22012 DA ZERO A CENTO – LE NUOVE ETÀ DELLA VITA In

22012 DA ZE R O A C E N T O – L E N U OV E E TÀ DELLA V I TA
In passato, chi era abbastanza fortunato da sopravvivere ai primi anni di vita
(quando l’Italia fu unificata, un bambino su quattro moriva prima del suo quinto
compleanno) aveva in genere il fisico minato dalle malattie e dalla cattiva
nutrizione, era più basso, si poteva aspettare una vita più breve ed era – diciamolo
– anche più brutto. Nel corso delle ultime generazioni le condizioni medie sono
enormemente migliorate: la nostra eredità genetica è rimasta la stessa, ma
l’ambiente è cambiato e ne ha “tirato fuori” uomini e donne diversi. Miglioramenti
straordinari sono già avvenuti, ma gradualmente, dentro e intorno a noi, e quasi
non ce ne siamo accorti.
Uno dei sogni dell’umanità è sempre stato un elisir di lunga vita. Bene, l’abbiamo
trovato: da un secolo a questa parte la durata media della nostra vita è
raddoppiata. Anche il cervello ha beneficiato del fatto di potersi sviluppare in un
ambiente migliore: nel corso del Novecento, nei paesi sviluppati, l’intelligenza
media è aumentata di circa il 3% ogni dieci anni. È l’effetto Flynn, dal nome dello
scienziato che l’ha scoperto.
Altri effetti di un ambiente diverso sono stati più indiretti. La fine della scarsità del
cibo e dell’energia ha accelerato l’affermarsi dei principi di eguaglianza sociale.
Basti pensare all’effetto sulla condizione femminile della diminuzione del numero
dei figli (grazie al crollo della mortalità infantile), della riduzione del carico di lavoro
domestico (grazie agli elettrodomestici), del cambiamento delle condizioni di lavoro
(se il cervello sostituisce i muscoli, uomini e donne hanno la stessa produttività).
Siamo diventati diversi non diventando qualcun altro, ma diventando davvero noi
stessi. Questo è il risultato di conoscenze provenienti dalle discipline più disparate –
neuroscienze, medicina, biologia evoluzionistica, genetica, fisiologia, epidemiologia,
antropologia, ma anche economia, demografia, storia sociale – che raramente
arrivano al grande pubblico, e che ancor più raramente vengono presentate in
forma semplice e coerente.
La mostra Da Zero a Cento, le nuove età della vita consolida un nuovo ritratto
dell’esistenza umana accostando e integrando le scoperte della scienza e le
intuizioni degli artisti.
Muovendosi nelle sale della mostra, il visitatore può vivere una straordinaria
esperienza di “corto circuito” fra gli stimoli emotivi suscitati dalle opere d’arte, gli
stimoli intellettuali forniti dagli exhibit che raccontano scoperte scientifiche e le
proprie esperienze autobiografiche.
In questo modo arte e scienza, due modi diversi e complementari di conoscere,
tornano a fondersi nel luogo che è loro più proprio: la nostra mente.