEPRESSIONE: diminuzione del tono affettivo di base
che può comportare una possibile momentanea
ipofunzione di altre facoltà psichiche
ANSIA: stato emotivo definibile come sentimento di
aspettativa dolorosa di una condizione minacciosa o
pericolosa
FOBIA: paura morbosa apparentemente immotivata
APATIA: apparente o reale diminuzione o scomparsa
di sentimenti ed emozioni con assenza e riduzione di
reattività agli stimoli ambientali
CENESTOPATIE: sensazioni soggettive (senza causa
organica) di sofferenza corporea
Disturbi dell’affettività
6.
DISFORIA: aumentata tendenza al malumore, irritabilità e
pessimismo
7. LABILITA’ AFFETTIVA: estrema facilità a variazioni
dell’umore di base per stimoli di scarsa intensità
8. MANIA o EUFORIA MORBOSA o IPERTIMIA: stato di umore
esaltato, euforico, con tematiche megalomaniche di varia
intensità
9. AMBIVALENZA AFFETTIVA: coesistenza di sentimenti di
polarità opposta (amore-odio, paura-desiderio)
10. INADEGUATEZZA AFFETTIVA: atteggiamento affettivo non
corrispondente allo stimolo o situazione determinante
Disturbi fisiologici associati all’umore
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Anoressia
Iperfagia
Insonnia
Ipersonnia
Riduzione della libido
Stipsi
Fatica
Bulimia
Dolori (schiena, addome, cefalea)
7. COMPORTAMENTO
PSICOMOTORIO
Espressione a livello motorio (mimico,
gestuale) e della vita di relazione e del mondo
affettivo-pulsionale dell’individuo
Disturbi del comportamento psicomotorio
1.
•
•
•
•
2.
ECCITAMENTO PSICOMOTORIO: stato di aumentata attività
motoria con agitazione motoria cui si accompagnano
alterazioni formali e del contenuto del pensiero; i processi
volitivi non riescono a trattenere la traduzione motoria di
tensioni interne
Confusionale (ubriachezza patologica, delirium tremens)
Euforico (mania, stati tossici)
Ansioso (crisi di angoscia)
Schizofrenico (con impulsi, sterotipie)
ARRESTO PSICHICO O MOTORIO: stato di immobilità
corporea con apparente arresto dei processi intrapsichici. In
presenza di alterazioni dello stato di coscienza parliamo di
stupor
Disturbi del comportamento psicomotorio
3.
4.
5.
6.
7.
CATATONIA: arresto psicomotorio + tensione permanente
in vari distretti muscolari, per cui determinati segmenti del
corpo assumono posizioni stabili e poco modificabili
CATALESSIA O FLEXIBILITAS CEREA: perdita della motilità
volontaria, con capacità di conservare il grado di
contrazione muscolare imposto passivamente
SITOFOBIA: rifiuto psicotico di alimentarsi per negativismo,
grave inibizione psicomotoria, delirio di veneficio o colpa,
stato confusionale
NEGATIVISMO: resistenza, mancata risposta o risposta di
tipo opposto a stimoli esterni (suggerimenti, ordini)
AUTOMATISMO AL COMANDO: esecuzione acritica e
passiva di ordini anche senza senso
Disturbi del comportamento psicomotorio
8. MANIERISMO: gesti o movimenti strani o bizzarri
che conservano una qualche finalità (camminare
saltellando)
9. STEREOTIPIE: movimenti ripetitivi e non finalizzati
(dondolare il capo)
10. BALBUZIE: difficoltà di espressione verbale a causa
di contrazioni spastiche cloniche e toniche della
muscolatura fono-respiratoria
11. FUGA: improvviso allontanamento dalle proprie
attività e dal luogo di residenza per motivi
psicopatologici
8. LINGUAGGIO
Idee, pensieri e sentimenti espressi attraverso le
parole
Disturbi del linguaggio:
• Accelerazione
• Rallentamento
• Logorrea
• Povertà
• Disartria (deficit articolazione)
• Disprosodia (deficit cadenza)
9. MEMORIA
Funzione attraverso la quale le informazioni
immagazzinate nel cervello vengono successivamente
richiamate alla coscienza
MBT: permette la ritenzione di un numero limitato di stimoli
proveniente da diversi canali sensoriali (una frase, una melodia,
un numero di telefono)
MLT: permette la ritenzione di un numero notevole di
informazioni, per un periodo da alcuni minuti a decine di anni
MEMORIA
A LUNGO TERMINE
dichiarativa
o esplicita
Semantica
fatti
Non dichiarativa
o implicita
Episodica
eventi
procedurale
Abilità
abitudini
Apprendimento
associativo
Risposte
emotive
Risposte
motorie
Apprendimento
Non associativo
Vie dei
riflessi
Disturbi della memoria
I.
•
•
•
•
II.
AMNESIE ORGANICHE
Retrograda
Anterograda
Globale
Globale transitoria (< 48h)
AMNESIA PSICOGENA: spesso limitata a
contenuti relativi all’avvenimento affettivo
psicotraumatico (fughe mnesiche)
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